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Le 37743 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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| Distratta tra le nuvole
ad assaporare sogni,
in quei giorni indiscussi
alla parvenza
d’un sentiero troppo stretto,
dove
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Lasciami amarti
nel nostro piccolo attico
che domina la città dei sogni.
Non lasciarmi soffrire
nonostante la solitudine
che circonda la mia esistenza.
Lasciami armarti
all'ombra della mia infelicità
anche se non sono capace
di
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Oltre la soglia dell’impossibile, dell’attimo
impercettibile, dell’amore inesauribile, ci sei
tu.
Muri di cartapesta dividono sciami di pensieri,
che travalicano il comune sentire, trasalendo
in vorticose spire.
Riprendere il mio cuore,
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| Se il tempo spalanca mite
il colle. Livido suono mi giunge
Lontano, quasi fosse remoto.
Di spazi prostrati a beneficio
in una preghiera colta
e assoluta
Ché l’oggi presunto, mi placa la parola.
La ferma salda.
Nel dinamico fervore delle
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EnzoL |
22/02/2014 16:04 | 1742 |
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| Quando la nostalgia mi prende,
vorrei tornare alla terra mia lontana,
mentre un lungo sospir sottende
la ricerca vana di un amor perduto,
ma laggiù nessuna Penelope
m’attende
e neppure una qualsiasi sottana,
perciò continuo a
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Nel giardino di fiorita esistenza l’osservo,
l’ombra mia accarezza la tua nelle sognate albe,
stringe, lusinga, gentile mano nel reale miraggio,
si lascia traportare dolcemente su magico tappeto
a vezzeggiare l’aria nell’illuminato suo
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Sei nella mia mano
come tempo fa c’era
una fiaba di una mamma che iniziava con una volta c’era
dove pagine s’intrecciavano
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| Un filo di vento
lo sguardo si perde lontano,
una goccia vien giù
non è pioggia di maggio,
è dolore,
sale dal cuore, vien su.
Assenza
che diviene presenza costante
spazia nel vuoto del mio sentire,
ove ancora ti
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Slacciando veli d’apparenza
adagio sul comodino
un cuore acceso di sorrisi
Mentre silenti pensieri
affondano la notte.
Nuda l’anima sprofonda
in plumbei fondali
dove una voce smarrita
nello sguardo del tempo
socchiude ai miei occhi
sogni
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Viveva maggio
sui colli e nelle valli,
la sua bellezza
era da tempo dimenticata
io per mano ti tenevo
e a nulla pensavo,
nella mia mente
tu eri unica
e quando la sera scendeva
più forte in me saliva
il desiderio di possedere
il tutto
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Al sogno che ci divise,
abbandono triste
di malinconica
fase, chi t'ammirò
per un istante.
Venimmo assaliti,
a farci preda d'ancor
dubbiosi amanti
che decisero
più tardi
d'infangare le loro abili
doti allo sfruttamento.
La
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In un attimo il silenzio ascolta il fruscio dell’anima.
Non più frammenti di corpi s’odono brulicare.
Non più cori di voci lontane esplodono dall’interno.
Non c’è la pace,
non esiste la pace,
finché ho un corpo.
Un
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| oggi tremi.
Passeggia con me
se ti reggi
ai tuoi argini spogli
lasciamo il silenzio
a noi
confidenze che
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| Non verrà
il nuovo giorno
a portarmi
la luce dei tuoi occhi,
è sorta la pallida luna
ad illuminare
debolmente
l'oscurità della notte.
Nel buio corridoio
con la fronte
appoggiata alla finestra
cerco
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| Mugello dell'infanzia mia lontana
tu m'hai inciso nel cuore grande impronta
indelebile al tempo, e non è vana
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Imperare in scia su assolate spiagge,
costeggiare fantasiose dune, architettura,
traversie affrontare della natura in saggio,
ai posteri lasciare l’immensa sua struttura.
Ergere fieri tra gli irti colli, estasiati
maestosità troneggiata su
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Un giorno sai!
non so se sarà domani o tra un anno
non so se sarà
e quando
ma lo farò.
Magari quando nessuno legge
nel cuore della notte
quando i silenzi
fanno sentire il traffico in strada
quando una televisione
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Di labbra morbide
È dolce quel posar
Su altre più piccole, già madide
Di stille lo sgorgar
L’appendice media di mano
Delicata in quell'osar
Bramosia nel cercar non più vano
Del celato pertugio lo sfiorar
Di gocce
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Tutto si tiene nella vita, tutto
sempre è legato a qualche altra cosa:
dal legame poi nasce quel costrutto
ch’è all’apparenza cosa misteriosa.
Come battito d’ali di farfalla
in Cina porta pioggia in occidente,
così qualche lontana nostra falla
ha
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Offrimi il calore
della tua pelle,
lo specchio della
tua memoria.
Offrimi il tuo volto
senza la maschera,
un mattino fiorito
di vento.
Offrimi l'orgoglio
di amarmi, le prime
rose di una nuova
primavera.
Offrimi il tuo cuore
e non
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Amore bello spesso t'ho sognato
che si faceva brucia (2) dar Nencini;
ragionavamo ar tavolo, bellini,
ner mentre mi pagavi un gran gelato.
Po', ner sogno, ci vedo sotto i pini
a Tirrenia, con me tutto sudato
e lì te m'offri un
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| Gelo stasera
s'avverte
nelle pieghe del tempo
e negli attimi persi
d'attesa.
Ristagna
l'inverno sui rami spogli
e nei prati scarni
della radura.
Persiste il languire
del nostro velato amore
e nulla può
nemmanco uno
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| Abbiamo rovesciato l’anima
l’abbiamo appesa al muro per sezionarla
in un saccheggio di pensieri
ti leggo
mi leggi
galleggiano coaguli di parole
nell’aria impaziente – ma non bastano le ore
e come tutto s’incanta e stupisce
approdo nel tuo
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| Mi chiedi a volte
un sospiro sopito.
La maschera ritorta
che mi calza come guanto
Ma, fosse l’altrui volontà
a ribadire sui miei specchi:
[non scoveresti oppidi
né un baleno di quel cielo
che m’opprime]
Lo strumento
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EnzoL |
19/02/2014 21:21| 3983 |
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| Venne l’autunno
nel mio giardino,
a maglie strette.
Le foglie
si scucivano dal ramo
man mano il vento le
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Anch’io ogni tanto arzo l’occhi ar cielo pe’
potette ritrova', nell’azzurro sconfinato, tra
er sole splendente, o co la luna e le stelle
più belle.
Ce lo so’ che nun so degno de parlatte a
core aperto, no fatti de sbaij, de mancanze,
de
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| Nell’inedia
mi perdo confuso ed annego
sgranando le ore infinite
di uno stupido giorno d’inverno.
Lo vedrei volentieri stecchito
all’istante, nel gelo,
quel piccione che tuba ossessivo
sopra tetto e dentro la testa.
Non hanno spessore i
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| Un lo pòi immaginà vanti discorzi
ci sèmo strapuppati in tanti anni
da questi delinguenti. (1) Dé, Giovanni,
nieli dareste te ventotto morzi?
Mi sa che un giorno li vedrai rincorzi
da Veneziane (2) che, cor
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| Rincorsa dal crepuscolo nascente
l'ombra che m'accompagna
ha sembianze affini
Tra barlumi di albe e di tramonti
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