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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’101Autori attivi: 7’473
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Ottobre 2024 |
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Le 37743 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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| ti torci
aspettandomi inquieta
divelta
spirale di brama
l’odore – il tuo – nudo
già è traccia
costante
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La mano incorona, dolcemente si posa
carezza di quel corpo intrecciate nudità,
caldi inviti in abbandono, parabola lussuriosa
ad abbracciare desideroso idillio... voluttà.
Delicate movenze, cristalli di vita a delineare
nei silenzi
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| Dolcemente seguimi ancora
verso nuove avventure
sarò pronto a sorreggerti
e insieme supereremo
ogni
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| La follia sempre si nutre di parole.
Priva di fantasia partorisce mostri.
Un inventore di sogni
ha rinunciato al sarcofago
e fissa l'incontro.
Nelle sue mail v'è credito
accumulato.
Allontanatosi dagli dei
semina l'universo
rinnovando
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Le melodie che suoni,
sono di dolci flauti che
ascolto raramente, ed è
musica pari alla passione.
Quando poi chiudo gli
occhi e salpo dentro un
mare di erotismo, tutto
scompare, resta soltanto
fra la seta, il gioco fra
noi due.
Per
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| Ho un pigiama
di seta cinese
mai voluto lenzuola
si scivola sulla seta
sai bene perché
la tua pelle
AMORE
è seta
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| Leggiamo una notizia sur giornale
der tipo c'è uno scippo a una vecchina
che rùzzola per terra, poverina,
e riva, marzagrata, all'Ospedale.
Doppo dù giorni pèggiora (è normale!)
e siccome la fine è
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| Sotto veli
che il tempo non distrugge,
con l'invisibile
anima in mano,
su due sedie,
due bicchieri e del vino
gustiamo
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Tra veli di seta
della sublime alcova
peccaminosi sguardi
ansimano
l’umido fiore grondante
di fervida rugiada.
Brucia il vento
in spigolosi arpeggi
che il solitario viandante
nell’intricata selva
addentra.
Madida carne
come fuscello
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ALZA LA SOTTANA
DONNA MIA,
E MOSTRAMI IL PARADISO.
VOGLIO GODERE
SUL LETTO DELL'AMORE.
ARDO
DI UNA VEEMENZA IMPETUOSA
SOTTO LE LENZUOLA UMIDE
DELLA
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Fra giorni torna il nuovo compleanno
di te che sei sparita all'improvviso
da questa casa, i mesi se ne vanno
e sempre più ci manca il tuo sorriso.
Le congetture più bizzarre fanno
i vicini senza parlarci in viso
e questo reca a chi
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MI SENTO UNA NULLITÀ
QUANDO SCOPRO LE MISERIE UMANE
SEPOLTE SOTTO LE MACERIE
DEL PERBENISMO.
HO RIPRESO A CREDERE IN UN CRISTIANESIMO
PIÙ VICINO AI DISEREDATI,
A QUELLI A CUI LA VITA HA TOLTO TUTTO.
MI SENTO UNA
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C’è una luce,
amica mia,
come fiaccola che illumina
al pensiero
d’esserci nel bisogno,
all’idea della chiave
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| Tous les dons que je rêvais
viennent à moi comme une fois.
Ô mon amour,
baise- moi et baise m'encore.
Prends pitié de mon corps
qui brûle de désirs
plus crépitants de feu.
Serre-
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| Busso alla mia porta
Chi è?
Moltitudini origliano dallo spioncino
Volti velati e allineati
Soffiano sgonfiando il palloncino
Sono io, il mio noi.
Tutti si illuminano, affannati e sincopati.
Non possiedo nulla, sono un concetto,
Cerco
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| quel cacciavite è una nuvola
mia moglie un cappello
una carezza è una lacrima
ti guardo chi sei?
Cosa faccio qui
non ricordo
scrivo
forse
grammatica senza senso
non senso voluto
anima
sorride
cammino corro
siedo nella
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| Pervaso
da impulso incontenibile
mi abbandono
all'intimità delle tue brame,
mitigando l'eccesso
di lascivi sguardi.
Ardua impresa,
esagitato il tuo corpo
si dimena
enfatizzando desiderio
di già ridondante
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| Un giorno, d’un tempo passato,
all’altar portasti
dolce, sorridente fanciulla,
al dito cerchio d’oro lucente
a suggellar per sempre
eterno amor donasti.
Ella occhi d’amor bagnati,
voce lieve dal petto uscente
serenità promise
nel tuo
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| Piove
sulle mani bagnate,
su le ore sognate,
su gli umidi capelli
e negli occhi tuoi belli
si specchia la gioia
di un'attimo rubato
al cielo minaccioso.
Il tempo doloso
ci toglie l'amore,
le attese e i sogni
di notti stellate.
Io mi
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| indossa
una maglietta calda camomilla
- non dire, già so -
cammina, avanza lungo la via che inerpica a Est
arranca battelli di vele e sorgenti, e pure
dal basso
entusiasmi puerili di quelli
che fanno a botte la notte sotto i tavoli nei
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Bisbigli sempre più vicini... l’ammiri
calura invadente capelli s’appropria
dell’aire a mancar ricami, respiri
riflessa atmosfera vestita in boria.
Fogliame silenzioso svolazza
il profumo è lì, nel muto assenso sorprende
col
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Il Marzo opulento s’ingrassa
di nuovi germogli d’erba fresca
e dilata i giorni, sempre più adorni
d’intensa luce. Gioiscono
i cuori della mite Primavera
che recita l’annuale atmosfera
d’aspri profumi cosparsa.
Vivifica i colori, Marzo.
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Piccolo sasso caduto nel lago
all'orizzonte pian piano s'allarga
in variopinti concentrici cerchi
ch'al ciel s'uniscono pieno di stelle.
Piccolo seme dal vento disperso
affondasti in terra grandi radici
ch'or son diventate rami fioriti
di
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Nella nera tempesta rosso'l fuoco
E tutto tace tra pianto e tuono
Si debol la mente si forte'l cuore
E cupo'l volto tra
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Antologia della vita,
germogli fluttuanti,
opera immortalata dal tempo...
emozioni rubate.
Vorrei darti...
ancor di più della luce del sole,
ancor di più dello splendore delle stelle
vorrei darti...
tanto e sempre di
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| CRISTO
" Datti una mossa, dai, cammina! Sverto,
o finisce che becchi dù storcioni
smettetela cor fànni i gavettoni...
come si chiama Lazzaro o Roberto?-
DISCEPOLO
- Lazzaro, mi pare, ma è stecchito
e, a dì la
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| Il rispetto si è disperso scorretto
e la risorsa della pace,
negativamente debole, adesso tace.
Se poi la neutralizzeremo con cospetto,
svieremo via sotto scorta
dalla mistica tana dei giaguari.
E dopo una rivolta
forse saremo liberi e da
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| Io penso a te lontana, e tu non sai
che io ti amo e non avrò il coraggio
di dirti questa mia passione mai
mentre sogno trovarti al tuo villaggio.
E del mio amore nulla tu saprai
e non vedrai negli occhi miei di paggio
l'amore ardente che
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Terra degli avi miei a me negata!
Da te i passi miei lungi guidava
e in altri lidi l’orme mie fissava
il fato che ogni vita tien legata.
Da te, l’antica gente mia traeva
l’umano nutrimento stornellando
e sotto il cielo tuo riposando
dei
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| Appena se n'accorze ir Padreterno,
dar torzolo già mezzo rosicchiato,
si mise a smoccolà, tutto incazzato,
i santi e i diavolacci dell'inferno.
Adamo se ne stava rimpiattato,
come fanno i ladroni ner Governo,
Eva invece, girando
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