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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’084Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 37740 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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| Di cammino pesante
è il popolo latente,
di tanti agi si fa ancor portante.
Ma il terreno si fa incostante,
man man che cresce
la crisi dilagante.
Ogni tanto grida una piazza,
la gente diventa pazza,
ma i media non ne ampifican
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| L'attimo era passato...
in una mattina di sole
presi la penna e scrissi,
perché lo feci non so.
A che serve aspettare per poi farsi ingannare?
A volte si desidera avere un amico accanto...
ma io cosa volevo?
Forse temevo la solitudine di
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Amo ricordare
in silenzio
la tua voce angelica
che mi emoziona.
Ti amo anche se
le onde del mare
che ci separano
ti
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| Giace su freddo marmo
corpo di festa vestito
né una lacrima versata
né una preghiera recitata
né calore o voci a circondar il
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I fiori che coglieva erano
per un addio, perché le
era proibito l'amore che
voleva offrire.
Occhi velati per le lunghe
attese, mani lasciate vuote
perché non v'erano più volti
d'accarezzare.
Ora le giungeva solo
una
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Non si sceglie di nascere,
tutto avviene per caso
la sorpresa è consentita;
maschio o femmina
la differenza e’ tanta quanto sottile
come la linea che divide il bene dal male.
Oppure dualismo perfetto
per creare qualcosa di unico,
cercare la
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| La Nefandezza schioccò le dita, giunsero
Ripugnanza e Turpitudine col loro grasso
ridere sfrontato, sguaiato e spensero
tutti i lumi di Ragionevolezza. Con passo
spedito, poi, si dileguarono nell’abisso
che non ha fondo, lasciando una
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| Viveva la sera
sulle onde dei boschi,
seduta guardava
un campo di grano laggiù,
lei era la bella,
la bella della contrada.
Amava quel sole
che rosa saliva
a baciare
le bianche nuvole.
"Domani." Mi disse,
"La mia sera
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| La mia estate
è un anziano che fissa il mare,
l'onda di Munch e quelle strade sbagliate
il fieno bagnato,
un
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Si ripercuotono come echi
nell’aria rovente e rarefatta
i rantoli d’un popolo trafitto
da anni di rivalsa.
lenta e graduale l’eccezionale
storia evolutiva fisica dell’uomo
s’è incamminata verso il futuro
non coincidendo affatto
con
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| Hanno tagliato i papaveri rossi,
hanno giocato le partite di sangue,
hanno ingoiato l'umano sentire.
Ora é in
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| Come di piume,
acque di fuoco,
come di cinguettii
le dita flebili,
come di occhi
-fuoco- ardono nei fiumi.
Come d’arco le frecce
i silenzi sono sagittari
dalle cicatrici molteplici,
dalle mani pallide,
dai figli senza eredi.
Come di
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| Con i tuoi baci
ho vestito la luna,
sono andato sul monte
per riviverli con le stelle
tu eri assente
ma io vicina ti sentivo,
calcavo le montagne
col cuore in mano
ho capito lassù
quanto è grande
il nostro amore
se tu mi
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| Musica lenta, nell'ora
che precede la battaglia.
Assordante musica di bombe
nell'ora del dolore.
Non conosco le trame del potere,
non so nulla di dollari e petrolio,
sono solo la vittima dei miei carnefici
intrappolata fra avidi giochi
di
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| Ringrazia il bosco per l'acqua
ma non vuole accogliere pesci
sui rami sommersi degli alberi
già marci inzuppati da luglio
da mille acquazzoni d'agosto.
Gradisce il rinfresco normale
dal mezzo mese a settembre
all'uso che un tempo qui
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| E’ quando il giorno
sta per finire
che racconta le sue pene alla notte.
Si risvegliano i fantasmi
onnipresenti a ogni
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A vorte ‘n sai che fa’, penzi, ripenzi te vengheno
‘n mente le cose più strane, cerchi de usci dar
quotidiano, de nun penzà a li guai che so' sempre
a portata de mano.
Voresti cambià, sempre a lavorà, lavà,
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Il silenzio ha voce
tagliente, insistente ed assassina
il cuore l'ascolta rapito
mille lance acuminate perforano
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Nuvole d’umano effluvio
galleggiano
su un mare d’afona ignominia
Dove tra infangate sponde
Di divino disprezzo
sole riluce.
Piange l’eternità
a rialzarti dal baratro
in cui sei caduta
e non basterà il suono
di un manto
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Quando nella notte
venivi a sollevarmi
l'animo e le coperte
ripensavo ai miei pensieri in cui speravo!
Pensieri spenti seppur vivi
nel mio cuore ancora da saldare.
Ripensavo ai momenti neri
quando nella giornata che imbruniva
l'odio amorevole
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Al vento dono
l'aria che ti cerchia,
io tengo il tuo profumo
a guardia del mio letto.
Nel buio
che veste la sera
io rivivo con te
i fiori, i colori e gli odori.
Una cornice sui muri
mi appare e si deforma
e dentro, tu, mi inviti
a lasciare
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Nel mesto volger del giorno
Di tardo meriggio
In quel purpureo intorno
Avvolgea funesti pensieri in miraggio
Appare in nobil ora
Nell’attender argentei dardi
Rotondità perfette sfiora
In quel presto già tardi
Timida si
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Qui, nell'ombra d'un antico splendore
Tra passate armi e il lor fragore
Combatte il guerriero contro se stesso
Lontano
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Conoscevi il silenzio,
adombrato
dal cadere inespressivo del giorno,
sul tetto
del solitario cammino di sempre.
Non percepivi
l’illogica metamorfosi
del pensiero,
benché aghi pungenti
solitamente affiancavano
l’idea del “quando”.
Gli
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Ultimo spruzzo...
Ho perso la strada,
dove siete tutti?
Cosa è successo,
Forse una tempesta?
Io sono pronto!
Forse una luce che abbaglia.
Resisterò!
Forse l'uomo che attacca?
Non so!
Ancora della vita
appesa sulla
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| Sei rosa meravigliosa
del giardino più sontuoso,
il delicato profumo
tracima dai petali e rapisce
questi miei arcigni sensi.
Rifulgi come raro solitario
a quest’occhi attoniti,
d’una mente delirante
in balia di visioni oniriche
nella
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Non cogliere quel fiore
che ho bagnato con le lacrime
della mia sofferenza.
Non calpestare quel fiore
che offre i suoi petali
ai raggi del sole
e ospita le ali vibranti
di una farfalla.
Non soffocare
quel sentimento
che è fiorito nel
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Socchiudere gli occhi,
lo sguardo celare alla ognun vista,
nel ritroso tempo l’osservare,
menzionare ricordi, rimbocchi.
Lamenti nelle vie dell’anima l’adocchio,
avvolti nei migranti pensieri,
udire del campanile i rintocchi,
e su lancette di
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| L’appiccicoso Agosto sdrucciola,
scivolando sui bianchi muri
di calce rugosa che sgocciola,
sciolta dal caldo di mille soli.
Immobile lucertola senza coda.
Immobile cactus verde pallido.
L’appiccicoso Agosto annoda
il tempo di frescura
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| La forza delle tue parole
stende il mio volere,
mi alzo e ti seguo
là dove il mare tutto bacia.
Io e te soli
cediamo la parola
e ascoltiamo la notte.
Una nuova vita è in noi.
I nostri passi
noi non sentiamo,
tutto amiamo
nel
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