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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’074Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 37738 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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| Capovolgerà la realtà,
l’amore,
appena si schianterà
alle pareti
d’un’infrangibile
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Mi celo tra le tue braccia
dove trovo l’alacrità della sera
in oblio in estremità del mare
mentre la luna si innalza
e l’effluvio delle onde
vezzeggia la nostra pelle
le mani avvolte delibano
attuale dolce momento
e le stelle
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Vorrei portarti nell'empireo
a piedi nudi ad ammirare
il sorgere del sole.
Vorrei portarti a contare
le stelle nel campo fiorito
dove ci siamo amati
la prima volta.
Vorrei portarti ad ascoltare
il canto del vento che accarezza
i miei dolci
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| Lacerata l’anima mia è dal silenzio
della tua presenza che vana giace
in quel sentirsi vuota.
Sdraiato sul cuscino un gatto
annoiato dorme, il suono della strada
ci giunge affievolito.
Tu, Io e stanze di parole versate
nel nulla del
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| Sono poeta. Fin da piccinino
ruscolavo du rime in qua e là
eppò mi divertivo a radunà
le filastrocche sopra un quadernino.
Ci passavo le ore, lì, a sognà,
la penna in bocca intorno ar tavolino
di ucina, ner
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| Vorrei dirti col groppo nella gola,
meglio ancora con lacrime cadenti:
“Nella mia vita fosti tu la sola
ch'io amai con 'sì profondi sentimenti.
Tutto questo però fu solo fola
e niente più per me adesso senti,
e pure a te che
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| L'imbrunire, quell'attimo in cui
con il fiato sospeso
si osservano le ombre
scomparire lentamente
inghiottite da un buio
che non sempre mette paura,
solo se dentro manca la luce
quel buio può far paura,
si cerca comunque un barlume
non
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| Saper volare
guardando oltre
l’orizzonte dove si perde
lo sguardo,
la mente umana si chiude dentro
scrigni segreti che tessono
tele di ragno per imbrigliare
un cuore di donna.
Sfogliando la luna nella pazienza
della sera
vede la sua vita
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| S'oscureranno la luna e le stelle
spegnerà pian piano il sole i suoi raggi
sarà flebile il gorgheggio d'augelli
e lento il ritmo del canto.
Sarà irta di sassi d'ogni salita
la strada che in su la vetta conduce
saranno
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Quel ventuno di marzo
oggi è lontano
Ma per salvarmi
basta forse
un
"ti amo"
Una parola
che svegli i sensi
tripudi d'emozioni
cui mi ti doni
Non solo Follia
piuttosto Fantasia
ad immaginare
di cavalcare
sul
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Muovon le braccia e parlano,
le marionette in questo spettacolo,
che da quando vita esiste,
sempre aperto è
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Vesti sfilacciate in trame di ricordi, in afflati odorosi,
intrecciati tra loro per non perder l’essenza di trascorsa
esistenza, piccoli pertugi dove l’anima s’insinua in soffi
delicati di reminescenze.
Nebbia nostalgica scende candida e soffice,
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So ben interpetrare
quello che il corpo vuole
Io non interferisco
con Leggi del Signore
Amo discretamente
ogni vera sensazione
Rispetto il corpo mio
l’assecondo in ciò che dice
e infine quando anch’io
mi lascio trasportare
in
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Scampoli di tempo, casualità,
nati colori ad intingere pannelli
con parole, immagini, citate nelle ore
menzionati nel catino delle verità.
Pennelli a immergere idee, desideri,
con scorci d’esistenza sussurrata... impressa
tra le vie
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Se mi garbava? Mi garbava eccome!
E di dov'era? Un ve lo dìo, ciaccioni!
Ciaveva un ber musino e certi occhioni
e si chiamava... so na sega ir nome.
La fermai, s'un isbaglio, in Via Gordoni,
e ni dissi: - Mi piaci nun so quanto...-
allora
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Ti affido al sole.
All'animo spiegherò
che bisogna donare libertà
a chi si vuol bene.
Al sole chiederò di nasconderti
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Cicci
la più bella
cosa
sei Tu
che
me l'hai data
quando
m'hai preso
fra le braccia
con un dolcissimo
Ti
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Dopo il diluvio non vedo la colomba
con l'ulivo di pace sotto l'arcobaleno
il cielo resta scuro per la nuvola
spessa del sole ad impedire il raggio.
Sarà che impazzano i litigi da melma
sommergendo la voglia di soccorso
col grandinare da
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Fuoco che nella gola
acceca la voce.
Fuoco che non brucia,
fuoco che avvolge e divora.
Fuoco che nella mente,
miccia incandescente, come brillanti
su di un abito la notte.
Mangerai, all’alba
i ricordi dell’incubo,
e pregherai che del
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alla sverniciatura del bianco muri ancora di bianco
mentre migra la rondine del senso.
Vicino il vetro ruba il cielo,
e
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Si fa onda il vento
nei tuoi capelli
ed io incantato
con le mani accarezzo
vicino, tutto è sospiro
ma niente è lacrima,
solo io
ho bagnate le guance
taglio i profumi
con sconosciuti versi,
in te cerco la luce
che in me, alba
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| E l'acqua bussa alla mia porta
non tengo più niente
ma la sua vista mi sconforta.
Avranno fatto delle
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Io ti voglio
più di quanto
mi sia dato
dall'età
Io ti sento
io ti godo
sopra ogn'altra
velleità
Sulla pelle
e dentro pelle
sulla carne
e dentro carne
sempre più
in profondità
Il tuo
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Ora è ventoso ottobre e alla memoria
ritornano quei tuoi capelli mossi
in bicicletta lungo i bei tornanti
che raggiungono il passo della Futa.
Quanto muta però la sensazione
di quando da un presente che ha
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Gli occhi dell’anima guardan le stelle cercando
conforto tra le più belle, sussurrano ad un cielo scarlatto
il loro tormento, nel cercare un ultimo conforto .
Ruga di dolore, nembo grigio solca il viso, a ricoprire
lenti scure che non
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Quando scende
la notte
lo fa a passi lenti
e tu che cosa
senti nel buio
che t'inghiotte?
Io sento del rimpianto
e allora bevo e canto.
Quando
la notte scende
divento un gran poeta;
non so cosa
mi prende
e vado,
senza mèta,
in
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Il contemplo nella solitudine,
il desiderio di luce in conoscenza
nello spazio a contornare la vita
nella sua ammirevole essenza.
L’essere,
il donare sincerità, primavera
in stazione nel tempo passato,
ancor più nel tempo a venire
con leali
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Guardar m'è dolce ognora in su la sera
il tramonto vermiglio che s'asconde
dietro montagne di cineree nubi
pria che il sole svanisca all'orizzonte.
E mi sovvien della lontana etade
quando in mano col fil d'un aquilone
le farfalle
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acqua mutata in vino
perché continui la festa
così al banchetto del cielo
con l’Agnello immolato
acqua e sangue dal Suo
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Tu forse non lo sai
che io lavavo la luna
con le lacrime delle stelle
nelle notti che avevo
il ghiaccio nel cuore.
Dalla collina scendevano
i sospiri del cielo
che si univano ai miei.
La mia casa guardava
al tramonto lontano.
All'alba mi
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