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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’049Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Le 37735 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Suona il tiktiri
Achal l'incantator
che di suoni ipnotici danza, Mustafà
il cobra maharaja.
Ecco, ecco, chi arriva? È lui, è proprio lui.
Jaipur di foco mangiator
d'anelli bruciosi rinnova lo scettro
che il fuoco spira in
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Come aveva predetto, oggi è risorto
il Re d'Israele e Re della Gloria
a illuminare di fede ogni uomo
che è reso libero e figlio di Dio.
Le trepide donne accorse al sepolcro
la grande pietra han veduto rimossa
mentre un angelo dal
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Paludi di noia
e il trionfo di un pensiero.
Saremo Dei
come pioggia che dal cielo cade in una pozzanghera.
Come noi,
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Flug |
04/04/2015 22:57| 681 |
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Intona un canto,
la poesia,
malinconica,
stanca come me,
a sopportare la ruggine
di parole tenute a freno
per non
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Dentro di me
lo sguardo, quel segmento della vita
coi suoi più fascinosi colori dell’anima,
tra le striature delle notti a rischiarare il viaggio
nello splendore dell’amore in lei ambita.
Dentro di me
la immensa luce riflessa a
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Tempo diviso in tre,
Valzer da poco.
Ritmo elementare
per studiare il francese
Senza sfiatarsi, ascoltando Charles
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Certo non ho bisogno di ventose
né, figuriamoci, di una salda presa:
il piede domina discretamente
le superfici che credeva impossibili...
Quanto è facile aderire ai soffitti!
Come l’uomo ragno del ghetto il magnete,
anche senza un costume
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Voli d’amore fendono l’aria
riversandosi in pagine d’inchiostro
dove magnifici orpelli corrodono
le trame di un tempo
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Scrivere di cosa
se il poeta or dorme,
s’è appassita la rosa,
erosa dal verme
d’apatia poetica,
non v’è traccia
d’inchiostro nero,
sol carta straccia
adorna il cimiero
d’arte patetica,
s’è arreso il vate
al tedio che
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Vorrei perdermi
nel tuo sguardo,
ascoltare la tua voce
come dolce armonia.
Soffici respiri
che corrono
sul tuo corpo
come l'acqua del mare,
mentre le onde
scompigliano i tuoi capelli.
Lasciati andare
al vento lieve
della sera
per cantare
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Dipinger vorace la tela
di buie notti di luci spettrali
e l'animo giù dalla vela
rotando il pennello di cerchi concentrici d'angusti portali,
affreschi affranti di figure ritratte
negli scogli del mar perpetuo
sprizzan di lacrime rosate
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Stremata da incerte attese
soffoco ormai trai miei grigiori
spenta, annego trai miei pensieri
macigni opachi: solidi corpi
di paure occultate,
troppo intime per sfuggire
ancor anche al sussurro più lieve.
Annientata la speranza
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Stanco e assetato
all’ultima caduta m’arrendo,
l’amore è terminato.
Sulla cima c'è solo vento,
sotto la mia
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Ovviccanno
’o Viennarì Santo
cu’’a prucessione
d’’a Via Crucis
e tante core appassiunate
p’’a Passione ‘e Ggesù
Ment’je me sento
’nu disgrazziato
ca se cunzola
sulo e abbandunato
cu’ ‘nu piatto ‘e menesta
e senza ‘nu doce
’e
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Colgo con te
i fiori della mia primavera
e mentre il cuore sboccia
io corro da te
l'uscio è aperto
e non ci sono
né tavole né sedie.
Tu sei nel prato
stesa sulle viole.
Tengo a bada
la mia fantasia,
ma scrivo con
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Spensierato e solo
vive il mare
di sua solitudine,
quell'oscuro velo
a noi conosciuto
come il pensiero
che non frena- irrequieta-
una primavera.
Per sempre ha lasciato
la riva leggiadra
d'un crepuscolo
lontano.
Voi, miei ambiziosi
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| Fulgida stella che tremuli
quando tutto dorme
su questa terra lontana,
quale via ti conduce a me?
Cosa attrae i miei occhi
che ti fissano e t’ammirano?
Cosa conduce il cuor mio
al cospetto del tuo giudizio?
Il tuo brillar m’appartiene
forse da
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| Trema la terra
perché Tu o Dio
chiuderai gli occhi
e mancherà la luce vera
sulle tenebre che scendono
sul nostro vecchio mondo.
L'incertezza
oscura le menti degli uomini
e i loro passi duri
si fanno curvi
nell'attesa
che una
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| Che PASQUA beata e santificata...
...nel regno dell'esultante Primavera:
fiori nei viottoli di lussureggiante vivacità,
vagano, vagabondano felici
nel Sole limpido della stagionale
retribuzione emotiva.
E l'amor mio flette sulle
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| Nascondeva il viso
sotto un cappello di paglia
ed era vestita d'estate,
di bianco e celeste.
Seduta sul bordo della Senna,
mi guardava, la guardavo,
colonna sonora
di una passione ardente.
Mi guardava e la guardavo,
non mi mossi, non
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Er Signore è risorto puro pe mé, eppuro sto sempre
all’angolo de la via, nun so’ mai annàto via, sempre
co’ l’orecchio attento, aspettanno er rumore de na
monetina ch’arimbarza drento na terrina.
N’arzo mai l’occhi me vergogno
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Gronda la fronte,
sulla sfumata croce l’ultimo respiro
quell’ultima parola alla ricerca del Padre
l’oscurità scende sull’animo piangente,
trafigge la speranza d’un mondo migliore.
Lo sguardo è verso il cielo,
verso quel barlume di
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Sette son le stelle che nel suo cielo danzano,
brillano e dal loro firmamento ridono,
come spiriti di sottil fattura
si muovono
e nello sfilar s’incendiano.
Pleiadi d’Omero che citò in eterno
nello spiar mai vi assopite,
dietro la luna vi
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è diventata la sua arte
ne sa uscire
e rientrare quando vuole
e secondo l'umore persino
programmarlo
mentre prende sonno
basta che si concentri
e in vividi colori le appaiono
pesci uccelli fiori
vasta varietà di flora e
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L'occhio lucido è visionario
sul mare che ci sogna
grembo d'anima cucito al velo
di ventagli crepitanti
distesi
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Non perderti tra raspi di rami secchi, in balia del vento,
tra pensieri intrisi di nostalgia, tra mille emozioni che
spesso son solo illusioni.
Sei fatta per volare per raggiungere cime innevate, sotto
il tetto del mondo dove l’aria rarefatta ti
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Sono salito
sui gradini della speranza
e la Luce della Pasqua
mi aspettava
un cielo limpido
mi accompagnava
leggero leggevo
i segni profondi
della storia dell'uomo.
Una campana,
che la sua età,
non conosco, suonava.
Ogni cosa a me
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Erano belli i giorni dei sogni
quando a primavera, indossando
abiti a fiori, correvo sui campi
come farfalla impazzita.
Erano belli i giorni, quando nel
mare veleggiavano i sogni verso
approdi di gloria e i vascelli della
fantasia navigavano
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| E così tu vivi dentro me
lurido verme,
sbiadita essenza della vita,
macabra apparizione
a questi giorni
che tu
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| Seduta su un letto di fiori
aspettavi la luna
per darmi un'altro sì
mi perdevo io
sulle rosse nuvole
fra i sentieri soffici
di sconosciuti venti
e venne la luna
seduta fra noi due
ti toccava e ti rideva
per farmi
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37735 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 12091 al n° 12120.
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