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Le 37735 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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China lo sguardo per non vantar bellezza innata,
voluta di vento invola, soffia dall’alto a carpir voluttà e
passione .
Gravida di sensualità sparge ardore dando le spalle
alla ragione, regala ostentazione nascosta in ali
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Mostrami i tuoi occhi,
ragazza,
lasciami cogliere le stille
dei tuoi sogni,
tra le lacrime fuggite
dai frammenti della finzione.
In quelle gocce scorsi
il sole adiaforo, nel riflesso
della tua tristezza
intrisa nella porpora del
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| Stanotte il cuore è fermo
in un respiro assente.
Ascolto il battito
e non so ritrovarlo.
La notte è
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| Il sorriso
ha la tua voce,
al tuo saluto
esplode in me la luce
sono sul podio
che l'amore ha costruito
al di là dell'arrivo
di tutti gli innamorati
è un canto
che si radica in me,
è un'alba
che da tempo mi
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Primavera è sbocciata
ma non quella rosa,
tenue è la fiamma
che non divampa,
pallido è quel sole
che un dì fulgido brillava.
Tu acqua disseti,
tu terra nutri,
ma l’occhio del cielo
s’è offuscato nel
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Ho atteso che l'alba
d'amore, giungesse
col vento del mattino
nella freschezza umida
dell'ora, nel profumo di
quiete di campagna.
Ascoltai il fogliame
sonnolento, brillò una
luce tenera d'azzurro.
E col risveglio della
prima
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Sottratta all’oblìo
l’effimera parvenza
d’ogn’infinito istante
pare l’eternità fluire
(seppur immobile
all’umana credenza)
senza
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Violetta dolce mia
il fatto è
che PensarTi
è poco
AmarTi
pure è poco
E così
SognarTi
è ancora troppo
poco
Il nostro Amore
in realtà
non sopporta limiti
né definizioni
E' Amore e
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Sono il solito intrigante
che non si fa i fatti suoi,
sono assai ignorante,
incapace di cambiare
e per farmi giusto notare,
questa sera sto bevendo troppo;
il cuore mio salta, zompa e va al galoppo.
Mai ti chiedo scusa,
le mie parole sono
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Il tuo sguardo
è il più bel fiore
che Aprile mi dà
e vivo l'amore
salgo fin dove
tu mi sei bocciolo,
attesa e colore
che mi incanta
io mi faccio ape
leggero e fortunato
mi sento amato
da te e dalla
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E mi ritrovo quì
sul bordo dei miei passi
A chiedermi perché sul senso del respiro
Che alacremente affanna
nel lento scorrere
di una clessidra intransigente.
Una luna intenerita
insinuandosi tra pensieri insonni
m’invita di
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Misto al fumo del pallido mare
s’annega un dolore.
Estro e non estro
ascoltando le note,
dito al ritmo
la cenere cade.
Voci di gente
chissà cosa dice,
parlano bocche
senza la voce.
Note e pensieri
si vendono invano,
baci e
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Si riaffacciano sfinite le rese
in una sera ferita,
e la notte
non si pronuncia più di tanto.
Le ore
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Il tuo nel mio
e il mio nel tuo
I nostri cuori
profumano
d’appartenenza
Una devozione
che non è prigione
Libertà mai violata
nell’amare
Forse
fuori misura
come sa
chi si lascia andare
alla più condivisa
e
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Parole di fuoco che pungono
scavando il solco del perdono
ricoperto dalla rabbia impotente
del rancore che soffia
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Al buio della lanterna
e le onde che sbattono di prua
incespisco nella gomena
aspirando il fumo
dell'ennesima Gauloises
penso, che rientrerò a terra
questa sarà l'ultima volta
che andrò per mare:
a meno che, non
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Lasciamo che i nostri ricordi
giacciano in letti di polvere,
è l'era del presente, questa!
Marciamo, compagni!
Ecco il tempio del tempo, saccheggiamo i suoi tesori!
Fracassiamo queste urne di silenzio,
stilliamo veleno nella fonte da
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Cadono le foglie
dagli alberi roventi,
che già la sera sui rami imperversa
tra le fauci dei gufi pagliacci
quando voltano il capo
verso le stelle
nere del peccato.
Scricchiola la terra tra le zampe del lupo
che attento annusa
le orme
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Ora che il congiuntivo - triste fato! -
per mano dei mass media tutti quanti
e' stato con barbarie assassinato,
sulla sua tomba vengon sparsi pianti.
Per ricordarlo all'inclito e all'incolta
gli amici estimatori, in un momento,
di denaro hanno
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Non ci sono parole per Auschwitz
Non c’è musica per Auschwitz
Non si può comprendere Auschwitz
Una donna
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| Mia signora,
ho cercato e trovato:
Il retino più grande del mondo,
il martello più resistente che ci sia
e l’incudine del più anziano dei fabbri.
Con il retino acchiapperò Sirio
e con martello e incudine
della stella più luminosa
forgerò un
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Datemi un’àncora
o un porto sicuro
o peso di zavorra
certezza d’approdo
al riparo di
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Buchi di luce
là verso il tramonto,
la tua mano mi cerca
fra leggere gocce
e, sospirando mi dici:
"Non piove sotto il pino."
Vedo luce ovunque
ed il corpo, brividi mi dà.
Pronti sono gli uccelli,
chissà dove
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XVII
fu il diciassettesimo dei numeri romani.
Vixi
nel verbo del vissuto
sulla lapide antica
la disgrazia vi si legge,
vixi disse il morto
predicando il futuro
che nel passato rimarca
vixi vixi e ancor più vixi.
ho vissuto,
tanto
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Coprivano, svelavano e laceravano,
tirando forte in direzione opposta.
Erano come il giorno e la notte,
a contendersi la terra.
E chi di sangue viveva
e chi di sangue moriva
e lei che lo perdeva,
pensando non le appartenesse,
come il diritto
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Baci legati da gocce di cioccolata
miscuglio di piacere
sotto una pioggia di corpo celeste
che affascina sulle nostre anime
cullandoci con diletto
attraverso le
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Come i rami
che vorrebbero tra i fili di nebbia
catturare della luna
la lucida fronte
e le bianche labbra
e le pallide gote ombrate.
E mi spezzo
e mi maledico,
e mi piango addosso
- all’angolo del fosso –
E attendo.
Se solo partorisse il
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Io non conosco
tutto
e soprattutto
io non possiedo
tutto
Ma Lei dice
che è innamorata
di me
ed io Le credo
Forse mi lusingo
troppo
forse invece
il suo Amore è vero
A me
comunque sia
basta udirlo
dalla sua
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Non so trattenere
l’allontanarmi da te
volto le spalle
al tuo avanzare
declino a una lacrima
la
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Prati colmi di colori, là dove
amori vanno e vengono
sotto un cielo fatto di letti
morbidi e candidi
ecco il mio sguardo su Aprile,
mese che mi coccola
ed io, sono uno dei tanti
ai piedi dell'avventura.
Il tramonto, subito si
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