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Gli ultimi 5 iscritti: Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda
♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Le 37734 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Le nostre anime, sbattute
da folate di vento, vagano
sospinte dai vuoti del cuore.
Circondate da nuvole di
di tristezza, che si tramutano
in rugiada sui petali di rose
colme di spine e sangue.
Bruciano, le nostre ferite
d'amore, quando
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| Spiegano le ali
obnubilati pensieri
controvento indagano ieri
Sterile volo,
vano è il dilaniarmi l'animo,
ella più non vive
afflizioni d'un passato.
Non si può ridare sorriso
all'amore negato
elucubrando inesistenti
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| Porta con sé la croce
nel petto conficcata
come celeste messaggera
e non le aggrada
separare dalla sua anima
il dolore
perché la felicità
è in un cuore che soffre
e che è esso stesso dolore
ch’ogni
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ricordi miei
accogliete fremente desiderio
senza paure senza affanni...
sorridendo volo indietro
cerco le carezze di ieri
baci sulle guance impaurite
abbracci dopo incubi
dolci parole tra lacrime improvvise...
ricordi bambini sfiorano il
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| Non è per caso
che una stella brilli
così tanto lontano
dalle mani dell’uomo,
perché se l’afferrasse
la ingoierebbe intera,
infatti le stelle
escon fuori di notte,
forse solo per i poeti
e per chi s’incanta
del loro
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Sull’onda dell’amore passeggiano i cuori
liberi ad accarezzare la sabbia, l’accalorare
coi passi donati al vento calmo della sera
tra gli aliti che in dolce fruscio parlano alle stelle
a formare con la luce dell’ardore una costellazione
che empie di
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Quando ti guardo al mattino
mi viene voglia di piangere
sei così bella allo specchio
che mi sento come la luna nel mare
e tepido come il sole dopo la tempesta
Dolce incontro quella volta sulla riva dei sogni
che canne al vento accarezzano
ero
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| A chi dovrò dar conto
per esser del presente
devoto paladino,
se non a reminiscenze
che ostili si effondono
su fondali color cobalto intenso,
Oniriche presenze a dimenar
le ali del tempo,
nel diuturno incedere
tra i bastioni che
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| E’ sbagliato aspettarsi da poesia
qualche rivelazione eccezionale,
qualcosa che ci porti sulla via
di un pensiero segreto e assai speciale.
Ciò avviene alcune volte, in rari casi,
ma quasi sempre è la poesia soltanto
trasposizione degli umani
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| Si alzava presto
la mattina che un seguito
era colorato d'argento.
Richiese sempre troppo
la tua maternità,
si faceva sentire il dolore.
Com'era triste il confronto,
il lenire immobile
che diceva la sua scortesia.
Ma madre, che
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Brezza leggera scompiglia le campagne,
nubi carezzano colline verdeggianti,
quasi come giocasse a rimpiattino
fa il sole tra le fronde capolino.
Le tue colline svettano imponenti,
volano i sogni oltre gli orizzonti.
Modica sei le ardite
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Amami
quanto io adoro te.
Amami
inconsciamente nei colli dell'ardore...
Perché intravedo i tuoi occhi di perla
(sibillini e graziosi)
alla mia prodigiosa, maschia persona.
E l'azzurrità di quell'oceano compresi in essi,
mi fanno
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| Sul cammino
vorrei essermi accanto,
dove riconquistare
la strada persa.
Ignorare l’egoismo
intrappolato
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Mi pare un secolo
ed è solo un attimo:
un piccolo istante
d’una lunga notte insonne.
Lo stare tra il tetto ed il soffitto
in questa buia camera,
ad ascoltare gli echi della mente,
è un malessere che attanaglia.
Vorrei parlarti
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Estasiato, guardo il mare profondo
il colore degli occhi che vorrei
l'azzurro pregno in cui mi tufferei
bellezza irradiata dal nostro mondo
Senza di lei io sarei un moribondo
senza di lei non so quel che farei
giù nell'abisso del mar
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Cogli un fiore
dal mio giardino
posalo alla vista
della piazza in festa
fa che chi lo vede
si senta gonfio il cuore
e che canti all'amore
che ci dona la vita
la strada si riempie
di freddi amanti
fatti avanti ti prego
mi gronda il
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su un remoto
di assonnate rive
-spiumata
di luce l’anima-
torna
a far breccia il Tuo splendere
settanta volte sette
ho conficcato i
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I profumi d’agosto
asciugheranno le lacrime tra le onde del destino,
porteranno su cuscini d’argento i soffi dei tramonti,
toglieranno le incomprensioni, turbamenti
e ridaranno la libertà, la gioia della vita a te vicino.
La prigione dei
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Mi piace il terrore delle giostre
le emozioni rotte
i rumori dopo la mezzanotte
il vizio bagnato della gola
le nuvole
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nella mezzaluce
t’invita l’occhieggiare
del trompe- l’oeil
la visione centrata
nell’intime
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Berrei di te,
dei tuoi silenzi,
dei giorni che non so più raccontare.
Di te e di me,
e dei tormenti
di pagine che hai scritto e mai vissuto.
Berrei i tuoi sogni,
e le paure,
e poi quel niente che urla dentro di te.
Dammi il cuore,
dammi
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Fra le ombre mi perdo
e fra le tue braccia
mi ritrovo innamorato
di un semplice tuo sorriso.
Amo il sole che ci cerca,
l'aria fresca che scompiglia
i tuoi ondulati capelli
che io pronto
li rimetto al suo posto.
Non lasciarmi
nemmeno per
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È buia la notte d’incanto
Stelle fiammanti il distillato oculare
Pura sorgente nel blu è l’ascensionale miracolo
che dai gozzi d’intimo interno travasa
Lucente è tra nembi di un cielo
il brillare del sole all’indomani
ed è un congestionarmi
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| Il soffio dell'amore ci sorprese
all'improvviso senza avvertimento
fulmine a ciel sereno in un momento
il mio al tuo cuor subito s'arrese.
Passione che dettò le sue pretese
tenendoci legati a un giuramento
amarci sempre senza
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Flette verso nord,
vitale alito che
nell ’etere si dirada
tra aneliti di luce
che appaiono fiochi
e irraggiungibili.
Barlumi di consapevolezza
si insinuano tra scampoli di pensieri
che vagano nell’ottuplice sentiero,
ove le
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Lascia che ti ami
così come sei,
perché tu sei quella
dei sogni miei.
Il tuo viso
è un'alba di maggio,
mentre il tuo corpo
è un prato d'aprile
le tue mani sono quelle
che mi aprono alla notte,
e conoscono
tutto
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Qualche volta
i desideri riflettono la luce,
s’avverano,
l’atmosfera è incandescente.
Ma a quale
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Vurria murì pe’ Tté
ma nun serve d’ ‘o ffà
pecché ‘na Primmavera
m’è vvenuta a scetà
M’ha ditto d’avé fede
speranza e carità
pecché l’Ammore nuosto
ampresso triunfarrà
Comme tutto ll’universo
ce vulesse incensà
sapenno ‘o
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U giuncu s’accala quannu passa u ventu,
poi s’addrizza e torna a essiri cuntentu:
accussì na pirsuna sa fari vascia vascia
pi nun pigghiari nfaccia coppi ri cascia.
Quannu appoi l’aria è calma e rilassata,
si susi a pettu ‘nfora e si
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Mi rifugio tra miei ammennicoli
libri scordati e quadri astrusi
di riprovevoli e blasfemi colori
credo siano tutt'altro che puri.
D'altronde son ben consapevole
che il tempo è limite
per sgattaiolare, il ritorno è certo
allo
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37734 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 11251 al n° 11280.
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