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Le 37734 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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Abbraccio su rivoli di tempo,
candido gestire del vivere
con lo sguardo mai perso...
nel bacio donato al vento.
Vive, respira
tra le spighe di grano maturo
e sul terreno arso dal sole
pone solitaria farfalla...
il futuro
Pigiati tasti
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Quel nulla carezzi
e la mano
conosce d’un fremito
i tratti nascosti nel cuore,
e lo sfiori anche quando
svanisce indolente...
E l’accogli
ad empire l’abbraccio,
e fermare l’istante
tra fulgidi seni
vogliosi,
e l’ascolti anche
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Sempre d’attimo vive l’anima
trasmigrata tra lingue di vento,
limbo definito di stallo,
e miriadi di lapidi incise d’argento.
Prati dipinti in asettiche sale
pazienti in dolore
sommessi nel canto
vivono,
nell'arco d'attesa,
solitari
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Sussurrava parole
il vento quella notte
e le tegole fischiavano
invitanti versi
io e te soli
il cielo, la luna e la paglia,
il silenzio non c'era,
pure le carezze
si facevano sentire
poi tutto tacque
l'ascolto si era fatto musica
che
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Andato a pranzo in noto ristorante
frequentato da gente di gran classe,
un luogo raffinato ed elegante
non certo per le tasche delle masse,
nel godermi il buon pasto ero contento
quando un signore mi s'è avvicinato
e con gesto severo e
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| Mutano nel tempo
le attese prefissate con tanta sete
nelle notti stellate.
Tacitamente decadono
incantate promesse,
lentamente si placa il fervore
dissipando energia.
L'impressione è quella
d’incolmabile vuoto
che si
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Basta quell’attimo per fuggir l’eterno,
che non so cosa sia
vivente oscura, intima poesia.
S’apre la porta degli inferi
ove malvagie figure attendono
mortal ed ultimo sospiro ...
vegliano!
Trasporto l’anima altrove
attraversando il fiume che
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Leggero il rumore dell'uscio
forte l'odore del tuo profumo
spenta la luce ci vuole
per il bacio non visto ma sentito
i sospiri padroni del letto
una notte voluta e vissuta
muto mi canta il cuore
vincitore sulla lunga attesa.
Mentre le stelle
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In quel granello c'era il mondo
su quella spiaggia un cerchio rotondo
scaldata dal sole bagnata dalle onde
un bimbo giocava con biglie rotonde
il tempo passava come un ciclone
noi due innamorati per una stagione
ma in quell'albero che sono
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Erano insidiose le fiamme
passate a volteggiare
da mirifici,
esaltanti ritrovi
perché tutto fosse da ambiguo
ambiente il più eclatante
dei risvolti.
-Passarono gl'inchini
per duelli mancare
dal tramite attivo
che lasciò
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Nella trasparenza di un idea
quell'attimo vuoto
che riempie l'ambizione
di essere vero
non inutile poeta di sospiri
non uomo cieco.
Sguardi mi attraversano
mi dimenticano,
nei passi
di questi piedi che camminano
nelle braccia che
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Si dà l'addio, intendo arrivederci,
alla fine di un tempo prefissato
nel quale la vacanza fu in simbiosi
spensierata e felice nell'incanto.
E quell'addio diventa doloroso
nell'atto di lasciarsi alla stazione
con la certezza poi di
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Il fiore della pace
non si apre splendido al sole.
Rimane nascosto nelle tenebre.
Lontano è l'azzurro del
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Venimmo tutti da altre terre o mari,
in passati recenti oppur remoti,
per dar vita all’Italia, che mai fu
sempre uguale a se stessa, chiusa in sé.
E’ tempo di rimetterci a pensare
a ciò che i nostri avi un giorno fecero,
se nuova linfa noi
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Verdi onde sciabordano
in salmastri abbracci d'acqua.
S'arricciano come labbra,
scoprendo le candide ossa:
effimera schiuma
che sfuma in un bacio con l'aria;
sfrigolano sui roventi abissi
ed evaporano come possenti ruggiti.
Miele che
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Veloce il movimento
dei disegnatori digitali
nel creare i quadri
che mostran a noi curiosi
l'arte della vita
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Pochi passi
e tante carezze
lungo il viale
affumicato dalla festa.
Lontana la musica
rimava le tue parole
mentre io estasiato
vedevo solo il tuo corpo.
La notte amica
senza alcun rumore
era fra le nostre mani
a donare gioie.
Le dolci
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Passiamo la vita intera
alla ricerca di persone
vicine al nostro intimo sentire.
Anime fluttuanti
molto spesso a due passi da noi
che talvolta ci sfiorano,
ci parlano ma non ce ne accorgiamo;
poi per caso un giorno,
girato l’angolo,
ci
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Ogni volta, è così.
Dannatamente semplice
nella comprensione logica.
Perché tutto è logico
dannatamente logico.
Volevo eludere lo spazio
l'Intercorrere, lo scandire
rimanere legato alle idee
che alimentano i sogni.
I
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Se tu sguardi di ciel serena accendi
agli occhi tuoi smarriti in dolci sogni,
raccolti noi tremanti e più vicini
in un gemello palpito di vita.
È un preludio soave a dolci incanti,
attimi infinita d’immensa tenerezza,
nel cuore tuo
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Foglie d'autunno,
l'imbrunire di un giorno,
la carezza di un soffione,
l'odore di un respiro materno...
Sensazioni
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| Mi ritrovo per caso
a volgere lo sguardo
indietro nel passato
e a piedi nudi
calpestare prati lontani,
raccattando tra le fronde
frasi perdute,
nella leggerezza dei discorsi
mai completati.
M’assale irruente
il desiderio
di tralasciare ad
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E hai dei capelli le streghe,
e delle voci dei lupi gli occhi,
e il sorriso di chi non regala nulla al fato.
E mi stringo alla neve delle montagne,
come pizzo il merletto sul capo,
e un abito di saio per svestirmi del sole
e annullarmi dove la
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Un desìo generale, fatidico,
s'ingombrerà nella luminescenza
dell'Onnipresente.
Ove sbarrerò dentro
il mio gracile corpo...
...ogni organico, riflettente
orma interstellare.
Dove nel dieci d'Agosto:
sarò forgiato
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Vola sul mio capo uno stormo
di rondini pronto ad abbandonare
il nido, vagando sotto un cielo
che promette tempesta mentre
strazianti s'alzano garriti e,
fruscii di ali ansiosi di partire.
Varcheranno altri confini, altri mondi:
piccole
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Spostare il boccolo centrale
dei tuoi capelli castani
facile con la mano sinistra
con la destra tenere il collo
per toccarti castamente
con le labbra socchiuse
solo una volta o più
con un bacio prolungato
la schiena perfetta
si appoggia
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Ecco il sole scomparire
come per gioco
dietro alla montagna.
Fa freddo all’imbrunire
la nonna attizza il fuoco
e si lagna, si lagna.
La vecchia radio gracida
come una rana stridula
che salta nello stagno.
Or cade pioggia
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Sfugge nel tempo, del soffio d’amor l’agogno
scolpita immagine di giovine età,
disegnate linee veli accarezzano
di speranze la sete, riposte in sogno,
con parole chiuse nell’anima e si pregnano
avviluppando carni flessuose nella
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clessidre di sangue emotivo
a sovrastarti
stillicidio nella mezzaluce
a chi chiedere di questo
ginepraio di pena e
l’oro del mattino fatto
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Non riconosco
lo spettro dei miei sogni,
a stento
riflessi in uno specchio.
Quello che mi racconto,
sul viso,
scava un’altra ruga,
e il tuo tornarmi
svanisce in un abisso.
Oasi di ricordi,
si rifugiano
nel sottostare di
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