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♦ CARMINE DE MASI’Taly1952’ ♦ Luciano Vacca | |
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Le 37729 poesie pubblicate in licenza Creative Commons
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S’avvicina ai miei ricordi, il primo Natale
senza te
e vibra
il mio cuore della tua assenza
ch’ è presente
con gli occhi lucidi di sempre
ed il sorriso amorevole di padre
e l’abbraccio che mi manca ormai,
penetra i miei pensieri, il primo
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Quel raggio che discende semplice e puro
dolcemente approda nei vicoli angusti
dove i colori fiutano il proprio destino
migrazioni di pensieri antichi
planano nei pressi di pietre abbarbicate
sulle chiese perennemente in attesa
d’aprire la loro
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Gli occhi sono colmi di luce
e navigano nei colori della sera,
le mamme stringono e baciano
i futuri uomini di domani,
io, mi siedo sulla storia e guardo.
L'alba, non nasce sul colle
ma dentro il mio cuore.
La pace affonda radici
nella piazza
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Grande festa è il Natale, con gli auguri
che piovon da ogni bocca, e son “sinceri”,
sono espressioni... non ve n'è d'eguali
e soprattutto sono tanto “veri”.
Per preparare un pranzo prelibato
stamani stavo andando al mio mercato,
e
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| Amore di madre, amore di figlia
questo è il Natale della mia famiglia.
Natale piccolo ma tanto caro.
Quando appendi
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Rulli di tamburi
riecheggiano e rimbombano
dove il silenzio tarda a venire
che ormai par solo un'illusione
per noi
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All’infinito guardo la notte
che fine non promette
a te mi accosto nella preghiera
mi parli io non sorrido
inutilmente si trascina l'esistenza.
Allaga il volto inonda il pianto
anche il cuore smarrito e sconfitto,
di tutto padrona è la
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Quello sguardo ripulì l’aria che respirai
rubandomi alla morte che mi reclamò un tempo,
fu come rose profumate
adagiate sulla mia tomba dove la neve si sciolse
ad ammirarti mentre imponevi la tua potenza
nella nebbia,
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Entrerei nella tua notte infinita
a squarciare i tuoi incubi
io che conosco bene i tuoi demoni
Scenderei nei tuo inferni
per farne poesia
Non temo
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Sabyr |
23/12/2015 07:37 | 1973 |
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L’eleganza di un bacio
al radicale orizzonte
fa germogliare la luna,
ove si inchina con finezza
eclissando lievemente
il nostro rifugio.
Quando un evanescente lusinga
sfiora la pelle,
sotto quel velo pieno di passione
vezzeggiando sotto gli
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| E’ nuovamente bosco
energia che si disperde
prima di trovare la radura priva d’ombre
Luce e buio che s’alternano
una
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| Ciao mia Cibernetica spasimante!
Sono il tuo amore caldamente Terrestre,
sono il tuo amante Interstellare
che stravede per i tuoi volteggi Alieni,
per le tue antenne adagiate al passionale,
vibrante ardor, dalla tua metallica persona,
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| Ci sia pace nel mondo,
non è Natale dove i bambini soffrono,
non è Natale dove è morto l'amore
e la
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| Riflessi di punte di spille
luccicano,
nel silenzio che sussurra ...
...ondula l’aria sulla pelle,
solleticandola.
Scintillii d’anima
svaniscono,
dissolvendosi nell’oscurità:
l’incantesimo d’un attimo,
prima del tramonto ...
...dopo
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| È tempo di saluti e cuor contenti.
Buongiorno e buon Natale a tutti quanti!
D'amici volti lieti, doni e canti
ma son davvero giorni sfolgoranti!
Urbi et Orbi a Roma e al mondo,
acqua asperta e odor d’incensi
extra- moenia o in chiesa al
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Io che sono albero
tra luci informi illumino,
tra sfarzi di stelle cadenti canto.
Io
che divento Natale vedo!
T'accolgo tra rami lucenti
doni d'un tempo vissuto,
sono verde intriso nel vuoto
piramide d'un segno sofferto.
Sono abete
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E' l'amore
il fiore dai petali persi nel vento
allo sbocciare
sembra il suo profumo
possa esser per sempre
alla prima folata
l'essenza sublime si spande
ma alla seconda ventata
l'olezzo dolce
già si disperde
prossimo
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Sabyr |
22/12/2015 12:48 | 1876 |
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M’assomiglia il silenzio,
perché è presenza
nell’assenza,
sembra fragile, ma sa essere
più dirompente
del rumore.
Mi libera, mi conosce,
è l’ignoto
che si allea al profondo
delle mie passioni.
Come me, si
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So ‘n poveraccio, sto a ‘n angolo de na'
strada, tutti coreno la festa è quasi arivata.
Di fronte c’è na’ finestra addobbata, fiocchi
rossi, arbero de natale,’n ber presepe e tante
palle colorate.
Eppuro so’ tristi vanno tutti de
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dove trovarti nudità
di poesia tu assisa nell’olimpo
degli aedi
abiti forse nel puro
sguardo del neonato o nel bagliore
della lama
uscito da una novella di borges
imprendibile sei e sdegnosa
mi segui come lo sguardo
di monnalisa
esci dal
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Quando il canto degli Angeli
udirono i pastori che vegliavano
a guardia de' loro greggi,
non si spiegarono tale portento,
non conoscendo qual'era l'evento.
In una grotta, fra quelle tante,
era nato Gesù: quell'Infante
che il mondo
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Assè bela l'è la note,
passa lassù la cometa,
su le stéle la spanpàna luce
e se fa ciara la stala,
là 'ndo nasse 'n butìn,
Biondo, risséto, 'ngiassà,
scaldà da
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| Affilata lama
delicatamente
la pelle sfiora,
audace
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| Criticare ciò che ci sta davanti
serve solo a farci male
ogni esperienza che ci schiaccia a terra
c’abbraccia sempre
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Non smetterà mai di sognare
nell’intreccio di mani tra i filamenti
l’indomita donna in scialle
d’una esistenza al suo scorrere tra le menti
nelle ore passate a intessere... il ricordare
di fiori lambiti da leggiadre farfalle.
Paziente
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Sei stanco, sfiancato, declassato...
ti scemano via dal tuo orgoglio, dal tuo onore.
Capo storico, mitologica presenza di ogni Ciclope;
nella tua tribù, t'annientarono, v'estirparono sottostati
dalle malelingue d'ogni popolazione.
Tu,
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Fatemi continuare
a ricamare la giovinezza
spiccia di calore,
ove in tutta la sua interezza
si priva di sfavillanti
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Non nascere quest’anno!
Lascia vuota la culla di Betlemme,
rimani in cielo tra gli angeli e le stelle.
Non venire agnello tra i lupi, non fidarti degli
uomini di buona volontà.
La tua mamma capirà e non ti aspetterà!
Non
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E quando vo vagando coi pensieri
nall'algida notte e pur senza stelle,
in me tutto ritorna quel che ieri
apparia tempestoso in mar ribelle.
Il cielo col suo astro ognor splendente
parea piovesse fulmini e saette
sempre pronto con l'arco suo
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| Su un carro vide, frale bimba inerme
un traboccar d'agnelli e di lamenti.
Al babbo chiese: “Dove portan quelli?
Ei dritto, senza orpelli, fé: “Al macello" ...
Per sé aver carne rifiutò per anni.
finché amnesia
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