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Le 194 poesie che partecipano al concorso "Autoritratto" |
La poesia che sarà il ritratto più vivido (dal 01/05/2009 al 31/05/2009) |
Partecipano 3 poesie per ciascun autore |
Precipitato al suolo
dopo lungo volo
non tocco terra
e non mi libro in cielo
non credo a nulla
perché in troppo credo
e non mi sazia il vuoto
di cui il mondo è pieno
non di vane cose
mi freme il cuore
ma soltanto sento
ciò
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Colpiscila, calpestala, bruciala.
Lei non ha voce per parlare
Non lamenta mai le ferite
Da noi causate,
allunga le mani
vita offre a tutti.
Nel suo petto ci imerggiamo
Caldo, come di una madre ritrovata
Che non maledisce mai
Che ospita
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| Profuma la notte
l'odore di menta
aleggia nell'aria,
campi di grano
battuti dal chiaro
di luna;
lampi di luce
come
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| C'è una briciola di luce:
un sogno nella notte che brilla,
e sarà mattina domani
sui tuoi occhi pesti.
Lacrime si seta rivesti,
nei diamanti che scuce
appesi a una spilla,
strappando forza dalle tue mani.
Svelati gli
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Fuori |
23/05/2009 15:54| 3371 |
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| Se fosse stato un giorno
non esiterei a raccontarlo
come uno qualunque
che s'appassiona
e muore senza quel ricordo.
Se fosse stato il giorno
brucerei la mia pelle
per narrare che ho conosciuto
una fra le tante stelle
e che la baciai co' gli
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| Voglio cospargermi di superficialità
Brucio poltrone
Che odorano di quotidianità.
Mimetizzo concetti
Che
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| eccomi
in questo tormento
che è la poesia
versi che scorrono
-torrenti alpini-
su pagine bianche
vergini di inchiostro,
sussulti di inquietudine
sospiri di piacere
vibra la mia pelle
in questa emozione
che si rinnova
-pelle di
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| Danza la pioggia
mentre canta il silenzio
nella chitarra del mio cuore,
d'incanto
suonano accordi antichi
dimenticati nel cielo,
l'armonia ritorna
a trafiggere le nuvole
timido svanisce
il terrore delle tenebre,
respiro Luce
libero
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In punta di piedi
sono entrata nella
mia vita...
Con la stessa dolcezza
di una madre,
ho cullato i miei sogni,
li ho coccolati.
In segreto,
nelle mie stanze cieche,
mi sono nutrita dell'impercettibile luce
dell'oscurità.
Mi
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| Ho rubato due nenie
a questa sera.
A qualcun'altro un po'
di primavera.
Ho rubato a un giocattolo
un ricordo.
E a una chitarra gitana
un accordo.
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| Ohi Clelia,
n'è passato tiempo
da quanno c'o friddo
l'acqua e o viento,
c'o Core ca sbatteva,
veniv'a
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| Ho sempre camminato
su strade ripide e scoscese,
ora vorrei trovare
un sentiero meno erto,
luminoso e circondato
da
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| Rubo sogni
a questo mondo
grigio e sciatto
malato d'indifferenza,
di sguardi perduti
dietro grate
di filo intrecciato,
gabbie del pregiudizio;
inseguo gli occhi
d'un neonato
tra le braccia d'una madre
di troppa povertà
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| Orecchino di Swarovski impolverato
lo sguardo dei 50 anni più non riluce.
Infida e rapida l'età del mutamento
Insidia la stagione della giovinezza.
Detronizza la rosa
che nel giardino regnò
sopra ogni altro stelo.
Pur
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| Dove si attarda
l'eco di me
migrano
le cicatrici d'essere,
un muto violino
nevica
abbracci di madre
e
sul sentiero
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| Se non ci fosse il tempo
da maledire urlando
mentre in silenzio affonda le sue unghie
e quel sangue che scorre feroce- mente,
mordendo gli argini sgretolati dal vento...
forse resterei inerte a masticare
e poi sputare i giorni
come fiele.
Se non
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Leaf |
21/05/2009 14:27 | 4646 |
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| Credo d’esser nato con tutte le mie poesie
indice d’ineluttabile destino
e negazione del libero arbitrio
son tutte lì che mi affollano la mente
solitamente quiete
ma se percepiscono la mia pur velata intenzione di scrivere
si agitano come ossessi,
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| Son d'oro le foglie al crepuscolo.
Il sole è tramontato.
Cammino nel bosco di foglie sommesse.
Il silenzio è solenne
e la brama d'un abbraccio
si perde nello sguardo d'un amore antico.
Da tempo ho abdicato ai colori
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| Lago morto,
senza alghe,
senza pesce,
vuoto di vita
ma pieno di torbida acqua,
sito in mezzo al nulla
tra monti invalicabili.
Profondo,
ineluttabilmente profondo
e scuro,
tanto da non vedere mai nulla riflesso
neanche il cielo;
solo
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| Sempre cercai
nel mio difficoltoso cammino,
Pace,
Serenità,
Amore,
Giustizia e Libertà.
Troppi dolorosi
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| Forse sono solo un pezzo di quell'uomo che usavo essere
innamorato ancora di un singolo canto
trasportato lontano dalle ali del vento
innamorato ancora di qualcosa chiamato amore
Persi i miei occhi laggiù, un dì, su
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Ti guardo
distesa
il respiro pesante
stanca come non mai
sei il motore della famiglia
tra baci
lavoro
interminabile
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Non voglio più catene,
salirò irte montagne
per respirar
essenze sublimi.
Non voglio freni
per amar mille donne
ma una sola Dea
porterò all'altare.
Voglio ancora ascoltar
i mormorii della natura
e assaporar giorni
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Sempre passano i miei giorni;
la mia vita lentamente
si avvicina a quella svolta
verso te
che dovrà,
prima o
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| E arrivai sul treno
Quello che mi porta in giro tutti i giorni
Ma l'ora era inusuale, il pensiero fugace
Chissà se t'avrei riconosciuta
E ti vidi riconoscendoti tra mille
Immersa d'altri suoni e colori
Che non vedevo e sentivo da
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| Trascorrono le ore
vedo il sole tramontare
come se fosse
la fine di un amore,
la fine di una guerra,
la fine di un anno,
riempito con la mano
di un amico.
Contemplo le onde
tra le sponde del mare,
lasciandomi trasportare,
da una leggera
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Distolgo suoni...
rumori...
dal mio sentire.
Spengo le voci,
raschiando la corteccia
d'un silenzio avvolto
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L'aurora di madre
si adagia
sui ricami d'essermi,
un mistero di luce
sfiora
le radici di padre
e
oltre le melodie di
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Vago,
vago
Alla ricerca dell'ineffabile
Tutto.
Mi imbatto
In una forma
Umana,
ardo
di passione,
mi fermo ne bevo
il nettare
ne succhio l'essenza,
mi disseto con l'altrui
Essere,
e poi fuggo, tremante.
In me mille altri
Il viril corpo
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In quella scrivania di magno valore,
disegnavo il futuro.
Preso da una grande motivazione,
il passato rimossi nello spazio bianco,
di futuro lo riempii.
E di futuro ancora dovevo riempire,
continuando a creare nuovi motivi,
le mani si
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194 poesie proposte per questo concorso. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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