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Le 230 poesie che partecipano al concorso "Violenza sulle donne" |
Violenza sulle donne (dal 01/10/2014 al 30/11/2014) |
Partecipano 2 poesie per ciascun autore |
Donne,
in silenzio passano
lasciano il disegno della vita,
lasciano la traccia
dei passi felpati
silenziosi,
donne ricamano
le storie nella tela dell’esistenza
quelle che guariscono i cuori
di esseri delusi
Donne
hanno occhi
sedotti e
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 | Dapprima abbaglia,
di luce artificiale,
acceca.
Poi,
morde a tradimento,
sgranando l'anima
che vaga nell'oscurità
e si
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Filtra un tiepido sole
nel ripostiglio dei giocattoli rotti
che hanno perduto il potere
di risvegliare la fantasia
disperso nell'aria
come un esotico profumo
il seme del male
nella dissolvenza di un sogno
su cui cova un sordo
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Danza silenziosa, il mancare lento del respiro,
stanco, all’ombra di cadute speranze
con catene in mostra a cingere costati
nel valzer di patemi d’animo... sofferenze.
Tutto è un frullare di mestizia, con spenti sorrisi
relegati nei cassetti
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 | Sei troppo gentile e di animo elevato,
sei stata li per anni ad assecondare
e talvolta anche in nobile silenzio;
Il tempo è stato dalla tua parte
onorandoti con trionfi di libertà,
le tue inenarrabili sofferenze
hanno lasciato
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| Ieri è morta la donna
che mai ho visto sorridere.
Mi parlava della sua vita
e non riusciva rimanere seduta.
Ha fatto la mamma
dei suoi piccoli fratelli
quando lei era ancora bimba.
Sempre sola in quella casa,
i grandi, del suo
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Bella e impossibile
- colpa da scontare -
oltraggio l’intelligenza
una luna da macchiare
Sfuggevole respiro
- inafferrabile proprietà -
affronto l’indomito pensiero
corsa libera da arrestare
Occhi troppo intensi
- stelle da oscurare
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 | Figlio in confidenza
Sul sentiero d’amore
hai al tuo fianco
una stella da curare,
la fiducia in te devi mantenere.
Ti racconterei...
Le spine bevute
e il feroce disprezzo
nella pace apparente
assolta dal pensiero.
Figlio...
Maglie
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| Lei era al donna del poliziotto
uomo di indubbio valore
soldi non erano tanti
ma bastava
a lei e al loro pupotto.
Lei cantava facendo la doccia
e lui l'amava sotto quel getto
mentre i figli erano a scuola
e il suo turno era dopo la
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Vorrei dipingere
sui muri bianchi delle case
il viso delle donne,
userei tinte variegate,
stemperando i molti colori
con le loro lacrime versate,
dipingerei quei volti
come monito indelebile
per le future generazioni.
Son del tutto
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Ritorno...
Mentre son viva a metà.
Spiraglio di luce
Mi confonde
Mentre il giorno rischiara
E mi dona riparo
E rimembro...
Ingoiando lacrime di rosso tormento
Il buio ho visto
Era su me
Quel respiro che puzzava di male e di
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Sono rondini lontane le utopie di un domani
sono puntini neri,
l'ombra, di ciò che sopravvive
E c'era un cacciatore
aveva sete di vendetta
E c'era un immorale
che odiava il latte caldo - [ trafficante d'innocenza ]
in quelle mani
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Mi rialzo.
Lo sguardo è alto e fiero
Va oltre il mio pensiero
sorvola grattacieli
Poi mi giro
E lì la vedo.
E' a terra.
Abbandonata, insudiciata
di mani e odore nauseabondo
Lacerata
nell'anima e nelle vesti
le gambe che si
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 | Oscurità fredda
del nostro lento passo
orme di morte
lasciano vivendo
Anime addentate dalla violenza
da una brezza funebre
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Jibi |
02/10/2014 10:32 | 5478 |
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| Arrivasti di soppiatto,
celato là nell’ombra,
ghermendo la tua preda
con violenza inaudita,
fanciulla
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Negletta Cenerella Gioiamia
tre bare del più limpido cristallo
tre principesse nate per il ballo
bruciate da un’orribile acrisia.
Tre donne tre ragazze stessa via
tre assurde storie rosse di corallo
col volto tra le mani di
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 | Con labbra di vetro
è stata dipinta la vita, stasera
è piovuta la voce di maggio
dall’orizzonte subito dopo il ciarlare del fiume
-colando- non come lacrime
dalle fessure che schiudono finestre al sole.
Eppure, restiamo appese
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 | Acqua
limpida carezza
sfiora il vento, spezza
argini di attimi, avvezza
sparuta follia
il capir violenza.
I giorni
fonte di attimi
spersi nel silenzio, parola
zittita, lama tagliente, vola.
Sei sola
donna
nei colori riallacci
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 | Corpo frantumato
in migliaia di schegge
immagine di dolore
che allo specchio scivola via,
dolore dentro l'anima
fissato eternamente
terrore
che accompagna
il giorno e la notte,
fiato sospeso
bisbigli appena uditi
occhi rivolti al
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Rosso si dice il sangue
come gote bianche sulla strada
per odio, per dispetto
la filosofia di un delitto scatta la sua lama
La morte non si tocca, non è successo niente
Invisibile
la mia bocca non ha voce
misera, bianca
limpida
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Come un informe mucchietto di stracci sporchi
dimenticato in un angolo buio del pavimento
mi abbandono alla tregua degli occhi bassi
insensibile ormai ad ogni fisico dolore.
Non mi odo più. Tutto si è ovattato di cupo
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 | LUI
Taglia l’aria
con parole sferzate
Taglia l’aria
con le nocche serrate
Taglia (ahia)...
il respiro in un
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 | Lo zirlo del tordo
risveglia un sorriso stinto,
illusione dal respiro stanco
che s'infrange,
bloccato,
nell'angolo del sopruso.
Penetrata fin nelle ossa
dal principe di ghiaccio,
bagnate le sue amare rughe,
gocce rimbalzano,
ultima
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Si serve dell’anima e del cuore
sprofondandoli nell’abisso del vuoto.
Le mani tremolanti
sfiorano capelli di sabbia
e battiti come tempeste
sollevano infinite risacche.
Questa angoscia
apre finestre di fuoco
e vi sotterra occhi
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Un'altra tra le molte
alla lor vita tolte
con omicida violenza.
La finale sentenza
fu anche per lei la morte.
Saran state le corte
ore d'intenso amore,
il disio e la passione
che come un'incisione
nel suo cuor restavano.
Cercò
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I lividi nell'anima
arroventano ancora
la tua pelle dolce
che lamenta
le carezze
come schiaffi
sepolti nell'io
fai dormire
i tumefatti pugni
che del rumore
ne hai fatto cecità
a non voler più baci
ne sei rea
e di
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230 poesie proposte per questo concorso. In questa pagina dal n° 181 al n° 210.
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