«sì, gioca il silenzio e ci manda messaggi, a volte indecifrabili, a volte così chiari perché è la nostra voce interiore che ci parla quando tutt'intorno tace e ci trasfonde semplici e chiare verità. perché è la voce che tutto conosce, già prima che accada, già prima che lo pensiamo, già prima che possiamo comprendere, e nel silenzio più profondo che ritroviamo l'armonia, quelle assonanze che nelle nostre corse ci sfuggono... ed è bellissima armonia questa poesia, delicata ed insieme profonda, suadente come una musica dolce, che è per noi e solo per noi, ci avvolge le dita e ci possiamo giocare, e questa volta non è il silenzio che gioca ma siamo noi che giochiamo con lui. Cosa dire ancora? Questo autore è una miniera, di voci e di... silenz» |
Inserito il 07/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Gioca Il Silenzio " di EnzoL |
«incalzante, provocatoria, meravigliosa lirica che attira il lettore ed apre, con il parallellismo tra passato e futuro la via a molte riflessioni, perché poco o nulla cambia seppur cambiano i nomi, perché la storia la scrivono i vincitori, perché l'uomo è sempre uguale a se stesso, con le sue mancanze, con la sua ingordigia, con la sua immensa sete di potere, ieri come oggi come domani. Un plauso sentito all'autore che ha saputo raccontare un pezzo di storia con mirabiloe bravura usando un mezzo, la poesia, non certo semplice, ne viene fuori una lirica di altissimo contenuto e potente bellezza, forte della forza delle parole e della poesia» |
Inserito il 07/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Il menù dei demoni (la provocazione)" di Duilio Martino |
«e lascia senza parole questa lirica, così intensa, così profonda, così vera. La quotidianità che a volte sembra uccidere il sentimento, quello che ti toglie il respiro e ti fa tremare i polsi, quello della passione consumata ovunque, ridendo e giocando. Ci si perde tra panni sporchi e doveri, ci si perde a volte... poi ci si ferma, quasi smarriti, a chiedersi cosa è successo, quando ci si è persi, da quanto tempo il nostro cammino si è fatto solitario, non si può tornare indietro che non si riavvolge la bobina del tempo e dei silenzi, ma si può cercare quella via impervia e sconosciuta e buia, per incrociare di nuovo i passi, guardando all'altro come se fosse la prima volta e scoprendone le rughe e la vta che è trascorsa ed andargli incontr» |
Inserito il 07/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Al buio" di Angela Fragiacomo |
«senza stelle, e senza luce questa nascita, la prima perla di consapevolezza, il primo incontro con la perdita, il primo dolore, la sua nascita per la morte della madre, il cerchio che si chiude, il primo, e certo non l'ultimo. Per Castaneda una donna che aveva generato aveva dei buchi immensi nella sua energia, una porta dalla quale poteva entrare di tutto, aveva, con la sua scelta fiaccato la perfezione del suo uovo di energia pura. Sono madre, per più volte e mille volte e mille ancora ripeterei la scelta. Quindi Anàsteros non può che continuare il suo cammino, consapevole del dono o della maledizione immensa che ha ricevuto. E comincia la "storia" il poema, il racconto, bella prova a spaziare, in poesia, a 360°...» |
Inserito il 06/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Canti di Anàsteros: la nascita (I Canto)" di EnzoL |
«poche, ma per i più montagne, da assatare, tanto forti e radicate sono le false convinzioni, forse ce le hanno inculcate già nel grembo materno e ci hanno nutrito, giorno dopo giorno... la strada della consapevolezza, quella che ci porta al nocciolo delle cose è lunga, faticosa, dolorosa, anche se basta poco, solo quel passo, solo quell'idea solo quel pugno a frantumarsi le dita, ma esiste sforzo più proficuo ed esaltante di quello a raggiungere la libertà vera? Quella di azioni e pensiero, quella semplice, quella che ci vibra dentro ed a volte è un dolore. Poche, poche parole, pochi passi, poche cose tanta forza e grande bellezza di un grande autore» |
Inserito il 06/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Poche" di EnzoL |
«e tornare sulle proprie parole, sgranarle come una spiga, sentirne il peso e la forza, e la consistenza, senza lacrime? La chiusa farebbe pensare di no... musicale e bella lirica si legge con grande piacere» |
Inserito il 06/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Lacrime" di Rossella Gallucci |
«quando la neve era purezza e gioia e magia, quando la vita, nonostante la povertà era purezza e gioia e magia... quel poco che vale tanto, quel poco che ha valore immenso perché lo hai atteso e desiderato, e tutto appare incantato, anche quei rami di salice che sono la chioma di una fata buona... oggi la neve sono lunghe ore di fila, ritardi di treni, abbandono al freddo, disagio, rabbia, polemica... tutto a "sporcare" una magia di candore.» |
Inserito il 06/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Nevica " di rosanna gazzaniga |
«come una filastrocca, che incanta, questa lirica fantastica, un pezzo di anima, un ricordo, una sensazione, un graffio... perché la schiena è nuda. e la puoi accarezzare o pugnalare, non c'è difesa e gli organi vitali li puoi raggiungere tutti facilmente... nuda senza maschere, senza corazze, senza vergogna, bellissima della sua purezza e del suo coraggio, di essere, credere, sognare, illudersi, sbagliare, pagare... perché tutto ha un prezzo» |
Inserito il 06/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Di spalle" di Angela Fragiacomo |
«è bella, anzi bellissima, di quella musicalità che entra dentro, fino in fondo all'anima, invade e pervade, trasmette... dolcemente quel malessere che l'autrice racconta con la dolcezza del tratteggio fatto di sfumature, senza rabbia, nessun graffio, quasi il raccontare sottovoce, lontano di un disegno che presto cancellerà i suoi tratti bagnato dalla pioggia... e non ne resterà traccia, se non lieve nei rivoli appena colorati» |
Inserito il 06/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Pastelli" di Angela Fragiacomo |
«grandissima lirica, sagace, irriverente, sardonica, fluida, divertente, da vero autore della settimana! Che scrive, scrive, scrive ed in questo istante è riuscito a fermare l'attenzione ed a strappare un sorriso» |
Inserito il 06/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Sarò pure autore della settimana ma " di omissam |
«e lasciare le sponde friabili e scivolose di addii senza scuse, forse di passati che incombono o di incontri che non soddisfano, lasciare le sponde incerte, alla ricerca di terreno solido dove posare i piedi, e quel terreno è certo nella ricerca della parte migliore di noi, a cominciare da lì... è come un dondolo questa poesia, la leggi e ne ricavi un'impressione, la rileggi e tutto oscilla per ritornare alla prima impressione per diventare qualcosa di altro, mutevole, dinamica, una spirale che cattura» |
Inserito il 01/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Lascio le Sponde" di EnzoL |
«quasi un urlo di rabbia verso un destino che non si può comprendere, perché non possiamo e non vogliamo: come si può accettare la perdita e quel patto siglato con il fuoco con su scritto mai più? E poi il ricordo sembra svanire, i gesti la voce l'odore, sembra tutto un sogno, magari relegato a qualche foto o qualche stralcio di ricordo che nemmeno sappiamo se è inventato o romanzato o se è reale, troppo dolore ancora e sembra tutto ricoperto da un turbine di polvere, fino a quando quella polvere dolcemente si poserà al suolo e ci metterà in pace con il destino, la presenza diventerà un'ombra, un angelo un sussurro di vento tra i capelli che sempre accompagnerà chi in vita l'ha amata. E' commozione pura e dolore pervaso di nostalgia» |
Inserito il 31/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Il patto del fato " di Valentina La Daga |
«dolcissima lirica di un autore che sa sempre stupire, un'opera d'arte, un quadro d'autore, un prezioso mosaico che si compone di tessere perfette a raccontare emozione, e pensieri. Un cuore colmo, avvolto dalla notte e la luce, splendente, della chiusa, magnifica, da togliere l fiato. La parte centrale è di una perfezione che raggiunge l'eccellenza, la riporto nel commento, troppo bella per non sottolinearla "spezza le nevi il tuo chiarore e delle mie notti è canto ed è furore che nelle membra squassa leggiadro come piume di cristallo cadenti o stelle ingelosite da cieli sempiterni e silenti"... null'altro da dire se non leggerla e sentirla, ancora...» |
Inserito il 31/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "La Tua Bellezza" di EnzoL |
«quel volo, dolce, senza sapere, a volte, dove planerà... ma la bellezza non sta solo nel raggiungere la meta ma nel "viaggiare". Dolce opera poetica, silenziosa ed incantevole come il volteggiare di una foglia» |
Inserito il 31/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Ramo del Cuore " di Andrea D’Alfonso |
«ed è meravigliosa poesia, questa dedica dell'autore. La domanda che forse si fa ognuno di noi quando incontra una persona speciale, è proprio quella di conoscerla, nel suo profondo e semplice nocciolo, senza lustrini, senza quei comportamenti, a volte un po' forzati, con i quali spesso ci si pone quando vorremmo piacere a tutti i costi, arrivare alla vera essenza e sentirne le vibrazioni, senza inutili orpelli, senza maschere seppur lievi, senza... rete. E quando parla d'amore, questo eccellente autore, riesce ad accarezzare ed incantare, fino alla chiusa, una perla preziosa e di delicata inimitabile bellezza» |
Inserito il 31/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Lasciando al fato, l'ardire d'intervenire" di Aldo Bilato |
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«e raccontare un dolore al modo di" buk", quasi come se se ne fosse estranei, quasi come se si guardasse dall'alto, da di fuori, dal buco della serratura, quasi senza accorgersi che il cuore fa male ed i piedi sono feriti e sanguinano, quello che conta è dimenticare, attaccati alla bottiglia! Piaciuto questo modo di raccontare, quasi irriverente, quasi canzonatorio, quasi a voler nascondere dietro una risata tanto di sè» |
Inserito il 30/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Avevo una Gatta " di EnzoL |
«mi ha riportato alla mente la grande poesia di Totò" A' livella", quando di fronte alla stupida guerra per l'onore del posto e del nome cita la frase, "noi siamo seri, apparteniamo alla morte", morte che tutto livella, che tutto rende uguale, polvere, che tu sia stato un gran signore o un semplice spazzino. Questo è, insieme al silenzio delle emozioni...» |
Inserito il 29/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Ossari " di Rita Stanzione |
«una disamina ricca, colma, che spazia ed apre il respiro, un raccontare l'uomo che esplora i sentieri dell'anima e del cuore senza risparmiare nulla, una poesia che commuove tanto è bella, una chiusa che vale, perché vivere, vivere davvero è il premio e la meta insieme di questo attimo di eternità» |
Inserito il 29/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "L'uomo " di hy ju |
«quando la stanchezza non rende più possibile il respiro e nemmeno la scelta... una poesia intensa, dolorosa, "rassegnata", di una musicalità potente che irradia da ogni parola, anche se è una sad music. Plauso all'autore che spazia in ogni anfratto dell'animo e del cuore umano» |
Inserito il 29/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "- Non Voglio - Anche se Posso" di EnzoL |
«il rischio, quando credi fortemente in qualcosa, perché a volte restare fermi, indecisi, fa perdere quell'unico, possibile treno, verso la realizzazione e forse la felicità. Poesia piena di forza ed anche di coraggio, bella prova di un'autrice che sa sempre incantare» |
Inserito il 28/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Caloroso rischio " di Rita Cottone |
«quanta meraviglia in queste sensazioni d'inverno, le strade che si ricoprono di neve candida, quasi a dimenticare, per un po' tutte le brutture della città e del mondo, silenzio, silenzio profondo, rotto solo dal canto di un passero solitario. Musicale ed avvincente» |
Inserito il 28/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Dal nord " di Clara Gismondi |
«accompagna spesso la poesia di questo autore la musica dei Nirvana, incalzante, quasi assordante, come lo sono queste parole, marchio di fuoco, quasi una confessione di quello che sembra essere la sua indole, inaffidabile, ingestibile... eppure l'impressione è che piuttosto questi siano i rimproveri che vengono mossi all'attore, a dito teso, accusatore... ognuno di noi ha la propria indole e nessuno dovrebbe volerla cambiare, ma eventualmente accogliere, sta alle persone smussare gli angoli per combaciare, un passo che si fa gli altri e che dovrebbero fare verso di noi, alla ricerca di una possibile armonia. La sensazione è di un grande sarcasmo mescolato anche all'ammissione delle proprie mancanze, incisiva lascia il segno nella neve» |
Inserito il 28/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Sporco la Neve " di EnzoL |
«la voce del silenzio, come vento, come sussurro, come il lieve volteggiare di una foglia che dolcemente cade, è dolce questa lirica, soffusa di luce, tenue, accarezza, aiuta i pensieri ad andare, sciolti dai lacci dei rumori del mondo, la chiusa magnifica, una perla... sì "il silenzio ha contorni ma non ha limiti", grande apprezzamento per l'autrice e per l'incanto delle sue parole» |
Inserito il 28/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Canto sommesso " di Clara Gismondi |
«e comincia come un racconto di un giorno normale, banale quasi tanto è scontato, si inoltra in quella terra di mezzo dove tutto o nulla può accadere, esplode nella chiusa, tutto è accaduto. "mi baciavi e ci sorprese quel mondo geloso perché mi baciavi"... null'altro da dire, fantastica» |
Inserito il 28/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Eri bellissima: troppo per il mondo! (e mi baciavi) " di Aldo Bilato |
«la guerra più ardua, la guerra che spesso perdiamo, quello contro noi stessi. Sparire dal mondo, diventare ombra, fagocitarsi, per non avere più peso, per non avere più uno spazio in un mondo che non vuole e che non ci vuole. Terribile malattia del corpo ma soprattutto dell'anima, credo che non si guarisca mai, che sia sempre lì, in agguato, per germire, appena si abbassa la guardia. Poesia tragica e profondamente bella nella sua terribile realtà, una prova d'autore che colpisce.» |
Inserito il 28/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Giochi di guerra (anoressia)" di Duilio Martino |
«dormire è un po' morire, morire è un dolce dormire, come se il sonno poetesse allontanare i pensieri, e la tristezza, ed il senso di perdita o la paura della perdita, perché chiudere gli occhi potrebbe aiutare, a ricaricare energie, ad accogliere la delusione, a sopportare la mancanza. Morire è un dolce dormire, ma il cuore, anche nel sonno pulsa ed i sogni sono lì, in agguato, a ricordare ciò che non è più o ciò che si vorrebbe e sembra allontanarsi... lirica di una bellezza sconvolgente, di una malinconia profonda, di una poesia che graffia ed accarezza insieme, l'altro lato della gioia, l'altra faccia dell'immane bellezza, quella del buio e della dimenticanza.» |
Inserito il 27/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Morire è dolce dormire" di Moreno Tonioni |
«e rimane solo il ricordo, del sapore indelebile di quel bacio, nella vaghezza del tempo che ricopre di polvere ogni cosa... nessun vento a spazzar via la ragnatela della dimenticanza, non resta che arrendersi e pregare quel tempo, di attenuare, dolcemente il ricordo e la disillusione.» |
Inserito il 27/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Tacitiana XVII (la resa)" di Moreno Tonioni |
«lascia senza fiato questa lirica di impressioni, sembra quasi senza speranza questo sguardo limpido su tristi verità. Suggestiva e potente lirica. Apprezzatissima» |
Inserito il 27/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Impronte nel tempo" di rosanna gazzaniga |
«una poesia di una forza immane, quasi un urlo, quasi un sussurro, quasi una confessione, attraverso magnifiche metafore, di quello a cui può portare la lotta per la sopravvivenza, rachiare il fondo del barile, passare in angoli oscuri, ma arrivare a sollevare la testa, fiere di esserci riuscite, ancora una volta, ad attraversare la tempesta, fino alla prossima. Una scrittura fluida quella di questa autrice, avvincente ed incisiva, parola dopo parola, si arriva in fondo senza fiato, con la voglia di rileggere» |
Inserito il 27/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Credere " di rosanna gazzaniga |
«a volte è quasi impossibile da sopportare il dolore di coloro che amiamo, una figlia, un figlio... che parole dire? Cosa raccontare? Come consolare? Sembra tutto così inutile... non resta che fondersi in un abbraccio e lasciare che il dolore e le lacrime si mescolino, forse si diluirà, forse non subito, ma sentirsi accolti aiuta, aiuta a risollevarsi e fare quel primo passo, il più difficile verso la guarigione... poesia bellissima per forma, contenuto e sentimento» |
Inserito il 27/01/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Asciugherò il tuo pianto" di Paola Galli |
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