«e forse solo la dimenticanza che può colmare e calmare il dolore di una perdita, di un incontro mancato, di una delusione. In amicizia come in amore, perché ci si crede, perché si spende se stessi, perché fa male. E l'autore esprime con parole di dolcissima malinconia questo senso di perdita. "Non chiederò più di Te", ma spesso questa è una promessa vana» |
Inserito il 25/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Non chiederò più di Te " di EnzoL |
«commovente, intensa, magnifica poesia, di silenzi, di parole ingoiate, del rimore di foglie secche e di quel tempo, che inesorabile scorre, a cancellare immagini e sensazioni, a riempire di dubbi, a far scolorire il sogno» |
Inserito il 25/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Nel silenzio" di Giorgio Dello |
«un'immagine ed una dedica, ormai sbiadite, e la conta dei giorni colorati del colore della grafite, quelli pari nemmeno contano, tanto sembrano tutti uguali. per sempre, ma quel sempre è solo il grigio delle parole, il vetro impolverato, la cornice che è da lucidare. E l'autrice, con tocco sublime, con poche parole ed una metafora meravigliosa, racconta. Ed è emozione, e nostalgia e profonda malinconia» |
Inserito il 25/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Sulla scrivania" di rosanna gazzaniga |
«una poesia meravigliosa di grande rimpianto e di malinconia, di ricordi di mare e sguardo che spazia, di repiro di libertà che l'unico limite è il filo appena accennato dell'orizzonte, laggiù, dove cielo e mare si uniscono, dove oltre c'è l'altrove, il tutto, il nulla, i sogni, non importa. Importa la scia che lascia la nave, i piedi incastrati nella rete di protezione, l'unico appiglio, mentre la testa vola, lo sguardo spazia, il cuore esplode. Ma il vecchi marinaio ora ha i piedi a terra, resta il ricordo, restano parole scritte su carta, resta la nostalgia di un tempo passato, e questa poesia, struggente, melodiosa, affascinante» |
Inserito il 25/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Vecchio marinaio" di Duilio Martino |
«calor bianco, lirica al fulmicotone, di odori ed umori, di potenza e di passione che morde e brucia, la chiusa una meraviglia, quel leccare i bordi che apre la fantasia su vaste praterie...» |
Inserito il 24/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Rododen (T) dro" di EnzoL |
«visioni, surreali, colorate, bellissime, quasi oniriche, tra realtà ed immaginazioni a dipingere la pagina di spettacolare poesia.» |
Inserito il 24/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Visioni e formiche" di Rita Stanzione |
«e queli colori, stemperati di acquerello, si sciolgono dolcemente a nutrire le radici di adamantino amore. Non si può commentare una poesia così dolce e perfetta, come una goccia d'acqua, caleidoscopio di colori e fonte di vita, bellezza semplice ed ancor più preziosa, come preziose sono le parole di questo eccellente autore che sa incantare sempre, ma con le tacitiane ha disegnato un mondo: fantastico.» |
Inserito il 24/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Tacitiana XXII (adamantino amore)" di Moreno Tonioni |
«e leggo incantata questa splendida lirica, così musicale, così roca a tratti, così dolce, così pungente, è come un raporto a due, fatto di ombre di luci, di silenzi e di parole di risa e di lacrime ingoiate, è come la vita un giorno sei sulla giostra e vivi quasi senza fiato, un altro sei totalmente immerso nella bonaccia. Apatia e movimento, suoni e silenzio, giorno e notte, un caleidoscopio di impressioni, sensazioni, emozioni, bella, intensamente bella» |
Inserito il 24/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Eppure " di Angela Fragiacomo |
«è così, meravigliosamente romantica questa poesia, di una dolcezza commovente, di una forza inaudita. E l'autrice sussurra appena ma le sue parole irrompono, spazzano, travolgono, fino alla chiusa, inaspettata e divina. Ho amato oltre ogni dire questa poesia, me la cucio addosso, la sento profondamente» |
Inserito il 23/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Non fermarti... luna " di Clara Gismondi |
«continua il tema della morte, caro all'autore, non la signora nera con la falce che spezza fili inermi staccando di netto da ogni legame, da ogni progetto, da ogni domani, è qui una sorella, gentile e chiara, che recide i fili quando il morire è dentro, quando non scorre più linfa vitale, quando già si abbandona il dono della vita semplicemente sopravvivendo. Vorrei pensare che sia così, per averne meno timore, perché della morte è il senso di incompiuto che fa tremare i polsi.» |
Inserito il 23/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Morte, sorella mia" di Ercole De Angelis |
«è l'immagine che colpisce, subito, la prima cosa che si vede dopo il titolo:"Eccomi"! E quel eccomi poi si dipana in parole che sono rasoiate, una disamina senza quasi pietà, ma pregna di autoironia e quel sorriso di distacco che a volte ci doniamo, guardandoci allo specchio, perché di fronte, inesorabilmente, meravigliosamente abbiamo... noi» |
Inserito il 22/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Eccomi " di EnzoL |
«colpisce come una martellata, questa saga dell'ipocrisia, a raccontar di vita encomiabile con lettere d'oro su una lapide, a raccontar di verità nascoste nella voce narrante che urla tutto il suo rancore e la sua rabbia per un volo spezzato. Molto molto bella» |
Inserito il 22/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Lapide" di luisella |
«un raccontar d'amore che sembra un'altalena, si avvicina si allontana, regala esaltazione fa girare un po' la testa, capelli al vento e sembra di poter volare, poi, poi la corsa si attenua, i capelli ricadono giù... resta l'altalena che lieve ondeggia al vento, è ora di andare...» |
Inserito il 22/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Non ricordo " di Angela Fragiacomo |
«ancora una poesia sulla disumanità, sul dimeticare le radici, ed il mondo che ci ospita, sull'essere uomo in funzione del portafogli o delle cose che possiedi e non dei pensieri e della mente, del cuore e dell'anima. Uomo di cartone, con le vene disegnate dove non scorre sangue, uomo di pezza senza un cervello pesante, senza spirito critico senza capacità di scegliere. Forse a questo tendiamo, forse, ma non tutti, ma non ancora...» |
Inserito il 22/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Uomo" di Ercole De Angelis |
«ed io sono uno di quelli, un volto dei passi in una finmana umana che a volte sembra non avere umanità. Sguardi spenti, occhi assonati e quell'apatia dell'accettare tutto, nella speranza che comunque quel treno ti porti in tempo al lavoro, lontano chilometri ed ore da casa... bellissima e piena di dolcezza questa poesia» |
Inserito il 22/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Pendolare" di Ercole De Angelis |
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«e meritatamente viene posta questa lirica in rime scelte, a sottolineare la forza e la bellezza di questa profonda riflessione, fatta quasi a raccontare una fiaba, ricca di metafore, e si dipanano l'anima ed i pensieri lungo scalette a strapiombo su mari tempestosi, pirata e comandante, ma di cosa? di quale flotta? Non navi da battaglia, ma teneri gusci di noci intrecciati di fusti giovani e morbidi, ogni giorno un inizio... la chiusa svela "l'inganno": si naviga a vista, attenti a non incastrarsi nei ghiacci di situazioni senza via d'uscita, la voce trattenuta in un nulla da dichiarare...» |
Inserito il 22/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Mah! Prendo il largo" di Angela Fragiacomo |
«scarti da mangiare, avanzi, di cibo e di vita, solitudini e lontananze insormontabili, e la lentezza dei gesti e dei pensieri, legati ad un passato di forza e di energia, di attività di potenza. Tutto rallenta, molte cose tacciono, gli amici che sono già andati via, grandi dolori, piccoli dolori, delusioni nutrite dalla dimenticanza. E questo meraviglioso autore tratta con immensa bellezza e forza un tema molto delicato e che tocca corde dell'anima che a volta non risuonano... più.» |
Inserito il 22/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Scarti" di Duilio Martino |
«già, e non nego che leggendo, un po' quel Piccio, a volte lo sono stata anch'io, quasi come se solo con una "martellata" presa dall'esterno sarei riuscita a smuovere situazioni che sembravano insormontabili. Ed è una metafora urbana durissima, dell'incapacità di prendere decisioni, di volar via da situazioni improponibili, relazioni, lavoro, supposti amici con un unico gesto, quello di dispiegare le ali ed andare via dal grigiume, dal conosciuto, da quello che pesa inesorabilmente fino a spezzare il collo, la parabola del " non cambiare la strada vecchia per la nuova" anche se la vecchia è greve. Ottima riflessione che penso coinvolga ognuno di noi» |
Inserito il 21/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Qualcuno volò sul nido del Piccione " di EnzoL |
«sono state scritte infinite preghiere, alcune quasi banali, altre di una profondità e di una bellezza che emoziona, ogni volta che le leggi, ogni volta che le reciti... questa preghiera ha la freschezza e la dolcezza di un canto, così personale, così universale, così semplicemente... bella» |
Inserito il 20/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "La parola Dio " di hy ju |
«lasciar libero il pensiero di fluire in parole, e diventar poesia, forse, ma non sempre quel pensiero riesce ad essere cavalcato, non sempre le parole riescono ad esprimerlo, non sempre all'emozione segue la parola, ci vuole talento per questo e predisposizione ed è di pochi, molti altri, ed io tra questi, hanno bisogno di elaborazione, di pensiero, di ponderazione, un parto difficile il cui risultato spesso non soddisfa, e quell'enter non si può schiacciare... l'autore sì, ha questa capacità di trovare sempre le parole, di saper raccontare, di stupire e di incantare, di esprimere sopra ogni cosa se stesso... in parole e poesia» |
Inserito il 19/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "(lettera) la consistenza poetica (enter) " di Aldo Bilato |
«ed è bellissima poesia questa terra, la terra natia, l'anima, i pensieri, tutto ci sta in queste parole stupende che semplicemente ricamano una musica e dentro questa musica il lettore può vivere un ricordo, una sensazione, un sogno...» |
Inserito il 19/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "La mia terra " di Clara Gismondi |
«un racconto di vita, di tanti, un dolore grande, lo stupore della mancanza, la follia della mancanza e quei figli "appassiti", implosi nei loro sogni tristi spezzati. Non ci sono parole per descrivere un dolore come questo, anzi sì, ci sono: quelle usate dall'autore che con grande delicatezza pur senza remore ha raccontato questa emozione di morte.» |
Inserito il 19/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Appassiti" di EnzoL |
«ed è incanto percorrere i passi di Anasteros che si è fatto uomo e cammina tra le genti, una fiumana di persone che cercano verità e conoscenza, ma la cercano non come percorso personale ma come scienza raccontata da colui che ha la conoscenza tutta nella sua mente, viaggio inutile per i più poiché molte menti sono troppo piccole per ricevere conoscenza ed il cammino è arduo e personale, spesso non porta a nulla, certo moltissime verità sono incomunicabili, e la conoscenza genera solitudine... bellissima» |
Inserito il 19/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Canti di Anàsteros: La Scienza (IV Canto)" di EnzoL |
«sembra l'oracolo di una sibilla, terribile sorte, per chi ha chiuso cuore e spirito e vive senza slanci, senza dolore forse ma certo senza emozione. Una poesia dura, diretta, dettata certo dalla disperazione di chi magari le ha provate tutte ma ha battuto contro un muro di gomma. Molto molto dolorosa e bella» |
Inserito il 19/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Anatema " di Rita Cottone |
«e guardare al domani con la delusione dell'oggi ed il dolore dello ieri, sembra senza speranza questa breve, ma certo è colma di magnifica poesia» |
Inserito il 19/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Tacitiana XX (laica litania)" di Moreno Tonioni |
«non è facile raccontare in poche righe un'emozione ma l'autore ci ha oramai abituato con le sue tacitiane a questo: poche parole per esprimere grandi concetti e riflessioni. E questa tacitiana racconta di una promessa infranta essendo il gamelio un oggetto che gli sposi si scambiavano in pegno di amore eterno... e lascia senza parole questa breve, un sapore di amaro, una lacrima, la forza di guardarsi dentro ed attraverso, senza sconti e scrivere, comprimendo un urlo in parole di sublime poesia» |
Inserito il 19/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Tacitiana XXI l’infranto gamelio" di Moreno Tonioni |
«una delle pratiche più atroci, più feroci, più vergognosamente incivili e maledette che ancora esistono, e sappiamo che ce ne sono infinite, nel mondo, un cancro che scorre nel buio ed invade, perché nonostante l'informazione sono ancora infinite le donne che lo subiscono, ne basterebbe una e sarebbe già anche troppo. Una vergognosa dimostrazione di potere dell'uomo sulla donna considerata solo merce, un pezzo di carne per il suo piacere ed i suoi bisogni, ma quello che più è terribile è che sono donne ad infliggerlo ad altre donne... questo non ha né giustificazione né perdono, mai.» |
Inserito il 18/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Recise " di Angela Fragiacomo |
«le emozioni dell'amore vissute da una donna, quasi tempesta, e da un uomo, quasi vento da tener racchiuso in una caverna, scuote e percuote ma in superficie pare non accada nulla... e l'autrice dipinge un divario, una differenza tra i sessi che a volte poi non è nemmeno così netta e definita, non oggi dove a volte si vedono alcune donne comportarsi come uomini e uomini estremamete "femminili" nel loro lasciarsi travolgere dalle emozioni...» |
Inserito il 18/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Nel divario" di Silvia De Angelis |
«la neve che tutto ammanta e cambia il paesaggio, come sotto un sortilegio, ed è dolce leggere e "vedere" attraverso le parole di quest'eccellente autrice come il mondo... cambi. Piaciuta immensamente» |
Inserito il 18/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Illusioni bianche" di Silvia De Angelis |
«una chiusa magnifica per una splendida poesia che si pone l'eterna domanda del peso e del valore del tempo, non più entità oggettiva ma soggettiva, totalmente, legata al sentire, alle emozioni, alla noia a volte ed il tempo si contrae e si espande, impossibile misurarlo come impossibile è fermare il flusso delle onde che si rincorrono e si intrecciano a riva. Ed incanta il ritmo di questa lirica, avvince, trascina su quelle onde con il suono lieve di parole di poesia» |
Inserito il 18/02/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Onde che si rincorrono" di Silvia De Angelis |
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