«sorprendente ed assolutamente suggestiva questa poesia, metafore che rendono l'aria claustrofobica, senza tempo, catene e tempo, pensieri e tempo, è oggi e sembra ancora ieri, in un senso di malessere di giorni sempre uguali, il malessere di una persona, il malessere di un giovane, il malessere di una generazione, quella dell'autrice, quella di chi sta leggendo ora...» |
Inserito il 26/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Catena della vita" di Nessuno698 |
«giochi di specchi, luci ed ombre, vero e falso i rincorrono a mostrare verità, alcune effimere altre più profonde, ma basta la luce liquida del giorno per disperderne le credenze. Una spirale, questa poesia è una spirale, non è una chiusa, non ci sono sentenze, né suggerimenti, si muove sinuosa, si mostra e mostra e poi nasconde, in una musicalità che incanta, in quel filo di fumo che si innalza fino al cielo, anche quel cielo è solo in una stanza.» |
Inserito il 26/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Il cercatore del tempo" di Clara Gismondi |
«una dedica dolcissima, la delicatezza di un amore che è anche saper donare un ultimo sorriso, prima che il fiore offuscato ma sempre bellissimo, sia reciso. E commuove profondamente questa lirica, per la sua pacata dolcezza, non ci sono urla strazianti, non ci sono graffi sui muri ma solo l'omaggio a quel "fiore" tanto amato» |
Inserito il 26/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "La bellezza del fiore reciso" di Alessandra Spadoni |
«marinaio senza bussola segui il cuore, la Stella ti indicherà la strada, perché la bussola è solo distrazione, è solo convenzione, nel mare della vita si naviga a vista. Una breve di forte impatto espressivo, splendida prova di un autore che tanto ha da dire e sempre trova il modo di arrivare, diretto, all'anima» |
Inserito il 26/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Marinaio" di Ercole De Angelis |
«Fantastica. Fantastico quel sussurro di donna che non si acontenta, che non sopporta la claustrofobia di un cielo che schiaccia in una pallida parvenza di felicità. Decisa da chi poi? Scelta da chi? Quando? Con quali canoni? Mai certo con la consapevolezza dell'attrice, mai certo per sua scelta che la felicità è giocarsela puntando a ben altri cieli... ed allora meglio fare l'equilibrista su un filo spinato a farsi sanguinare i piedi, piuttosto che restare senza sangue, morti dentro. Lirica di grande impatto, forma che avvince, argomento che graffia, ineccepibile e profondamente condivisa» |
Inserito il 26/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "I miei inferni" di RisaDiTali |
«su quella rupe, a squarciarsi la gola, ultimo urlo di un uomo, testamento di un "folle amato da Dio". L'addio ad una vita che non è stata degna delle aspettative, dei sogni, delle fatiche se si decide poi di porvi fine. Una sfida, una provocazione, ad urlare il proprio disappunto al vento, a far sì che quelle ultime parole, inascoltate dalla solitudine arrivino comunque a seminare il mondo. E prende, assolutamente, questa lirica che si legge d'un fiato, condividendo quel batticuore ed anche quell'incertezza, ancora per istante, prima di quell'ultima volta, prima di quel... via» |
Inserito il 26/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Ultimo discorso al mondo di un folle suicida amato da Dio" di Mr Taarces Caifmonac |
«Cecilia ed i suoi denti, che non può curare perché non ha i soldi, Cecilia e la sua solitudine, fatta di ricordi di lotte e di vittorie, di lotte e sconfitte ma certo non di queste umiliazioni. Cecilia e la sua pensione con la quale deve fare i conti: per pagare una bolletta non si mangia frutta fresca! Cecilia e la sua lacrima, non di dolore, ma di rabbia, perché Cecilia ha visto la guerra e ne è venuta fuori, ha vissuto, ha visto morire i suoi cari ed è rimasta sempre in piedi, fino ad ora quando l'umiliazione la sta piegando, e questo significa spaccargli l'anima. Una poesia che è un urlo di rabbia perché cecilia è la nostra vicina o la nonna o l'amica, ma Cecilia siamo tutti noi, oberati dal peso di una classe politica vergognosa» |
Inserito il 26/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "I Denti di Cecilia" di EnzoL |
«sembra una favola raccontata ad un bambino. E' una storia raccontata ad un adulto che crede ancora e si rapporta all'Amore con consapevolezza, all'amore dei fuochi d'artificio, a quello della certezza e del costruire, a quello del camminare insieme sostenendosi. Ed è questo l'amore da sogno, quello di pochi, quello di chi ha saputo creare, anche con sacrificio, un rapporto duraturo e fermo. La forma della lirica è molto suggestiva, di profonda musicalità, regala un sorriso. La chiusa è una freccia (di Cupido) diretta al cuore» |
Inserito il 26/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Tre" di Oriella Del Col |
«è così "semplice" identificarsi nel mondo raccontato dall'autrice, può sembrare irreale o surreale, così come succede quando le impressioni affiorano sulla pelle dell'anima, sono sensazioni, "trave che trasuda miele", "Luna che si oscura di brace", che riempiono lo spazio della vista che penetrano la mete del lettore, trasportandolo laddove le parole vogliono che vada, fino a quelle mura, della città umida, ridisegnate dal suono di una risata genuina, ecco la ribellione o forse la vendetta del ragno. Non serve aggiungere altro e forse commentare è inutile, questa poesia si sente» |
Inserito il 19/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "La ribellione del ragno" di Angela Fragiacomo |
«non si può piacere a tutti, per quanto possiamo fare, per quanto possiamo dire, non si dovrebbe rivestire i gesti e l'anima di maschere per adattarci a quello che pensiamo gli altri vorrebbero che noi fossimo. Eppure viviamo così, con un profondo senso di inadeguatezza perché molti di noi sanno perfettamente cosa e chi siamo, e molti di noi sanno perfettamente che ci stiamo tradendo non mostrandoci per quello che si è, morendo un po' ogni giorno, le uova d'oro sparpagliate nel nulla... profonda introspezione per un autore che spazia nell'animo umano, forse partendo dal proprio, ma alla fine siamo tutti così simili!» |
Inserito il 18/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "L'Oca D'oro" di EnzoL |
«"ama il prossimo tuo come te stesso", credo che questa frase sia stata interpretata dai più in maniera non corretta, penso che non significa che bisogna amare gli altri più di se stessi ma certo amare se stessi altrimenti non si potrà amare gli altri? Come potremmo se non ci apprezziamo, se non ci sentiamo degni, se non ci sappiamo perdonare ed ancor meno amare, riversare su altri un amore che non conosciamo? E come potranno amarci gli altri se non irradiamo noi stessi quella luce interiore che invoglia a fermare lo sguardo ed i passi? L'autore ha toccato un tema molto sentito, da una domanda nascono mille risposte e mille e più riflessioni, si può, e l'autore in questo è magistrale, partire anche da una riflessione per fare una degna poesi» |
Inserito il 18/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Tacitiana XXXVII (l’inviso)" di Moreno Tonioni |
«uno stile unico, inimitabile, ardito ed avvincente, un parlare per metafore che sono graffi, a questo ci ha abituato questa originale e potente autrice, mai meno di questo ci si può aspettare, in una lirica che si legge inizialmente quasi sorridendo tanto è ardita, ma sfocia poi in considerazioni che di allegro hanno ben poco, in una vita dove forse non c'è più la maturità di tener saldi legami, o la voglia o forse siamo diventati tutti impossibili da sopportare.» |
Inserito il 18/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Se/parabili" di hy ju |
«la tempesta perfetta, che travolge il solitario viandante che si arrischia sugli scogli, malinconia e tristezza, quella solitudine eterna compagna e poi l'onda, a cancellare ogni ricordo, anche di quei brevi tratti, condivisi e sorridenti. E' una lirica romantica, dolente, pessimista, quasi un irar le somme, ma chissà se quelle onde, quellea tempesta perfetta, lasceranno sugli scogli e sulla riva, le tracce di un inaspettato tesoro» |
Inserito il 18/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "La tempesta perfetta" di Idalgo Visconti |
«una piazza, il ricordo di giorni giovani e lontani, la fraganza dei biscotti antenati, una piazza, rosso sangue, mille piazze, dove si manifesta, dove si lotta, dove si muore... e l'autore prende n sè tutto il dolore del mondo, tutta la vergogna del mondo, tutta la violenza del mondo. Li amalgama, li lavora, ne trae una lirica che è di una bellezza senza aggettivi. Tornando alla piazza della propria infanzia con il ricordo sconfitto di tutte le sconfitte del mondo...» |
Inserito il 16/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Piazza Rossa" di EnzoL |
«amara questa introspezione, guardando all'amore che sembra solo un'illusione di gioventù, qualcosa che abbaglia al punto da accecarci e farci schiantare contro il muro della realtà, tutt'altro che romantica, tutt'altro che lieve, tutt'altro che poetica, a camminare a piedi nudi sui cocci di noi... non mi trova del tutto d'accordo la disamina dell'autore, mi incanta peraltro la lirica, colma, musicale, irresistibile. Non si può fare a meno di bere fino all'ultima goccia di questo magnifico calice amaro» |
Inserito il 16/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Occhieggiavano le stelle" di Duilio Martino |
|
«poesia luminosa, di ampio repiro, di colori intensi, di una gioia che nasce direttamente dal cuore e si riverbera negli occhi che si guardano intorno cogliendo ogni particolare, assaporando ogni cambio di luce, ogni sfumatura fino a tornare dentro, uno sguardo colmato di bellezza, come bello e dolce è il ricordo di quell'abbraccio. L'autrice in questa sua lirica esprime la sua parte più ottimista, luminosa, solare» |
Inserito il 16/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Un abbraccio" di Rita Cottone |
«una ballata, a raccontare una magia senza tempo, la magia dell'amore condiviso, di mani forti che non lasciano scappare via, anche se si ha paura, anzhe se si hanno incertezze. E l'autrice è questo che chiede, di essere guidata, accompagnata con passo sicuro nel mondo delle favole e di sogni, nel mondo della realtà di un amore che è una domanda ed anche una risposta. Lirica di grande musicale soffusa di dolcezza, è una danza, lieve, che accarezza il cuore» |
Inserito il 16/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Magia senza tempo" di Tonia Fracella |
«colpisce questa lirica per la sua levità e la profonda consapevolezza delle parole, che nella loro linearità, incidono profondamente il pensiero. La Vita, sembra scorrere apparentemente indifferente al nostro affannarci, al nostro rincorrere il tempo, ed allora non resta da fare altro che giocarci con questo flusso incessante, giocarci "danzando sotto la pioggia" senza ombrello ed anche se quella pioggia è un'autentica tempesta! Ammirevole pensiero per una lirica che incanta» |
Inserito il 16/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Under" di Andrea D’Alfonso |
«letto con grande partecipazione questa bellissima lirica, una trasposizione "non dare le perle ai porci", di un'autrice che con mano lieve pennella storie, ricche di colore e di morale, perché è profondamente vero che c'è chi non apprezza ma è pur vero che se hai fame meglio qualche granello che una perla! E continua il viaggio tra metafore e fiabe di una "Colomba" piena di luce e di calore» |
Inserito il 16/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Il pollastro e la perla" di Colomba |
«con un tocco lieve, scevro da pietà ma ricco di pathos, l'autrice racconta, con infinita dolcezza e profondità di un mondo, fatto di silenzi, di solitudini, di paura del domani, di ricordi che non leniscono ma feriscono ancora di più l'animo, perché sottolineano l'abbandono. Una persona anziana, una panchina, un cane, la dimenticanza, il mondo si racchiude in questo cerchio e questa poesia tocca le corde dell'anima, fino all'ultimo estremo gesto» |
Inserito il 16/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "ULTIME VISIONI (anziani)" di rosanna gazzaniga |
«meraviglia di atmosfere, di suoni e di colori, soffusi, di un vagare lento, di un parlare a se stesso, di un raccontarsi senza mai cadere nell'autocommiserazione. Incanta questa commedia, avvince questa tragedia, innamora questa conclusione, perché la vita può propinarci i suoi dolori, le sue sconfitte, le sue mancanze, i suoi schiaffi ma l'autore urla il suo dissenso, il suo rifiuto al calare definitivo del sipario il suo attaccarsi ferocemente alla vita, ai sogni da realizzare, ai desideri da esaudire, perché è pur vero che la vita è fatica, a volte sconfitta ma mai dobbiamo dimenticarci di noi stessi e del fatto che gli unici limiti che abbiamo sono quelli che ci poniamo. La scrittura fluisce, e le parole avvincono. Magistrale» |
Inserito il 12/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Cala il sipario" di Moreno Tonioni |
«non lascia mai indifferente la lettura delle liriche di questo eccellente autore. Lasciano sempre il segno le parole, che non sono mai banali ma incidono la carne così come fa l'autore con se stesso, con la sua anima, con i suoi ricordi con il suo Buio, e volutamente questo termine ha una maiuscola, perché è una presenza, quasi uncompagno di viaggio che trasporta un fardello, di passato, di esperienze, di volti che l'autore racconta coperti dalla polvere dell'oblio ma che emergono, con i loro sorrisi da questo componimento, quasi un'espiazioe, quasi a chiedere perdono a chi ha sorriso alla suo Buio e non ha avuto risposta, se non ora.» |
Inserito il 12/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Il Buio" di EnzoL |
«Spiragli, non di luce nel buio, non ad indicare una strada verso l'uscita bensì du fumo, evanescente, opalescente, in dissolvenza e ci si chiede cosa apparirà all'orizzonte, quale sarà la chiave, cosa ci aspetta tra un istante tra un giorno o tra un mese, ma forse anche questo non importa, importa la sensazione di dissolvenza di quello che era chiamato oblio, quasi come se con lo sciogliersi di quel fumo o quella nebbia apparisse solo e semplicemente l'io. Consapevole, reale, pronto. Un nome, una strada, il coraggio di percorrerla. E questa splendida lirica si presta a molte interpretazioni, il lettore puo vestirsela e farla propria facendola aderire alle proprie sensazioni» |
Inserito il 12/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Spiragli di fumo" di Antonio Biancolillo |
«emozioni che quasi non si riescono a raccontare, eppure l'autrice ci trasporta con grande determinazione ed estrema dolcezza in questo suo mondo, silenzioso e pieno di luce, fatto di sensazioni lievi eppure pregnanti, di silenzi che parlano come i piu intensi degli sguardi, come la piu meravigliosa delle musiche, fino alla chiusa, a quel rivolgersi direttamente a chi quelle sensazioni e quesi sentimenti ispira, la voce dell'amore... Tu.» |
Inserito il 12/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Se parlo di cuore" di Nicolina Macari |
«una richiesta, una preghiera, a cercare pace, a cercare oblio, quasi come se il silenzio dell'altro, quasi come se l'abbandono e la mancanza dell'altro, potesse essere la chiave, e non la causa di quel dolore che fa nascere un'immagine attraverso le lacrime. Poesia dolce, poesia amara, poesia di un amore che non trova piu nella corresponsione la ragione di essere, la ragione di gioia. E scorrono le parole avvincendo il lettore, quasi in attesa di un lieto fine che non è. L'attore rimane inevitabilmente solo nel silenzio che rimbomba di dolore» |
Inserito il 12/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Insegnami Tu" di elena leica |
«un'anima che non si arrende al silenzio, che esplode di sofferenza nel buio del non detto, fino ad emergere, con parole che scivolano come un fiume di lava sugli occhi, inarrestabile, inestinguibile, terribile a lasciare scie che non possono rimanere indifferenti o inascoltate, e diventano poesia» |
Inserito il 07/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Angoscia" di Giorgio Dello |
«un balcone, il vento del sud che accarezza l'anima e l'impagabile spettacolo della natura, descritto con parole capaci, perché quel momento che ci trasporta tra la fine del giorno e la notte rimanesse, eterno, inciso su un foglio, donato a chi la fortuna di leggere e di vivere quei magnifici colori e quegli odori...» |
Inserito il 07/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Vento del sud" di Claudio Toccafondi |
«e non è la notte di stelle e di luna, di pensieri raccolti, di silenzi colmi di pace quella che assale, perché è proprio un assalto, a stritolare l'anima in un mantello di buio che rallenta anche i battiti del cuore, incapace di catturare almeno una scheggia di luce. Notte soffocante, notte interminabile, notte asfissiante, senza pace, nemmeno il sollievo della speranza della nuova alba.» |
Inserito il 07/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Quando si fa notte" di Paola Galli |
«una lirica dolente, di poeta romantico, avvolto di mistero e di buio, avvolto di quel dolore che è personale ma che ingloba anche particelle del dolore umano. Piccoli sprazzi di luce, illusioni, siamo noi, stelle che disegnano piccoli archi in un cielo senza occhi e si spengono, forse appena viste da chi alza gli occhi al cielo, nella speranza di poter esprimere un desiderio che forse mai di avvererà» |
Inserito il 07/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "La Notte delle Perseidi" di EnzoL |
«urletti, che tanto sono solo bambini, o donne piccole piccole con la pelle a brandelli, con il fuoco nelle viscere, che tanto mica li senti se abbassi il volume del televisore, un muro di vetro che se vuoi fa sembrare tutto finto, un video games... scricchiola il mondo, scricchiolano i denti contratti di rimane ancorato a quegli occhi colmi di orrore, e di dolore, ma si riassesta, ci sono e ci saranno altre guerre, altri orrori, altre lacrime di madre spaccate a miglia e miglia di distanza» |
Inserito il 07/09/2012 da Annamaria Barone alla poesia "Tutto Scricchiola (Under Pressure)" di EnzoL |
|