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Trovati 722 commenti di Moreno Tonioni
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«Nel dramma di August il padre si rivela pellicano disposto a sacrificarsi per i figli.
Questa tanto amara quanto squisita composizione della Miciamalvina narra un accadere che più volte ho trattato e discusso.
Un genitore profonde se stesso, con vero amore che mai verrà reso in misura ricevuta.
Benedetta evidenzia con lucidità con quanta responsabilità e determinazione rincorriamo il benessere della nostra prole, soffermandosi sulla fatica e il costo di tale compito.
"che vorrei lasciar- restare sola con l'amore in petto".
"mi stringe- della tortura esulto" è l'attimo in cui mi soffermo sui miei bisogni, dai quali vengo strappato dall'angosciato grido di bisogno.
Una poe che commento con piacere e con altrettanto piacere segnalo.» |
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Inserito il 06/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Il momento del Pellicano " di Benedetta Cavazza Miciamalvina |
«Maria con metafore squisite narra lo scorrere del dolore a seguito di una perdita affettiva.
La sofferenza e l'amarezza che avvolge e opprime
"nascondo la sabbia sotto le mie palpebre stanche"...
Il desiderio di rinascita e di riconquista della stima in noi stessi
"strappi del cuore che richiamano aria pulita, scarpe ben allacciate, rimodellando il manifestarsi e l'accogliere".
Il coraggio di tornare a camminare a testa alta nonostante l'amarezza e la disillusione che non ci abbandonano
"non so dove andare ma la strada e il fango daranno senso al mio cammino"
Questa lirica della Vai precipita direttamente al cuore del lettore, un'incalzare di forti emozioni espresse con parole squisitamente incastonate nel piacevole discorrere» |
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Inserito il 05/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "La mia strada" di Maria Grazia Vai |
«Ho avuto il piacere di conoscere personalmente questo prolifico autore.
Nunzio è una persona squisita, dotato di grande attenzione verso il prossimo è affabile ospite e piacevole conversatore.
Questa lirica del Buono è una dolce sinfonia che inneggia all'amore con gentili metafore che sottolineano il desiderio di donare.
Spesso il nostro desiderio d'amore nasconde l'egoistico personale bisogno.
Nunzio in questa (come in molte altre) sua poe parla dell'amore "puro" che nasce dal piacere di dare ancor prima del ricevere.
"melograni gonfi di silenzio e rami freddi se ti penso sola".
L'autore possiede la concezione dell'amore e ci suggerisce la strada per raggiungerlo.» |
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Inserito il 05/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Sui rami è freddo " di Nunzio Buono |
«Più volte ho affermato di ritenere la poesia come una veste in tessuto elastico e aderente.
Le migliori sono quelle che riescono a vestire il maggior numero di taglie.
Questo componimento di Ela ha raggiunto lo scopo.
Nell'incalzare inarrestabile di queste parole, l'immaginario mi suggerisce il narrare da parte della Gentile di un amore mal riposto.
"Io vado e vengo... a colpirti ... nell'inferno del silenzio".
Incessantemente e ostinatamente seguito a amarti "colpendoti nelle ombre del tuo viso".» |
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Inserito il 05/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Come le onde del mare" di Ela Gentile |
«Sovente ho il piacere di leggere questa piacevole autrice.
La Stanzione possiede la rara capacità di tessere con semplici parole tessuti di gran pregio.
Commento con il piacere di farlo questo squisito componimento stranamente passato quasi inosservato.
Una lirica che seppur pubblicata in "fantasia" esterna un sentire forte e reale nell'elegante descrizione dello tsunami che invade nel momento del dolore e del liberatorio pianto.
"Lavanda dell'anima sono" ... la chiusa è paragonabile alla ciliegia che arricchisce e perfeziona un'eccellente Martini.» |
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Inserito il 05/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "E il lacrimar m'è dolce " di Rita Stanzione |
«Questa è la primissima poesia della Barone sul sito.
Ho in precedenza commentato altre poe di questa autrice capace di "scrivere a colori".
Annamaria con lucida consapevolezza evidenzia uno stato d'animo che almeno per una volta è appartenuto a ogni lettore.
Una poe squisita sia nella forma che nell'incalzare dei concetti espressi con parole attente e misurate.
Urlare sino allo sfinimento il proprio "essere" scevro dai condizionamenti imposti da obbligazioni acquisite, doveri e altrui bisogni o preconcetti.
Essere meravigliosamente donna dall'anima libera, accettata e apprezzata per l'essere e non l'apparire.» |
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Inserito il 01/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Vorrei urlare" di Annamaria Barone |
«Questo di gabry è denuncia e ribellione verso l'incapacità di accettare l'inaccettabilità da parte degli altri.
Salvatore lancia un condiviso urlo di rabbia verso quelle normalità dettate da convenzioni oggi inattuali, eppur radicate nel profondo.
Trovo coraggiosa e ammirevole questa poe.
Scuote l'anima e suggerisce riflessione.
La diversità di razza credo o orientamento politico e sessuale, come la diversità imposta da handicap fisici o mentali è un limite per persone fragili. Trincerati fra le declive mura dell'insicurezza mostrano arroganza per nascondere la debolezza.
Tutto quanto viene fatto e condiviso fra persone adulte e consenzienti è lecito anche quando si oltrepassa la linea della convenzione fra fragili uomini.» |
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Inserito il 27/11/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Paura di un diverso " di Gabry Salvatore |
«Lo svanire di una persona amata è sentire che non differisce in ragione della razza, della religione o della ricchezza materiale.
Da sempre sostengo che una buona poesia è paragonabile a un vestito in tessuto elastico.
Ben indossa al mingherlino come al robusto lettore, semplicemente veste calzando il pensiero di chi lo indossa.
Poco importa se tale pensiero non rispecchia appieno l'intenzione del sarto...
indossa e lo sentiamo nostro.
Questa poe della Randazzo è esemplificative del mio pensiero.
Squisita nella sua triste amarezza unita alla lucida consapevolezza del destino condiviso» |
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Inserito il 26/11/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Nei sovrani boschi neri " di Elisabetta Randazzo |
«Qui i commenti abbondano grazie all'entourage che il Biancolillo con il suo bel scrivere ha conquistato.
Mi unisco a questo "banchetto nuziale" in quanto questa poesia è di una squisitezza incredibile... oserei dire che pare essere una poe scritta da una donna.
L'eros è donna... questa lirica intensa piacevole e elegantemente sensuale è assolutamente femmina.
Vivissimi complimenti a questo autore attento e sensibile verso la femminilità e quanto la contraddistingue» |
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Inserito il 24/11/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Tango" di Antonio Biancolillo |
«Delicata e gentile, questa poesia del Leotta è una squisita perla.
Parole semplici seppur forti, che scorrono piacevoli donando al lettore un'emozione di assoluta condivisione.
Questa poe di Michele merita l'essere in rime scelte.» |
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Inserito il 21/11/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "La mamma " di Splendido Leotta Michele |
«Un vero peccato che la traduzione non renda esattamente ne la sonorità ne l'esatto narrare della versione originale.
La perdita di una persona cara è accadimento comune ma mai accettato.
Barbara in questa sua poesia narra la sofferenza di una perdita avvenuta in un periodo già di per se doloroso e complicato.
La Golini tratta della morte con la lucidità che appartiene alle persone che nel dolore hanno costruito la loro forza.
Squisita davvero... mi ripeto, peccato per questa approssimata traduzione.» |
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Inserito il 21/11/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Abschied nehmen" di Barbara Golini |
«[...] orfana di te grido sommessa al cielo lacrime di perché [...]
Elide possiede un dono assai raro che dona a lei le ali.
Un'anima libera di volare in luoghi ove pochi hanno la forza di arrivare.
Intensa e fragile come le sue parole dona al lettore uno spicchio di cielo lontano.» |
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Inserito il 20/11/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "L'amore lieve " di Elide Fumagalli |
«Vittorio mi è venuto a trovare lasciandomi un laconico commento e una ragione di riflessione. Commento questa sua poe ritenendola ricca di sensibile attenzione nel contenuto forte e calzante. Il Palmieri con questo suo scritto evidenzia il male di vivere che accompagna il nostro peregrinare.
Una patologia oscura che colpisce le persone empatiche e riflessive ignorando la grande massa dei supponenti e orgoglioni (libera licenza nel coniugare due aggettivi).Le parole di Vittorio sono attenta riflessione che mi suggerisce e ricorda una Poesia dell'amato Eugenio (Montale).
Uno scorrere lento e inesorabile del tempo in uno tsunami di accadimenti subiti e mai più recuperabili. Ringrazio Vittorio per avermi suggerito la strada verso le sue parole.» |
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Inserito il 17/11/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Scritta in un pomeriggio di pioggia con i piedi in una pozzanghera" di Vittorio Palmieri |
«Ho conosciuto le poe erotiche della Randazzo ancor molto prima di approdare a "scrivere".
La poesia erotica è arte consona a pochi, e in quei pochi la maggior parte sono donne.
Elisabetta mi ha appassionato da subito per il suo essere capace di trasmettere brividi e passione.
Questo suo testo evidenzia quanto di maschile può esserci in una donna.
Una conferma della mia convinzione che il sesso diviene magia in misura della capacità dell'uomo di esternare il suo lato femminile e della donna di liberare la parte maschile.
Questo testo della Randazzo è una delle mille squisite perle da moreno ammirate e immaginate.
Emozione pura in un erotismo elegante e assolutamente "femmina"» |
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Inserito il 09/11/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Passione felina" di Elisabetta Randazzo |
«Amare, parola abusata nell'urlare un bisogno.
Amare è profondere se stessi senza ravvisarne convenienza.
Questa "prima" poesia d'amore della Cingolani narra d'amore ... In questa mia affermazione il lettore meno attento potrebbe ravvisare un pleonasma.
Silvia scrive "berrò ogni tua parola e sorbirò ogni tua lacrima".
L'autrice con versi eleganti racconta di una donna che profonde se stessa, si offre nuda d'anima pagandone il prezzo.
Arriverà il giorno in cui "rinfrescata da quel sorso di vita nuova" il suo essersi donata verrà premiato dalla vita, e potrà appoggiare il capo sul petto dell'amato.
Se questa è la prima poesia d'amore di Silvia allora che Silvia scriva d'amore, parola della quale conosce il senso più profondo.» |
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Inserito il 07/11/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "L'amore " di Silvia Cingolani |
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«E' tremendo... vero.
Ma è vita vera è vita responsabile verso le obbligazioni sottoscritte nel nostro cammino.
L'argomento trattato dalla Biagini è radicato nel mio cuore e in ogni mio scritto. In ragione di questo perdo un pizzico di lucidità nel commentare il testo di Berta.
Certo che leggo delle metafore attente e condivise.
Un testo questo della biagini, amaro e sofferto come il silente grido che accompagna il mio nik...
Un narrare di una resa che non è arrendevolezza ma sofferta convenienza.
Un narrare con fuidità di parole misurate e attente che affondano dagli occhi al cuore e cervello del lettore più attento.» |
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Inserito il 31/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Ripudiando falsità " di Berta Biagini |
«I nostri ricordi riaffiorano prepotenti nei momenti più intimi suggerendo la strada da percorrere e quella da evitare. I nostri ricordi sono esperienze o affetti senza i quali saremmo incompleti e forse più "poveri".
Mario in questo periodo è particolarmente prolifico, pubblica quotidianamente avvolto da un'aurea ispiratrice.
Solitamente abbino la prolificità con la scarsa qualità, questa mia regola trova la giusta eccezione nei sempre eleganti testi del Calzolaro.
Questa ultima la trovo assolutamente squisita» |
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Inserito il 31/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Ricordi " di mario calzolaro |
«Oltre alla malinconia a raggiungere il limite del doloroso tormento, trovando comunque la forza per non precipitare nell'oblio.
Non è la prima volta che Nunzio e le sue parole stimolano il mio sentire.
Questo autore è nella rosa degli eletti che scrivono "elegantemente" con la squisitezza che questo fare trasmette.
Un susseguirsi di attente metafore trasmettono al lettore una visione personalizzabile del messaggio originario, vera poesia» |
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Inserito il 30/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Qualcosa sul vetro" di Nunzio Buono |
«L'uomo (o donna ovviamente) è il complicato prodotto di un'alchemista pazzo.
Costui miscela sogni e paure, esperienze passate e intenti futuri donando unicità a ogni singolo sentire.
I dolori passati difficilmente si scordano come purtroppo accade per le gioie.
La minniti con un testo di squisita assoluta poesia ha amabilmente sottolineato quanto puo farci male il guardare indietro.
Complimenti a Rita per questa preziosa perla» |
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Inserito il 25/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Le braccia del silenzio " di Rita Minniti |
«Un amore che non è arrivo ma partenza.
In questa poesia il Novi ha evidenziato la sottile linea che separa un fragile amore da un amore radicato nel profondo.
Gerardo ha amabilmente incastonato le parole in un testo che descrive un accadere in eterno movimento.
Questa poesia elegante e gentile è meritevole di plauso.» |
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Inserito il 25/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Ancora " di Gerardo Novi |
«Ho letto con curiosità bambina molti degli scritti della Mele.
Di questa autrice sottolineo una gentile propensione al narrare d'amore che non è ne arrivo ne partenza.
Amore che è sensibile attenzione a questo perseguire ostinato dell'uomo.
Maria scrive con un uso pulito e semplice della parola, non immune dal subire il fascino della lingua originaria.
"ascose nel cuore mio" mi ha ricordato l'Alighieri e quanto ancora insegna.
Maria Mele è oggi autrice di scritti dalla piacevole lettura... il suo domani sarà certa crescita.» |
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Inserito il 23/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Le parol tue " di Maria Mele |
«Torno dopo tempo a leggere questa di Annamaria e il farlo m'invoglia di commentare.
L'alba che conferma una presenza desiderata e sognata.
Il sorriso che rivolto alla vita vuole essere ringraziamento al dono dell'incontro.
Questa poesia della Barone è ennesima conferma del suo saper scrivere a colori.
"Nudi d'anima e pelle" una squisitezza.
La chiusa è assolutamente rivelazione.» |
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Inserito il 22/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Tenera aurora" di Annamaria Barone |
«Una poesia questa del Calzolaro che tratta un tema delicato.
L'indossare di ognuno di noi della pirandelliana maschera.
Questo nella normalità per adempiere a doveri o compiti che siamo chiamati a svolgere nel rispetto di regole non dettate dal nostro sentire.
Spesso come cita Mario "maschere di solidarietà interessate".
Se le prime sono comprensibile dovere le seconde sono vili sudditanze.
I miei più vivi complimenti all'autore che non cessa mai di emozionare per argomentazioni e per la capace narrazione.» |
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Inserito il 20/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Il cammino" di mario calzolaro |
«Il pidessequo vivere che limita il respiro e oscura la vista.
Questo testo del Mangani narra dei fantasmi che la notte limitano il meritato riposo e il giorno sussurrano parole di fatica.
Un linguaggio elegante e uno stile che dona scorrevolezza all'insieme.
Il tutto nell'amabile narrare di un sentire condiviso.» |
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Inserito il 19/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "La giostra" di Massimo Mangani |
«Da sempre sostengo che "eros" è assolutamente donna.
Questo testo della Maffezzoni è il perfetto "martini" con la ciliegina rossa a arrichirlo.
Squisite metafore che disegnano una forte immagine senza scadere nel volgare.
Uno scritto di raffinato e elegante erotismo, meritevole di attenzione e plauso.» |
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Inserito il 19/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Il fior di loto e il serpente" di Elisa Maffezzoni |
«Condivisa nei contenuti, questa poesia della Santoniccolo è fluidità in rima.
Squisita nello scorrere del testo al limite del sarcastico.
Gentile fermezza della denuncia assolutamente priva dei turpiloqui che sovente vengono associati per ottenere maggiori consensi.» |
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Inserito il 17/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Parte oscura " di Mirella Santoniccolo Mairim14 |
«L'anima è impalpabile presenza avulsa dal corpo seppur costretta nell'involucro a volte subito.
L'anima urla silente bisogni separati dal tronco in cui risiede.
Questo testo della Scamarda è intenso e profumato come una piccola viola di bosco.
L'attacco è emozione come la chiusa è squisitezza.
La memoria di dio... l'unica nota stonata forse a causa del mio essermi allontanato da quel sentire.
Un testo che mi ha emozionato per il tema trattato, ma ancor più dalla sensibilità di Anna Maria nel narrarlo.» |
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Inserito il 17/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "I versi muti dell'Anima" di Anna Maria Scamarda |
«Un testo che con eleganza sottolinea i sapori, i profumi e il calore di un adolescenziale innamoramento.
Un ottimo lavoro questo della Vercelli.
Squisita la scelta delle parole, gentili le metafore in un testo scorrevole e piacevole.» |
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Inserito il 14/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Gli amori che iniziano" di carla vercelli |
«Questo testo sapevo di averlo già letto ancora prima di commentarlo su you- tube.
Riporto qui il mio commento:
Parole forti e decise nell'affrontare un dramma troppe volte e in troppi luoghi recitato.
Testo di una squisitezza che appartiene al sentire della fumagalli.
Assolutamente da premio» |
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Inserito il 14/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Giro l'alba " di Elide Fumagalli |
«Non di rado leggo le nuove pubblicazioni di buono.
Testi piacevoli seppur non sempre condivisi nelle tematiche o nello stile con cui nunzio le propone.
Questa letta ora è indubbiamente squisita e assolutamente colma di sentire.
Un inno all'amore, all'amata, scritto con rara eleganza e attenzione.
Questa poesia di nunzio è una perla preziosa, e io mi inchino a tanta beltà.» |
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Inserito il 12/10/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Per contenerti " di Nunzio Buono |
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