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Trovati 722 commenti di Moreno Tonioni
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«Ho letto con attenzione le due poe pubblicate sul sito dalla Riveruzzi.
Questa autrice approda a "scrivere" con fare piacevole e accattivante.
Brenda narra del pidessequo vivere che attanaglia una gran parte del genere umano, e fa questo con la lucida consapevolezza dei forti.
L'attore de "l'orologio del tempo" convive con ubbie e pavidie contrastandole con il frenetico fare.
Questa lirica è tessuta con una fitta trame di parole che incalzano il lettore sino all'attenta chiusa.
Letta con il piacere dell'argomentazione condivisa e della snella e scorrevole forma.» |
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Inserito il 28/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "L'Orologio del tempo" di Brenda Riveruzzi |
«Questo testo è assolutamente poesia...
La Mignosa è l'abile giocoliere che ai solidi sostituisce le parole, creando mirabolanti giostre d'emozioni amabilmente incastonate all'interno di attente metafore.
Questa poe di Tiziana concede spazio al sentire personale del lettore grazie al narrare fluido di pensieri che calzano confortevolmente all'attento lettore.
Una lirica nella quale l'attore vive una forte emozione di un incontro "clandestino", isolandone sapori e profumi al rientro nella quotidianità.» |
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Inserito il 28/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Hotel " di Tiziana Mignosa |
«Ravvisare una perla in una prosaica pietra levigata...
questo non è un fallimento ma piuttosto l'acquisita matura consapevolezza di chi, trascinato dal cuore viene tratto in inganno.
In questa poe l'attore narra del suo rapporto con un uomo vile e scapato che non trovando valide argomentazioni per giustificare il suo fare, volta pagina senza espressa ragione.
La Bonaffini argomenta di un accadere largamente diffuso, e fa' questo con l'eleganza che contraddistingue i suoi attenti scritti.
Questa poe pubblicata in amore omaggia l'attore, ingannato ma ugualmente innamorato.
Antonella... squisita autrice che conosce la strada da percorrere per giungere al cuore del lettore.» |
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Inserito il 24/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Un'Ombra Disconnessa " di Antonella Bonaffini |
«La lo Cascio narra del pedissequo dolce tormento dell'anima,
Una veglia nella quale gli accadimenti rincorrono le emozioni, i pensieri ruotano attorno alle ubbiosità e le gioie timidamente contrastano le fatiche.
Lia narra di questo accadere associandolo a una figura affettiva precisa.
""poi vi è sempre un'alba per ricominciare""
Alla veglia segue l'obbligato riposo che dona nuova energia al risveglio, inducendo l'attore a rivisitare con occhi nuovi quanto ieri era fatica... questo sino al successivo occaso in un'infinita giostra.
Una poe pubblicata in introspezione che merita essere letta come occasione di riflessione.» |
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Inserito il 24/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "E' sempre l'alba " di Lia lo Cascio |
«Come mia consuetudine ho letto e riletto la poe di Elide azzerando l'audio.
Poi chiudendo gli occhi mi sono lasciato incantare dalla squisita interpretazione.
La Fumagalli declama questa poe in un crescendo che mi favorisce il pensare a un brano di musica classica dapprima eseguito magistralmente nella originale forma. Poi amabilmente riarrangiato in chiave blus e rock.
Elide è un'artista eclettica e sensibile che nella poesia e nella recitazione raggiunge l'apice del "forte sentire".
Acqua di stelle è una delle innumerevoli perle che questa autrice dona ai suoi lettori.
La brezza che matura e termina pensieri lievi e la ninfea ingorda nel bere sino a spegnere le stelle nel lacrimare del cielo ferito.
Assolutamente squisita.» |
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Inserito il 24/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Acqua di stelle " di Elide Fumagalli |
«Accade che per svariate ragioni ci si trovi a "subire" la vita anziché "viverla"...
Cogliere i segnali e tramutarli in possibilità reali, ottimo a dirsi ma meno semplice a farsi.
Anastasia si presenta sul sito con due composizioni dalla stesura piacevole.
Auguro a lei, e a noi che questo sia inizio d'interazione e crescita.» |
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Inserito il 24/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Indecisione" di Anastasia Guryanova |
«Leggiucchiando qua e la fra le poe di Midesa mi soffermo su questa poe stranamente priva di commenti.
In natura i parassiti sono creature che vivono nella totale dipendenza del corpo che li ospita, svolgendo un ruolo non certo inutile.
Diversamente agiscono i cosidetti "parassiti Umani", vere tenie si nutrono delle altrui energie, cercano conferme e rispondenze nelle altrui mancanse e mai nelle proprie capacità o forze.
Tralasciando per un attimo questa simpatica poe, vorrei evidenziare le peculiarità di questo autore.
Irriverente eppure mai ingentile scrive testi ironici il tanto che basti a renderli simpatici.
Midesa è poeta attento e riflessivo che traccia linee di parole nella snellezza di uno scrivere attuale e diretto.» |
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Inserito il 24/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Il parassita" di Midesa |
«All'arcolaio è una poesia con parole che paiono rincorrersi, un crescere di attente metafore squisitamente legate fra loro dalla figura dell'ercolaio.
Kiaraluna è certo un'autrice a tutto tondo, elegante nei curati ricercati testi dona l'emozione che si ripete in ogni nuova rivelatrice lettura.
Ho scelto di commentare questa poe dopo averne lette molte altre meritevoli di sottolineatura.
Una lirica che come amo affermare; veste qualunque taglia grazie all'elasticità del prezioso tessuto donando una diversa emozione in ragione dell'intimo sentire del lettore.
Assolutamente piaciuta» |
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Inserito il 24/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "All'arcolaio" di Kiaraluna |
«Una poe d'eros che narra d'amore nel raro connubio fra lussuria e dolcezza.
Il Giussani ha composto una lirica squisita, miscelando attentamente gli ingredienti migliori e indispensabili nel confezionare un piatto da ricercato gourmet.
""annego fra le tue labbra il mio fuoco"" e poi "" non ci sarà notte vuota ora che mi stringi"".
Claudio narra della perfetta alchimia d'anima e corpo in una fusione che esplode e si cheta in un infinito ma mai ripetitivo ciclo.
Assolutamente piaciuta» |
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Inserito il 19/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Caldo mattino " di Claudio Giussani |
«Amare è profondere se stessi... amare non è possedere.
La Barone tratta d'amore evidenziandone l'eccellenza con squisite metafore che nell'importante chiusa si svelano nell'esplodere di un'affermazione.
""Non sono tua"" è negazione della negazione in un gioco di parole che evidenzia un'interpretazione di "amare" profonda e illuminata.
Letta una prima volta con l'avidità di giungere all'inaspettata chiusa la ho riletta con l'emozione e il piacere di un sentire condiviso.» |
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Inserito il 19/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Non sono tua " di Annamaria Barone |
«Sentire vicino l'amore... respirarlo e sfiorarlo attendendo l'attimo in cui coglierlo... l'attimo non arriva e l'attore riesamina gli accadimenti con dolore e amarezza... ""bocciolo che invano attende un tiepido raggio di sole"".
La Modaffari Bartoli è un'autrice che esprime il suo sentire con raffinata eleganza. Un narrare gentile e attento che trasmette al lettore la profonda sensibilità del poeta.
Lirica piaciuta e condivisa» |
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Inserito il 19/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Si dice che l'amore " di Antonella Modaffari Bartoli |
«Il leggere "casuale" mi ha portato fra le parole di questo autore.
Arrivare dopo... trovare l'amore in chi già il suo amore ha promesso e soffrire dell'impossibilità di coglierla.
"" avevo speranza della tua esistenza"" e ora che trovandoti ne ho consapevolezza il dolore del saperti arresta la mia ricerca lasciandomi chino e sofferente.
CompoCo ha scritto una lirica amara eppur squisita, narrando con eleganza e semplicità un accadere struggente da molti condiviso.
Letta con piacere e sentita con un pizzico di dolore» |
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Inserito il 19/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Piango per Te" di CompoCo |
«""Un distillato d'anima che compone un'espressione su un foglio di parole""
Squisita frase che di per se vale un'elogio.
Non posso nascondere la mia simpatia per Nunzio e il suo dolce scrivere.
Rammento con un sorriso la frase di un'autrice che confrontando gli scritti di Buono ai miei ci collocava simpaticamente agli antipodi.
Ennebi scrive testi decisamente fuori dalle mie corde, ma assolutamente prossimi al mio sentire.
Gentile e elegante scrive a maggior misura d'amore, con un fare sensibile e squisito che non può passare inosservato.
La chiusa di questa lirica è assolutamente significativa... ""legarti al vento dei ricordi""» |
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Inserito il 19/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Ti fermo e corro ancora" di Nunzio Buono |
«L'amore desiderato rincorso e agognato... questo amore che precipita nell'oblio l'anima catturata e non accudita, un sottile e vile dolcemente morire.
La Spurio è una giovanissima squisita autrice, capace di tessere emozionanti liriche indipendentemente dal filato adoperato.
Ho letto sia la biografia che varie poesie di Giorgia per meglio comprenderne la formazione e il sentire che accompagna la sua mano nel disegnare i pensieri della fervida mente.
Questa poe, vuoi per l'argomentazione trattata o vuoi per la forma mi ha particolarmente colpito.
Un narrare coinvolgente ottenuto dal'abile uso di significative forti metafore che evidenzia con quale capacità la Spurio trasmette al lettore il suo "essere".» |
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Inserito il 19/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Spegnimi" di Giorgia Spurio |
«Piu volte ho avuto il piacere di leggere questa autrice dotata di profonda sensibilità.
Amara è "poesia", lo è nei suoi squisiti scritti come nelle attente immagini che arricchiscono e completano.
Diretta eppur sempre delicata trasmette al lettore forti emozioni con un elegante e attento uso delle parole.
Questa poe che commento ne è testimonianza, malinconica e disillusa urla dolore senza scadere nella volgarità di una incontrollata funesta ira.
Delicata e passionale quando narra d'amore, lucida e consapevole quando tratta il disagio, emozionante e libera nello scrivere di eros.
Un'autrice assolutamente meritevole di plauso per gli squisiti scritti.
Un nik che meriterebbe essere affiancato da un nomecognome» |
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Inserito il 19/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "In fondo " di Amara |
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«Semplicità... una squisita parola che racchiude la ricchezza in uno scabro e essenziale contenitore.
Non posso negare che la Barone sia un'autrice da never apprezzata e seguita. Annamaria scrive a colori utilizzzando parole semplici che precipitano dagli occhi al cervello scaldando l'anima del lettore.
Graffi nell'anima facilmente curabili se attenti e generosi nell'osservare il prossimo.
Basterebbe così poco a rendere l'esistenza di tutti noi più gradevole e serena.
Forse come afferma Annamaria basterebbe avere la purezza dello sguardo di un bambino liberandoci anche per poco dal nostro essere induriti e amari nei gesti come nelle parole.
Semplice... squisitamente semplice» |
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Inserito il 14/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Basterebbe" di Annamaria Barone |
«Acquisire la consapevolezza che amareggia e rattrista nel ravvisare un'inganno.
Lina è un'autrice eccelsa, dotata di rara sensibilita riesce a trasmettere con disarmante semplicità e bravura il suo pensiero.
Questa squisita poe traccia con righi amari le fasi di un divenire che mai avremmo voluto vivere, ma che tristemente prima o poi tocca tutti.
Una poe ricca di metafore attente e rivelatrici che si rincorrono sino all'epilogo finale.
Una chiusa a dire poco bella a sigillare con rossa ceralacca il testamento dell'anima ferita.
La Sirianni emoziona e coinvolge con i suoi pregevoli scritti donando al lettore attimi di riflessione. Assolutamente fra i miei preferiti con il piacere di leggerla.» |
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Inserito il 14/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Rassegnazione " di Lina Sirianni |
«Amare una donna e sentire crescere dentro un senso di possessione che oltrepassa il sottile limite di una comprensibile gelosia.
Un sentimento forte che non risparmia ne uomini ne donne avvolgendoci in una malsana aurea che avvilisce e addolora.
Moreno, mio raro anonimo è un'autore che solitamente narra d'amore nella forma più classica e dolce.
Commento di lui questa poe a mio avviso squisitamente reale nell'evidenziare il lato più oscuro e torbido di questo avvenire che ci appartiene.
La lirica del duca mi riporta con la mente alla mia prima poe pubblicata su scrivere.
Un abbandono che la nostra ragione non intende e non accetta con la conseguente ribellione emotiva innalzata a proteggere quel poco di dignità che ancora resta.» |
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Inserito il 14/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Addio " di Moreno il Duca |
«Salvo è un autore originale nella purezza del suo sentire rotondo.
Uno squisito giovane autore che nelle sue apprezzabili poe esterna la passione e la durezza proprie di una stagione della vita.
Amo lo stile di questo Bob Dylan dei giorni nostri e la sua sfrontata chiarezza.
Questa sua poe è una squisita rara eccezione al suo duro esternare,
dolce e gentile evidenzia l'animo sensibile di questo vulcanico ragazzo.» |
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Inserito il 12/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Mi trovi dove non esisto" di Saldan |
«Commento Angelo con quel pizzico di imbarazzo che prova l'allievo nel confutare il maestro.
Il Ricotta è stato per me piacevole personale conoscenza e squisito mentore.
Questo testo mi ha trasmesso l'emozione dello specchio che riflette accadimenti comuni e diffusi.
"La pavidia che m'immolle e mi frena" come la "pesantezza del dubbio che m'assale"...le ubbie che accompagnano il nostro peregrinare impedendoci di cogliere la profumata uva.
Il desiderare e l'essere privi della volontà di rincorrere i desideri... come il timore di affrontare una pioggia fredda e insistente impediscono al pavido il raggiungimento di un qualunque obbiettivo ...e tutto è autunno.
Uno squisito testo che precipita dagli occhi al cervello stimolando riflessione» |
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Inserito il 12/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Piogge d'autunno " di Angelo Ricotta |
«Gli infanti sono come fragili virgulti, legno dolce e tenero privo delle nodosità che caratterizzano alberi adulti.
Questi virgulti sono dotati in natura di un'elasticità che rende difficile lo spezzargli i rami. Nell'essere adulti tale caratteristica viene a meno e i forti rami sferzati dal vento non piegandosi si spezzano.
E ben venga quel pizzico di sana follia che accompagna il sentire bambino.
Un fare reso popolare da uno splendido benigni in "la vita e bella", ove il piccolo cointerprete vive la follia dell'uomo come una giocosa fiaba che lo accompagnerà sino all'epilogo finale.
La Golini impugna in molte occasioni il testimone dell'accaduto che non più ammonisce regalandoci un raro e importante momento di riflessione.» |
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Inserito il 12/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "La palla schizofrenica dell'emozione infante" di Barbara Golini |
«Calzolaro è fra i miei preferiti.
Che dire di questo prolifico attento autore se non che lo tsunami d'emozioni che esterna nasce forse dall'urlo silente di un'anima forte e orgogliosa che sopravvive alla martoriata carne.
Di Mario ho letto decine di testi, e nel mio curiosare fra le sue parole ho avuto in più occasioni il piacere di imbattermi in qualche rara e preziosa perla.
L'enturage di questo autore è di per se vastissimo, la mia è una piccola goccia nel mare che lo avvolge.
Una goccia di dolce e amara condivisione di un forte sentire che rifiuta l'oblio della solitudine.
Questo mese sono uno dei commentatori del sito, non potevo esimermi dall'omaggiare questo già nominato autore che più volte ha saputo emozionarmi.» |
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Inserito il 12/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Una Condanna" di mario calzolaro |
«In questa poe di Nero l'attore probabilmente abbandonato dall'amata urla il suo dolore con un messaggio di forzata ribellione.
"vorrei dirti che non sei più nei miei pensieri "eppure non posso farlo...
struggente nella sua lucida drammaticità questa poe è un'incalzare imponente di negazioni che sono affermazioni e di affermazioni che sono negazioni nel contraddittorio che affligge un'anima ferita.
Nella squisita chiusa l'ultimo querulo grido a ricordare l'immagine che non sbiadisce.
Un lustro è passato senza che altra donna abbia scalfitto il muro del pianto eretto il giorno del tuo abbandono.
Un testo interessante di un'autore a dir poco singolare che rileggerò volentieri nei mesi a venire.» |
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Inserito il 09/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Quanto e come vorrei dirti (senza mentire" di Nero |
«Michele è uno dei primissimi autori di scrivere con i quali ho avuto il piacere di uno scambio mail.
Le importanti figure mitologiche citate in questa poe donano un'eleganza d'insieme e rafforzano il messaggio dello squisito testo.
Un ode alla musa che tardivamente dona la sua attenzione allo sconfortato attore.
Un pazientare che alla fine ottiene premio come a affermare che l'ostinato perseverare nel seguire un sentiero tracciato porta sempre a buoni frutti.
Un monito contro l'arrendevolezza e un chiaro messaggio di umiltà vissuta come forza interiore dell'uomo consapevole e attento.» |
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Inserito il 09/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Alla Musa" di Michele Prenna |
«Ridondante nel mio affermare che "eros" è donna, trovo in questo testo della De Angelis il raffinato erotismo che ben convive con l'eleganza.
Questa poe narra di un'occasionale incontro amoroso in un'incalzare armonioso e fluido delle sensazione dell'attrice.
"sussurri banali melenserie" eppure questo ora mi dona piacere e mi lascio travolgere sino a giungere alla "deriva dei sensi".
Silvia è un'autrice dallo scrivere gentile anche quando le parole urlano e l'anima si dimena.
Ne è un'ennesima conferma questa lirica che decanta libido e lussuria senza scadere nel volgare o nel banale.» |
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Inserito il 09/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Spighe di capelli" di Silvia De Angelis |
«Accade dopo l'occaso che i fantasmi ospitati nella nostra mente si librino liberi al di sopra delle nostre quotidiane riflessioni.
Le notti divengono ragione e occasione di riflessione sugli avvenimenti appena accaduti.
Raramente questo elaborare dona sollievo, le ubbie avvolgono e sogni e desideri restano li... intoccabili.
Questa poe di Antonella, amara eppur squisita stimola l'attento lettore che se ne appropria e la rende per un attimo sua.
La Bonaffini con fresche e piacevoli metafore dipinge il ritratto di un sentire tanto comune quanto importante e condiviso.
Trovo squisita la frase "Spazzolo i miei dubbi con mani che non mi appartengono"...
Forte e incisiva l'importante chiusa ricca di un sentire triste ma eccelso.» |
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Inserito il 09/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Un Tracciato Di Spine " di Antonella Bonaffini |
«Questa poe mi rammenta un aforisma che accompagna i miei scritti dal lontano 1980.
"ll bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé."
Annamaria in questa sua poe disegna una gradinata che porta il lettore alla chiusa rivelatrice "invidio il poeta che semina di bellezza il mondo".
La Barone ha certo scritto questa lirica fronte a uno specchio invidiandone l'immagine riflessa. In questo mese ho il privilegio di essere commentatore del sito. Per questo cerco di variare in autori e argomenti evitando persone già trattate generosamente da altri o mie ripetizioni.
Qui l'eccezione è lecita, la Barone grazie al suo scrivere a colori si conferma
poeta meritevole di plauso» |
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Inserito il 08/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Invidia (Il mio peccato capitale) " di Annamaria Barone |
«Commento questa poe di Cristian per evidenziare quanto sia stato capace di rendere poetico un disciplinare per natura discorsivo.
Il Cortesi tratta di una dottrina che amo, e lo fa elegante rima.
"come la superficie levigata di uno specchio riflette qualunque cosa le stia intorno senza distorsioni e una valle silenziosa riecheggia anche i rumori più deboli; allo stesso modo lo studente di karate deve rendere vuota la mente da egoismi e debolezze"...
G. Funakoshi"» |
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Inserito il 06/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "La Via Armoniosa " di Cristian Cortesi |
«Questo componimento lo ho letto, lasciato sedimentare per poi rileggerlo con occhi nuovi.
Rasimaco ha scritto di un tema che per never è da tempo motivo di ricerca e riflessione,
L'autore con quel pizzico di "ermetismo" che non guasta ha evidenziato un male del vivere che sovente ci avvolge.
Addormentarsi sognando un divenire fatato per poi risvegliarsi ricadendo fra malsane ubbie.
Giustificare l'inadeguatezza "certo" dovuta alle scarse possibilità di sbocco.
Nella squisita chiusa; L'annaspare nel nulla della combattuta insicura mente come un don chisciotte alla carica di un mulino a vento.
...condivido l'opinione di Aldo, la "terza" strofa meglio se privata della "e"» |
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Inserito il 06/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Nuovi dubbi " di Rasimaco |
«Conosco Elide e l'amore che nutre verso il Leopardi.
La Fumagalli possiede doni rari e preziosi come la capacità di rivoluzionare storia e concetti evidenziando il lato meno visibile dei fatti.
Un dono tanto prezioso quanto ingombrante e di difficile amministrazione... ma questa è altra storia.
Questa squisita poesia narra dell'immagine gioiosa di Silvia e della figura austera di Giacomo.
La chiusa racchiude quel dono descritto in appendice..."lui morì e lei visse" in quanto Silvia ebbe a morire in giovane età trovando immortalità nella poesia del Leopardi, il quale seppur ancora in vita morì nello spirito per la perdita dell'amata.
Bellissima» |
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Inserito il 06/12/2010 da Moreno Tonioni alla poesia "Silvia e Giacomo " di Elide Fumagalli |
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722 commenti trovati. In questa pagina dal n° 152 al n° 123.
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