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Trovati 722 commenti di Moreno Tonioni
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«Il Bugli in questa lirica dona l'immensità di un voluto ricordo cesellato con cura e affetto.
Una poesia dinamica che intreccia squisite metafore estrapolate da un amichevole sentire e da un umile omaggiare.
Il riferimento alla leggenda del piccolo principe è assolutamente geniale nel suo essere perfettamente adattabile all'azzardato geniale insieme.
Letta con piacere e commentata con un melanconico sorriso.» |
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Inserito il 26/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Il professore dell’amore" di Mario Bugli |
«Vivere la pedissequa vita abbandonandosi nei momenti intimi al sogno... vivere responsabilmente la propria maturità ottemperando con pieno rispetto agli obblighi acquisiti, senza per questo soffocare il nostro spirito bambino... e la farfalla lieve sorvola gelido marmo come fosse un verde fiorito prato.
Questa Autrice con la "A" maiuscola mi ha donato l'emozione di una condivisione e grato sorrido lasciando il segno del mio passaggio.» |
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Inserito il 26/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Wanted (nata libera)" di malaluna |
«Forse per la prima volta leggo (con piacere) di questo autore.
Il Giordano è poeta gentile e soave che dona l'emozione di un sentire magistralmente espresso.
In questa squisita lirica, metafore eleganti e melanconiche si rincorrono leggere tessendo un'insieme emozionante e coinvolgente.
La chiusa è perfetta nel coniugarsi d'amarezza unita alla dolcezza di una visione.» |
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Inserito il 26/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Andare alla volta delle tracce " di Ferdinando Giordano |
«Le parole come testimonianza dell'essere e del sentire... parole che narrano e parole che mute chiedono.
Questa lirica della Barone narra del desiderio di raccontarsi e della importanza di un'uso corretto e calzante di attente parole.
"Parole medicina . che consolidino . che scavino sino al cuore".
L'importante è non perdere mai le parole come strumento di confronto e comunicazione irrinunciabile e ineguagliabile.
Una squisita introspezione di Annamaria che analizza con garbo una tematica cara a chiunque ami la lettura e la scrittura, quale massimo strumento di comunicazione e arricchimento personale.» |
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Inserito il 23/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Parole " di Annamaria Barone |
«Il Curreli è il gentile autore che con garbate metafore sottolinea e evidenzia in maniera squisita le contraddizioni e il conflitti interiori dell'umano scorrere.
Questa lirica ne è conferma, una riflessione che potrebbe essere analisi introspettiva di un sentire grave che accomuna una moltitudine di gente.
Nella terza strofa Gesuino rivela l'emozione che genera la sua opera, nella splendida chiusa si evince chiaramente la sofferta supplica dell'attore.
Non un'arcano. ma un'iconografia sofferta che si rivela dal primo all'ultimo rigo.» |
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Inserito il 19/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Io tornerò da voi " di Gesuino Curreli |
«Leggo forse per la prima volta questo autore gentile e attento.
Il D'Auria esprime il suo sentire con metafore dirette e immediatamente comprensibili.
Un'autore che fa abile uso di un linguaggio elegante e prepotentemente percepibile.
"crogiolati nel deliquio" è la perfetta chiusa di questa amabile lirica.
L'uso del termine "deliquio" è la rossa ciliegia che abbellisce e arricchisce un Martini perfettamente confezionato.
La segnalo in quanto perfetta nella sua semplice squisita fattura.» |
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Inserito il 19/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Dorato male" di Antonio D’Auria |
«L'autore con poche mirate parole ha creato squisite significative metafore che colpiscono al cuore il lettore attento.
Il Bilato è un l'abile giocoliere che con pochi strumenti incanta e sorprende in poche semplici mosse.
La metafora della ruga è geniale e perfettamente abbinata ai vari passaggi narrativi... e timido è il passar del tempo» |
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Inserito il 19/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Ruga " di Aldo Bilato |
«Amo camminare a piedi nudi e sentire il variare del suolo... amo passeggiare in quartieri multietnici odorandone l'aria.
Questa lirica del Leotta disegna l'immagine nostalgica di un fare dimenticato da alcuni e sconosciuto a molti.
Un accadere che coinvolgeva ogni appartenente alle endemiche piccole geldre non ancora invase dalla frenetica mobilità e dalla raggelante globalizzazione che oggi tutto involge.
Leggere questa lirica mi ha donato il ricordo di profumi quasi dimenticati. L'erba appena tagliata, le prime gocce di pioggia sul terreno caldo, i panni che sapevano di marsiglia e l'acre odore delle resine mista al fumo che uscivano dalla stufa appena accesa, il primo amico e il primo immaturo amore.» |
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Inserito il 16/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Le piccole vie" di Splendido Leotta Michele |
«E' incredibile quanto sia lieve e gentile questa sofferta e dolorosa lirica.
La Gérard con un'incalzare di brillanti metafore descrive un attore affranto e sfiduciato che nell'aspetto trova similitudini nel letargico autunno.
Jeannine dona al lettore la visione di un accadere che abbandona ogni speranza nel sopraggiungere dell'inverno.
Nella tragica chiusa nemmeno un briciolo di speranza viene lasciato dall'innevitabile decomporsi della foglia al suolo.
Poesia amara come amari sono moltissimi miei "pensieri" mi ha donato l'emozione che non ha voce, soffocata nella gola di chi più non vede un futuro.» |
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Inserito il 16/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Je suis l'Automne " di Jeannine Gérard |
«Più volte ho affermato il piacere che ho nel leggere di questo prolifico autore...
Questa lirica di Mario ne è ennesima dimostrazione.
Una poe gentile e elegante nella forma, forte e penetrante nelle tematiche trattate.
Il Calzolaro è persona sensibile e attenta che oggi ha rinnovato il suo donare emozione e motivo di attenta riflessione» |
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Inserito il 13/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Pria che cali " di mario calzolaro |
«Una lirica sofferta e dolorosa che narra dell'abbandono della speranza.
Potrebbe forse il pescatore rinunciare al mare?
Potrebbe forse l'uomo rinunciare a un sogno?
L'uomo di mare mai s'ancorerà a terra... lui sa che semmai lo facesse e rinunciasse al mare sarebbe destinato a morire astenico.
A molte privazioni possiamo sopravvivere... che non sia "la speranza" e il sogno...
Questa della Cingolani è una dolorosissima lirica che non lascia spazio alla speranza... "i sogni spesso non sanno nuotare nella realtà" è affermazione dura e sofferta... ma cosa sarebbero mai i sogni se noi avessimo timore a renderli liberi?» |
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Inserito il 06/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Il pescatore " di Silvia Cingolani |
«Che forse sia l'avvicinarsi dell'otto di marzo o una semplice coincidenza... seguito a leggere inni al ritrovato amore personale.
Questa lirica della Fumagalli narra di un attore che esaustato dalle mille battaglie torna finalmente a casa... un'anima che affranta e provata da conflitti interiori finalmente si placa...
Le ferite della complessione e dell'anima vanno arginandosi grazie al taumaturgico AMORE DI SE che nel rinascere rigenera e rinnova...
L'attore chiude gli occhi e respira piano... ARRIVERA' AMORE PER ME'...» |
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Inserito il 06/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Riposo i calzari " di Elide Fumagalli |
«Il Calzolaro è gentile autore che narra d'amore con l'illuminata semplicità capace di raggiungere ogni lettore.
Questa lirica pubblicata in fantasia ne è prova e conferma nel suo chiaro messaggio d'amore» |
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Inserito il 06/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Il Seme della Speranza" di mario calzolaro |
«Una lirica sofferta espressa con dolcezza...
Nunzio è poeta d'amore e d'amore narra con rara capacità espressiva donando al lettore un'immagine d'insieme a colori.
"che di me non sa" e "che di me non hai" è affermazione che nasce da una negazione, generando squisiti intrecci di parole.» |
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Inserito il 06/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Sotto lo sguardo " di Nunzio Buono |
«Una lirica che suggerisce diversi scenari in un'ampia ricchezza di sfumature.
Con questa poe la Stanzione strappa un sorriso amaro all'attento lettore.
L'amabile intrecciarsi di sarcastiche metafore donano leggerezza e lievità a una poesia che leggera certo non è...
L'attore vive una situazione ahimè diffusa e dolorosa, e in ragione di questo si arma di quanto necessario alla legittima preservazione.
Una lirica squisita che abbraccio nella condivisa tematica e nell'eccellente stesura.» |
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Inserito il 06/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Reattività " di Rita Stanzione |
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«succede che a volte il desiderio di scrivere oltrepassi il sottile confine del bel narrare...
Un'autore che apprezzo per la sua ironia e la raffinata capacità di accecare e indirizzare la folla.
Di Bilato ho più volte letto rare perle purtroppo confuse fra quintali di consapevoli prosaiche pietre.
Non è la denuncia che fa poesia ma la poesia che fa denuncia... e se scordassimo questo saremmo un poco più poveri.
Non vorrei sembrare offensivo con questo mio intervento... sinceramente per abituale fare ignoro coloro che non amo e non rispetto.
Meno prolificità a vantaggio di una maggiore incisività evidenzierebbero le indubbie qualità di questo capace autore...» |
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Inserito il 04/03/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Pubblicità (tutto compreso) " di Aldo Bilato |
«Leggere questa poe, dopo aver appena lasciato le parole della Fumagalli mi stupisce e turba.
Nunzio è indubbiamente un'autore puro, capace e attento dona con assoluta generosità illuminate occasioni di riflessioni a chi lo legge.
"ti ho conosciuta l'alba prima di rubarti per il sogno di una notte" è chiusa splendida che concentra l'essenza della lirica proposta.» |
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Inserito il 20/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Il sogno di una notte" di Nunzio Buono |
«Ho letto questa poe invogliato dall'affetto e apprezzamento che personalmente nutro verso l'Allevi.
Questa lirica del Lezzi narra con eleganza di Giovanni in un susseguirsi di parole che si rincorrono fra loro senza dare fiato al lettore...
tredici dita di passione è la brillante metafora suggerita e colta in uno dei più caldi pezzi dell'artista, che spezza la contigua corretta numerica del musicista.» |
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Inserito il 20/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Dita aliene (Tributo a Giovanni Allevi) " di Christian Lezzi |
«Questa lirica prepotente e sofferta è un pugno sul viso che colpisce e addolora.
Elide narra di un accadere assai diffuso ma per questo non meno grave e criminale... un argomento sentito e condiviso (ho personalmente trattato tale argomento nel mio "il pierrot vestito da geisha") nel disprezzo verso tale vile fare .
Nella commovente e rabbiosa chiusa il triste riassunto del narrato, articolato con l'abile uso di attente e illuminanti metafore.» |
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Inserito il 20/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "I silenzi divampano " di Elide Fumagalli |
«Il Calzolaro ci dona una lirica dai contenuti importanti e forti.
Un dono che ritengo sia stato volutamente inserito in fantasia con il chiaro intento di stemperarne l'immane violenza espressiva.
Seguo da tempo questo prolifico autore, e faccio questo conscio del potermi imbattere in rare perle... questa lirica ne è preziosa e sentita conferma.» |
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Inserito il 20/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Invettiva" di mario calzolaro |
«Saudade... un sentire che involge con sofferta malinconia in un'aurea gioiosa.
"tristezza che non fa male e gioia che non fa bene"...
La Barone si conferma empatica autrice capace di narrare un sentire con l'universale comprensibilità che a tutti giunge.
Una lirica che grazie a attente e misurate metafore agevola la naturale comprensione di un accadere articolato e complesso.
Annamaria è dotata di un raro dono, la capacità di trasmettere attraverso le parole emozioni che giungono all'attento lettore come squisite immagini a colori.
Questa poe descrive il concetto di "saudade" con preziosa limpidezza e rara precisione descrittiva» |
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Inserito il 20/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Saudade " di Annamaria Barone |
«Una prepotente poe erotica narrata con la squisita gentilezza proprie a questa elegante autrice.
Conosco le poesie erotiche della Randazzo da tempi ancor lontani al mio associarmi a "scrivere".
Ho imparato a apprezzare e amare l'eros raccontato da Elisabetta sin dal primo casuale incontro.
L'erotismo è assolutamente donna, sono ridondante in questo mio affermare che in questo squisito testo trova ennesima ulteriore conferma.
"plasmare la carne su anche complici" è metafora geniale...
Questa autrice possiede il dono del gentile narrare d'attori, che miscelano con perfetta alchemica misura una giusta dose di piacere d'incontro d'anime, sugellandone l'enfasi in un mischiarsi di corpi sino al raggiungimento dell'estasi.» |
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Inserito il 19/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Sul dolce incavo" di Elisabetta Randazzo |
«Apatia rabbia amarezza come disperato richiamo d'amore...
Questo leggo nelle interessanti liriche di Luigi.
Un mosaico di attente metafore scelte con cura e posizionate con rara capacità e attenzione.» |
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Inserito il 16/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Morboso " di luigi88 |
«Ho letto questa lirica... la ho riletta e poi mi sono preso un attimo di riflessione.
E' certo vero che il lettore non sempre focalizza appieno l'emozione dell'autore. Molte volte chi legge veste le parole adattandole a un suo sentire.
Ritengo che quando questo accada sia magico intreccio di fili a tessere un'ordito prezioso.
Maria Grazia con questa emozionante lirica ha tessuto un'elegante tela che nell'incalzarsi di prepotenti seppur gentili metafore, crea un'elegante e ricco abito.
Lo leggo e lo indosso con la gioia e la commozione che accompagnano le mie gesta.
La Vai ha appena creato "poesia", 'emozione che non ha corpo e che avvolge del personale sentire...
Questo intreccio di parole genera una cateratta che precipita nel cuore» |
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Inserito il 15/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Scompigliando i miei confini" di Maria Grazia Vai |
«La lucida consapevolezza unita all'amarezza verso un accadere, che seppur scontato difficilmente viene vissuto con il dovuto protettivo stacco.
La Fumagalli in questa sua lirica narra di un sentire da me condiviso e più volte affrontato.
In questa poe l'attore siede fronte al torrente della vita osservandone e evidenziandone alcuni cruciali passaggi. L'analisi amara della forte sperequazione affettiva che compete al binomio genitore figlio.
L'attore genitore amorevole, si trova a essere debole e fragile a causa dell'indeclinabile atavico amare.
Elide è cuore e anima, dolce e amaro sentire d'universale condivisibile vivere.» |
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Inserito il 13/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Alba di trecce " di Elide Fumagalli |
«La Barone è assolutamente una scrittrice dal tratto gentile seppur fortemente marcato...
Questa lirica narra dell'assoluto piacere e amore dell'altro con metafore che ben evidenziano il sentire dell'attore.
"Mi hai chiesto perché ti amo"...
Nella chiusa la risposta a un accadere che ci involge e abbraccia oltre la ragione e il raziocismo... e allora perché il sole sorge ogni mattina?» |
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Inserito il 13/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Blu " di Annamaria Barone |
«Vi sono attimi in cui le mie parole latitano come intimidite dal pudore bambino... in questi periodi vago come un pellegrino verso l'altrui sentire alla disperata ricerca di cibo per l'anima sofferta...
in questo mio vagare sono felicemente approdato nelle parole della Vacchieri.
Una lirica squisita tessuta con pregiato filato. Un narrare elegante e gentile che precipita dagli occhi al cervello per poi spegnersi con un sorriso nel cuore.
Chiara è un'autrice che emoziona, gentili metafore e uno scorrere fluido di riflessioni e accadimenti donano al lettore il piacere della "bella" lettura.
Assolutamente amata dal primo all'ultimo gentile verso.» |
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Inserito il 07/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Ebbrezza d'Amore" di Chiara Vacchieri |
«Ho passato un periodo della mia vita nel quale dormivo poco la notte a causa di continui incubi nel sonno.
E' allora che cominciai a scrivere, realizzando da lì a poco che questo mio fare liberava ben peggiori fantasmi in notti ugualmente insonni.
La mattina è luce e rinnovato giorno... respiro e nuova vita...
Elide possiede la rara capacità di narrare il dolore dell'anima con la lucida consapevolezza che contraddistinge sia i forti che i disillusi.
Questa prepotente lirica ne è ennesima dimostrazione, forte e sofferta nel messaggio e dolce e pacata nella squisita narrazione.
Un sentire maggiore che dona al lettore l'emozione della parola di un'empatica attrice e spettatrice delle umane debolezze e fragilità.» |
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Inserito il 07/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "E' una notte questa " di Elide Fumagalli |
«Ho passato un periodo della mia vita nel quale dormivo poco la notte a causa di continui incubi nel sonno.
E' allora che cominciai a scrivere, realizzando da lì a poco che questo mio fare liberava ben peggiori fantasmi in notti ugualmente insonni.
La mattina è luce e rinnovato giorno... respiro e nuova vita...
Elide possiede la rara capacità di narrare il dolore dell'anima con la lucida consapevolezza che contraddistinge sia i forti che i disillusi.
Questa prepotente lirica ne è ennesima dimostrazione, forte e sofferta nel messaggio e dolce e pacata nella squisita narrazione.
Un sentire maggiore che dona al lettore l'emozione della parola di un'empatica attrice e spettatrice delle umane debolezze e fragilità.» |
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Inserito il 07/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "E' una notte questa " di Elide Fumagalli |
«La purezza del testo pulito, epurato da immagini e musica.
L'artista che lascia nude le parole senza l'artefizio di eleganti e provocanti orpelli.
La vita è un palcoscenico nel quale gli attori devono ingraziarsi un pubblico svogliato e distratto.
Rasimaco è autore scabro e essenziale, che agli sfarzi di ostentati orpelli oppone la purezza e la semplicità del suo gentile narrare.» |
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Inserito il 07/02/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Cuore di pagliaccio " di Rasimaco |
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