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Le #parole nelle poesie
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Trovati 722 commenti di Moreno Tonioni

Commento n° 272
«Allacciandomi a quanto affermato qui sotto da Duilio, è anche per me la prima volta che incrocio le parole di questo autore.
Commento il toccafondi in ragione dell'apprezzamento che mi hanno suggerito le sue parole. Una composizione piacevole grazie all'uso attento delle parole. Una poesia questa di Claudio che se maggiormente curata nella metrica come nella forma acquisirebbe una valenza maggiore... senza cambiare le parole ma semplicemente scandendo diversamente le pause questa lirica acquisterebbe quella fluidità che ora manca divendendo eufonico scorrere di pensiero.
»
Inserito il 14/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Non ho parole " di Claudio Toccafondi  

Commento n° 271
«E' passato forse troppo tempo dal mio ultimo commento al poetare di Mario.
Confesso che pur amando questo autore ho preferito dedicarmi a altri che godono di minore visibilità e seguito, seppur non ho mai smesso di leggerlo.
Torno oggi sulle parole di Calzolaro grazie alla sferzata di melanconica energia donatami dalla sua "così t'ascolto".
Questa poe è certamente una delle perle che Mario offre al lettore. Uno squisito narrato tessuto con la solita gentilezza di linguaggio che traccia le tappe di un accadere anelato seppur temuto, e nel suo realizzarsi sfocia nella liliale purezza d'un discorrere d'occhi e di membra fra due persone che in quel mentre stanno gioiosamente cavalcando il loro empireo.
Grazie Mario
»
Inserito il 13/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Così,T'ascolto " di mario calzolaro  

Commento n° 270
«La Gismondi ci propone la squisita metafora della rosa tatuata quale descrizione dell'amore irraggiunto, flebile e/o debole.
Infatti questo amore mai decollato è rosa senza profumo, eppure tatuata sulla pelle quindi impresso nell'anima dell'attore.
Le inquietudini sono in solitari nubi e i miei rivelati vincoli non avvicinano l'anelito.
Ecco allora che semi (infecondi) annullano la speranza di vita e le spine tatuate offendono nel loro ferire senza colpire.
Sinseramente sono giorni che vago fra le parole di noti o sconosciuti iscritti al sito con l'intento di leggere un testo che m'ispirasse un commento. Questa gentile seppur sofferta lirica mi ha donato un'emozione e di questo ringrazio Clara che l'ha amabilmente confezionata
»
Inserito il 13/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Rosa tatuata " di Clara Gismondi  

Commento n° 269
«La de Angelis "sospende per ferie" donandoci uno schiribilloso attimo di riflessione tessuto con simpatia su brevi e coincise frasi che donano ilare a una più grave riflessione.»
Inserito il 10/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Effetto" di Silvia De Angelis  

Commento n° 268
«Il Martino ci propone una lirica degna di segnalazione e nota, la squisitezza della forma, la ricercatezza delle parole e le metafore assolutamente geniali donano a questo narrato una forza espressiva prepotente che precipita diretta nel cuore del lettore.
Duilio è l'eccelso artigiano che con l'abile manipolazione del vetro compone arcobaleni di luce. E' il paesaggista attento che trasporta sulla tela le immagini riflesse nelle sue pupille. Artista a 360 gradi crea bellezza e dona emozioni nelle sue più svariate espressioni.
»
Inserito il 10/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Il filo d'argento d'una stella" di Duilio Martino  

Commento n° 267
«L'anima vaga irriquieta alla ricerca del punto saldo ove indirizzare la materia, in questo fare la rivoluzione che l'involge determina uno tsunami di contrapposte sensazioni che conducono verso l'anelito passando da esperienze fallimentari.
E quindi t'amo da morire (ma m'amo) e non morirò d'amore per te.
Occhiverdi con questa poe ha "sfruculiato" il mio sentire con metafore in taluni casi simpatiche e in altri geniali, ma mai banali.
»
Inserito il 10/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Anima logorata, cede- si " di DonnaFPgreeneyed  

Commento n° 266
«Crescere maturando il naturale senso di consapevolezza, crescere modellando la scabra materia e donandogli forma e colore...
era tempo che non vagavo fra "le meleverdi" alla ricerca di un'interessante narrare, e questa sera nelle parole di "Pianist" mi soffermo e chiudendo gli occhi leggo. Una poesia gentile tratteggiata con buone capacità espressive in una forma aggraziata e scorrevole.
»
Inserito il 09/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "C'è differenza tra me e il mio riflesso?" di Ilaria v  

Commento n° 265
«Il Leotta è il gentile autore che nelle parole riversa tutto il suo narrare.
Poeta scabro e essenziale rifugge agli artefizi e alle imbellettature che un'immagine o una musica possono suggerire, lasciando nude le sue parole e liberando il lettore dall'inganno dei sensi.
Letto con piacere e con profonda personale ammirazione.
»
Inserito il 03/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Nel verde la soave natura " di Splendido Leotta Michele  

Commento n° 264
«Quando il pidessequo vivere toglie ossigeno ai sogni uccidendo il nostro spirito bambino, ecco che una riflessione nasce spontanea a difesa del nostro anelito.
Il nostro essere umani contempla il bisogno di crescere e evolvere e rifiuta il minimalista seppur completo vivere quotidiano.
Ho letto con immenso piacere questa "breve" della Cugudda, vestendone i panni dell'attore e condividendone appieno il sentire.
»
Inserito il 03/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Valori o liberta'?" di Maria Rosa Cugudda  

Commento n° 263
«Se la poesia è calzante metafora... ebbene questa è assolutamente poesia.
Il Biancolillo è il sensibile autore capace di narrare e descrivere l'amore nelle sue più intime sfumature, e fa questo con l'eleganza delle squisite metafore che si rincorrono in una rara fluidità narrativa.
La mia ricerca personale disperatamente s'aggrappa all'alchemica impossibile amalgama di un Baudelaire con un Bukowski. Eppure non posso esimermi dall'apprezzare chi, come l'Autore, mi ricorda di un Prevert rinato nelle vesti di un contemporaneo narratore d'amore.
»
Inserito il 03/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Lì va la sera" di Antonio Biancolillo  

Commento n° 262
«La De Angelis con brevi e intense metafore pone il lettore davanti all'importanza di un eloquente seppur muto sguardo.
Da sempre sostengo l'importanza e l'illuminante occasione che un'incrocio d'occhi offre. Silvia si sofferma su questo avvenire tracciandone l'importanza e la forza espressiva, tutto questo con la squisitezza e l'armoniosità che contraddistingue il suo narrato sentire.
»
Inserito il 03/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Carezza d'amore" di Silvia De Angelis  

Commento n° 261
«Sono ridondante nel continuo affermare che la Barone traccia arcobaleni di parole con un tratto di penna e squisite parole.
L'attrice qui ritratta percorre serena gli accadimenti che hanno accompagnato la sua crescita, Una serenità d'animo che non viene meno neppure nei momenti più bui e difficili del suo peregrinare.
Ecco allora che come per magia il passato si unisce al presente formando un'alchemica formula magica. I sogni maturati e mai abbandonati prendono forma e sostanza suggerendo un avvenire gioioso nel quale i ricordi d'infanzia prepotentemente riaffiorano amalgamandosi e fondendosi in un presente armonioso e sereno.
""e nuove armonie giungono al mio cuore""
»
Inserito il 03/07/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Musica " di Annamaria Barone  

Commento n° 260
«L'autrice tratta un argomento che m'involge e m'indossa come una rovente seconda pelle.
Anni addietro scrissi a una cara amica la seguente frase (più o meno) "" Di giorno sii madre e moglie, perfetta risposta a quei bisogni altrui che devi soddisfare per obblighi acquisiti. La notte vesti scarponi anfibi e mimetica e sii te stessa celebrando il tuo "io" soffocato""...
Leggo questa lirica di occhiverdi, e leggendola immagino di un'attore combattuto fra il bene secondo convenzione e il bene secondo il personale essere... e rammento molte delle mie poe sui figli, il matrimonio, i sogni, la rabbia e l'orgoglio.
Letta con pathos...
»
Inserito il 28/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Il vecchio guscio, glaciale " di DonnaFPgreeneyed  

Commento n° 259
«La d'Agostino apre un'amara parentesi nella quale racchiude un accadere che prima o poi veste ognuno di noi...
""Datemi un sogno per il quale valga la pena vivere perché questa realtà mi sta uccidendo, JM""
E' possibile accada di dover cancellare il profumo di un sogno, ma perdiana! Mai dobbiamo rinunciare alla speranza e a un'ennesimo sogno.
Questa lirica di Rosa m'appartiene e m'avvolge come profumato roseto di spine adunche... e il dolce può essere amaro come l'amaro può mutare in dolcezza.
Lirica apprezzata nel narrato e nella forma... tematica ben trattata con un lessico corretto e scorrevole...
ma perdiana... mai rinunciare ai sogni...
»
Inserito il 18/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Ho perso un angolo di sogni " di rosa dagostino  

Commento n° 258
«Lo squisito intrecciarsi d'un tessuto di parole ricercate e rare dona a questa lirica uno spessore maggiore.
E tutto seguita a scorrere nella rivoluzione generata dal ridondante rinnovarsi dell'uroboro.
Abbraccio forte la De Angelis ringraziandola dell'emozione che il suo narrare mi dona... e confidando che tale emozione non resti confinata nelle mie circostanze diasporando verso ogni suo lettore. Occasionale o affezionato che sia
»
Inserito il 18/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Nodo lunare" di Silvia De Angelis  

Commento n° 257
«Uno tsunami di parole che travolgono ogni cosa, una cateratta che precipita a valle trascinando il lettore con l'impeto del forte narrare...
corro veloce ma "non so se ti raggiungerò mai abbastanza".
Juke narra di un sentire forte e lo fa con l'energia e l'impeto che tale sentire impone...
Questa lirica viene tessuta con una trama fitta a originare un'insieme robusto seppur armonioso... e l'uroboro seguita a generare cicli come "andare in direzione inversa per tornare all'origine".
Letta con piacere e commentata con sentito dovere/privilegio
»
Inserito il 18/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Il tempo che mi fa " di hy ju  

Commento n° 256
«sono giorni che vago fra le parole di Azar... giorni nei quali leggo e rifletto su questo interessante autore, capace di coniugare "poesia" con l'affascinate filosofeggiare che contraddistingue il suo narrare.
Rudif è duro e determinato nel suo affermare, eppure se lo si legge con attenzione non pecca mai in presunzione o arroganza.
Se avessi a cercarne un eccelso ispiratore credo paragonerei Azar al "profeta".
Gibran era filosofo di vita e attento spettatore dell'umana debolezza... nel narrare di quest'autore percepisco la stessa attenzione e lo stesso disilluso amore per un'umanità decadente, ma sempre squisitamente umana...
Azar Rudif, da oggi fra i miei preferiti con il piacere di leggerlo
»
Inserito il 10/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "S'Odia" di Azar Rudif  

Commento n° 255
«""Nel ventre di innumerevoli giorni di fissità"" ... il Destino e la Natura, volutamente in maiuscolo, tracciano la via...
uno scorrere che l'uomo può decidere assecondare o deviare... la serenità del pidessequo o la disperata ricerca di una dimensione più consona.
Una poesia pubblicata in fantasia pur vestendo i leggeri panni della riflessione...
Letta con piacere. attendo altri scritti di questo autore al quale porgo il mio modesto "benvenuto"
»
Inserito il 05/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Nel ventre solare" di Barba  

Commento n° 254
«""pizzicata... mentre l'oltre nella mente s'affaccia all'orizzonte""
melodie seleniane che per chi non ha perso la capacità di sognare proiettano l'animo in una luna di pierrot e gatti accanto ai comignoli accesi...
L'oltre che simboleggia l'ambire a una meta si affaccia con tutta l'energia che tale parola contiene.
Occhi verde smeraldo contemplano lo scorrere d'immagini forti d'emozioni mai sopite suggerendo l'anelito.
la femme aux yeux verts siede ai piedi dello scorrere della vita e nel contemplarne gli accadimenti realizza "l'oltre" ...
»
Inserito il 05/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Pizzicata dalla Tarantola" di DonnaFPgreeneyed  

Commento n° 253
«Simpaticissima questa poe della Santoniccolo... mi ha strappato un sorriso e ahimè quanto abbisognamo di sorridere.
Questa lirica pubblicata in morte la avrei meglio collocata in umorismo... una poesia in rima che sagace veste d'illuminata stesura un testo che narra di un accadere doloroso con la frizzante vitalità di chi non abbassa lo sguardo nemmeno davanti all'imponderabile... sorrido e ringrazio Mirella di questo dono.
»
Inserito il 04/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "La morte puo’ attendere" di Mirella Santoniccolo Mairim14  

Commento n° 252
«Da sostenitore (quale sono) che l'essere prolissi è negazione della qualità approdo fra le parole di questo prolifico autore.
Attirato dal mio ritenere che chi troppo produce sacrifica la qualità leggo del Chianese con preconcetto fare.
Con stupore mi devo ricredere... Giovanni scrive con piacevolezza sia strutturale che tematica che disarma il mio affermare.
Ho letto con piacere ambedue le liriche pubblicate oggi... come mia abitudine alla prima lettura ho zittito l'audio per poi ripristinarlo... e qui ahimè ho evidenziato una scelta che ritengo pessima, in quanto distrae oltremodo il lettore dal narrato.
»
Inserito il 04/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Il nuovo " di Giovanni Chianese  

Commento n° 251
«Vi sono giorni lieti e giorni gravi... poi vi sono quei giorni nei quali il nostro essere urla silente il desiderio di ribellarsi al pidessequo fare... sono questi ultimi giorni a suggerire all'anima la via del ricongiungimento.
La De Angelis offre agli occhi del mondo una riflessione che nasce dal sentire. Una lirica grave che acquista maggior incisività grazie all'attento abbinamento parole. immagine. musica in un'alchemica squisita formula.
Apprezzo sia la forma che il contenuto e lodo la squisitezza della fiduciosa chiusa... avrei preferito priva del virgolettato la metafora sul viale... è assolutamente un'opinabile sentire che nasce da chi la punteggiatura sfugge...
Grazie Silvia di questa emozione
»
Inserito il 04/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Accordi alternativi" di Silvia De Angelis  

Commento n° 250
«Vorrei essre poeta e quindi lancio il mio desio accompagnandolo con un nostalgico suono di tromba.
Il Calzolaro in questa lirica narra con la squisitezza che lo contraddistinge di un'anelito...
never- more legge e sorride con amichevole sentire... e con tale sentire afferma che "poesia" è il saper trasmettere l'emozionalità che sgorga dall'empatico vivere... e ora affermando che Mario è empatico spettatore della miseria e della miseratezza che ci accompagnano, ho affermato che la sua è "poesia".
Il giorno in cui la mia mano avrà in dono la tua... sarà il giorno del sorriso in un condiviso essere spettatori di noi
»
Inserito il 04/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Vorrei esser Poeta" di mario calzolaro  

Commento n° 249
«Trovo piacevolezza e squisitezza in questa lirica del Martino, una riflessione socialpsicologica sull'essere diffuso che omologa e appiattisce nella ricerca di esemplificativi omologhi di un essere che non ci appartiene.
E l'eroe affiora imbellettato di lustro e miseria in un divenire che stempra l'inavvicinabile figura.
Una lirica squisita che se venisse epurata dall'esasperato uso di punteggiatura e spaziatura acquisterebbe il maggior valore di una cadenza non obbligata.
»
Inserito il 04/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "I miei Eroi " di Duilio Martino  

Commento n° 248
«Questo della Cingolani è un gentile narrato del ricordo di tempi che ahimè più non verranno.
Squisita metafora che nella figura della lucciola suggerisce quel barattolo dai più condiviso... ricordo dolce dell'entusiasmo e della meraviglia bambina che riaffiora nel narrato di Silvia, maturata fanciulla che gelosamente custodisce parte di quello spirito bambino che sorprende e rallegra, rendendoci degli adulti migliori.
""e le lucciole non ci sono più"" o più semplicemente appartengono a una stagione che suggerisce dolcissimi ricordi
»
Inserito il 02/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Le lucciole non ci sono piu' " di Silvia Cingolani  

Commento n° 247
«La poesia possiede il dono di plasmare il narrato a immagine del lettore.
Questo fa si che non sempre chi legge viva l'esatta emozione di chi scrive... questo è il bello della poesia, che a differenza della prosa lascia spazio all'interpretazione personale.
Questo scritto di vinfra narra con enfasi dell'intrinsichezza e dell'arcano condiviso da una coppia in cui lei, matura signora cede alle lusinghe e alla freschezza di un giovane ragazzo.
In queste righe leggo e voglio leggere di un amore folle che trascina giocosamente i due attori in un villaggio fiabesco...
E oggi, rivisitando a distanza di tempo questo recente accadere che ora più non è, l'impetuoso desiderio di lei suggerisce una promessa che è richiesta e anelito...
»
Inserito il 02/06/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Altra vita" di vinfra47  

Commento n° 246
«Il vento come fedele confidente accarezza il mare sino a lambire l'attore immerso nei suoi più intimi pensieri.
In più occasioni ho sottolineato la capacità della Barone a narrare e descrivere a colori...
Questa autrice la si riconosce dal linguaggio pulito e dalla grande scorrevolezza dei suoi testi... la si ama per la squisitezza che accompagna ogni sua lirica, gioiosa o rabbiosa che sia.
Splendida la chiusa nella quale il refolo posa un nome sulle labbra dell'attrice... e cancella le orme solitarie...
un messaggio di speranza e fiducia che dona ai suoi lettori.
»
Inserito il 23/05/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Vento di mare " di Annamaria Barone  

Commento n° 245
«Questa lirica del Tropiano è uno tsunami di parole che precipitando a valle trascina l'animo del lettore.
Una poesia che non si concede pause... un'incalzare d'affermazioni e pensieri intrecciati fittamente fra loro.
Mi complimento con Michele per la grande scorrevolezza che ha saputo donare a questo testo.
Ottima la forma e pulito il linguaggio.
»
Inserito il 23/05/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Boicottiamo la stirpe d'Adamo " di Michele Tropiano  

Commento n° 244
«Amo particolarmente l'opera di Bocklin qui raffigurata.
L'isola dei morti ad accompagnare una lirica che sottolinea "la forza che dal sacello spira"...
Del Calzolaro amo la grande sensibilità e empatia... non di rado questo suo sentire germoglia in liriche che abbracciano e accompagnano.
Questo sia nella gioia come nella sofferenza... nel narrare di vita e nel riflettere di morte.
»
Inserito il 23/05/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Sacelli " di mario calzolaro  

Commento n° 243
«Attratto dalla squisitezza di questa tela del Merisi approdo fra le parole della Damone.
Devo confessare di aver letto più volte questo testo per riuscire a comprenderne appieno quanto si evince da una prima lettura.
Un narrato che scorre rapido senza concedersi pause, quasi l'autrice volesse sottolineare la drammaticità e la tensione che accompagnano l'accadere raffigurato dal Caravaggio.
Nelle parole di Pasquina leggo le tensioni e i pensieri di Giuditta, la determinazione dell'ancella (ben evidenziate dal tratto dell'artista). E infine leggo lo sgomento e stupore di Oloferne.
Uno scritto, questo della Damone del quale apprezzo forse più la genialità dell'ispirazione che non la forma o il linguaggio.
Letta con piacere.
»
Inserito il 20/05/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Torbida tensione tagliente " di Pasquina Damone  

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