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Trovati 722 commenti di Moreno Tonioni
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«Accade a volte, che complice un malessere o un periodo di stanchezza, ci si trovi a convivere con una sorta di avvolgente apatia che invoglia al nulla.
Questa deliziosa lirica della Barone narra a tinte forti di un attore, che nelle prime due strofe racconta della sua disillusione che lo porta a rinunciare a ambizioni o aneliti ""promesse di latta che sfuggono a dita di sabbia". Per poi nella terza parte narrare di quell'attimo che nella visone della luna recupera energia e passione, sorride e va incontro alla notte "già esaudita di luce".
Torna a sorprendere con una riflessione introspettiva che squisitamente narra di quell'accadere che a volte ci costringe in un angolo, incapaci di seguitare a avanzare, in attesa di quella LUNA» |
Inserito il 12/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Stregata dalla Luna " di Annamaria Barone |
«Vi sono vecchi autori (quale io sono) che fossilizzatisi sulle loro piccole conoscenze e privi del giovanile entusiasmo verso la ricerca scrivono poesia o pseudopoesia per il mero piacere di farlo... oppure perché insofferenti alle serate al bar. Il Tropiano, che da molto tempo seguo e leggo, è certo un giovane autore donato di grandi capacità tecniche che se ben indirizzato potrebbe produrre quella "differenza" che distingue il poeta popolare dal poeta lirico. Eppure ahimè, a volte si lascia andare a scritti che non appartengono e non potranno mai appartenere a quel particolar narrare chiamato poesia. Di tutto questo l'assurdo che sgomenta è che Michele scrive poesia lirica per poi consapevolmente alternarla a inclassificabili scritti» |
Inserito il 11/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Il (contro) senso della vita " di Michele Tropiano |
«Questa lirita del Martino ruggisce e graffia l'anima del lettore, grazie a metafore che precipitano diritte al cervello trasmettendo nell'immediatezza il sentire dell'attore. Seguo da tempo questo autore che con passione e pervicacia ricerca "l'onda perfetta" verso una lirica più ricca e incisiva. Questo fare, lo ha portato per un certo periodo a favorire la miglior tecnica sacrificando passionalità e spontaneità che a mio modesto avviso sono fondamento del poetare. Ora il leggere questa poe suggerisce l'inizio di una successiva svolta, che a breve farà del Martino eccelso poeta, libero da eccessi stilistici e più vicino all'emozionalità esternata e trasmessa.» |
Inserito il 11/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Giorni Bui" di Duilio Martino |
«Soffice e lieve, questo scritto del Calzolaro accarezza dolcemente il sentire del lettore. Nella semplicità di una vera perla la bellezza ammirata verso una diretta e squisita dichiarazione d'amore.» |
Inserito il 10/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Conosco" di mario calzolaro |
«Accade che a volte ci si guardi intorno rendendosi conto che si sta andando in direzione opposta alle masse... seguendo il nostro personale istinto. In queste condizioni capità di domandarsi "chi" scorre contromano... per poi rendersi ahimè, conto che le moltitudini ruotano seguendo non il loro ma l'altrui disegno... e i pochi contromano diventano bersaglio facile di vili mani. Mi è piaciuta molto questa riflessione... e volendo dare lei una carezza di condivisione affermo che ""non è importante scoprire chi è quello contromano, se quando procedi vai nella direzione suggerita dal tuo impeto, e non in quella imposta dagli olocenici lavandai di cervelli"" Se il fare dell'attrice di questa poesia è errare... ebbene allora pure io erro sovente"» |
Inserito il 10/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Diabolica mente, erra" di DonnaFPgreeneyed |
«In questa poesia leggo una sofferta preghiera di pace e giustizia... una preghiera che non è rallentata litania ma travolgente susseguirsi di dignitosi urli di dolore che si rincorrono senza dare fiato al lettore, sino a arrivare alla supplica che racchiude speranza e fiducia. Narrato molto apprezzato in una stesura fluida e scorrevole.» |
Inserito il 08/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Il volo del condor" di Giovanni Chianese |
«All'interno di questa poe evidenzio un'interessante riflessione sull'umana incertezza, amabilmente confezionata con attente e ben adagiate parole. Perplesso sulle risposte surrogate alla menta, seguito a leggere affascinato dalle metafore che seguono... sino alla bellissima e significativa chiusa, che svela l'arcano dando più ampia comprensione del messaggio trasmesso. Letta con piacere» |
Inserito il 08/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Remedius" di carla vercelli |
«Questo autore è uno dei tanti che seguo con piacere e ammirazione.
Rasimaco scrive abitualmente con dirette metafore che mai tradiscono la signorile gentilezza che contraddistingue il suo squisito dire.
Commento questa sua ultima in quanto sinceramente colpito dal diverso stile.
Una poesia diretta che colpisce duro, un pugno nello stomaco improvviso che nella metafora della tasca esonda ben oltre agli argini della solita sobrietà di linguaggio.
Devo dire che questa lettura è stata trainante della mia attenzione... mi è piaciuta per la prepotenza espressiva... non me ne voglia l'autore, ma è stata trascinante anche per l'evidente esuberanza di linguaggio che poco si addice al poeta... In medio stat virtus.» |
Inserito il 08/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Propositi e… spropositi " di Rasimaco |
«Seguo da tempo questo originalissimo e interessante autore. Apprezzo di lui l'empatica attenzione estroversa, e come in questo caso ammiro il suo saper analizzare l'aspetto introverso del proprio sentire. Il Bilato narra di un attore sofferente per la perdita di un caro affetto... un amore. Traccia le fasi della caduta urlando la sua amarezza e accarezzando il dolce ricordo ""mi sei anima""... mostra il pentimento e senza perdere di dignità ammette i suoi errori. Evidenzia le ingerenze accorse... e nella metafora del bianco giglio urla d'essere caduto in errore in purezza d'intenti. Nel leggere questa odierna proposta... comprendo il perché del mio affetto verso questo autore assolutamente fuori dalle mie corde. Complimenti» |
Inserito il 08/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Mi sei anima" di Aldo Bilato |
«Quanta energia esonda travolgente da queste parole... Questa poe (alla quale sostituirei la parola coglione) narra di un attore che incastrato fra obblighi acquisiti, e situazione contingente non riesce a cogliere l'inaspettato dono dell'amore. Lontano dal calpestato suolo e offuscato dal riflesso antico sono metafore di un essere nel luogo nel quale non si vorrebbe essere. Questa è la lettura che l'opera del Lomanno mi suggerisce. Ho apprezzato la dialettica diretta di questo testo... ne ho ammirato la fluidità e sono rimasto affascinato dalla prepotenza espressiva... mi permetto qui pubblicamente di invitare l'autore a sostituire con un sinonimo (non letterale) la parola coglione. Non me ne voglia enzo...» |
Inserito il 08/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "(Forse) Non Amo " di EnzoL |
«Che dire di questa lirica se non che d'amore parla e all'amare appartiene. La Barone passa lunghi periodi di silenzio, ai quali segue una sua sempre squisita narrazione. La metafora dell'acqua sporca è geniale nel suo incalzare sino all'immensità espressiva della perfetta chiusa. Tramite i suoi scritti, l'autrice trasmette con eleganti e squisite pennellate, un pensiero semplice e comprensibile di assoluto spessore sentimentale. Lascio qui il mio applauso migliore... a ringraziamento per l'ennesima emozione dolce con la quale l'autrice avvolge il lettore.» |
Inserito il 07/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Bollicine " di Annamaria Barone |
«La gismondi ha il potere di coinvolgermi trascinandomi nella sua sempre dirompente metafora. Dire che questa è bella poesia sarebbe un pleonasma... affermare che questa è poesia che accarezza la lirica è doveroso piacere. Ringrazio l'autrice per questa ennesima piacevole lettura» |
Inserito il 06/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Quel che il cielo non dice " di Clara Gismondi |
«Parole sofferte ed eppur gentili si rincorrono in geometriche metafore... la chiusa è incisiva nel suo essere rivelatrice dell'insieme e il narrato è riprova della squisitezza espressiva di questa elegante autrice.» |
Inserito il 06/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Nel passo lontano" di Silvia De Angelis |
«In te e di te cammino ora impavido e ora vile... forgiato da te ... La ho letta e riletta cercando di leggerne alcuni passi densi d'ermetismo... ovviamente come solito accade ho dato un significato mio alle parole di Veitla. apprezzandone la metafora e la scorrevolezza dell'insieme.» |
Inserito il 06/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Specula" di Veitla |
«Metabolizzare l'evento per poi scriverne?
Dovrebbe essere chiaro a tutti, signor Falaschi in primis che poetare non è esattamente uguale al confezionare un'opera teatrale solitamente generata da un'insieme di persone che ne redige il copione... poetare è esprimere il proprio libero e fluido pensiero su qualsivoglia argomento. Sta poi a chi legge dissentire o meno sul piacere della lettura, senza comunque volere riportare la poesia sul freddo piatto di un'algebrica metabolizzata formula algebrica.
Questa poe del Lomanno abbraccia con dolcezza di un accadere triste, e l'autore con il suo narrato esprime l'urlo di rabbia verso un dolore che condivide nell'animo sensibile... chi metabolizza è già all'arricchente ricostruzione» |
Inserito il 05/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Pioggia" di EnzoL |
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«E' sorprendente la capacità del Lomanno di mutare pelle in continuazione. Questo accadere genera testi di molto diversi l'uno dall'altro, fra questi a volte affiora una vera perla. "Lentamente" è una poesia d'amore di una dolcezza infinita. Strutturata con eleganti metafore pone il lettore di fronte a una squisita lettura che colpisce e affonda il cuore di chi la veste indosso. L'attore di questa lirica espone un'accadimento che seppur non raro è certamente prezioso e coinvolgente. Riprende i binari dell'amore (soffocati dalla routine?) accettando di lasciarsi accompagnare da quell'accadere improvvviso e inaspettato, approdando nel lido delle sue inedite braccia. sino alla successiva rielaborazione dove crea promessa futura di nuove rive» |
Inserito il 01/11/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Lentamente" di EnzoL |
«Di tanto in tanto passo a leggere di questo autore estroverso e del suo gentil narrare di natura e luoghi con eleganza e attenta esposizione. Il Prenna in questo elaborato fissa con geniale intuizione l'accomunarsi dell'arte paesaggistica con la letteratura estroversa, e fa questo con la sua solita squisitezza di forma e linguaggio. Rinnovo i miei complimenti a questo attento e sensibile autore.» |
Inserito il 30/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "En plein air " di Michele Prenna |
«Ho letto più volte consecutive questo tsunami emotivo che precipita prepotentemente dagli occhi al cervello del lettore. Voglio sottolineare l'originalità della narrazione che senza dare fiato scorre impetuosa in un'interessante alveolo espressivo. La metafora è assolutamente consona all'insieme, semplice e diretta colpisce senza dare respiro, amalgamandosi perfettamente con l'insieme che acquisisce fluidità e scorrevolezza a dispetto della lunghezza dei versi e dell'originalità della forma, che richiede maggior attenzione. A mio modesto e opinabile avviso questo elaborato possiede il fascino dell'innovazione senza peraltro portarsi ai limiti che rendono difficoltosa un'analisi oggettiva e non soggettiva. Un plauso all'autore» |
Inserito il 30/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia ""più nessuna donna"" di vinfra47 |
«""Nel dono di te che di me si sazia"" già l'attacco merita plauso per la prepotente capacità espressiva. Di una poe il lettore ne estrapola la parte che meglio indossa... dando all'insieme un significato che non sempre rispecchia quello dell'autore, e io vesto il mio. Veitla narra di un attore alle prese con la contraddittorietà dell'umano fare... tessendo un malinconico e sofferto scenario. ""speranze illuse nel tempo al volgere della sera""» |
Inserito il 30/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Doni " di Veitla |
«Kiaraluna abbraccia con delicatezza un tema al quale sono particolarmente sensibile...""per ogni viso conosciuto [...] spuntano croci innominate.
Le croci innominate aspergono dolore e pianto in sconosciuti giardini di scarsamente illuminate case.
Apprezzo questa poe in quanto l'autrice ha brillantemente evidenziato un recente fatto di cronaca analizzando la dinamica della condivisione del dolore, e nel fare questo ha altresì rimarcato di quelle innominate, ma non certo più lievi croci.
Vorrei evidenziare l'eleganza della metafora e la signorilità dell'insieme, in un dire tutto senza citare alcuno...» |
Inserito il 27/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Ignoti Eroi " di Kiaraluna |
«Una lirica squisita d'ottima forma e fattura che nella scorrevolezza d'eleganti versi suggerisce l'elegante poetare d'altri tempi. I miei più vivi complimenti al Martino, quale capace e attento narratore dell'umano sentire.» |
Inserito il 27/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "L'anziana madre" di Duilio Martino |
«Nell'apparente bieco intristire l'anima contrita si ribella, risorgento a miglior luce. Seguo con attenzione il Lomanno, osservandone la crescita e lo sviluppo. Un poeta è poeta già da quando esprime sentire con scabro e ingenuo linguaggio. Tutti questi sono poeti di se stessi sino al giorno che imparando a raffinare il linguaggio e a rendere incisiva la parola diverranno poeti estroversi. L'autore di questa poe è assolutamente poeta nell'anima capace di emozionare e catalizzare l'altrui sentire... la carne smetterà presto di languire, sollevata e rinfrancata da occhi familiarmente vicini alla sua parola» |
Inserito il 22/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "La Mia Empatia " di EnzoL |
«Molto tempo è passato dall'ultima poesia scritta dalla Fumagalli.
Questa autrice è stellante novelliere di professione e incisiva poeta nell'anima.
Un testo amaro che penetra come una gelida lama nel sentire del lettore... ecco cosa leggo di questa poe... mi sento personalmente materia calzante delle metafore di Elide, e essendo coinvolto emotivamente evito qualunque genere di commento sul contenuto.
Vorrei comunque sottolineare la durezza delle metafore dalla prima strofa sino alla travolgente chiusa "ora il mio niente vive di te".» |
Inserito il 21/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Il mio niente vive di te " di Elide Fumagalli |
«Poesia pubblicata in "natura" che traccia brillanti metafore d'amore rinnovato. L'autrice narra di un accadere gioioso nella ricerca di condivisione del piacere e del benessere. Veitla con geniali metafore descrive AMORE con la "A" maiuscola... amore è essere "patria e viaggio", squisita metafora a definire la serenità e sigurezza del pidessequo alternata con l'entusiasmo della novità e della scoperta. Difatti la chiusa incorona la mia percezione " le tue mani acqua grano e pane che hai miei giorni regalano vita"... se questo non è amore allora never- more in love,» |
Inserito il 18/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "E sale l'alba " di Veitla |
«Devo confessare d'aver conosciuto personalmente questo autore. Sensibile e attento alle miseratezze umane gioca amabilmente con le parole confezionando artifizi mirabolanti. Questa sua ultima è significativa del suo trasformarsi e crescere... il Lomanno acquisisce rapidamente capacità espressiva in un "poetare libero", ovvero al di fuori della metrica e delle regole imposte dalla poesia tradizionale. Estroverso quanto basta e introverso nella misura necessaria a catalizzare la sua percettività propone al pubblico squisite e illuminate riflessioni. Non me ne voglia Enzo se comunque affermo che tale crescita potrebbe divenire più incisiva se costretta entro una più a lungo studiata e approfondita elaborazione.» |
Inserito il 18/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Osservazioni D'Alba " di EnzoL |
«Non v'è dolore più grande... accadimento più temuto e argomentazione volutamente più ignorata di questo accadere che strappa l'anima e il cuore, lasciando un genitore come inutile ghirba colma del nulla. Vivì con questo suo elaborato tratta un'argomentazione da me personalmente più volte cercata, ma mai completata in ragione della mia voluta cecità verso questo divenire nel nulla. Una lirica che nella drammaticità dell'evento riesce a sottolineare l'immensa forza e bellezza di un'anima che ahimè... se ne è andata in un soave frullio d'ali. Un plauso al testo e un abbraccio alla sensibilità dell'autrice» |
Inserito il 16/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Giulia frullio d'ali" di Vivì |
«Nella natura la metafora di un'avvenuto appagamento... inconorazione di un sogno... avvento di un'anelito. Di questa poe mi colpisce l'ottimismo che diaspora libero avvolgendo ogni cosa. Tutti ben sappiamo di quanto ci sia bisogno d'ottimismo a generare un sorriso... e Veitla con questo elaborato mi ha fatto dono d'un bramato sorriso... nel grigio alle spalle un un fiore buca la neve... eccellente» |
Inserito il 15/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Sento primavera " di Veitla |
«Devo dire che seguo da tantissimo tempo questo singolare autore, attratto dalla rara capacità d'esprimere empatia di rara profondità e bellezza. Il Bilato usa un linguaggio e una forma molto particolare. Le parole sono intrecciate con un'inconfondibile e personale tecnica che a volte pare volersi allontanare dalla poesia per approdare alla prosa migliore. Leggere gli elaborati di questo autore, che siano espressi in poesia o in prosa, affascina stimolando l'attenzione... quando espressione poetica tali elaborati sono squisitamente confezionati, quando oltrepassano il confine con la prosa diventano "eccelsa prosa" suggerendo l'aprirsi del sipario su acuti e brillanti monologhi piuttosto che intelligenti interazioni.» |
Inserito il 15/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Versi in divenire " di Aldo Bilato |
«Oltre al classicismo che investe un poetare facilmente raggiungibile, esiste una corrente che definirei "rinnovativa". In questo rinnovamento stelle e vento vengono sostituiti da elementi planetari e le azioni assumono la forma di un più moderno fare. Il punto d'incontro fra le due forme è la metafora come sottolineatura di pensiero. Il Lomanno è indubbiamente poeta oltre al poetare inteso come desiderio d'esprimere emotività (che appartiene a chiuque nella poe abbia cimentarsi), divenendo di fatto pioniere di una sperimentazione che, come in questo caso, esprime poesia lirica. Mi complimento con Enzo invitandolo a perseverare nella sua illuminata ricerca, che a breve lo condurrà a ben più elevate vette.» |
Inserito il 15/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Temp( I)o " di EnzoL |
«Leggendo questa poesia della Vai non posso fare a meno di ripetermi in una mia affermazione... esiste la poesia popolare che semplice e diretta nel linguaggio esprime emozioni in eccesso di prosa. La poesia popolare è la più diffusa e la meglio recepita della poesia dotta e aulica, questa seconda poesia viene definita lirica grazie all'eleganza delle metafore e al linguaggio attento e ricercato. La poesia lirica è certamente la massima espressione del poetare classico e del poetare attuale, marcando il confine che separa un autore comune da un'autore eccelso. Ebbene la Vai scrive poesia lirica, squisita e rara traccia emozioni con l'eleganza di un'acquaforte e il suono di un violino... QUESTA E' LIRICA ECCELSA» |
Inserito il 13/10/2011 da Moreno Tonioni alla poesia "Nella forma di me " di Maria Grazia Vai |
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722 commenti trovati. In questa pagina dal n° 392 al n° 363.
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