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Trovati 1296 commenti di carla vercelli
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| «Affascinante tutta la poesia, in particolare, a mio gusto, la terza strofa, considerazione molto profonda di quanto sia importante per il proprio "riconoscimento" lo specchiarsi nell'anima di un altro, altrimenti si rischia di vagare a vuoto e non trovarsi ben definiti, frammentati.» |
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Inserito il 04/02/2015 da carla vercelli alla poesia "Distante Spazio e Tempo" di Azar Rudif |
| «Apprezzata moltissimo l'autoironia che emerge da questa descrizione del risveglio o meglio dell'essere sbalzato nel "dramma quotidiano", tra l'illusione di produttività e le ultime remore dei sogni in "lune sottili" e "scranno d'oro". "Sardina piegata" oltre che espressione esilarante rende l'idea di un'uniformità a cui volente o nolente si è costretti.» |
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Inserito il 28/01/2015 da carla vercelli alla poesia "Sono produttivo, aimè" di Massimiliano Moresco |
«Effettivamente, per molti, compresa me, la neve, non ha solo un aspetto fiabesco, magico, ma quasi mistico. E' uno spettacolo della natura talmente bello, ci porta in un mondo surreale che ci si chiede di chi sia il merito di tanta bellezza e meraviglia...
Bellissime, tenere immagini in questa poesia, molto apprezzata.» |
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Inserito il 26/01/2015 da carla vercelli alla poesia "Neve" di emiliapoesie39 |
«Ci sono due elementi a me molto cari in questa poesia, la figura della "polena" come un simbolo femminile e sensuale e quella del "cirro messaggero d'amore" e di sereno. Il tutto in una poesia che scorre molto fluida e compatta nello sviluppo delle immagini e delle metafore sino alla bellissima chiusa "dolce sereno che si trastulla/ abbacinandosi nell'estasi/ con noncuranza". L'aggiunta del complemento di modo "con noncuranza" rende appieno il significato della poesia come un invito alla naturalezza dell'amore.
Molto bella ed apprezzata.» |
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Inserito il 26/01/2015 da carla vercelli alla poesia "Marosi" di Umberto De Vita |
«Interessante, altamente poetico, l'uso delle frasi lasciate a metà, come una serie di domande sul destino di un amore che non ha avuto esito felice ed è sepolto tra i ricordi dell'autore. Profondamente piaciute, molto musicali, anche le ripetizioni dei "mai", dei "poi", degli "ormai"... che accentuano le suggestioni dell''arrendersi stanco ad un destino avverso sotto quella nevicata invece indimenticabile di quell'anno.
Molto bella ed apprezzata.» |
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Inserito il 26/01/2015 da carla vercelli alla poesia "La neve dell’87" di Francesco Falconetti |
| «"...m'inventerei una tresca romantica/ di ghiaccio e lune/ più un brivido di fango..." e già solo questi versi s'insinuano nella mente del lettore scardinando le ultime certezze sulla realtà e trascinando in un mondo dove la poesia è ristoro, fantasia, allucinazione, verità, ricerca...» |
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Inserito il 22/01/2015 da carla vercelli alla poesia "Qui il mondo è una nube sgranata" di Rita Stanzione |
«E' un grido liberatorio ed evocativo in una società globalizzata, massificata e pericolosamente, deviatamente individualista come la nostra. Una società in cui regna, dietro l'apparente facile comunicazione, anche a distanza, una grande incomunicabilità delle fondamentali istanze della persona quali le emozioni, i valori, gli ideali. Un cortocircuito che paradossalmente non annienta la distanza dall'altro e non valorizza così neanche la propria interiorità.
Bella e apprezzatissima!» |
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Inserito il 15/01/2015 da carla vercelli alla poesia "Guardami" di Massimiliano Moresco |
| «E' di una bellezza, significato, autoironia, unici dal titolo alla conclusione. "...se da dietro il vetro una lanterna pensa da sole" poi mi ha veramente incantato, insieme alla chiusa. Complimenti a questa strepitosa autrice.» |
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Inserito il 09/01/2015 da carla vercelli alla poesia "Fallout da evento disperso" di Lia |
«Siamo tutti in continua ricerca, infinita, di quello che abbiamo perso e desideriamo ritrovare e forse un giorno ritroveremo... Quale migliore scenario per queste emozioni quello di un cielo stellato dove la nostra fantasia, tra ricordi e auspici, si muta in intensa spiritualità.
Un incanto di poesia.» |
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Inserito il 05/01/2015 da carla vercelli alla poesia "Spirali senza uscita" di Azar Rudif |
| «Incantano e suggestionano le immagini e le metafore utilizzate dal poeta, il cui sguardo si perde nell'orizzonte, si sposta dalla propria città, negli ultimi tempi devastata dalla pioggia, a quella "lumaca" di terra che s'intravede dalla costa e sembra ridare speranza ai piccoli progressi quotidiani per rimettersi in sesto. Apprezzatissima poesia dal contenuto alla forma al lessico.» |
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Inserito il 12/12/2014 da carla vercelli alla poesia "Corsica (visioni d'inverno)" di Massimiliano Moresco |
| «"Amo la mia nave"...che inizio meraviglioso per un viaggio altrettanto meraviglioso quale è la vita, nelle sue tempeste e bonacce... Traspare da questa poesia una gioia di vivere che questo apprezzatissimo poeta sempre comunica al lettore.» |
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Inserito il 10/12/2014 da carla vercelli alla poesia "Amo la mia nave" di Alberto De Matteis |
| «Le cose a volte ci rappresentano, simboleggiano episodi salienti della nostra esistenza, richiamano quell'amore che abbiamo perso, quel luogo che forse mai più rivedremo... E' difficile disfarsi di un pezzo di noi, finché si sovrappone il ricordo a quell'oggetto che ce lo conserva vivido nella mente e soprattutto nel cuore.» |
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Inserito il 10/12/2014 da carla vercelli alla poesia "Le cose " di Carlo Barretta |
| «Il colto, apprezzatissimo Poeta ci regala adesso una poesia con dotti riferimenti sul tema della verità e del suo rapporto con la poesia e la letteratura. Come non si può non essere d'accordo con Pessoa o con Borges e quindi con gli spigliati significativi versi ispirati e densi...? La poesia è finzione, ma la finzione caratterizza anche la vita e, come tale, se la poesia nasconde la verità allo stesso tempo la rivela al lettore ed estimatore.» |
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Inserito il 10/12/2014 da carla vercelli alla poesia "Finzioni" di Antonio Terracciano |
| «Descrizione poetica della desolazione di un terrazzo abbandonato al quale non sembra ridare animo neanche un alito di vento, lieve, ostinato, ma spietato a ricordare che ormai la vita scorre in altri luoghi, in altri tempi. Molto bella!» |
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Inserito il 01/12/2014 da carla vercelli alla poesia "Terrazzo" di Francesco Fabris Manini |
| «Molto, molto bella e interessante... da critico d'arte colto e preparato, con spunti di riflessione estetica... il tutto in una cornice poetica degna di nota.» |
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Inserito il 21/10/2014 da carla vercelli alla poesia "Chicchi di melograno" di Willy Zini |
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| «Delicata, femminile, incisiva, particolare, curatissima. Nel prosieguo espositivo acquista sempre più spessore poetico e centralità del tema fino alla stupenda chiusa.» |
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Inserito il 20/10/2014 da carla vercelli alla poesia "Derma" di Rita Stanzione |
| «Il tempo, invenzione umana, passa velocemente, ma scorre lentamente. Il cielo, comprese le stelle, immortali o morenti, ne forniscono la sua più plausibile rappresentazione che ci è data avere in questa esistenza terrena. Bella e apprezzata poesia.» |
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Inserito il 15/04/2014 da carla vercelli alla poesia "L’ultimo canto di stelle morenti" di Francesco Falconetti |
| «Leggo ora la poesia e la nota dopo aver pubblicato la mia e sono favorevolmente sorpresa dai bei versi che tentano di parlare dell'Amore, in un modo che condivido molto. Complimenti!» |
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Inserito il 12/03/2014 da carla vercelli alla poesia "La grande illusione" di Maurizio Melandri |
| «Leggiadre immagini della natura che riflettono ricordi e conducono a riflessioni sopite, dolci, languide in un susseguirsi di metafore poetiche delicate e sognanti.» |
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Inserito il 08/03/2014 da carla vercelli alla poesia "L'eco dei ricordi" di Freawaru |
| «Bella, emozionante, questa poesia, come le lacrime descritte in versi semplici, ma che hanno la prerogativa, anche minuziosamente descrittiva, di toccare immmediatamente le corde dell'anima e far trapelare da un cuore all'altro la sensibilità di chi scrive.» |
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Inserito il 04/03/2014 da carla vercelli alla poesia "Zingara" di Adriana |
| «Sì, è l'eterno contrasto tra la vita meditativa, contemplativa e quella attiva, contrasto già maturato nella culla della nostra cultura occidentale, l'antica Grecia. Quando, alla fine dell''800 in Germania si dimenticò la dimensione sacrale, se non sacra, delle pagine di Goethe o della musica di Wagner (tanto per citare due geni dell'epoca e del luogo), le vette culturali raggiunte non lasciarono spazio che a discese in cui marciare militarmente (come d'altronde in Russia quando si scordò l'intensa spiritualità dei suoi grandi romanzieri...). Bella riflessione che ne induce inevitabilmente altre, la più collegata e tormentata è forse la contrapposizione tra lo spirito apollineo e quello dionisiaco del grande filosofo tedesco Nietzsche.» |
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Inserito il 11/02/2014 da carla vercelli alla poesia "Germania greca" di Antonio Terracciano |
| «Bella poesia. Michelangelo è forse l'embrione d'artista che c'è in ognuno di noi, sogni destinati a rimanere tali e a rincorrere la perfezione inarrivabile di un'opera incompiuta (la nostra vita), come appunto molte delle opere del genio citato.» |
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Inserito il 10/02/2014 da carla vercelli alla poesia "Michelangelo" di Francesco Falconetti |
| «"Fummo viole in prati non arati", incolti, con la fragilità, il profumo, l'ombra, la bellezza dei fiori più umili, nati per caso, colmi di sogni permanenti e ancora ignoti, anonimi, fummo recisi nei campi di grano del primo sole. Limpida e lucida riflessione sull'esistenza umana che si traduce in raffinata e delicatissima poesia.» |
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Inserito il 22/01/2014 da carla vercelli alla poesia "Fummo viole" di Francesco Fabris Manini |
| «I colori e le emozioni di un amore legate a queste tinte. Ormai lo spazio azzurro intravisto tra pareti bianche è sostituito da un colore dominante, il rosso, che lega una fase antecedente a quella attuale e suggella l'intermittenza perenne del sentimento a favore della passione. Bellissima!» |
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Inserito il 22/01/2014 da carla vercelli alla poesia "Tra il bianco dei muri" di Rita Stanzione |
| «C'è da chiedersi veramente come mai l'uomo, nonostante esperienze precedenti, scelga sempre di seguire Thanatos, l'istinto di morte, piuttosto che Eros, l'istinto di vita e per lo più mistifichi l'istinto distruttivo in esperienze apparentemente soddisfacenti come l'alcool e le droghe. Poesia che fa incursione in studi psicanalitici e nei versi finali dona una originale risposta.» |
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Inserito il 28/06/2012 da carla vercelli alla poesia "Postbellici" di Antonio Terracciano |
«Bellissimi questi versi "Amore del mio inverno, tu fosti la mia primavera..."
Un amore che non si aspetta più in una stagione inclemente e che proprio inaspettatamente arriva, a togliere rimpianti e a ridare la gioia di vivere. Graditissima!» |
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Inserito il 28/06/2012 da carla vercelli alla poesia "Amore del mio inverno" di Bruno Leopardi |
| «La simbologia del delfino è varia e complicata sin dall'antichità. Mi sembra di intuire che in questa bella poesia d'introspezione il delfino stia a simboleggiare l'innocenza perduta in un mondo che non valorizza mai sufficientemente la tendenza al gioco, alla creatività, alle emozioni, agli affetti. Mia personale interpretazione di versi molto piacevoli.» |
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Inserito il 28/06/2012 da carla vercelli alla poesia "Per un delfino" di Francesco Fabris Manini |
| «Sempre incantevoli dal punto di vista formale e densi di significato i versi di questo poeta tra valori del passato e incanto poetico, chiusa splendida. Bellissimo sonetto.» |
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Inserito il 28/06/2012 da carla vercelli alla poesia "Enigmatico padre (Sonetto)" di Duilio Martino |
| «I poeti hanno sempre dedicato pensieri ai nostri piccoli amici animali che condividono con noi la quotidianità e anche il dolore, come in questi dolci, semplici versi rivolti ad un pettirosso dalla vita spezzata. Graditissima!» |
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Inserito il 26/05/2012 da carla vercelli alla poesia "Amico pettirosso" di Alberto De Matteis |
| «Una poesia introspettiva che tratteggia uno stato di calma dell'anima che si scopre sorpresa di fronte alla chiarezza della primavera e all'inutilità delle parole talmente è pregna l'atmosfera di una indifferenza alla terra e di una tensione positiva verso il cielo, verso "una diversa sera". Bellissima.» |
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Inserito il 26/05/2012 da carla vercelli alla poesia "Calma" di Francesco Fabris Manini |
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