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Trovati 1296 commenti di carla vercelli
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«Essendo nata negli anni '60 sono una cultrice della minigonna già da quando avevo quattordici anni (e la porto ancora adesso che ne ho cinquantacinque).
Gli eccessi in ogni campo determinano, chiamamoli "ripensamenti"...Non so se sono dei regressi o involuzioni, so solo, per esempio, che in arte alla fine degli anni '70, dopo anni d'installazioni e "ready -made" si proclamò col postmoderno il cosidetto "ritorno alla pittura", che alcuni attuarono, altri no... Tutto sta a quello che si vuole comunicare: bisogna usare la forma espressiva più adatta al contenuto...
Riflessione molto apprezzata!» |
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Inserito il 04/11/2016 da carla vercelli alla poesia "Disquisizione a partire dalla minigonna" di Antonio Terracciano |
«Delizioso pegno d'amore: coralli rosa come il colore fresco dell'amata, con qualche grano di sofferenza, da custodire gelosamente sul cuore e guardare ogni volta che il pensiero d'amore si affaccia con pudore e sentimento.
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 03/11/2016 da carla vercelli alla poesia "Coralli rosa" di Francesco Fabris Manini |
«"... vi par poco se l'ho nomato amore?..." No, Poeta non è poco, è tanto, è tutto...
La rima cuore amore è sempre una delle più antiche e difficili del mondo (come diceva Saba a proposito della rima fiore amore), ma in questa bellissima dedica il poeta coniuga e declina ancora una volta in modo superlativo questa rima e ne fa partecipe il lettore che affabilmente si riconosce.
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 03/11/2016 da carla vercelli alla poesia "Sentire ancora il battito del cuore" di Alberto De Matteis |
«Descritta minuziosamente la doverosa visita ai cimiteri, di questi giorni, in
un'atmosfera ascendente di smarrimento e di riflessione sulla precarietà dell'esistenza stessa. I particolari naturali e degli atteggiamenti rispecchiano gli stati d'animo tenebrosi e tristi che ci attanagliano in questi frangenti.
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 01/11/2016 da carla vercelli alla poesia "Commemorazione dei defunti" di emiliapoesie39 |
«Bellissima questa ripresa de "L'Azur" e del pensiero di Mallarmé andando a studiare l'etimologia della parola Azur in Hazard, azzardo. "Un tiro di dadi non abolirà mai l'azzardo" come a dire che il caso non esaurirà mai qualcosa di più sfuggente ed infinito come il Cielo. Per alcuni il Cielo è Caso, per altri Fato, per altri ancora Provvidenza. In Mallarmè il concetto cromatico dell'Azzurro è quasi ossessione, tormento, ricerca spasmodica della Bellezza.
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 31/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Divino Mallarmé!" di Antonio Terracciano |
«Halloween è una festa di origine celtica che ha una lunga tradizione anglossassone, ma da noi, secondo me, è semplicemente ridicola. Sembra un Carnevale anzitempo proprio in giorni che dovrebbero essere invece dedicati alla preghiera, al ricordo di chi non c'è più, al pensiero vero e profondo sulla morte. Meglio le nostre tradizioni, varie da regione a regione, così sapientemente e delicatamente descritte dal poeta.
Vivi complimenti!» |
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Inserito il 31/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Halloween? No grazie!" di Eolo |
«" Si smemora e mi consola l'aura dolce all'ombra dei tigli fuorimano..."
Molto belli questi versi nella poesia di impressioni- introspezione appena letta.
"Tutto il resto m'inebria nell'assonnata via..." continua. C'è una scissione nell'anima del poeta determinata da quella crepa. La natura da scoprire fuorimano offre una consolazione al proprio dolore e tutto il resto ha invece un effetto inebriante, quasi d'anestetico inappropiato.
Molto molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 28/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Una crepa nell’anima" di Umberto De Vita |
«"Scegliere l'afonia, lo sa bene, è preferire il Limbo al Paradiso..." bello in particolare questo passaggio a delineare una situazione d'incertezza in cui si preferisce non scegliere tra due possibilità e come soluzione migliore scegliere una terza soluzione, che toglie ogni merito o colpa nella scelta e attribuisce il tutto al Caso... Situazione sperimentata quasi quotidianamente, direi...
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 23/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Meglio il trivio" di Silvana Poccioni |
«Bello, calibrato, studiato dall'autrice con raffinatezza di lessico e proprietà descrittiva questo contrasto tra l'abbaglio del raggio accecante del sole e il bozzolo del buio interiore. L'essenza sta in quanta luce riusciamo a far trapelare in noi...
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 21/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Luce" di Daniela Dessì |
«Credo personalmente che uno dei migliori pregi della poesia sia quello di evocazione di una certa "misteriosità" e possibilità di varie interpretazioni nel proseguire dei versi... Questa poesia, già a partire dal titolo, sembra fissare un particolare momento del tempo, di cui poi si trova pochissima traccia nel testo e quindi induce il lettore su plurime strade di lettura e d'emozione.
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 21/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Primo quarto d'autunno" di Rita Stanzione |
«Splendida l'immagine dell'ape che svolazza quasi disorientata in quel vento che domina sulle colline rosseggianti dell'autunno, quasi a chiedersi se questa sia la sua stagione... No i fiori, le rose avvinte ai tralci della vite, il loro dolce nettare, i colori freschi dei prati sono tutti rimandati alla primavera: adesso è quasi inverno, rimangono sparsi acini d'uva da suggere dai raspi rinsecchiti, mentre un tramonto, forse, esalta ancora di più le sfumature rossastre delle colline.
Bellissimo, piaciuto moltissimo!» |
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Inserito il 21/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Quasi inverno" di Francesco Falconetti |
«Penso che uno dei complimenti più belli che possa ricevere una donna (in questo caso l'amore ideale del poeta) sia quello di "Luminosa", come una stella appunto o la luna, comunque un astro che guida il cammino, un essere che sprigiona luce, e senza la luce è impossibile vivere, amare, sognare...
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 20/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Luminosa" di Francesco Rossi |
«Il perdono e la misericordia sono più divini che umani... Ma chi crede (e non solo) è profondamente tenuto a seguire la condotta esemplare di vita che ha tenuto Gesù Cristo in un cammino, non facile, di totale rinnovamento del suo essere e del mondo circostante. L'uomo, da solo, può salvarsi solo sino ad un certo punto. Anche la cosidetta "giustizia" lascia molto a desiderare, così come altri presunti ideali di libertà e di uguaglianza (io credo nell'inestinguibile importanza e valore delle differenze, per esempio). È solo la fratellanza che ci salverà, quindi la consapevolezza di essere fratelli perché tutti figli di uno stesso Padre misericordioso.
Versi concisi e apprezzati che fanno riflettere sul rapporto col Soprannaturale.» |
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Inserito il 20/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Ti perdono... comunque!" di Luciano Capaldo |
«Per quanto mi riguarda il tempo non è né colpevole, né innocente. Il tempo è "assolutamente relativo", dipende come lo si impiega, non fugge, né si ferma ma "scorre nello spazio intenso della vita".
Versi apprezzati che inducono riflessioni!» |
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Inserito il 18/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Il tempo (colpevole o innocente?)" di Rasimaco |
«Interessante, sia dal punto di vista introspettivo che poetico.
Vi scorgo un cortocircuito mentale, un'asintonia con quello che circonda... un mattino denso di luce che l'autore sente senza passi, quindi percepisce senza futuro il giorno, cristallizato in quell'attimo del risveglio che lo lascia attonito...
Metafore forse troppo dense quelle usate, ma sicuramente apprezzabilissime
per descrivere uno stato d'animo che confina con la depressione, a mio avviso, o almeno è male- molto oscuro- di vivere. (Bisogna invece far entrare la luce e i colori dentro di noi.)
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 17/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Mattino (senza passi)" di andrea ristori |
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«Cercare "la conca mite del tempo" non è facilissimo... Di solito il tempo è tiranno...
ma ci tocca farlo, soprattutto da quando il tempo diventa alla rovescia...
Notevole poesia densa di metafore che meravigliano ed entusiasmano il lettore!» |
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Inserito il 17/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Inesorabili flussi" di Rita Stanzione |
«"...le rose abbracciate..."
"...talvolta si avverte frescura anche sulle sponde del cuore..."
" e s'ode un nitrire di cavalli che scuotono l'aria rarefatta..."
Solo tre delle immagini che mi hanno particolarmente colpito di questa vivida descrizione del mese di ottobre che procede tra l'inizio del freddo, i suoi charoscuri, i colori ambrati delle campagne.
Trovo molto indicata, consona, efficace, l'immagine conclusiva dei cavalli a rappresentare lo smarrimento dell'animo.
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 17/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Ottobre" di Umberto De Vita |
«Un bellissimo viaggio interiore d'amicizia, di perdita, di sconforto e anche di rinascita, tradotto in splendide, tenere immagini e in un verseggiare coinvolgente
e appropriato.
Complimenti!» |
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Inserito il 15/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Il cammino degli dei" di Merlino |
«In arte, come in poesia, quello che era "moderno", diventa presto "classico". Quasimodo, Montale, Ungaretti, gli ermetici citati da Terracciano, sono ormai dei classici. Tutti però conoscevano senz'altro la poesia di forma classica o meglio la poesia con metrica classica. Penso per esempio all'uso delle rime, anche posposte di parecchi versi, da parte di Montale, la sua tempra filologica. Opppure alle varie versioni di Quasimodo di poesie di Alceone e di Saffo. Penso ancora al grande Umberto Saba che non disdegnava i sonetti e in questa forma apparentemente popolare scriveva cose egregie di una profondità inaudita!
Più che rianimarla, la poesia di metrica classica, bisognerebbe conoscerla e poi fare quello che si vuole!
Apprezzata!» |
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Inserito il 15/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Auspicio" di Antonio Terracciano |
«Mi piace la mescolanza di "sogni passati e odierni desideri"... in una "simbiosi di momenti indimenticabili"...Il tutto sulle note di una melodia, una canzone, un componimento musicale che ci fa rivivere attimi del passato e rinverdisce le nostre aspirazioni. È' proprio vero: la musica può scatenare tutto questo. Ci fa assaporare appieno il presente, sempre sospeso tra quello che è stato e quello che sarà.
Molto apprezzata!» |
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Inserito il 14/10/2016 da carla vercelli alla poesia "DO RE MI FA SOL LA SI (note musicali)" di Maria Luisa Bandiera |
«Quando si legge Lia bisogna essere corredati piacevolmente di una buona dose di cultura e d'ironia. Ora, di primo acchito sorge la domanda: "Lady Wilson, chi era costei?" Ma semplicemente un tipo di boungavillea ispirata a qualche gentildonna inglese!
Bellissimo Haiku nello stile personalissimo e unico della poetessa!» |
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Inserito il 13/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Benché Ottobre" di Lia |
| «C'è una famosa frase di Cesare Pavese che scrive: "Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti." La poesia dell'autore mi ha comunicato le stesse sensazioni dell'aforisma di Pavese e per questo apprezzo!» |
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Inserito il 12/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Il mio paese" di Francesco Rossi |
«Si ama solo chi non si può avere del tutto... è il destino del desiderio amoroso e ciò che lo rende palpitante e sempre vivo.
Splendidi versi, da conservare, rileggere e rileggere per assaporarne la maestria, l'eleganza e la profonda amarezza che li pervadono.» |
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Inserito il 12/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Non saprò mai" di Gesuino Curreli |
«Come non amare, ricordare e poetare l'Andalusia!
Siviglia, Cordova, Granada, tanto per citare le città, con i loro giardini unici, i loro monumenti in stile mudejar, le loro moschee, le fortezze, i quartieri arabi e giudaici... Terra meravigliosa di sole, folklore, anima mediterranea e cuore pulsante della Spagna. Terra anche di poeti e di filosofi! Una delle più belle vacanze della mia vita: il tempo trascorso per me in Andalusia è stato un tempo di particolare felicità, curiosità e spensieratezza.
Per questo apprezzo moltissimo questi versi!» |
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Inserito il 12/10/2016 da carla vercelli alla poesia "L'Andalusia" di Antonio Guarracino |
«Bello e apprezzato il contrasto fra il secondo e il terzo verso: la speranza umida che offre quasi un'idea di nebbiosità morbida e la rottura angolosa e spietata dei ricordi che si riallaccia invece al primo verso, la caduta delle foglie. Credo che per questo sia un vero Haiku!
!» |
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Inserito il 11/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Caduco... autunno" di Luciano Capaldo |
«La nota mi depista un pochino dall'apprezzamento della poesia che trovo già bellissima in sé, densa di splendide immagini, anche sensuali, pregna d'amore e di profondo legame con la persona amata.
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 10/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Sussulto" di Daniele miraflores |
«Ancora una volta la poetessa ci stupisce e incanta... Basta rileggere le metafore usate per rendersi conto di quanto fascino emanino questi versi sospesi tra la consapevolezza della fine (gli asfodeli sono per eccellenza i fiori dei morti) e l'etereità di qualcosa che non conosciamo ancora, ricercato ostinatamente quasi "con il coraggio degli astronomi"...
Bellissima!» |
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Inserito il 09/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Con il coraggio degli astronomi" di Rita Stanzione |
«È una poesia che, nonostante sia stata scritta su commissione (o forse proprio per questo), come precisa il poeta nella considerazione, sprigiona una grande sensualità ed amore in cui universalmente il lettore o la lettrice può riconoscersi. Mi piace in particolare l'ultimo verso: dopo il coinvolgimento passionale il poeta esprime il desiderio di fuggire con l'amata "là, dove il cuore trovi pace." La trovo una chiusa fantastica che cesella ulteriormente l'Eros dei versi precedenti.
Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 04/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Come vorrei" di Umberto De Vita |
«Molto originale nella forma e proiettata nel futuro per il contenuto; velata di tristezza e allo stesso tempo ricca di deliziosi particolari che riguardano la figlia (mi pare di intendere). Questi particolari, soprattutto aggettivi, sono messi tra parentesi e danno ai versi una forma frammentaria e d'incertezza che è tutt'uno col contenuto.
Interessante sperimentazione poetica!» |
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Inserito il 04/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Domani, ciao" di Francesco Falconetti |
«L'estate è sempre una stagione da rimpiangere (nonostante magari sia stata afosa), coi suoi colori vividi, la chiarità delle sue giornate, la natura che è al suo culmine, la voglia di vivere che l'accompagna... E il mese di settembre, particolarmente, è il tempo di passaggio alla stagione successiva, più tenue, sbiadita, certamente più propensa alla malinconia e al ripiegamento su se stessi.
La poesia delinea nitidamente questo passaggio in semplici ma suggestive immagini.» |
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Inserito il 04/10/2016 da carla vercelli alla poesia "Fine estate" di emiliapoesie39 |
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