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Trovati 1294 commenti di carla vercelli
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«Le prime due strofe esprimono una fantasia/riflessione sul desiderio di guardare il mondo, camminare in esso con il corpo ipotetico della poesia che è l'eco dell'anima; la terza strofa si focalizza invece sul fatto che la poesia non è per tutti, è di nicchia, è per chi ha cuore speme fede; l'ultima strofa pone l'accento infine sul momento della fruizione poetica: la poesia che non è più propria, ma diventa di chi passa per caso ed ascolta un verso prima dell'oblio. Nella chiusa, come in tutta la poesia, le parole e le metafore sono scelte con cura per evocare suggestioni così particolari e significative da rendere i versi una delle più belle "metapoesie" che abbia mai letto, deliziosamente intima, ma anche proprio "corposa", profonda.» |
Inserito il 25/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Se la Poesia avesse un corpo" di Rosetta Sacchi |
«Una poesia di forte impatto emozionale nello stile originale e fantasioso del poeta. L'accenno alla transiberiana, particolarmente, trasporta in un altrove dove probabilmente quello spazio vuoto si riempirebbe. Molto interessante anche la lunghezza visiva dei versi. I prime tre a scala discendente. Il penultimo contratto, come se si tentasse di fermare quel tempo di cui si accenna nel rigo, l'ultimo dilatato come lo spazio vuoto che suggella la distanza dall'amata. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 25/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Lo spazio vuoto" di Aldo Bilato |
«Effettivamente quando si legge Alda Merini si rimane coinvolti e colpiti dal suo misticismo, soprattutto negli ultimi testi, sempre intercalato da una carnalità prorompente. Come sottolinea la brava poetessa è forse questa sua condizione esistenziale di "mente che vacilla" che ha preso per mano la Merini e l'ha condotta sui sentieri del cuore, facendole scrivere libri sublimi come "Canto di una creatura", dedicato a San Francesco. L'abbandono all'inconoscibile e al suo io migliore l'ha consacrata per l'eternità e l'ha ripagata delle sue umane sofferenze. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 23/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Al confine dell’eternità" di Sara Acireale |
«Il cambiamento caratterizza la vita e anche il pensiero: tutto si trasforma, tutto diviene, tutto scorre... Dall'essere al nulla c'è di mezzo la vita della farfalla, il suo mutamento da crisalide a vanessa, le nostre vite, i nostri cambiamenti... Se non riconosciamo questo la staticità si impossessa di noi e il rischio di rimanere uguali è quello che proviamo guardandoci in giro, talvolta... stessi errori dell'umanità da secoli a questa parte. Dovremmo riuscire a cambiare le idee, ma non i principi, i valori, ciò che ci fa star bene insieme nel senso più alto del termine. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 23/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Il destino delle farfalle" di Cristiano De Marchi |
«Un elemento tipicamente femminile, le scarpe col tacco, a suscitare fantasie di baci, aquiloni e carezze, sognati. La camminata di questa donna mi fa immaginare una piazza assolata dal primo sole dell'alba e un risveglio sulle ali della sensualità, anche solo pensata. Efficace il modo di proporre le parentesi da parte del poeta, offre un senso di incertezza e beatitudine non palesemente dichiarata da parte degli astanti, mentre la camminata della protagonista è spedita, dato il ticchettio udito delle scarpe. Le calzature sono un simbolo erotico notevolissimo (a volte diventano, in casi al limite della patologia, dei veri e propri feticci) e la poesia ne evidenzia le sfumature di desiderio suscitato. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 23/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Luci d’aurora" di Francesco Falconetti |
«Meraviglioso questo "incanto del mare", paragonato alla vita stessa con la sua immensità, le sue tempeste, le maree, la piena, l'inquietudine... quella sabbia che scorre fra le dita come i granellini di una clessidra a segnare il tempo nell'affanno del cuore... La chiusa poi è bellissima: "il bene celato nel profondo", come il mare custode di segreti, meraviglie, tesori sul fondale. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 23/03/2017 da carla vercelli alla poesia "L'incanto del mare" di Gianfranco La Rosa |
«Bellissima questa libera rielaborazione di un sonetto di Luis de Gongora, uno dei poeti del Siglo de Oro spagnolo, il periodo di maggior gloria politica e anche culturale per la Spagna. Nei versi, ben rimati e scritti, idealizzazione della figura femminile che non a caso fa porre questa poesia nella categoria spiritualità. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 23/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Ingenua bellezza" di Aldo Cerri |
«Proprio in questi giorni sto notando il mio usignolo giapponese che è in fibrillazione perché sente e ascolta gli altri uccellini sui rami delle piante nel giardino e risponde loro con estremo impeto e melodia, come farà anche più avanti, proprio alle soglie dell'estate. La primavera è anche questo: una sinfonia dove prendono vita canti e si animano presenze sinora assopite. La poesia del nostro autore mi ricorda la musica di Vivaldi e mi fa rivivere belle sensazioni personali. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 23/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Di ramo in ramo" di Umberto De Vita |
«Parlare di sé scrutandosi a fondo, come si guarda il buio, percependo una sinestesia, quasi si ascoltasse con gli occhi e le parole dette e ridette avessero infine un senso, una ragione...
Quella stessa ragione che si conosce, ma talvolta si è negata quando non c'è stato bisogno di capire perché si è vissuto un sogno...
Poesia introspettiva di grande fascino, molto apprezzata!» |
Inserito il 21/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Parlo... parlo di me" di Antonio Biancolillo |
«In pochi versi tutto il degrado delle periferie delle città. In quella "Notte di persone" e in quegli "Incontri di occhi" e "Pensieri fuggiti" tutta la ricerca vana della comunicazione. Non è possibile relazionarsi in un modo costruttivo e civile agli altri quando l'ambiente architettonico e sociale è visiblmente degradato. Si rischia di compiere viaggi senza destinazione, senza una meta. Il centro della città diventa l'unico fulcro sicuro e allontanarsi da esso è immergersi in una realtà dolorosa. Tutta la città dovrebbe essere un giardino di cura e attenzione per ogni particolare. Invece... Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 21/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Periferie" di Claudio Giussani |
«"...sono spuntate spine... a frammentare luce di giubilo e spade di stelle..." uno dei magnifici passaggi della bellissima poesia di ribellione. Un grido accorato della poetessa per la propria amata terra. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 21/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Sandalo" di Marinella Fois |
«"...e fugge il cuscino di una viola/ che si riposa sola..." anche la violetta è spaventata dal canto sgraziato del corvo che sembra far ritornare l'inverno. Il poeta si chiede se anche la Primavera lo senta e lo ascolti, lei ornata di fiori, lì lì per sbocciare in ogni dove, ascolta quel garrulo, petulante canto del corvo che esalta la notte e non il sole? Molto bella la sequenza di domande, i puntini di sospensione, la lunghezza variegata dei versi e le rime!» |
Inserito il 21/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Il Lamento di un Corvo" di Massimiliano Zaino |
«Poesia centrata sulle sensazioni emanate dalla visione della pioggia, ed esattamente "il modo in cui piove" che talvolta suggerisce la percezione di un movimento universale di caduta e di vuoto, dal più piccolo essere vivente al mare persino, sembrano precipitare... Suggestive, efficaci le immagini, ben assestate le parole che creano uno splendido effetto poetico. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 21/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Il modo in cui piove" di NicolaGiordano |
«Talvolta gli errori e le mancanze del passato ci tormentano, vividi come se gli eventi fossero appena trascorsi. Se non riusciamo col nostro presente a spiegare il passato (è sempre meglio che non viceversa: spiegare il presente col passato...) allora è preferibile che una fitta condensa di dimenticanza, una nube bassa di oblio li avvolga come una nebbia, simile a quella nebbia atmosferica che assillava il poeta nel tragitto percorso in anni giovanili. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 20/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Nebbia" di Antonio Terracciano |
«"...arrivi quali livido di marzo..." e poi "...radura che profuma d'abbandono..." si avverte in questi versi tutta la contraddizione dell'amore, di pari passo con le incertezze suscitate dall'ambiente naturale e dallo scorrere delle stagioni. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 20/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Tra i pioppi" di Rita Stanzione |
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«Credo che maggio sia un mese fantastico, come sottolineano anche i versi del poeta, non solo per l'aspetto metereologico, ma per quel vissuto di tempo sospeso, annuncio dell'estate e di profumi, abbandono ormai definitivo del languore dell'inverno. Molto efficace tutta la poesia in particolare l'immagine del cigolio della carrucola: offre quasi l'idea del tempo che scorre lentamente perché maggio è un mese talmente bello che va assaporato in tutte le sue sfumature.» |
Inserito il 16/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Maggio" di Umberto De Vita |
«Mi piace moltissimo questo Haiku che paragona le primule gialle a gocce di sole. Anche il trattino, secondo me, è messo al posto giusto e crea la giusta tensione fra il secondo verso e l'ultimo, riallacciato al primo. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 16/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Gocce di sole" di enza fontana |
«Purtroppo il tifo contro la squadra avversaria e non quello a favore della propria è un fenomeno molto diffuso soprattutto nel calcio. Ogni volta che si giocano partite immancabilmente si assiste ad episodi di violenza. Devono comunque esistere delle connivenze oscure, come evidenzia anche la poesia, fra la stampa, le stesse forze dell'ordine e gli ultras, dato che, per esempio, non si capisce come persone normali vengono perquisite all'ingresso e private persino di una bottiglietta d'acqua e orde di cosiddetti tifosi riescano ad entrare negli stadi con lacrimogeni, petardi, coltelli e quant'altro... Apprezzo la poesia di cronaca e ribellione e incoraggio il poeta a scrivere in rima. Si legge molto volentieri!» |
Inserito il 16/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Ultras e eunuchi" di Franco Campana |
«Vero è che l'amore ha un odore, rimane a profumare i capelli, la pelle, le mani... quando il ricordo non sfuma e ogni momento apre al futuro come se fosse perennemente un'alba nuova che esala vapori e induce sensazioni meravigliose di appagamento e continuità. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 16/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Vapori d'alba " di Rita Stanzione |
«Pare un flash di un tempo perduto, probabimente quello del liceo, fra poeti latini e tentativi di tenersi astratto... in mezzo scorre comunque la vita, rappresentata dagli schiamazzi di quei bambini. Un angulus, una prospettiva poetica molto particolare ed apprezzata!» |
Inserito il 16/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Angulus" di Giovanni Perri |
«Una fantasia che contiene un'invocazione, una supplica d'amore... l'invito all'amato di pronunciare il proprio nome. Il nome è sempre importante, ci fa riconoscere, ci rende unici, esistenti, essenti... Palpabili le emozioni percepite dal lettore nel prosieguo dei versi. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 16/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Dillo" di Lia |
«Una fiaba sotto forma di filastrocca ad ottonari liberi, che insegna il rispetto del tempo naturale degli eventi: la farfalla non è ancora pronta per uscire dal suo bozzolo, solo quando lo sarà, potrà volare finalmente libera nel cielo. Ma c'è anche l'insegnamento della speranza tra i versi: il bambino sensibile e intelligente la saluta con la mano dal suo piccolo tugurio, immaginando che anche per lui arriveranno tempi più propizi e potrà spiegare infine le ali in un mondo migliore. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 16/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Il bambino e la farfalla " di Alberto De Matteis |
«"...principessa delle barche e delle reti..." già questo appellativo rivolto dal poeta all'amata è denso di poesia. Senza contare le altre immagini precedenti e successive condotte tutte sulla metafora del mare, dell'uomo marinaio e della donna terraferma come se fosse una nuova India da scoprire sulla tolda di un brigantino, ma in realtà la vera marinaia è lei! Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 14/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Pensieri sottili d'amore" di Pier Giorgio Cadeddu |
«Uno stato d'animo che la brava poetessa comunica con espressività e significato. La maschera quotidiana può essere il miglior inganno per sfuggire al dolore, a uno scompiglio interiore che a volte non dà tregua. A lungo andare quel sorriso da finto si tramuterà in autentico, ne sono sicura. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 14/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Nel mio inquieto vivere" di Nadia Mazzocco |
«"...obbedienti ad un Dio privato..." fra i numerosi splendidi passaggi dell'ottima poesia mi ha colpito particolarmente. Forse è meglio non averlo un Dio privato, non avere nessun Dio di tal sorta, ma avere una coscienza, vincere quel relativismo imperante che ci caratterizza e intraprendere il cammino orgogliosi della strada percorsa e di quella ancora da compiere, pur consapevoli delle nostre fragilità. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 14/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Tutte le vie del mondo" di Pagu |
«Un acuto contrasto fra le prime due strofe quasi idilliache di descrizione della primavera imminente e l'ultima in cui invece si evoca un fatto increscioso come il saccheggio dei fondali marini. Forse questo è anche uno dei mali minori (se pensiamo all'inquinamento e alla speculazione edilizia, per esempio), comunque la sensibiltà del poeta non è indifferente al minimo atto di violenza verso la natura. La natura stessa si ribella, se l'uomo non la rispetta. Ottimo lessico, sapiente e accorata evocazione di ogni momento primaverile e partecipazione emotiva a conclusione. Molto apprezzata!» |
Inserito il 14/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Natura violentata" di Umberto De Vita |
«In fondo la vita è costituita di attimi... a sera, forse, ce se ne rende conto, e l'indomani è lì pronto ad essere vissuto "apparecchiato di sillabe", come scrive la poetessa per vivere a "tre (o infinite) dimensioni."
Metafore suggestive, linguaggio efficace e chiusa splendida!» |
Inserito il 11/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Dimensioni vaste d'attimi" di Rita Stanzione |
«Involuzione di una certa qual modernità, anche personale, che si tramuta da progresso a nichilismo e corsa contro il tempo. Un mondo che da schietto e lento diventa figlio del sospetto e caotico. A parte il contenuto, molto bella l'esposizione, anche dal punto di vista visivo, in un crescendo di suspence che interessa e coinvolge il lettore. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 10/03/2017 da carla vercelli alla poesia "La mia modernità" di Filippo Di Lella |
«Nonostante l'apparente lunghezza del testo si legge tutta d'un fiato lasciando incantati e sorpresi, anche visivamente parlando, con tenere e forti immagini primaverili. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 10/03/2017 da carla vercelli alla poesia "La Primavera" di Massimiliano Zaino |
«Pur non condividendo, per mia esperienza personale, le riflessioni postate dalla poetessa, apprezzo il suo modo di scrivere, chiaro e introspettivo. Stavolta gli ultimi versi aprono a considerazioni sulle quali vorrei soffermarmi. La poetessa afferma che la parola è vana per i poveri di spirito e ha senso solo se uno sa capire... Su questo sono pienamente d'accordo. Le parole hanno un'intrinseca vanità che è molto evidente soprattutto nei rapporti d'amicizia e d'amore. Solo i gesti denotano le vere intenzioni degli interlocutori. In genere non bisogna mai guardare quello che una persona dice piuttosto quello che fa. Non si sbaglia mai così, almeno secondo la mia esperienza, nel giudicare i veri amici! Molto piaciuta ed apprezzata!» |
Inserito il 10/03/2017 da carla vercelli alla poesia "Quale amicizia!" di Rosetta Sacchi |
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