«Quante volte ho tentato di spogliare il suo io, quante volte mi sono spogliata del mio, per rivestirlo dei miei colori... Ma non ci sono riuscita. Lui ha tenuto la sua corazza, io, nuda, vago ancora per le strade in cerca di riparo... Chissà se, invece, le tue parole avranno l'effetto desiderato...» |
Inserito il 21/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vorrei...!" di Rosy Marchettini |
«Apparentemente sembrano le considerazioni di uno "sfigato". In realtà esprimono l'amarezza del disincanto nei confronti di una vita che aveva promesso di insegnare a volare e poi ha lasciato ad annaspare nella melma. C'è però una contraddizione nei versi dell'autore: come fa ad affermare di scrivere con il cuore se cuore fa rima con amore? Forse tutte queste scuse sono soltanto alibi per nascondere un cuore grande, ma estremamente sospettoso, che per paura di soffrire preferisce affermare di non esistere. Noi, intanto, ci accontentiamo di leggere le sue parole, in attesa che cambi idea.» |
Inserito il 21/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Chi ha incastrato Giulietta e Romeo?" di Sergio Melchiorre |
«Le campane: antico mass media. La gente sapeva riconoscere il messaggio trasmesso da quei rintocchi e si sentiva comunità. Annunciavano la vitae la morte, il pericolo e la gioia. Scandivano il tempo che passa. Ora, soprattutto in città, vengono trasmessi rintocchi artificiali e si fanno polemiche sui decibel. Fortunatamente vivo in un piccolo paese, dove mi piace riconoscere addirittura il suono delle campane degli altri paesi, che si rincorrono dalle rive opposte del lago.» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Malinconia" di Francesco Fabris Manini |
«Inno tenero, soave e delicatissimo, fragile e prezioso come filigrana. L'amicizia meriterebbe d'esser cantata più spesso e con la medesima passione dell'amore, perché altro non è che la sua parte migliore.» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il mio tesoro nascosto" di Carmelita Morreale |
«E io penso a "West side story" e a tutte le tragiche storie di periferia e di emarginazione alle quali ci siamo talmente abituati da ascoltarle guardando distrattamente la tv con la tazzina di caffè tra le mani! Mi complimento con l'autore/trice per il coraggio dei suoi versi di denuncia!» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Giulietta + romeo" di Mavec |
«Ecco: vedo due mani, con ago di cristallo e filo di seta, che prendono le tue ali e pazientemente le ricuciono, piuma dopo piuma. Poi ti insegneranno a volare ancora, accompagnandoti durante il decolo, per poi lasciarti andare... Sarai tu, loro lo sanno, a planare nuovamente, se lo vorrai...» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Refoli di vento" di Maria Grazia Vai |
«E' quell'abbraccio dell'anima, che vorremmo sentire, che è così difficile trovare in un nuovo amore... Forse perché non siamo più adolescenti e ormai la nostra corazza è più che mai inviolabile... Perché rischiare ancora? Perché non siamo capaci di rinunciare ai sentimenti. Allora non resta altro che mettersi in ascolto...» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Solamente Tua" di Rosy Marchettini |
«Ho pensato di affondare i denti in uno di quei pensieri, per scoprirne il ripieno. Poi mi sono accorta di qualcosa che non mi piaceva, come quando si toglie l'uvetta dal panettone perché al nostro palato ha un sapore acidulo. Fuor di metafora, a volte è necessario far pulizia nella nostra coscienza, togliendo i rimorsi inutili, che non meritano il nostro dolore, che appesantiscono la nostra mente e non hanno più ragione di continuare a navigare nelle acque del nostro mare interiore.» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Coscienza" di Clara Gismondi |
«Perché lasciarti capire la mia sofferenza? Perché darti la soddisfazione di sapere che sto morendo d'amore per te? Ti dimostrerò che sono ancora viva, che so vedere ancora la luce del sole e delle stelle, che so ancora volare... Lo devo soprattutto a me stessa, non a te! Così ho voluto leggere questi tuoi incantevoli versi.» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non tradirò la mia bocca" di Lina Sirianni |
«Io ho assassinato la ragione gettandola in fondo ad un pozzo e chiudendolo con un macigno, per impedirle di risalire... Di cosa non è capace, il cuore... che continua a vivere con il rimorso del suo delitto, ma senza alcun pentimento. Se da lassù arrivasse la grazia...» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Prima che piova" di Kiaraluna |
«E' lei, che ci guarda, che esplora i nostri più intimi segreti. Lo fa da sempre. Nel suo sguardo è contenuta tutta l'essenza di chi ha posato i suoi occhi su di lei. La sfinge è la custode della nostra anima. Di ognuno di noi... lei sa, ma non rivelerà ad alcuno ciò che ha visto leggendo nei nostri sguardi ipnotizzati.» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sfinge" di Silvia De Angelis |
«A volte chiudiamo in un cassetto gli oggetti che più ci stanno a cuore, o quelli che non vorremmo più vedere. Chiudiamo a chiave e li lasciamo lì, come se non esistessero più. Poi cediamo alla tentazione di aprire (e non so perché, ma mi viene in mente la fiaba di Barbablu e della porta da non aprire, anche se non c'entra) e ci ritroviamo con gli stessi fantasmi, gli stessi rimpianti e rimorsi... Non è cambiato nulla. Aprire quel cassetto ha scoperchiato di nuovo tutte le nostre emozioni, intatte come allora.» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un amore infinito" di Berta Biagini |
«A volte ci sentiamo impotenti e vigliacchi pensando a quante cose avremmo potuto fare e, anche solo per pigrizia, non abbiamo avuto voglia di fare. Altre volte, invece, malediamo la nostra imperfezione, la nostra incapacità di estrarre il coniglio bianco dal cappello a cilindro, come fanno i maghi, per compiere quelle magie che invece restano disattese. Purtroppo siamo soltanto esseri umani, con tutte le nostre imperfezioni, ma riflettere sui nostri limiti è già il primo passo per il superamento della nostra codardia.» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Voglie matte" di Giorgio Lavino |
«Anche chiudendo gli occhi, il cuore ascolta, sente... armonie, melodie, il corpo dell'amore amato, che intreccia le parole, stendendo il suo sorriso per accogliere un'anima fremente di sentimento. Versi davvero ammalianti e conturbanti, delicati e carezzevoli. Ogni giorno una nuova perla alla tua lunga preziosa collana!» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Prendi le mie parole" di Moreno il Duca |
«Che l'Universo sia al femminile è ormai assodato, ma mi chiedo: forse i pittori hanno sbagliato a raffigurare l'immagine di Dio. Se fosse... donna? Magnifica, questa tua ode al nostro mondo, a cui sono sempre stata fiera di appartenere!» |
Inserito il 20/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E' donna" di Daniela Pacelli |
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«... E per la rabbia ci si trasforma in terribili draghi sputafuoco, che inceneriscono senza guardare troppo per il sottile... Ogni tanto è lecito pretendere "una libbra di carne" da chi ci ha fatto del male, giusto per ristabilire l'equilibrio sulla bilancia delle ingiustizie.» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Accecata dalla rabbia" di Nutellina Cinzia Pallucchini |
«Amore è calore, fuoco, passione, estasi dei sensi e dell'anima. Abbracciami, stringimi, perché i fantasmi della notte si allontanino dal cuore. In fondo basta così poco, per sentirsi vivi, davvero così poco...» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Abbracciare la vita" di Antonella Modaffari Bartoli |
«Ci sono fiori apparentemente fragili, come il bucaneve, il calicantus e il mandorlo, appunto, che sembrano destinati a soccombere, sferzati come sono dagli ultimi colpi di coda del perfido inverno, che non vuole lasciare il suolo della Tera e dell'animo umano. Eppure donne e fiori, "arpionano i giorni", ribellandosi alla sorte loro destinata. Affronteranno il viaggio non "virilmente", oserei dire, ma orgogliosamente e indiscutibilmente come donne.» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bianco fior di mandorlo" di Carmelita Morreale |
«I nostri piccoli compagni di viaggio ci hanno amato e ci amano ancora, da lassù, perché io lo so: il Paradiso è lo stesso, per noi e per loro. Io ritroverò il mio gatto Artù, perché lui è là che mi aspetta, insieme a Chicco e a tutti gli altri nostri fratelli pelosi.» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Chicco" di Carlo Fracassi |
«"Infinita insignifitudine" Grandiosa, sublime, fulminante descrizione dell'indifferenza che prova chi si è spogliato dell'amore. Nemmeno un petalo di ricordo, si merita chi s'è aggrappato a quel fuggir di treno...» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Insignifitudine" di Barbara Golini |
«L'amore, come candida trina ricopre il mondo che, assopito, riposa. Spesso, le prime luci dell'alba svelano, invece, squarci, profonde lacerazioni, ferite sanguinanti... Forza: presto, presto! Ripariamo in fretta quel velo prezioso d'amore, perché l'alba possa farsi radiosa di gemme, come ci si augura leggendo questi incantevoli versi!» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Incontrovertibile" di Kiaraluna |
«Forse è il ritorno di un amore che si era allontanato, questa musica che improvvisamente ci culla con le sue note, ma che abbiamo paura di suonare. Lasciamoci rassicurare dalla notte e dalla sua luna, solo una virgola che sorride e c'incoraggia, che ci parla di speranza...» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una Virgola Nel Cielo" di Antonella Bonaffini |
«Eh sì, tornare a casa e come tornare nel grembo materno, che ci ha cullati, ci ha nutriti, ci ha fatto crescere, ci ha visto fuggire per rincorrere l'amore, il lavoro, l'avventura... Lei ci aspetta fiduciosa e quando ci vede arrivare, mette in mostra tutte le meraviglie che aveva tenuto in serbo per noi, per accoglierci ogni volta con infinito amore.» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il ritorno da un viaggio" di Daniela Pacelli |
«Sorrisi lasciati... Dimenticati, forse? Abbandonati? Semplicemente posati sul cuscino, perché siano ancora lì a tenerti compagnia, mentre attendi il suo ritorno. Così la voglio interpretare, perché odio la notte dell'amore, vorrei per sempre il sole!» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sapore d'amore" di Danielinagranata |
«Quei cortili interni mi fanno pensare alla casa di ringhiera in cui abitava la mia nonna. Ogni volta che l'andavo a trovare, mi avventuravo in un mondo incantato. Quel cortile, dal quale salivano cristalli di risate, di giochi, di richiami, mentre la gente si chiamava da un uscio all'altro e si stava tutti insieme... Ti cerco, mondo mio d'infanzia, forse più semplice e povero, ma tanto, tanto più allegro...» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ti cerco" di Clara Gismondi |
«Non vogliamo rassegnarci a quelle campane a martello, che, coi loro rintocchi ci vogliono costringere ad accettare il destino che ha deciso per noi il momento di tagliare il filo. Venderemo cara la pelle, reagiremo: Signora Speranza è più forte di Donna Morte!» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'ultimo gong" di Berta Biagini |
«Certo che semo amichi veri! Che te credi? Che semo fatti de pasta frolla? Anzi, magari te mannamo li versi su ciddì così la vista tua nun s'affatica a legge tutte ste fregnacce che scrivemo noi! Sta' sicura che l'amante tuo nun te tradisce, se ne starà bono bono a riposà con te e a sognà li mejo sogni che la mente tua saprà sognà, in attesa de ritrovasse insieme a diggità li versi! Perdona il mio orribile romanesco, ma volevo che fosse un augurio viscerale e senza sintassi!» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Te Vojo Bene" di Rosy Marchettini |
«Amara e tragica, evocativa di arcane presenze. Affascinante e malinconica come un "No" giapponese, commovente Madama Butterfly senza tempo, che ama inutilmente un sogno, che mai potrà avverarsi.» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gei sha" di Gabry Salvatore |
«"Sono l'ombra stanca a volar basso il tuo perdono" Eppure, come un vecchio albero solitario, resto lì ad aspettare. Non voglio rinunciare alla speranza di un respiro, che mi restituisca la linfa che mi permetterà rivolgere nuovamente le fronde dei miei rami al vento e al sole.» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sono foglia nel tuo sorriso di foglia " di Lena Orfeo |
«Ed io in silenzio, ascolto te, che ci parli di loro. Con le lacrime agli occhi, perché io non riesco a parlarne e tutto resta chiuso dentro come un "groppo". Non riesco neppure a pronunciarne il nome, dei miei genitori, perché forse non li voglio condividere con alcuno. Eppure vorrei poter raccontare, ma l'emozione mi prende così tanto, che la penna resta muta e l'inchiostro ormai si secca.» |
Inserito il 19/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mia madre" di Claudio Giussani |
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