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Trovati 6538 commenti di Nemesis Marina Perozzi
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«"Prova di collare che sei mio" Grandiosa metafora dell'amore che incatena, imprigiona. Quel sentimento così possessivo da soffocare. Poi, tutto si dipana come un cesello di sensuale e coinvolgente passione. Mi hai incantata!» |
Inserito il 26/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La mia impronta" di Giorgia Spurio |
«Mi cattura tutto ciò che è mito, leggenda, storia di antichi luoghi e misteriosi personaggi! Prendo subito il volo per il regno della fantasia e mi viene voglia di non tornare indietro! La musicalità dei tuoi versi, abbinata a questo pregevole video, sono di rara, evocativa bellezza!» |
Inserito il 26/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Castel del monte" di claudia cafagna |
«Se l'amore si è beffato una volta di queste due anime, non c'è motivo di credere che lo farà sicuramente una seconda. Perché non rischiare? In fondo il segnale era chiaro: "prima di osservare, udire, baciare..." già erano rapite.» |
Inserito il 26/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come dirti ti amo?" di Carmelita Morreale |
«E' vero, purtroppo. Gli uomini difficilmente permettono di esplorare gli abissi della loro mente, di arrivare fino al centro del loro cuore per assaporare il rosso più intenso dei loro sentimenti. Sono forti, intransigenti, tutti d'un pezzo, loro. Sono forgiati nel puro granito... ma come solitaria pietra sono condannati a restare... prigionieri del loro orgoglio.» |
Inserito il 26/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Odore di sale" di Barbara Golini |
«"Mi trucco d'Amore nel tuo bieco sorriso..."Con quanta determinazione Amore riesce a sfidare la sua stessa negazione, riflessa nello specchio. Tornare sui propri passi costa molto, troppo forse, perché conosciamo già i vetri su cui si poseranno, ancora i nostri piedi. E tuttavia non sappiamo resistere alla tentazione di farlo, anche per un bieco sorriso...» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E il tuo ventre respira con me " di Lena Orfeo |
«La morte ci rincorre comunque. Ci segue come un lupo famelico a caccia di prede. Più noi fuggiamo, più lei fiuta il nostro odore, quello della paura, perché nei nostri tentativi di depistaggio lasciamo una scia che segna il percorso. Possiamo soltanto ritardare il momento in cui ci prenderà e non sappiamo quando ci sbranerà. Tornare a casa semplifica la sua ricerca, accelera i tempi d'attesa. Ma offrendo la pancia in segno di resa, saremo noi a vincere sulla morte. Ecco: ora non ci fa più paura, non avrà bisogno di percepire l'acidità del nostro sudore. Il momento è giunto: è ora di scrivere la parola fine. Ma l'abbiamo deciso noi.» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lager domestico" di Sergio Melchiorre |
«La natura è sempre lì, immutata ed immutabile, ad offrire i suoi tesori a chiunque li voglia guardare. Siamo noi, a non saper più osservare, a non riuscire più a sollevare il nostro sguardo, perché il velo del dolore spesso è troppo spesso per lasciar filtrare la luce del sole...» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cristallo" di Kiaraluna |
«C'è il modo di riuscire a cantare fuori dal coro? Sì, c'è, ma è un ruolo difficile, quasi impossibile. Solitario come un assolo, una voce bianca, che rischia di non essere ascoltata, perché le nostre orecchie sono ormai assuefatte alle canzoni stonate d'osteria, che sutti sanno cantare, ma senza alcuna melodia.» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ci dovrà essere un altro modo" di Giorgio Lavino |
«Cosa passa nei sogni di una donna? Non ha bisogno di sognare, se l'amore suo le dorme accanto! Come sempre, cammini in punta di piedi, come un angelo! Grazie, Moreno, per le parole che usi sempre nei confronti delle donne!» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nei tuoi sogni" di Moreno il Duca |
«Ah! Che musica questa nostra lingua nostrana! Mi sembra d'ascoltare il buon Aldo Fabrizi che raccontava, col dialetto de Roma sua, frammenti di vita quotidiana, spontanee emozioni... insomma: le cose belle della gente buona!» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Amichi Mia!" di Rosy Marchettini |
«Quell'ampolla, colma di boccioli essicati... Scrigno prezioso da conservare, da osservare soltanto con un filo di malinconica nostalgia, perché non si rinnega il passato, ma lo si deposita in naftalina, insieme alle proprie emozioni stemperate dal tempo. Ma io ho inavvertitamente aperto quel vetro... e tutto è ricominciato come prima. Forse, per me, non era ancora il tempo...» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il viaggio dei ricordi" di Daniela Pacelli |
«Quell'ampolla, colma di boccioli essicati... Scrigno prezioso da conservare, da osservare soltanto con un filo di malinconica nostalgia, perché non si rinnega il passato, ma lo si deposita in naftalina, insieme alle proprie emozioni stemperate dal tempo. Ma io ho inavvertitamente aperto quel vetro... e tutto è ricominciato come prima. Forse, per me, non era ancora il tempo...» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il viaggio dei ricordi" di Daniela Pacelli |
«Tornare alla realtà è faticoso e spesso è come rientrare da un viaggio in altri mondi. Ecco perché la guida sicura di un amico aiuta a ricominciare il cammino in una dimensione nella quale i valori sono completamente cambiati e nei quali non ci si riconosce. Non basterà il candore della purezza d'animo, a ridare luce agli ideali infangati.» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Idee confuse" di Lina Sirianni |
«Magica benevola pietosa onda, vieni regolarmente a cancellare barriere e timori dalle nostre vite e restituisci il sorriso alle creature di questa Terra!» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'imprevedibile" di Berta Biagini |
«Vorrei essere stella marina, per riparare le mie ferite, ricucire gli strappi della vita, ritrovare l'integrità e ricominciare ad affrontare la vita come quando ero nuova.» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Stella marina " di Silvia De Angelis |
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«Purtroppo questa non è una visione del futuro, ma il tragico presente. Quache tempo fa, sono emersa in superficie, per rivedere, almeno una volta ancora, la mia città dal trentunesimo piano. Ho chiuso gli occhi e ho pianto.» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le città del domani" di Clara Gismondi |
«L'innocenza e l'anatomia del male... Visione forte, inquietante. Difficile sfuggire a questa piovra tentacolare. A volte rimanere incappucciati a braccia serrate non è viltà, ma soltanto autodifesa.» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non ho sempre coraggio" di Dalassa |
«Ma esiste, questo paese? quanti di noi vivono nei loro bozzoli- prigioni, che, comunque, offrono rifugio e protezione...» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza te" di Citarei Loretta Margherita |
«Ecco: incomincio a sfogliare le mille pagine di quel libro, per leggere le storie e, forse, trovere anche la mia, perché si lasci raccontare.» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lascerò che il giorno" di claudia cafagna |
«Saper raccontare, non le fiabe, ma la realtà come una fiaba! Questo, tu sai fare con l'incanto di un affabulatore! Grazie per farti leggere!» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sibilla" di Fabrizio Diotallevi |
«Le paure, virus mortali, quando contagiano l'anima, oltre che l'organismo, saccheggiano come veri e propri predoni, alla ricerca di qualche focolaio di resistenza, anche passiva, che possa impedir loro di divorarci in un sol boccone!» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le nostre paure" di Aldo Bilato |
«Buttare gli specchi non servirebbe a nulla, perché è quello dell'anima, il più severo, che inesorabilmente ci mette di fronte alla nostra imperfezione. Non serve offrire la propria vista per non soffrire: finiremmo comunque per strangolarsi, le nostre due metà, che ambiguamente fingono di convivere in pace, ma in realtà sognano una bella dittatura, l'una sull'altra!» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra Le Ossa E La Carne" di Antonella Bonaffini |
«Potrebbero essere due uomini che frequentano quotidianamente il centro anziani del mio paesello. Basta un bicchiere di Bonarda e arrossiscono le guance, non si sa bene se per il vino oppure per la lingua sciolta, che fa loro ricordare le avventure passate. Mi fanno un'immensa tenerezza, ogni volta che lli guardo, perché il corpo è ormai rugoso, appesantito, ma la mente no, è ancora adolescente, con la voglia di volare.» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vecchiaia " di Francesco Fabris Manini |
«"Dammi di nuovo il mio nome..." Anch'io ho perso il mio e ora vago nel deserto delle passioni assassinate, alla sua ricerca. Offrirei la gola in segno di resa, per ritrovar l'odore, il sapore dei suoi baci.» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dalla tua pelle il mio nome" di Giorgia Spurio |
«Quella mano chiusa a pugno conserva un amore che, tuttavia, scivola come la sabbia tra le dita. Quanto sono amare, queste parole d'addio che l'anima ancora non vuole pronunciare...» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Di una carezza, sei" di Maria Grazia Vai |
«Quel tremolìo di cuori mi fa venire in mente lo scintillante firmamento nelle notti terse e pulite dal vento. Dormono gli amanti appagati del loro sentimento. Indifesi i loro cuori, ma nell'abbraccio del sonno ancora serenamente distesi. E' soave e leggera come una piuma! Grazie!» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In un campo di grano" di Angela |
«Quel verso che scivola nel sonno vola via con le farfalle, in un mondo in cui i sogni non si nascondono, ma possono brillare di mille colori, come pittura ad oiio sulla tela.» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E' caldo il mio cuscino di farfalle!" di Anna Maria Scamarda |
«Il giocattolaio. Magica figura dispensatrice di sogni, come le giostrine, astronavi in volo verso il pianeta fantasia... Ho giocato anch'io con le pentoline di latta. Ora i bambini non sanno più giocare. Li guardo e poi mi volto, con una lacrima di tistezza e nostalgia...» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il venditore di sogni" di Gabry Salvatore |
«Ombre cinesi, sfumate, dai contorni imprecisi... Sono due... E' una sola... E' l'amore, che diventa un corpo solo. Come lo vorrei, anch'io...» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Alquimias" di Nadia Mazzocco |
«Io li vedo dalle finestre, i gabbiani, volteggiare sulle acque del mio lago. Mi chiedo sempre cosa sognano, dove vorrebbero volare... Sì, sono stanca di continuare a pensare, vorrei anch'io girarmi e, sul cuscino accanto, vederlo ancora riposare.» |
Inserito il 25/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Forse" di Francesco Fabris Manini |
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