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Trovati 6538 commenti di Nemesis Marina Perozzi
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«Quando non lavoro osservo spesso, dalle finestre i piccoli mutamenti del cielo, delle acque del mio lago, il passaggio delle rondini, il volo dei gabbiani e dei germani che vanno a planare nel porticciolo... Non ho bisogno di uscire. Acchiappo in fretta tutto quanto e richiudo subito le finestre. La mia casa è uno scrigno di gemme preziose... Quando riemergo al mondo, il lunedì successivo, cammino nel deserto aspettando soltanto il momento di ritornare a casa.» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Piccole Cose" di Antonella Scamarda |
«Milonga e tango, le espressioni della passione travolgente e dei suoi ritmi... Quell'incessante partire e poi tornare, per restare, forse e poi fuggire ancora... La chiusa di questi versi è la sublime sintesi dell'amore: sofferto eppure impossibile da frenare.» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quel senso ch'è Collisione e Tango " di Gabriella Cantoni |
«Eppure, quest'uomo così infantile, fragile e superbo, è nato dal nostro ventre, ma non l'abbiamo saputo crescere. Abbiamo sempre avuto tra le mani la possibilità di cambiare il mondo, ma non abbiamo avuto abbastanza fiducia nelle nostre capacità...» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'ora del riscatto" di Calogero Pettineo |
«E' terribile e, purtroppo, molto vera questa descrizione di molte donne d'oggi. Spero che non sia un autoritratto, perché mi ha riempito di grande malinconia. Mi chiedo: perché, in nome dell'emancipazione, le donne si ritrovano sempre a barattare l'amore e la famiglia per la carriera?» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sono una donna in carriera" di Antonella Modaffari Bartoli |
«Qualsiasi donna che lavora, non vede l'ora di tornare a casa, tra gli affetti familiari, i suoi ricordi, le nostalgie di quando c'erano i nonni, a vegliare su tutti quanti... A volte il prezzo dell'emancipazione è davvero alto.» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Donne in carriera" di Giovanna Carli |
«"Inutile luna", che non si cura dei sentimenti umani... Illumina indifferentemente i cuori che cinguettano nei giardini in fiore e le lacrime di dolore... Eppure noi ci fidiamo di lei, del suo sguardo che sembra volerci accogliere, quando riduce la sua luce al dondolio di una falce altalenante, per cullarci e farci sognare ancora...» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tempo delle rose" di Danielinagranata |
«Questo è il tempo di meditare... prima di passare nuovamente all'azione. La follia non demorde, non cederà il campo alla ragione. Basterà soltanto un attimo di distrazione e... il gioco è fatto! Ogni volta che chino il capo, c'è sempre una pazza vocina che mi sussurra all'orecchio: sei proprio sicura? Non voglio perderla, quella speranza, non posso...» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Perdersi" di Antonella Bonaffini |
«Se riesci a vedere oltre le corazze d'argento, allora sei un angelo custode che ha scelto di posare i suoi piedi sulla nuda terra, per consolar le creature che non hanno più la forza di rialzarsi in volo! Sei il raggio di sole che dissolve la nebbia dal cuore!» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La bellezza dei tuoi sorrisi " di Daniela Pacelli |
«E' ancora grande, il cielo e l'angelo custode è ancora lì che aspetta i nostri occhi che si alzano verso di lui per cercarlo ancora... E' pronto ancora ad accarezzarci, basta sollevare gli occhi... Mi hai fatto piangere, lo sai?» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Notte d'estate" di Kiaraluna |
«Quegli stessi "ricami di solletico..." trasformano anche l'acqua del mio lago in preziosa filigrana, trasformando il grigiore in magico argento. Ma quando si mescolano alle lacrime, il dolce si trasforma in salato e il più delle volte i miei occhi non brillano, nello specchio del mio lago. Questi tuoi versi hanno scatenato una tempesta di forti emozioni... I miei occhi stanno brillando, in questo momento...» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Piove su di noi" di Clara Gismondi |
«Sono come i coriandoli che corrono sospinti dal vento, le parole. Non hanno vita propria. Attendono impazienti di essere scelte dalla nostra metà razionale, che le plasma con amore, prima di affidarle all'altra parte di noi, quella ombrosa ed istintiva, sempre pronta a scalpitare, perché infonda loro il soffio della vita. Ecco, ora sono pronte per spiccare il volo. Aprono le immense ali e vanno... senza nemmeno voltarsi indietro. E mentre noi restiamo lì a guardarle con orgoglio, una lacrima furtivamente scende, per l'ennesimo abbandono di una parte di noi che se ne va con loro.» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come nasce una poesia" di Sergio Melchiorre |
«Invano piange e si dispera la voce della poesia, quando affronta argomenti così dolorosamente attuali. La ferita è aperta, scuote le nostre coscienze assopite, ma è impotente contro la bestia maligna che si ostina a farci sprofondare, ogni volta, nella barbarie. Piango con voi, piango per noi tutti, povera Italia intera.» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Umani disumani" di Silvia De Angelis |
«Conservar la spina, nel suo ricordo, nella speranza che un giorno, da quella goccia ormai essicata, possa tornar a rifiorir la rosa... Io non mi arrendo mai!» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lacrime" di Carlo Fracassi |
«Non esiste il vocabolario del perfetto poeta. Anzi: quasi quasi mi viene di dire che in certi casi il poeta sia un perfetto ed efficiente professionista che inventa giochi di prestigio con le parole, trucchi per strabiliare il pubblico strappando un "Oh!" di meraviglia. La vera poesia è la "non poesia" della gente normale, che non sta lì a guardare la metrica e le rime. Scrive di getto, magari con qualche imperfezione, ma offrendo soltanto le gemme preziose del suo cuore.» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il mio non essere poeta" di Moreno il Duca |
«Osservo sempre le trote del mio torrente risalire la corrente per andare a depositare le uova. Sfidano qualsiasi ostacolo e anche i manufatti dell'uomo, pur di compiere la loro missione. Anche l'anima umana, qualche volta, deve percorrere un viaggio a ritroso, per ritrovar se stessa e depositare il seme della rinascita...» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Del fiume, sei" di Maria Grazia Vai |
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«"Mamma"... identica parola in tutte le lingue, suono ancestrale che già Lucy pronunciò nella preistoria così lontana... "Mamma"... non potrò più pronunciare questa parola, perché al mio richiamo lei non può più rispondere. Il suo treno è partito ed io sono rimasta qui, nella solitaria stazione, ad aspettare invano il suo ritorno. Le tue parole mi hanno commossa ed emozionata oltre misura. Grazie!» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mamma" di Aldo Bilato |
«... Per riflettere, per rimettere un po' d'ordine nei cassetti dell'anima, per cantare la ninna nanna interna al ritmo del nostro cuore, abbandonandoci all'altalenare dello sciabordio del mare... Ecco: stiamo in silenzio anche noi, per lasciarti riposare. Tornerai domani, con le idee finalmente chiare.» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Voci" di Carmelita Morreale |
«... E leggerò le tue verità mentre dipingerò il tuo corpo con le mie... Anche se vuoi fare la passionale, cara Rosy, tra le righe si legge comunque l'esigenza di condividere l'erotismo con un'intimità di profonda spiritualità! E, come sempre, mi piace questo scambio di ruoli che ti piace indossare...» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Insieme A Me" di Rosy Marchettini |
«Doppia e amarissima considerazione, per questo ritratto di donna condiviso da molte di noi. Il doppio lavoro, fuori e dentro le mura di casa, in una girandola infernale che non concede riposo nemmeno la notte, passata a programmare la giornata futura. L'umiliazione di essere messa in competizione con un'altra donna, che avrà la meglio su di lei grazie all'avvenenza e all'intraprendenza della giovane età. Se questa è l'emancipazione, significa che c'è ancora molta strada da fare...» |
Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Era una Donna in carriera" di Claudio Giussani |
«A volte è necessario vivere per qualche tempo in una camera asettica, per evitare il contagio di elementi esterni che potrebbero infettarci, in attesa di guarire da profonde ferite che richiedono l'assoluta sterilità dell'ambiente. E mentre si fluttua nel vuoto, si pensa al momento in cui ricominciare... Voglio pensare in positivo a questi tuoi versi, perché non accetto di arrendermi, anche se spesso anch'io vado alla ricerca di almeno un granello di polvere che mi faccia compagnia.» |
Inserito il 27/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Neanche un granello di polvere" di Rossella Gallucci |
«La verità si nasconde nella mente dei matti proprio per non farsi trovare. Quale nascondiglio migliore? Lascia che il resto del mondo stia lì a sbranarsi pur di primeggiare nella sua ricerca e se la ride, pensando: prima o poi, quando tutti si saranno annientati a vicenda e non resterà più nessuno, finalmente io e i matti potremo ripopolar la Terra!» |
Inserito il 27/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il senso della vita" di Clara Gismondi |
«Ma lo conosci anche tu? Sì, è proprio lui! Lo stesso tizio che abita sotto casa mia, che si vende come macho "sciupafemmine" con la scusa d'essere scontento della vita e della sua "triste" sorte. Qualche volta ha pure acchiappato, ma con l'età che avanza, ora può soltanto sperare in qualche aggancio nel mondo virtuale, in attesa che la pensione mandi a riposo anche i suoi ultimi bollori.» |
Inserito il 27/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sigaretta" di Danielinagranata |
«Il silenzio, per me, ha sempre avuto il significato di pianto. Sto in silenzio quando non ho nulla da dire, quando non voglio comunicare, quando il dolore è troppo pesante da sopportare, quando disapprovo e non posso contestare, quando vorrei reagire, ma sono stata schiacciata, quando vorrei pregare, ma non ne sono capace... Però ora ho scoperto che se il silenzioso alito, soffiato in uno strumento a fiato, fa nascere suoni, allora potrei imparare ad usare il silenzio per parlare anche d'amore. Sto soltanto cercando qualcuno che me lo possa insegnare.» |
Inserito il 27/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Passi" di Kiaraluna |
«Io viaggio sempre con un barattolo pieno di chiodi in tasca, ma qualche volta dimentico il martello, altre volte il chiodo si spezza mentre sto battendo con forza. Allora mi affido alla memoria, cercando d'imprigionare quell'idea come le tabelline, ma ormai l'età che avanza ha creato pericolose falle. Mi affido alla tecnologia: ho acquistato un cellulare che mi permette di annotare tutto in forma elettronica, ma proprio sul più bello mi si scarica la batteria, oppure ho dimenticato a casa gli occhiali e non vedo niente. Insomma, perdo buona parte delle mie idee per la strada... Per fortuna, a fine giornata, me ne ritrovo sempre una, minuscola, timida, nascosta in fondo alla borsa, tra le carte di caramella e il conto del supermercato...» |
Inserito il 27/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Così non potrai volare via" di Giorgio Lavino |
«La nostra necessità di donare amore costruisce un'immagine che affida alla memoria, perché vada alla ricerca del ritratto che le è stato suggerito. Non sempre il suo peregrinare va a buon fine, così inventa bugie, da somministrare al cuore in agonia, come pietoso placebo... Il risveglio nel vuoto della solitudine fa svanire anche l'ultima speranza... ora il giardino è completamente immerso nel buio. Non una luce, non un colore a ridestare i fiori...» |
Inserito il 27/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un Faro Spento" di Antonella Bonaffini |
«"Il tuo corpo mi riconosce sa di me..." E la sintesi perfetta del connubio tra senso e anima. Il corpo della persona amata diventa unico, speciale, da riconoscere anche al buio, soltanto percependone la fragranza... Quando si dice che la collaborazione è un arricchimento... Bravi entrambi!» |
Inserito il 27/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Preludio" di Moreno il Duca |
«"Coprirò io i tuoi sogni..." Il confine tra amicizia e amore è molto sottile. La stessa assoluta dedizione, il desiderio del dono più prezioso, quello di ricucire gli squarci del cuore, il trapianto di sogni, per non lasciare l'altro al buio... Eh sì, il confine è così sottile...» |
Inserito il 27/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se vuoi ti aiuto io" di Dalassa |
«I pensieri... pesanti come tomi. Enciclopedia densa di affanni, zavorra che ci tiene ancorati in porto, mentre noi sognamo di avere le ali e di volare via.» |
Inserito il 27/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Riflessioni particolari" di Berta Biagini |
«Oggi è raro trovare un buon amico. Dovrebbe saper ancora pazientemente ascoltare, accompagnare con discrezione, parlare con sincertà, non giudicare, essere solidale, silenziosamente piangere con noi... Ora mi alzerò e andrò in cucina a prepararmi il caffè, per una tazzina sola...» |
Inserito il 27/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Portami con te" di Carmelita Morreale |
«Non siamo mai stati fratelli, fin dai tempi di Adamo ed Eva. La fratellanza è un'invenzione sociologica per dare una spiegazione logica alle alleanze di comodo per interesse economico, che ci consigliano di chiamare "fratello" il socio di turno... ma solo fino al prossimo gioco di potere.» |
Inserito il 27/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ho visto volare un dente" di Rasimaco |
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6538 commenti trovati. In questa pagina dal n° 928 al n° 899.
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