«Direi che sempre, l'amore nasce da un incontro fortuito. Ma il colpo di fulmine deve superare molte prove, per diventare amore, spesso anche dolorose, sofferte, rabbiose... Solo allora sarà possibile dire se era vero amore o di semplice attrazione fisica, tempesta ormonale, destinata a durare lo spazio di un orgasmo.» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Colpo di fulmine" di Sergio Melchiorre |
«Qualche volta è capitato anche a me. Un profumo, un sapore, un riflesso, una voce... che proiettano nel domani il mio ieri. Ma non ho speranza di ridare forma a quell'amore che ormai siè perso nel passato e non vuol tornare.» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ricordi" di Clara Gismondi |
«Chissà, forse ci leggeranno questi nostri stessi versi e noi li ascolteremo commuovendoci, ma senza riconoscerli come nostre creature. Sarà come guardare i nostri figli e non ricordarne il nome, né di averli partoriti... Ho terrore, che tutto ciò possa accadere...» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Alla ricerca di noi" di Berta Biagini |
«Vorrei anch'io una stella che mi guid attraverso il deserto dei sentimenti nel quale mi sono persa, disorientata dal vento ostinato che cambia la forma alle dune, scompaginando il paesaggio. Ah! Se fossi stata capace di leggere i segnali del cielo, come un tuareg...» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Percorso" di Silvia De Angelis |
«"Siediti accanto a me... lasciando che il tempo prima di noi muoia..." Avrei voluto anch'io, ma me ne sto qui da sola, ad aspettare che torni sui suoi passi. Intanto, il tramonto allunga la mia ombra, dalle gambe lunghissime, che vorrebbero corrergli incontro. Invece resto inchiodata qui, ad aspettare che il tempo muoia con me...» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Guarda con me" di Dalassa |
«Mi hanno profondamente commossa, i tuoi versi, perché io conservo un libro, le poesie di Neruda, che mi furono regalate molti anni fa da un ragazzo che non c'è più. Fu ucciso nel fiore degli anni, da un rapinatore poco più che adolescente, come lui. Da allora quel libro è sul mio comodino. Ogni sera, prima di addormentarmi, leggo una poesia e, nel sogno, il mio angelo è ancora con me.» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ho il tuo libro" di Caterina Viola Scimeca |
«Ciò che mi preoccupa non sono i bambini che piangono, ma quelli che stanno in silenzio. Il pianto, in fondo, è una forma di comunicazione. Quel silenzio, quell'apparente tranquillità, invece, a volte nasconde un grande disagio represso, ma pronto ad esplodere inaspettatamente. Quanto ai genitori nervosi e distratti, sono anche loro vittime di una società sempre più frenetica e sempre meno a misura d'uomo. Da insegnante, mi capita spesso di trovarmi di fronte a genitori altrettanto bisognosi d'aiuto...» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La voce del dolore" di Rossella Gallucci |
«Insieme ad assaporare il cromatismo... di un sentimento folle... Perché io credo che l'amore sia follia allo stato puro. Non c'è ombra di ragione, di logica di "tutto bianco o tutto nero". E' caleidoscopio di colori, la follia dell'amore...» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "D'azzurro sguardo" di Barbara Golini |
«Riprendere il viaggio della vita da sole. Non importa dove porteranno quelle vele rattoppate: reggeranno i venti che le sospingeranno al largo. Salpare l'ancora: questo l'unico desiderio, per non restare in secca.» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Destinazione ignota" di Grazia Longo |
«Determinato a non arrendersi, nonostante il tormento di tutti i fastidi, le preoccupazioni, le difficoltà, le umane incomprensioni, che impediscono di trovare la via d'uscita per ricominciare. Eppure è lì, a due passi, basta perseverare nei tentativi, costi quel che costi!» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cercando un varco" di Giorgio Lavino |
«Ma due soli non sarebbero complementari. Sarebbero troppo uguali, non avrebbero nulla da dirsi, né da imparare. Meglio essere mare in tempesta, che un caldo sole, coi suoi raggi, possa placare!» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Raggio d'amore" di Claudio Giussani |
«Ci fa sorridere, è vero, ma quanta amara verità nascondono i tuoi versi!» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un conzijo è d'uopo e te lo do" di Gabriella Cantoni |
«Quello che mi spaventa di più è il fatto che questa spasmodica ricerca dell'effimero abbia contagiato quasi tutti, compreso i bambini, che sognano un futuro di sola apparenza, perché sanno che la sostanza non darà loro la possibilità di mettere insieme il pranzo con la cena.» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Veline? No grazie!" di Gabry Salvatore |
«L'amore è come un soffio vitale che sta cercando un'anima in cui incarnarsi, ma si diverte a starsene silenzioso in un angolo, giocando a rimpiattino contro tutti coloro che lo invocano. Inutile cercare di attirarlo con promesse e lusinghe: si farà scoprire soltanto quando ne avrà voglia, chiedendo e ottnendo tutto ciò che si possa desiderare... prima di fuggire via per paura di farsi imprigionare.» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "So che... tu lo sai" di Angela |
«E se il creato fosse soltanto un'immensa elaborazione della mente umana e in realtà non esistesse che il nulla, attorno a noi? Forse, il giorno in cui sarà morto anche l'ultimo uomo, con lui si spegnerà anche l'universo, per ritornare soltanto buio.» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Di me capisco solo l'errore" di Aldo Bilato |
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«Quanto possono far male le parole. A volte secche e repentine, come un sonoro ceffone, altre volte melliflue ed insinuanti, con lo scopo di circuire. Far buon uso delle parole? Impresa assai difficile, considerando il fatto che, per mezzo di esse, molti amano nascondere il proprio egocentrismo.» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Kinesthetic bis" di Rossella Gallucci |
«Sì, è vero, la vita è un treno, ma io me l'immagino sempre come uno di quelli a vapore, che sbuffando se ne va, col suo ritmato "ciuff ciuff", a velocità moderata e costante, con il fuochista che inserisce il carbone nella caldaia, per mantenerlo in movimento. Quando il fuoco langue la locomotiva rallenta, quando il fuoco si ravviva, un'improvvisa impennata di fumo ne annuncia l'accelerazione. Così sono io, coi miei pensieri. Spesso rallento, per dedicarmi al ricordo e al rimpianto, ma poi suono la sirena e guizzo via, veloce come il vento.» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quel che era ieri" di Rita Minniti |
«Amo fotografare il cielo, in tutte le sue sfumature, a tutte le ore del giorno e della notte, tentando di scoprire il suo segreto, ma ho capito che l'immagine più bella è quello che l'obiettivo della mia reflex non potrà mai immortalare: è quello che i miei occhi inviano direttamente al cuore, perché possa aiutarlo a respirere ancora» |
Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sky" di Kiaraluna |
«Passione senza limiti, ma profonda conoscenza e rispetto, fra queste due anime che stanno affrontando un viaggio avventuroso attraverso l'impetuoso mare dell'eros! Duca, sei inimitabile!» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vellutato il tuo corpo" di Moreno il Duca |
«Io la sentivo... ma un 'esplosione sorda, devastante, mi ha resa sorda. Da allora vivo nel silenzio, continuando ad ascoltare la voce di allora, che vive ormai soltanto nel ricordo di quando le mie orecchie percepivano i suoni.» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La voce dell'amore " di Antonella Scamarda |
«Oh, che incanto... In questa notte in cui tutto sembra così buio e il tempo sembra infinito, nell'attesa che qualcosa cambi questa mia malinconia a cui non saprei dare un nome... Ecco che una vocina lontana inizia a raccontar la fiaba... E finalmente potrò andare a dormire sicura di sognare. Grazie, per avermi fatto conoscere la speranza...» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Da un sospiro nacque il tempo" di claudia cafagna |
«Il giardino della nostra esistenza va accudito, potando, concimando, seminando, innestando, innaffiando... Ogni tanto lo faccio anch'io, eppure quanta sofferenza, ogni volta che le cesoie tagliano i rami secchi. Anche se ad ogni primavera il mio giardino appare come nuovo, continuo a ricordare di quella pianta che era proprio laggiù, di quell'aiuola che ora ha cambiato fiori, di quei cespugli che non ci sono più... Non è così semplice, fare il giardiniere nel giardino della propria vita...» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La nuova primavera" di Daniela Pacelli |
«I propri figli, batuffoli di bambagia, di zucchero filato, di panna montata, di nuvole baciate dal sole, di schiuma del mare... Eterni batuffoli, nonostante il tempo che passa e il sentiero della vita, che li allontana.» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bambolotti su carta" di Berta Biagini |
«"E io non esisto se non esiti tu" La follia dell'amore diventa addirittura negazione della propria esistenza, se non associata alla presenza dell'altro. E' totale annullamento, disintegrazione del proprio io, che senza l'altro non è che alito di vento e nulla più. Oggi mi sono guardata allo specchio. Non ho visto niente.» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se non esisti" di Clara Gismondi |
«E da quando in qua la Divinità ha bisogno di un luogo di culto? Qualunque sia il suo nome, Egli vuole spazi aperti, la luce del sole e delle stelle, l'acqua di un fiume che scorre, l'onda del mare e la sua risacca, lacrime d'uomo che in silenzio invoca il Suo nome, urlando al vento il suo bisogno d'amore. E non importa la coerenza, davvero non importa... perché Lui ci amerà lo stesso...» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ho smesso di pregare" di Sergio Melchiorre |
«Forse non era il momento, oppure non era la persona giusta. Sicuramente, anche nel momento dell'erotismo, la scintilla deve partire dalla testa, non dal solo corpo, altrimenti c'è il rischio di pericolosi scivoloni...» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Distrazione" di Silvia De Angelis |
«Qualche volta hanno necessità di andare in vacanza anche i pensieri, per rigenerarsi, depurarsi delle scorie, della spazzatura del mondo reale, che è diventato così triste e opaco... Torneranno, i pensieri, più leggeri e soavi di prima, per ricominciar a ricamare filigrane di parole...» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Leggenda" di Francesco Fabris Manini |
«Sensualità all'ennesima potenza! Originale, incalzante, affascinante, intrigante, stuzzicante, appassionante... Supercalifragilistichespiralidosa! SUPERBA!» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'atmosfera del peccato" di Raggioluminoso |
«Madre Terra, addolorata, umiliata, tradita, non ci odia, non ancora, perché non parla di vendetta, ma ci implora di cambiare vita, di tornare come alle origini del mondo, quando eravamo uomini buoni, figli devoti e rispettosi, quando ancora non eravamo stati contagiati dal Male...» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "¿Qué has hecho con tu paraíso?" di Arelys Agostini |
«Che dire? Non so da che parte cominciare: dai tuoi versi, dalla nota, dal commento musicale? Io non ho avuto nemmeno il diritto di parlarne con qualcuno, di quest'amore tormentato che mi attanaglia ancora il cuore. Vengo anche accusata di "parlare troppo" perché scrivo... Maledico ogni giorno la mia anima femminile, che mi ha sempre condannata ad amare troppo. Ora prego soltanto di rinascere... ancora donna, ma con un bello spirito maschio, da "bastardo dentro" e prendermi la mia bella rivincita!» |
Inserito il 04/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Penombra d'amore" di Carmelita Morreale |
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