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Trovati 6538 commenti di Nemesis Marina Perozzi
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| «...E le donne sono ancora le più svantaggiate sul posto di lavoro, nonostante le conquiste sindacali degli ultimi anni. In alcuni paesi occidentali come la super civilizzata Svizzera, esiste ancora il cottimo, come ai tempi di mia nonna, che lavorava in fabbrica. Un'amica mi ha appena raccontato che in Germania la figura della nuova povertà è rappresentata da una donna, sola, con un figlio. Intanto noi preferiamo addomesticare le nostre coscienze con il profumo dei fiorellini gialli che appunteremo al bavero delle nostre giacche...» |
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Inserito il 07/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dovrebbe essere ogni giorno Festa della Donna" di Sergio Melchiorre |
| «Mito e realtà si fondono nel creare quest'atmosfera di passione che, in un crescendo di sensualità e di ardore, incendia il cuore della notte in mille fuochi d'artificio!» |
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Inserito il 07/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nel tempio di Dionisio" di Moreno il Duca |
| «Idee e opinioni in libertà... Spauracchio delle dittature, di ogni Medioevo, mentale e sociale... Sassi che, cadendo nell'acqua, provocano una reazione a catena che spezza l'equilibrio del mondo... Rivoluzione del pensiero capace di stravolgere l'immobilità della Storia... La libertà: conquista faticosa, ma sempre più vicina, se sapremo lottare tutti insieme nel suo nome!» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Libertà è anche" di Vivì |
| «Quanti volti hanno le donne? Sono figlie dell'emancipazione, spavalde, fiere del loro sapere... Ma sono anche figlie dell'ignoranza e della barbarie... Sì, ancora oggi, nel XXI secolo. E quando i destini di queste donne s'incrociano, vengono alla luce tutte le problematiche di coloro che sono meno fortunate. Violenza, abusi, umiliazioni che non sappiamo come combattere e con quali mezzi. Consolare non basta più. Bisogna agire: con le leggi, con il coraggio di denunciare, con la forza di una solidarietà sociale (e non solo al femminile, dunque) che allontani una volta per sempre le sacche di barbarie che ancora avvelenano il mondo.» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Frasi da bambine" di Barbara Golini |
«Forse è per questo, che ci hanno bruciate sui roghi, calpestate, umiliate, offese, violate... Nei nostri occhi l'immagine del Paradiso perduto, che tanto rimpianto provoca nell'umanità triste e senza ideali...
Continuiamo a guardare il mondo: forse, prima o poi, un riflesso di quell'Eden illuminerà anche questa Terra, facendola diventare un po' più buona.» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un fiore chiamato Donna" di Angela Rainieri |
| «Io invece penso ad un campo minato, sul quale è necessario camminare con prudenza e circospezione. E' lungo e tortuoso, il tragitto per uscirne, ma anche stressante. Perciò a volte è preferibile fermarsi a prendere fiato, piuttosto che aumentare il rischio di pericolose esplosioni. Queste pause rallenteranno il viaggio, ma non importa: eviteremo le schegge...» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ora non ho voglia di capire" di Giorgio Lavino |
| «Porto sempre in borsa un gomitolo di lana, che continuamente srotolo e riavvolgo in un'altro modo, perché ogni volta non mi piace il risultato. Nel frattempo le nonne troppo giovani dei miei scolari non hanno ancora voglia di rispondere a quel "dai, racconta!" che i loro nipoti chiederebbero a gran voce, se non fossero stati dimenticati, con la loro solitudine, nell''aula di una scuola super attrezzata e funzionante a tempo pieno...» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Umanità" di Clara Gismondi |
| «Qualche volta si desidera una pausa, anche dai sentimenti, ma siamo troppo condizionati dalla buona educazione, dalla paura di ferire, dall'idea che forse quel nostro desiderio di non tornare è dettato dalla nostra mente un po' ottenebrata dall'alcol... Nel frattempo approfittiamo pure della corriera troppo piena, giusto il tempo per riflettere sul da farsi...» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una corriera nel deserto" di Aldo Bilato |
«Noi donne non abbiamo bisogno di consensi, perché conosciamo bene il nostro valore, solo che non abbiamo la forza di affermarlo con decisione e senza mezzi termini. Preferiamo, allora, accontentarci di stereotipati complimenti, dettati dalle convenzioni della buona educazione e da ricorrenze commerciali e banali, che mortificano la nostra inteligenza.
Forse non è questo il significato che volevi dare, ma in questi giorni sono un po' condizionata dall'idea che gli altri si fanno di noi.» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pretese" di MariaGiovannAìnoRusc ito |
| «Noi donne sappiamo molto bene che lo sguardo è il varco che permette a chiunque di entrare a vedere la nostra anima... Istintivamente lo faccio anch'io. Abbasso lo sguardo quando non voglio che salgano ai miei occhi i pensieri che non desidero far leggere a chi non se li merita...» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sguardi incrociati" di Daniela Pacelli |
| «Io sono convinta che, se ci crediamo con tutte le nostre forze, quel "rewind" potrà trasformarsi in un "forward" e proiettarci nel futuro he abbiamo sempre sognato!» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Riavvolgo il tempo" di Kiaraluna |
| «Oh Moreno, tu hai colto nel segno: Dio è nato uomo, ma una donna l'ha partorito... Sono convinta che riusciremo, un giorno o l'altro a diventare tutti davvero creature di Dio, senza distinzioni di sesso! Grazie per le tue parole sempre attente a "vedere" tutte le sfacettature della nostra personalità!» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Donna... donna" di Moreno il Duca |
| «Proprio stamattina, ad un convegno, un ricercatore parlava del nostro io bambino, che dobbiamo far riemergere dalla profondità della nostra persona, per imparare ad "essere" e non soltanto a vivere...» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Stilla di luce" di Danielinagranata |
| «"Vorrei..." Il linguaggio delle donne spesso è coniugato al condizionale e al congiuntivo. Raramente viene usato il tempo indicativo, quello della certezza e della realtà. Vorrei avere una bacchetta magica capace di modificare tutti i versi, le pagine di diario, i racconti, i romanzi che contengono i verbi del dubbio e dell'incertezza, per ridare alle donne un po' di speranza, di fiducia in se stesse.» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quel triste futuro" di Berta Biagini |
| «Quando tutti i tentativi di riscaldare un cuore algido vanno a vuoto, è giocoforza correre ai ripari, per non essere contagiati da simile ondata di gelo. Un temperamento esplosivo, solare, ricco di energia, non può essere compresso e tenuto imprigionato: ha bisogno di esprimersi liberamente, con tutta la gioia della sua natura. Ecco perché, a malincuore, è necessario pronunciare la parola ADDIO!» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il cielo è azzurro, il sole mi scalda!" di Silvia De Angelis |
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| «E quanta strada dobbiamo ancora fare per essere veramente solidali tra noi, non contro gli uomini, naturalmente, ma sorelle vere nel condividere la difesa dei nostri diritti, nel capire che l'emancipazione non vuol dire comportarsi come il peggiore dei maschi. Purtroppo spesso siamo ancora considerate streghe da bruciare sul rogo per la nostra capacità di occuparci contemporaneamente del lavoro, dei figli, dei genitori anziani... Quale razza di sortilegio ci avrà consentito questa forza interiore? Non siamo diverse, siamo soltanto più temprate da secoli di lotta per avere anche noi il diritto di scrivere la Storia.» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dal rogo alla festa" di Dalassa |
| «Ironica ed autoironica, sottile e maligna quanto basta per un formidabile cocktail di originalità condivisa!» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Certi amori" di Maurizio Brancaleoni |
| «Perché per noi donne, anche quando il fuoco langue, conserviamo una fiammella checontinua ad ardere nella profondità del nostro animo? Siamo sacerdotesse del fuoco, memoria ancestrale di quando i primi uomini proteggevano la scintilla del fuoco affidandola al saggio del villaggio, che ne diventava il custode.» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Di me è il ritorno" di Rita Minniti |
| «Quella rondine che torna, che si aspetta in anticipo sul tempo, porta la speranza che le parole tornino ad avere il suono di una voce lontana che non sa di quel "dolce canto". Tenerissima e sltanto un po' velata di sottile malinconia.» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una rondine fa primavera " di claudia cafagna |
| «Anche i luoghi che amo e in cui vivo sono fatati ed abitati dalle creature dei boschi. Quando s'incontrano per le olimpiadi degli incantesimi, repentini mutamenti trasformano le mie montagne e fantasmagorici colori le illuminano, mettendo in luce singolari prospettive. Le antiche tradizioni del focolare, che ancora sopravvivono nelle frazioni più piccole delle mie valli, sono piccole gemme da salvaguardare, perché il cancro corrosivo della civiltà non le contagi.» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ho lasciato il paese dove gli ulivi eran come boschi" di Francesco Fabris Manini |
| «Onirico, fantastico, fiabesco, direi... fantascientifico, come un viaggio al centro dell'universo interiore... Navigazione a vista nel mare cosmico in cui nuotano i nostri pensieri... Voglia di seguirti nel tuo peregrinare...» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rifugio" di Desire |
| «Com'è difficile riuscire a dissetare un cuore disidratato. Spesso non vuole riconoscere la sua malattia, quell'anoressia he gli ha fatto rinunciare al vitale nutrimento. Se riuscirà a rendersi conto di aver bisogno d'aiuto, avra fatto il primo passo verso la guarigione, stiamogli vicino, dunque, doniamogli parte del nostro cibo d'amore...» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lasciati amare" di Angela |
«Non posso non condividere in pieno! Ho amato Artù fin da bambina e il mio primo gatto... si chiamava proprio Artù!
Quanto ad Adamo, chissà perché me lo immagino sempre come un "farloccone", termine lombardo praticamente intraducibile, ma, più o meno, dal significato di stupido ingenuotto!» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il mio Adamo" di Carmelita Morreale |
| «E' inconfondibile, lo stile di quest'autore, perché, nelle sue rare poesie d'amore, non trascura gli indifesi, i diseredati, coloro che vivono nell'ombra e i bambini. Forse l'amore si trova in un "non luogo" del tutto particolare, quello della mente. Ma tra la voglia di accarezzare e farlo davvero, c'è ancora molta paura da superare...» |
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Inserito il 06/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il posto dell'amore" di Sergio Melchiorre |
| «Lasciala giocare, non farti vedere. Potresti farla spaventare. Lascia chi continui a giocare con i bambini, perché continuino a credere nelle fate!» |
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Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La fata di primavera" di Lucia Volpi |
| «Sì, è vero! I bambini nascono poeti. Poi, con l'andare del tempo, siamo proprio noi a derubarli, spogliandoli e rivestendoli di sentimenti standardizzati e stereotipati, imprigionando la loro mente libera in una gabbia di comportamenti "stimolo- risposta- stimolo". Del resto hanno fatto così anche con noi, a suo tempo. Ci vuole un grande coraggio e tanta forza di volontà per riuscire a sfuggire da questa sorte. Ecco perché qualche poeta è rimasto. Proteggiamolo, come un esemplare raro in via di estinzione» |
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Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bouquet di stelle" di Kiaraluna |
| «Ecco, vedi? Ora hai un angelo che veglia su di te. Io lo so, che è così, perché anch'io, da molti anni ormai, ho il mio. Come te ne accorgi? Dalle piume. Ogni tanto, osserva intorno a te, ai tuoi piedi, sulle tue spalle. Troverai una piuma. Ebbene: è delle ali del tuo angelo custode, che ogni tanto ti lascia un messaggio per farti sapere che è lì con te. Ti abbraccio forte!» |
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Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ciao... amico" di Moreno il Duca |
| «Colgo una profonda amarezza nei tuoi versi, soprattutto nei confronti di quel dio che tu chiami diverso. Aprono una profonda riflessione sul significato della diversità: dio diverso perché porta il nome di un'altra religione? Oppure è sempre la stessa divinità, che però fa differenze tra i suoi figli? Io purtroppo, sono in collera con Dio da troppo tempo per tentare di dare una risposta, perché mi viene la tentazione di dare un significato negativo ad entrambe le ipotesi che avevo formulato.» |
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Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Figlio di un dio diverso " di Shelly Nicole Del Santo |
| «Tu hai raccontato esattamente la mia storia, ma a me è accaduta una cosa inspiegabile: dopo essere scivolata nell'indifferenza... ci sono ricascata. Sono condannata, come Prometeo, a farmi mangiare il fegato ogni notte, dall'aquila predatrice, che mi tormenterà per l'eternità... Non avrò scampo da questo giro infinito della morte.» |
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Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non so dimenticare" di Daniela Pacelli |
| «Ed io penso ad un'isola che non c'è, come quella di Peter Pan, dove tutto l'incanto dei sentimenti è rimasto intatto nel tempo, dove i desideri sono ancora lì ad aspettare soltanto me per esaudirsi, dove non esistono lacrime, ma soltanto radiosi sorrisi... Forse l'ho soltanto pensata, ma forse esiste davvero. Allora la cercherò anch'io, perché voglio andarci a vivere e non tornare più.» |
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Inserito il 05/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'isola incantata" di Danielinagranata |
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