«Compenetrarsi nel respiro cosmico che ci lega indissolubilmente a madre Terra... Sapremo continuare ad ascoltarne i battiti, adorandone l'essenza divina che tra le sue radici si cela? Ci riusciremo?» |
Inserito il 04/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'albero di Smyrna " di Gianny Mirra |
«Povera, meschina e sorda umanità, che non ha cura di ciò che le è stato affidato in consegna... Potremmo sentire la voce di Dio che ci chiede conto della Terra e sentire la nostra voce rispondere che non ne siamo i custodi... Noi siamo i discendenti di Caino.» |
Inserito il 04/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "The great pacific trash island " di Gianny Mirra |
«Conosco bene quel dolore sordo, tanto profondo da lasciarci a brandelli, sbranate dalla belva che ci ha scarnificato, lasciandoci moribonde sul selciato, ad implorar la morte come atto di pietà della divinità distratta... Eppure, sorprendentemente, il corpo continua a respirare... Il muscolo cardiaco batte... Lentamente i pensieri si aggrappano alla razionalità e ricominciano a funzionare... La macchina, dunque, non è ancora da rottamare e rientra in carreggiata, proseguendo a velocità ridotta il suo cammino.» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Alto fragile " di Gabry Salvatore |
«La vita ridotta ad attimi adulteri che più non ci appartengono... Ma riusciremo a riappropriarcene? A ritrovare quei valori ormai dimenticati nei cassetti dell'indifferenza e della superficialità? Dobbiamo, necessariamente, per restituire all'esistenza quella dignità che le appartiene di diritto!» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Piu' Lurido Dei Compromessi " di Antonella Bonaffini |
«Mi distraggo un po, inghiottita dai doveri di una vita che pretende attenzione costante e la soma sempre più pesante da portare sulla schiena e ti ritrovo sempre più incisivo e capace di scavare a fondo nell'anima collettiva degli esseri umani, privi ormai di quell'incanto che soltanto lo sbalordimento è in grado di generare... Contagiati dal virus dell'incomunicabilità, ci stiamo trasformando in uomini e donne di latta, che tentano invano di far tacere l'indifferenza mettendosi i tappi nelle orecchie per non ascoltarne il frastornante suono...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Frastornante indifferenza " di Giorgio Lavino |
«Abbandonarsi, senza difese, senza opporre alcuna resistenza, al Suo amore, che è anche il Suo volere... Siamo sue creature, create con amore, perciò restituiamo altrettanto amore e ci sarà donata l'immortalità!» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'Amore più grande" di cristina biga |
«Non posso che sentirmi dolorosamente coinvolta da queste tue parole, così amaramente vere. Stupida, infantile, orgogliosa... non seppi donare una carezza, uno sguardo, una parola affettuosa. Lasciai andare mia madre privandola di quell'ultimo bacio, che sarebbe stato il suo viatico...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza titolo " di Pino Penny |
«Giocare d'azzardo con la vita, oppure è la vita stessa un intrigante gioco d'azzardo? L'unica cosa certa è l'imprevedibilità... Come la pallina che non sa dove fermarsi, non sapremo mai che cosa ci riserva la ruota che gira...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cote d’azur" di carla vercelli |
«Questo tuo fiume assomiglia tanto al mio, che è poco più di un torrente e sfocia nel lago. Le sue acque a volte scorrono gonfie di fango e di detriti, trascinati dalla pioggia che impregna il bosco, poi ritorna limpido e cristallino e quando ci si immerge coi piedi, ci si sente sfiorare dalle trote che risalgono la corrente per andare a depositar le uova. Quasti tuoi versi mi hanno colmata di grande serenità, perciò li conserverò con tutto il cuore!» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come il fiume " di Shelly Nicole Del Santo |
«Ed io lo vedo, quel vortice che raccoglie foglie, terra e polvere, un mulinello che trascina con sé anche le voci, i profumi, i colori, lasciando soltanto tanta malinconia, silenzio, solitudine...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "3 Novembre " di Claudio Giussani |
«Quel cerchio che, giunto a toccare di nuovo il suo punto di partenza, chiude la circonferenza e con essa compie il suo destino... Io sto con la spirale, che dal nucleo centrale si espande, allargandosi all'infinito, per poi, come una molla, contrarsi di nuovo... Oppure come trottola vorrei continuare a girare, senza fine... Forse per ingannar la Morte...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Cerchio " di Massimo Mangani |
«Già... Il confine tra la menzogna e la verità sta proprio in quella linea sottile che "l'abile" mente riesce a tracciare per ingannare una "labile" mente...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Labile mente (come reversibili) " di billabìbenedetta delsanto |
«... E nonostante la mia fragilità, coltivo ancora la speranza, che non può morire, ma soltanto far germogliare il seme...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Autoritratto" di Desire |
«E' soltanto un'eco, eppure ci si accontenta, perché non avremo altro, fino a quando non potremo rivederli ancora, riabbracciandoli...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ed un suono sento nella mente " di Claudio Giussani |
«Cuore pietrificato, frantumato, che non vuole ricordare, preferendo dire di non sapere quanto siano belle le emozioni, quanta gioia di vivere possono trasmettere... Noi, intanto, silenziosamente assistiamo, in attesa di un sorso di fiducia che ci aiuti ad allontanare la malinconia.» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non possono sapere " di Ela Gentile |
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«"L'incerto del futuro"... E' bello costruire insieme! Altrimenti, se si conosce già la storia, si sa anche come andrà a finire... e allora perde tutto l'incanto del "Dai: racconta!"...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un velo d'emozione " di Aldo Bilato |
«Il fatto è che anche nella realtà, non ci sono più i gatti di una volta... Belli grassi e ben pasciuti, che voglia hanno di correre dietro ai topi? Ricordo che una volta, lasciai un gatto una notte intera in una stanza, nella quale si era nascosto un topo (ne vedevo gli occhietti sotto al letto). La mattina dopo dovetti armarmi di coraggio e stanare il topo con la scopa, perché il gatto... s'era addormentato!» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una funzione del gatto" di Antonio Terracciano |
«Fantasmagorico volo di colibrì intorno ad un fulcro che catalizza l'attenzione, i sensi, le emozioni... un'anima nella sua completezza, avvolta da un intenso, passionale ardore...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Artista dei miei sogni " di Raggioluminoso |
«Non bastò la piuma, ad allontanare il Male che la voleva con sé, schiava da trafiggere, da consegnare in dono alla Signora Morte, dall'insaziabile appetito. Eppure forse quella piuma è bastata per donarle almeno un paio d'ali, con le quali poter volare leggera nel Cosmo, senza calpestare il fango...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Narcotico aroma " di Silvia De Angelis |
«Quello scialle... braccia che avvolgono, riscaldano, proteggono... E la lontananza si fa meno struggente... Sai raccontare l'intimità e l'intensità dei sentimenti semplicemente descrivendo un gesto, apparentemente insignificante...» |
Inserito il 03/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lontananza" di cristina biga |
«Prolificazione di temibili predatori, dalla raffinata tecnica di caccia ai propri simili da sbranare, abbandonando brandelli di carne a terra, da lasciare agli sciacalli, che completeranno l'opera... Questa è la Terra ai giorni nostri, popolata da esseri viventi che più non hanno a che vedere con il genere umano...» |
Inserito il 02/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pace nel silenzio dei tempi" di Giuseppe Bellanca |
«... E quei luoghi mesti diventano giardini incantati, rigogliosi, pieni di ricordi che s'inseguono e s'intrecciano, sfiorando le nostre guance, asciugando una lacrima che spunta tra le ciglia...» |
Inserito il 02/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "2 novembre " di Calogero Pettineo |
«"A volte è una parola, un gesto, ad esser fune o spinta..." E' qui, il cuore di questa profonda introspezione, che ci propone l'eterna lotta tra ragione e sentimento. Non usciranno mai dal labirinto nel quale si rincorrono...» |
Inserito il 02/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Controsenso" di Kiaraluna |
«E' una favola che incanta, che seduce, accompagnando il lettore allo straordinario lieto fine: quello che tutti desidereremmo per coloro che non riescono più a provare sentimenti d'amore! Ah!... Se domattina, aprendo le finestre, vedessimo sciami di farfalle volare verso il sole...» |
Inserito il 02/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il miracolo dell'amore " di Citarei Loretta Margherita |
«E a noi, chi rimboccherà le coperte?... Ecco... meglio ricoprirsi di spine, per creare un alibi... Da un po' non mi spuntava qualcosa tra le ciglia.» |
Inserito il 02/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Valore aggiunto " di Aldo Bilato |
«"Una promessa che è per la vita", perché non smetteremo mai di credere nelle favole, con quel rassicurante lieto fine che recita immancabilmente "... E vissero per sempre felici e contenti"... Perché no?» |
Inserito il 02/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una goccia di rugiada" di Annamaria Barone |
«Quel bacio... lei l'ha dato, ma forse restò impigliata nel suo stesso sortilegio... Purché quella notte rimanga per sempre incantata...» |
Inserito il 02/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il bacio della strega" di Annamaria Barone |
«Il nostro ricordo di coloro che abbiamo amato non può sbiadire... Ne sentiamo ancora il respiro, ne percepiamo il battito accanto a noi, tanto che in alcuni momenti abbiamo la netta sensazione che stia per avvenire un contatto. Forse è soltanto il nostro desiderio, a dilatare i nostri sensi e le nostre emozioni, tuttavia ci piace credere che, qualche volta, loro siano davvero qui con noi...» |
Inserito il 02/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Loro " di Silvia De Angelis |
«... E mordilo sempre, ogni giorno, ché uscire carponi è stata soltanto un'esigenza tecnica... non significa restarci per tutta la vita!» |
Inserito il 02/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Compleanno " di Aldo Bilato |
«Anche dalle mie parti c'è una splendida faggeta, nel mezzo della quale giganteggia il decano dei faggi, attorno al quale amiamo inventare storie, quando andiamo in visita con gli scolari!» |
Inserito il 02/11/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Re Faione " di Libera Mastropaolo |
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