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Trovati 6538 commenti di Nemesis Marina Perozzi

Commento n° 1168
«"Nel paese dei ciechi l'orbo è re", dice un proverbio di origine medioevale, che lo scrittore HG. Wells ha reinterpretato nel suo racconto "Il paese dei ciechi", nel quale immagina che un viaggiatore sperduto capiti in una valle inaccessibile delle Ande, abitata da un popolo di ciechi. Pensa dunque di diventarne il re, sfruttando la sua vista, ma dovrà ricredersi...»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'occhio interiore" di Aldo Bilato  

Commento n° 1167
«Camminavo lungo i portici, tempo fa, della ricca opulenta Milano. La gente frettolosa camminava spedita scavalcando le icone della povertà: uomini, donne, spesso accompagnati da un cane spaurito, che si stringeva a loro per proteggerli, per riscaldarli. Se ne stavano lì in un angolo, buttati per terra, a capo chino senza nemmeno allungare la mano... mentre la gente osservava divertita le statue umane poco lontano, che, con una monetina si muovevano per la gioia dei bambini e dei turisti che scattavano fotografie... Mi sono vergognata come una ladra.»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Superficiale" di Kiaraluna  

Commento n° 1166
«Un semplice bugigattolo. Umile, angusto, spoglio ripostiglio che nasconde invece lo scrigno delle meraviglie, dei gioielli più preziosi. Ed è lì che questo sogno troverà il suo posto, sarà cullato protetto, custodito con devozione infinita ed immensa tenerezza... per sempre. Mi hai commossa, tanto, soprattutto per quel "bugigattolo" che mi ha ricordato la mia infanzia.»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Istanza d'amore" di Giorgio Lavino  

Commento n° 1165
«La vita è un vortice, che allontana e avvicina, aggrega e disgrega, consilida e dissolve... A volte viene voglia di ripiegarci su noi stessi, per una tregua che ci dia la possibilità di riprendere le forze. Non è una resa, ma soltanto una sosta, prima di rimettere i nostri passi in sintonia con il mondo.»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tessuti" di Clara Gismondi  

Commento n° 1164
«Lasciarlo sepolto laggiù o riportarlo a galla, quel dolore così profondo? Paura di ricominciare a sanguinare... Ora, imbottiti di tranquillanti e opportune anestesie, riusciamo a sopravvivere come se nulla fosse accaduto... Ma non è la soluzione. Bisogna riaprire la ferita, per estrarre quel corpo estraneo che ancora potrebbe farla infettare. Provare a ripulirla e ricucire, anche se l'esito non è garantito...»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Enigma" di Berta Biagini  

Commento n° 1163
«Quando il dolore viene in supeerficie, emaniamo una luce che allontana gli altri. Più avremmo bisogno di una parola, di una carezza, più incutiamo paura del contagio. Cella d'isolamento, camera sterile, fortezza in mezzo al mare le nostre prigioni. Restiamo noi, con il nostro dolore e nessuno ci verrà a salvare.»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cosa importa se ho riso, se ho pianto" di Dalassa  

Commento n° 1162
«Quante volte ho supplicato, perché fosse aperta quella porta, ma l'amore mio ha paura di farsi inebriare dal profumo di questo giardino. Ogni volta che gli metto la chiave tra le mani lui fugge. E' la paura, il sentimento che domina i rapporti tra uomo e donna. Perché? Noi li sentiamo crescere dentro di noi, li nutriamo, poi li lasciamo andare nel mondo, ma vorremmo che quel cordone non fosse mai tagliato... Noi siamo la culla accogliente, il guscio che protegge, ma loro continuano ad avere paura di noi. Perché?»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pensami come i miei occhi " di Grazia Longo  

Commento n° 1161
«E' la voglia di rinascere, dopo essersi fatta calpestare, schiacciare, seppellire. Mentre il corpo dondola, appeso nel vuoto, oscillando tra il precipizio e il volo... la muta. Il cambio di pelle avviene durante questo scavare "anche senzadita", mentre l'anima tra poco urlerà con tutte le sue forze: "Eccomi, sono di nuovo qui!"»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le pupille sepolte" di Giorgia Spurio  

Commento n° 1160
«Chissà, forse non è la coerenza, ma semplicemente paura. La paura di sentire la tua voce, la paura di essere respinta, di sentirsi dare del "lei" come se tu non avessi riconosciuto la sua voce... Forse aspetta che sia tu, a lasciare per primo, quel messaggio. Non ha cambiato il numero, se tu l'hai già chiamata.
Non è orgoglio: è semplice, banale paura, perché anche la donna più disincantata è in grado di amare con passione e tenacia, con l'ostinazione dei pazzi o dei santi.
Scrivile: anche solo una parola. Lei capirà.
»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia ""La persona richiesta non è al momento raggiungibile"" di Sergio Melchiorre  

Commento n° 1159
«"Cammina con me o lasciami passare" Questa è una vera e propria dichiarazione di guerra contro qualsiasi forza che osi ostacolare il diritto d'amare. Così sono i guerrieri impavidi, non temono il buio della notte e alla Dea bendata lanciano orgogliosi avvertimenti...»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vincerò" di Moreno il Duca  

Commento n° 1158
«... Perché l'olfatto e il più sensuale dei cinque sensi. Percepisce aromi sottili, nascosti, impercettibili. Veicola il piacere del gusto, accompagna la curiosa vista, sfiora la pelle a generar brividi d'amore, dilata le narici al vento che trasporta suoni provenienti da lontano... L'olfatto: macchina del tempo che riporta gioia e dolore in uguale misura... ma sono i più tristi quelli più persistenti ed aspri.»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tuo profumo" di Angela  

Commento n° 1157
«Prende consistenza densa e fluida, quella malinconia che "scivola dalle tempie ai polpacci", come venoso sangue, magmatica lava... Ustione senza cicatrice, l'amore strappato dal cuore, che non avrà guarigione.»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ombra" di Silvia De Angelis  

Commento n° 1156
«Poesia della scienza o scienza della poesia? Poco importa, quando la fusione delle due cose innesca una reazione a catena culminante con un'atomica esplosione di emozioni, sentimenti, sensazioni al calor bianco!»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sei 8" di Raggioluminoso  

Commento n° 1155
«Percepisco uno strano vuoto. Ti immagino, non so perché, mentre lentamente ti spogli e resti lì, con la tua anima nuda, nella brina di quest'improvviso inverno che ha regalato neve nel mese delle mimose. Poi ti volti e inizi a camminare, senza meta, cercando e non cercando... qualcosa che non sai, o forse sai... come a voler ritrovare faticosamente la parola, che tuttavia non vuole uscire dalla tua bocca serrata. Preferire il silenzio, per ora, la trasparenza dell'ombra, che si può calpestare con indifferenza...»
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rose Scarlatte" di Rosy Marchettini  

Commento n° 1154
«Il suono di un pianoforte scordato è la voce più triste di tutto il creato. E' lamento di gabbiano, pianto di bambino, voce inascoltata che vorrebbe soltanto cantare parole di pace.»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Suoni soavi e suoni stridenti" di Dalassa  

Commento n° 1153
«Quest'amore ha scelto di lasciarsi morire sciogliendosi all'orizzonte, come la luce del sole al tramonto. Pennello gonfio di colori, agitato nell'acqua per rilasciare stemperate sfumature, che si disperdono nel rosso fuoco degli ultimi bagliori del giorno. E tutt'intorno... silenzio. Si ode soltanto lo sciacquio dell'onda, a cantare preghiera di morte.»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Muore il mio canto" di Grazia Longo  

Commento n° 1152
«Fuoco d'amore, fuoco di passione. E tutto il corpo arde, non solo l'anima, emanando quel "profumo inebriante" della pelle, madreperlacea conchiglia che racchiude Amore.»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sull'isola della luna" di Nadia Mazzocco  

Commento n° 1151
«La nostra società assomiglia sempre di più al paese dei balocchi, nel quale ci divertiamo come pazzi, ridendo sguaiati e ballando tutto il giorno, prima di entrare in quell'urna... Ci sveglieremo con la bocca un po' impastata e gli occhi gonfi per la gran baldoria, ma, guardandoci allo specchio... ci accorgeremo di quel bel paio di orecchie d'asino che la notte ci ha regalato...»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Succede sempre così" di Giorgio Lavino  

Commento n° 1150
«Volevo salde ancore, robuste funi, che mi tenessero inchiodata qui, perché il volo mi ha sempre fatto paura... Invece me ne sono andata via, sono fuggita lontano ed ora, nel mio volo ormai solitario, sto cercando disperatamente l'approdo in un porto sicuro, ma le correnti mi trascinano sempre più lontana...»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "A margine" di Kiaraluna  

Commento n° 1149
«La forza per vivere è tutta dentro di te, nella voglia di comunicare, di condividere i tuoi sentimenti, le tue sensazioni, nell'esprimere con semplicità ed immediatezza ciò che provi.
Però so bene quanto, a volte, si senta il bisogno di qualcuno che ci tenga strette e che vegli il nostro sonno, quando, stremate, scivoliamo sempre più giù, nell'inconscio dei nostri sogni...
»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ascolta la voce del mio cuore" di Danielinagranata  

Commento n° 1148
«Viviamo in una società globale che però lo è soltanto a parole, seguendo la logica del profitto. Falsa ed ipocrita accoglienza, dei diversi di ogni cultura; si chiama "inclusione", la non integrazione del diversamente abile... Intanto la mia mente va al ricordo di quella casa di ringhiera della mia infanzia, dove andavo a trovare la nonna... Porto di mare, schiamazzi, risate, dove c'era davvero la gioia nel cuore.»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Strani frutti" di Clara Gismondi  

Commento n° 1147
«Per una mamma i figli restano sempre come allora, quando il loro pianto metteva in allerta. Ora sono grandi, appartengono al mondo... Mamma è lontana, il cordone è rotto. Ma basta quella voce alla cornetta, il volto sul display di un pc ed ecco, ora loro sono qui. Mamma c'è ancora: è tutta per voi!»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Icona magica" di Berta Biagini  

Commento n° 1146
«Lo sapevo! Ecco che salta fuori il lato cinico di voi maschietti, tendenti allo sfruttamento in cambio di un pagamento... in natura... Scherzi a parte, è vero, capita anche a me, avere l'ispirazione che bussa alla porta della mente e non avere i mezzi per ancorarla...(e sì che usare penne e matite è il mio mestiere). Ho provato con un cell. super tecnologico (ed è quello che sto usando in questo momento, ma sul più bello mi si scarica la batteria... Insomma: è gioco forza che all'amore( e all'ispirazione) io debba dire addio!»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'amore mi passa accanto" di Aldo Bilato  

Commento n° 1145
«Questa inquietudine dispettosa arriva a scompaginare il libro della vita, mettendo a soqquadro i nostri sentimenti, che scorrevano pigri nel letto del fiume, il quale sognava soltanto di andare a morire in mare. Il funambolo, intanto, ondeggia nel vuoto, pronto a riprendere quell'equilibrio così precario...»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inquietudine" di Francesco Fabris Manini  

Commento n° 1144
«Il tempo ormai passato non ritorna, se non in sogno, portando un barlume di sollievo che, alle prime luci dell'alba, si trasforma in un dolore che doppiamente morde. Personalmente ho deciso di non dormire, ma qualche volta non ce la faccio e gli occhi mi si chiudono piano, senza far rumore, per non svegliar quella carogna della mente mia che sogna...»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Vento A Carezzar Le Scarne Ore" di Antonella Bonaffini  

Commento n° 1143
«Ricordo una vecchia credenza, che si racconta ancora sulle rive del mio lago, dove oggi c'è stata una spruzzatina di neve che ne ha imbiancato le rive: si dice, dunque, che quando nevica in realtà si tratta degli angeli, che si stanno divertendo a disfare il cotone. Oggi anch'io li ho sentiti ridere e mi ei è allargato il cuore!»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Neve di casa mia" di Angela  

Commento n° 1142
«Da sempre sono convinta che invece, sia la nostra mente, ad essere colma di coriandoli. Lo dico sempre ai miei scolari, esortandoli a farli uscire. Idee, sensazioni, sentimenti, percezioni che non devono essere compresse in così poco spazio, ma devono poter vagare in piena libertà, incontrarsi, incrociarsi, scambiarsi i colori...»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rotolano i pensieri" di Daniela Pacelli  

Commento n° 1141
«Non esiste il peccato, quando è l'amore che governa le nostre azioni! Petali di rose, le labbra della donna amata, per raccontar favole di sublime incanto.»
Inserito il 11/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Labbra di donna " di Moreno il Duca  

Commento n° 1140
«"I sogni bambini"... Noi passiamo il tempo a soffocarlo, quel bambino che continua ad abitare dentro di noi. Non vogliamo starlo a sentire, lo abbandoniamo in un angolo e lo lasciamo morire di stenti... Ah!... se potesse fuggire e venire a liberarci da quella pece che ha imbrattato il nostro candore...»
Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quella nuova forma del cuore" di Maria Grazia Vai  

Commento n° 1139
«Com'è difficile scegliere di restare ancorati alla realtà, che si fa sempre più triste, opaca, grigia... Vorrei una ragione, una ragione sola, che mi impedisca di aprire le braccia e librarmi in volo...»
Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Frantumi di cielo" di claudia cafagna  

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