«Quanta nostalgia e malinconia, in questi versi colmi di un amore che è rimasto intatto nel tempo... E quel favo, pieno di nettare e miele, che avvolge i ricordi di tutti coloro che per il momento non si possono più vedere, ma che sono ancora qui con noi, nei nostri pensieri... Io sono sicura che ognuno di noi conserva un favo nel cuore e in ogni celletta un'anima da nutrire col nostro amore.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I miei amori" di Desire |
«Aperta sfida alla vita, che si affronta come in battaglia, corazzati da fulgida e inossidabile armatura... Solo un "tallone d'Achille": quei piedi nudi, chelasciano tracce di sangue nell'acqua del fiume. Ma il cuore no, non sanguinerà! E' ben protetto, il cuore...» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Straziami i piedi!" di Rossella Gallucci |
«Anche quando potremmo concederci una pausa di libertà, ci portiamo dietro le stesse paranoie e gli stessi malumori della vita quotidiana: la lotta per delimitare il territorio, le ombre altrui che invadono il nostro campo... Anche dalla natura pretendiamo che rispetti i nostri diritti, concedendoci tutto ciò che avevamo prenotato, pagando una salata caparra: guai a quella nuvola che dovesse sostare sopra i nostri sguardi più a lungo del necessario!» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'ombrellone giallo" di Francesco Fabris Manini |
«Sempre più spesso ci rivolgiamo alle sensazioni, ai sentimenti, alle pulsioni che abitano in noi, perché avventurarsi all'esterno è diventato troppo pericoloso. Soprusi, tradimenti, gelosie, indifferenza... Solo questo ci può offrire la realtà. Meglio allora avere amicizie sicure, che non ci tradiranno mai: i nostri ideali, le nostre passioni.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un'amica speciale" di Angela Rainieri |
«Conosco benequelle sensazioni... Nei miei anni di volontariato, proprio con ammalati di Alzheimer, sono sprofondata negli abissi con loro, spesso senza riuscire a comunicare, altre volte trovando una chiave d'accesso che mi permetteva di entrare, anche solo per un attimo, nel loro mondo sconvolto. E ogni volta, tornando a casa, guidavo con la vista annebbiata dal pianto della mia impotenza, chiedendomi perché ci si deve spegnere così...» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lisetta" di claudia cafagna |
«Finestre che si aprono verso l'interno, lasciando fuori gli schiamazzi dei ciarlatani, venditori di fumo, di falsi ideali, che lusingano l'acquisto di idee di comodo, proposte in offerta con una crema anticellulite che faccia snellire il pensiero, appesantito dai troppi pensieri...» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nel vero dentro di me" di Claudio Giussani |
«Mi hai commossa come non mi capitava da molto tempo, cara Antonella, perché io, che ho perso il mio papà all'età di otto anni, in tutti questi anni, e sono tanti, non sono mai riuscita a scriverne, se non una sola volta, in una lettera. C'è ancora un "groppo" in gola che mi paralizza e mi impedisce anche solo di parlarne, senza piangere, come sto facendo anche ora che ti sto scrivendo.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le Mie Gardenie Si Spengono Nel Sole" di Antonella Bonaffini |
«E' feroce, lucida, questa vivisezione di una prima esperienza di sesso. Da donna, devo dirti che mi ha molto turbata. Ho provato allora a calarmi nei tuoi panni e non ho potuto fare a meno di condividerne la psicologia del maschio. Non è una critica, ma semplice constatazione delle due facce della medesima esperienza. In un rapporto, il confine tra l'estasi sublime e la primitiva bestialità della carne è davvero molto, molto sottile. E i tuoi versi, comunque, sono da meritatissimo fiocco!» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Colera' nuovo sangue" di Massimo Chiusi |
«Invidia e Calunnia, coppia malefica di malebestie, che contaminano le vite oneste, gli spiriti cristallini. Al loro tocco tutto diventa opaco, corroso dall'acido che ne altera le sembianze. La Verità non ha vita facile, contro una simile duplice alleanza. Solo l'unione, potrà fare la forza! E' il quadro esatto e senza mezzi termini di ciò che accade quotidianamente nella nostra società ipocrita e benpensante.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Invidiosa mania" di Carmelita Morreale |
«Io staccavo la testa, alle bambole. Feticci decapitati che lasciavo in bella mostra sullo scaffale dei giocattoli. Sadismo, forse, o inconscia percezione di come sarebbe andata a finire la mia vita, una volta diventata grande. Se il mondo fosse un immenso teatrino di cartapesta, vorrei essere Mangiafuoco, per gettare tutte le mie marionette nel fuoco. Non vale la pena giocare, né costruirne di nuove. Tanto resterebbero fantocci da decapitare, ma con la vaga sensazione di essere anch'io tra quelli...» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bambole" di Clara Gismondi |
«L'alba porta con sè la speranza, promette il futuro. Siamo noi, che continuamente ci voltiamo verso la notte, il buio e non riusciamo a staccarci da quella notte, che morbosamente continua ad avvinghiare il nostro cuore, per non farci respirare...» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Universi" di Kiaraluna |
«Per fortuna è solo un gioco, ma quante volte è accaduto proprio così. Una sola volta avrei potuto perdonare... Non l'ho fatto. Ora l'amore che avevo, imperfetto monello, se n'è andato e non l'ho più trovato.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dimenticanze" di Giorgio Lavino |
«Centellinare un buon vino, un cibo gustoso, una vita... Dare il tempo alle nostre papille di assaporare gusto e retrogusto di ogni cosa, ma a volte ciò che in un primo tempo sembrava così dolce al nostro palato, improvvisamente rivela un gusto amaro che ci fa storcere la bocca. Così è la vita...» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Semplicemente" di Berta Biagini |
«Prigione dei doveri. La mamma diceva sempre: "Prima il dovere poi il piacere" Ma quando verrà il momento del piacere? A fine giornata, quando ci si chiudono gli occhi? Al termine della vita, quandoanche il nostro fisico non ci sorreggerà più? La vita ci ha "fregato". Ci ha fatto credede di essere nati per essere liberi e invece fin dal primo vagito siamo stati condannati ai lavori forzati, senza la possibilità di scelta se non quella di decidere a quale sogno aggrapparci per sopportare questo ergastolo non meritato.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Manette" di Silvia De Angelis |
«E' inutile, caro Moreno, nonostante l'irruente passione, alla fine... sono le coccole, quelle che fanno addormentare con la serenità nel cuore! Come sempre hai dato prova di grande maestria... nel poetare, s'intende! Per il resto non mi è dato di sapere!» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Scivolerò nel tuo abbandono" di Moreno il Duca |
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«Mostrarsi per ciò che si è, è molto rischioso e ne so qualcosa. Io mi sono dovuta rivestire, ma ho la sensazione di essere ancora nuda, perché tutti mi osservano inorriditi e voltano la faccia di fronte alle mie deturpanti, mostruose cicatrici.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se Vorrai" di Rosy Marchettini |
«Me la sento bruciare sulla pelle, a ravvivare di sangue vivo una ferita che non è ancora chiusa. Un brivido lungo la schiena riporta indietro tante lacrime amare, di rabbia, di dolore. La voglio conservare, perché mi ci possa specchiare, come dolorosa regina che non è più la più bella del reame...» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tempo degli amanti" di Angela |
«L'ho anche scritto: il tempo non esiste, è solo un'invenzione degli uomini. Perciò ci si può sentire vicini nella lontananza e infinitamente lontani anche se seduti uno accanto all'altro. Se poi un nome è inciso con inchiostro indelebile nella nostra mente, anche l'Universo non sarebbe abbastanza grande per allontanare il ritmo ed il suono dei nostri cuori.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E sara' giorno e sara' amore" di Daniela Pacelli |
«Più che di autocensura, io direi autodifesa. Protezione di qualcosa che è troppo intimo per essere lasciato "in pasto" al mondo. Non è vero che si scrive per gli altri. Si scrive prima di tutto per far leggere alla nostra anima i pensieri che la ragione ci ha aiutato a tradurre in parole. Poi si sceglie di condividere questi versi con altri che possano avere una sensibilità in sintonia con la nostra. Ma facendo attenzione a non denudarci troppo, per evitare brutte scottature...» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I versi inquieti" di Antonio Terracciano |
«Inseguito dalla paura, dai rimpianti, dai rimorsi, che famelici hanno seguito le tracce del mio sangue? Non importa. Ora basta. Quelle scorie imbalsamate non rappresentano più nulla, per me. Le metterò lì, sullo scaffale, poi me le dimenticherò fra la polvere. Riparto da zero. Il resto non m'importa.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Scorie" di Aldo Bilato |
«"Il brusio del silenzio" ci parla della malinconia di quelle foglie, che ormai sono macerate nell'umida terra. Tornerà a germogliare? Tornerà ad ospitare quei fiori, che farfalle ed api andranno a visitare? Riuscirà anche la nostra anima, a rigenerarsi, per affrontare una nuova stagione della nostra vita? Lungo potrebbe essere, questo letargo, ma alla fine il gelo del mondo lascerà il posto ad un fresco ruscello di speranza.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E' ancora inverno" di Lucia Volpi |
«L'amore tra Vulcano e Madre Terra è passionale, violento, sfibrante, annienta indelebilmente. Marchio di fuoco, amor che distrugge e muore...» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inarrestabile magma" di Nadia Mazzocco |
«L'acqua è la forza primordiale che ha generato la vita sulla Terra. Nel liquido amniotico nuota il nostro bambino prima di nascere. Ho costruito mile barchette di carta e le ho affidate alle acque di un lago, che mi ha accolta da una vita e per tutta la vita mi cullerà. Quando me ne andrò, sarà al suono della risacca, frustata dalla corrente fredda dell'"inverna", che spinge con forza le onde verso la terraferma... Acqua: senza di te non potrei vivere.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Io sono mare " di Vivì |
«Ho passato una vita a fuggire, sempre più lontano, per poi accorgermi che era solo tornando sui miei passi, che avrei finalmente trovato pace.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fuggiva" di Hachico |
«Io le sento ancora, le cicale, e a volte mi assordano, quando chiacchierano tutte insieme per richiamare l'attenzione dei miei pensieri, che si perdono inseguendo sogni- farfalla e api, di fiore in fiore. Dura poco, qui dove sono io, la stagione delle cicale, perciò vivo gran parte dell'anno in malinconica, silenziosa solitudine.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La cicala" di Francesco Fabris Manini |
«Siamo la culla della vita, come Madre Terra, come cuore dell'Universo, terreno fertile che accoglie quel seme e lo farà germogliare, con infinito amore...» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Germoglierà la vita" di Carmelita Morreale |
«Liberi pensieri che oscillano sull'altalena degli opposti; incerti, indecisi se lasciarsi andare o prendere il volo. Sarà la Speranza a decidere per loro, mentre il fumo che si libera dalle ceneri del falò di un passato ormai morto trova la via di fuga dallo spiraglio di una finestra aperta sul futuro...» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Liberi pensieri" di Lina Sirianni |
«Forse non era necessario costruire un altare. Bastava amarla come un uomo semplice ama la sua donna. L'amore non ha bisogno di un tempio, ma soltanto di due anime che si cercano. Costruire un semplce rifugio che protegga dal malessere di vivere. Sono inconfondibili, i tuoi versi d'amore, perché ogni volta urli all'Universo la tua voglia d'amore. Non sei anoressico. Vibri di passione con tutto te stesso, anche se non lo vuoi ammettere. Diglielo, una volta per tutte, che non è una dea, ma l'ami ugualmente... come lei senza dubbio ti ama.» |
Inserito il 13/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ti ho elevata a divinità" di Sergio Melchiorre |
«Costruire ponti, solide case, per tenere uniti tanti tasselli di cuore, con briciole di poesia come collante... Cemento armato del sentimento che lega uomini e donne, padri e figli, i luoghi del cuore e quelli reali... In questi casi la solitudine non è mai fragilità, ma soltanto una pausa di quiete tra una campata e l'altra di quel ponte.» |
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Architetto poeta per caso" di Claudio Giussani |
«Sì, certo, prova a raccogliermi ora, colma di spine, che cingeranno la tua corona, re della menzogna e del Male. La malvagità attinge la sua forza dallabuona fede della gente, dall'ingenuità delle persone semplici, dalla sincerità delle anime trasparenti. E' astuto e si tiene aggiornato, il Male; ha imparato ad usare anche i nuovi mezzi di comunicazione, che sa utilizzare per i suoi scopi contorti. Seminare la mala pianta della zizzania rimane la sua specialità, ma noi sapremo usare dell'ottimo diserbante, per debellarlo per sempre!» |
Inserito il 12/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una Rosa Resta Sempre Una Rosa" di Antonella Bonaffini |
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