| «Quanto coraggio in quel salto... che non sai se riuscirai a dispiegar le ali, oppure un tuffo a volo d'angelo t'immergerà nel liquido primordiale... Entrare nelle emozioni può essere pericoloso, perché non sai quali saranno le corde che andranno a pizzicare i tuoi pensieri... Eppure vuoi saltare... Quanto profondo amore nell'entrare in quella stanza...» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Candele" di Silvia Cingolani |
| «Ho cambiato pelle molte volte, soffrendo della nudità del mio corpo indifeso, esposto agli occhi della gente, ma ogni volta, piano piano, le squame sono ricresciute, sempre più fitte, sempre più resistenti. Ora sono corazza inossidabile, senza incrinature. Niente più pelle, ma lucido, freddo metallo, che non avrà più alcuna muta.» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pelle di serpente" di Rossella Gallucci |
| «E' vero, la strada perfetta da seguire non esiste, tuttavia possiamo tentare di avventurarci lungo un sentiero che in qualche modo le si avvicini, anche se più lungo e tortuoso. Sono sicura che ne saremo comunque ricompensati!» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cerco una città" di Lucia Volpi |
«Sento la salsedine che brucia la mia faccia e si confonde con le calde lacrime che sgorgano dai miei occhi di marinaio semplice, che avrebbe voluto navigar con te, Capitano Achab, alla caccia della balena bianca...
Sei un superlativo assoluto, un intraducibile pensiero, un tatuaggio scolpito nel cuore!» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Epitaffio pre mortem" di Grazia Longo |
| «Meno male che riusciamo ancora a giocar con le parole, perché, in realtà, c'è davvero poco da scherzare!» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tempi che cambiano!" di Carlo Fracassi |
| «Quando mi manca il respiro e voglio fuggire, mi nascondo al luna park, tra la folla che si diverte, le luci, la confusione, le risate, i canti. Solo lì divento trasparente... Mi urtano, mi spingono, nessuno mi vede, mi osserva, si cura di me. Passo così tutta la sera, poi rientro in me e riguadagno la strada di casa...» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vorrei essere evanescente" di Lucia Volpi |
| «A vent'anni basta niente: una musica in testa, gli occhi della propria ragazza, un bacio, un fiore. Che altro serve? Niente! Basta davvero niente, per sognare e volare...» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Avevo vent'anni e poi te" di Giorgio Lavino |
«... E ritrovarsi a mendicare, elemosinare le stesse identiche terribili parole, che già avevano sbranato in passato: "Con me perdi soltanto il tuo tempo... lo sai di non aver alcuna speranza..."
Eppure, piuttosto che il nulla, si accetta anche questo... Vorrei trovare una volta per tutte il coraggio di lasciar andare in cielo quel palloncino... per poi sparargli, facendolo scoppiare e non pensarci più.» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ho il cuore tra le nuvole" di Carmelita Morreale |
| «Ma cos'è, poi, la libertà d'essere? Io vorrei che fosse la possibilità di eliminare dal vocabolario le parole "dovere" "ragione" "responsabilità"... Mi piacerebbe svegliarmi una bella mattina con la testa totalmente vuota: reset, reset, reset... Niente più intelligenza, cultura, educazione, ma soltanto istinto ancestrale, che mi faccia vivere gli ultimi giorni godendo della mia più intima essenza!...» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ricordi al sole" di Barbara Golini |
| «Conosco molto bene la malinconia e la struggente nostalgia che prende e pervade ancora, a distanza di tempo, il nostro cuore affranto quando ripensa ai propri fratelli pelosi che non ci sono più. Il mio si chiamava Artù ed era un gatto. Di notte lo sento ancora zampettare sul mio letto e quando non riesco a trattenere il "groppo" in gola penso alla fine del mio percorso. Non mi farà paura, perché so che, insieme ai miei cari, ci sarà anche lui ad aspettarmi, strofinando il muso sul mio naso.» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Alla fine del viale" di Claudio Giussani |
| «Terribilmente dolorosi, questi tuoi versi, che mi hanno graffiata, penetrando nella mia anima ancora ferita dalle medesime coltellate. "Ogni cosa ha il suo prezzo..." Lo so bene e ho pagato anch'io un prezzo altissimo per le scelte che ho fatto, ma che comunque rifarei. Siamo davvero poveri schiavi: dei nostri sentimenti, dei nostri errori, dei nostri desideri, delle nostre paure... schiavi, amica mia, schiavi...» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il timore di non essere accolta" di Lena Orfeo |
| «Il corpo e la natura sono da sempre amanti perfetti. La musica è il morbido lenzuolo che li avvolge, guidandoli nell'amplesso voluttuoso che li possiede. Se sapessimo lasciarci andare più spesso alle lusinghe del vento, potremmo recuperare il nostro istinto ancestrale, non ancora inquinato dalla civiltà e dalla ragione.» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Soy la novia del viento" di Nadia Mazzocco |
| «Ma... dimmi: come hai fatto ad indovinare proprio la mia storia? A dir la verità mi ritrovo soltanto nella citazione del caffè, però sembra essere diventata una regola quella di farsi trovare in un bar con un'altra per far capire che una storia è finita! Scherzi a parte, mi piace il tuo stile diretto, senza fronzoli! Bravo!» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sposa" di Saldan |
| «Chissà perché i ricordi d'infanzia restano intatti, con i loro colori e i loro profumi. Era l'età dell'oro della nostra vita, quando ancora non avevamo ricevuto schiaffi e sputi... Conserviamoli così, variopinti e puri, i nostri ricordi, potremo così sperare di sopravvivere, tra una burrasca e l'altra.» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il campo dei pomidoro " di Francesco Fabris Manini |
| «Oh sì! E non importa che sia acqua di mare... Sono nata dove non c'è acqua, se non di bacino artificiale, perciò sono fuggita in riva ad un lago. Dalle finestre della mia prigione- casa ne vedo la riva, il porto, l'opposta sponda. E dall'alba all'imbrunire osservo l'onda, nella speranza che mi porti la bottiglia con il messaggio... Amo intensamente tutto ciò che parli di acqua, che mi porti verso l'acqua... Grazie, Mau!» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Attesa xxx o" di Mau0358 |
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| «Aspettare la fine? Aspettare che la pala riprenda il suo movimento e spazzi via con sè una testa piena di schegge taglienti e gocce di cristallo? La mia anima, come ben sai, è piena di ami in attesa di catturare qualche punto esclamativo. Lo so, che non ha senso, aspettare il cambiamento, eppure... qualche volta, uno spostamento anche minimo del baricentro della vita, mi è sembrato di percepirlo...» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Solo solo sapere ... perché!" di Berta Biagini |
| «Nessuna reflex potrà mai eguagliare l'obiettivo, il diaframma, l'otturatore dei nostri occhi... "Clic!" E tutto è impresso indelebilmente nelle cellule del nostro corpo e della nostra mente. Non c'è pericolo di sbagliare l'inquadratura, la messa a fuoco, la profondità di campo... Il nostro cuore registra e memorizza in automatico... No, non può sbagliare...» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sulla scia del ritorno" di Daniela Pacelli |
| «Spesso vogliamo volare a dispetto di tutti i consigli, soprattutto quelli della nostra mente, che ragionando ci impone la prudenza. Ma il cuore... oh sì! Il cuore vola ugualmente e spesso cade, s'infanga, si ferisce... Lascia che le stelle continuino guardare... anche loro non sanno fare altro che spiare.» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'aquilone dal filo rotto" di Dalassa |
| «Quell'altalena che si spinge fino ai fantasmi... del passato o del futuro? Intanto quel cuore che scava, va verso il fondo, verso l'interno, verso l'intimo più profondo... e la primavera viene assaggiata, annusata, ma ha il sapore della morte. Da tempo ormai anche per me la primavera porta il gelo dell'abbandono, di un cordone ombelicate tagliato e il primo d'aprile... avrò mille pesciolini di carta attaccati sulla schiena, mentre il mio cuore piangerà tutte le lacrime, rimpiangendo tutti i baci che non seppe dare quando lo poteva fare...» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le teste delle margherite" di Giorgia Spurio |
«Chi ha paura del lupo cattivo? Ce lo insegnano fin dall'infanzia, con Cappuccetto Rosso...
Se imparassimo a conoscere di più gli animali, riporteremmo le favole alla loro giusta dimensione.
Mi piacciono i tuoi versi! Chi l'ha detto che lo studio delle scienze debba essere proposto con noiosi trattati di zoologia?» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lupo " di Silvia De Angelis |
| «Non hai bisogno dell'intercessione degli angeli! Saranno le tue parole disarmanti e intrise di tenerezza a sciogliere il cuore dell'amata. Ma come: non te n'eri accorto?» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ma come?" di Aldo Bilato |
| «Sono due immagini riflesse nello specchio, ma mentre l'una sorride, l'altra piange; l'una parla, l'altra tace; l'una si nasconde, l'altra si mostra al mondo... Mentre l'una vive, l'altra muore. Malinconica, eppure autentica e condivisa, visione dell'amore, che, se non si compenetra, muore.» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra Petali E Spine" di Antonella Bonaffini |
| «Quante volte l'ho detto anch'io, eppure continuo a sperare... in chi? In che cosa? Non importa. Forse sarà della stessa persona che appartiene al mio passato, forse di chi esiste ancora nel presente, o forse il futuro mi riserverà ancora una sorpresa, magari piccola piccola, da poter tenere in un pugno... Ma io me l'aspetto, come i bambini i doni di Babbo Natale sotto l'albero, anche se sanno che non esiste...» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza Te" di Rosy Marchettini |
| «Strepitoso, quest'inno all'amore, alla sensualità che esalta i cinque sensi... Canto divino, miscela esplosiva tra i brividi dell'estasi, che solo la dolcezza del miele possono assaporare!» |
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Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gocce di ciliegia" di Raggioluminoso |
| «Sante parole, le tue! Avresti potuto scriverla in dialetto lombardo e il significato non sarebbe cambiato di una virgola! Questo purtroppo è l'aspetto negativo del paese, anche se pure in città, ogni quartiere, in fondo, è un piccolo villaggio di provincia.» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "'a vedova" di Shelly Nicole Del Santo |
| «La notte non deve far paura. Ci accompagna nel viaggio a ritroso, nella discesa fino al nostro immutato cuore bambino, che è ancora là che ci aspetta, per raccontarsi tante storie antiche e nuove...» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E scrivo nella notte" di Claudio Giussani |
| «Così era anche mia madre, che fino all'ultimo si è preoccupata per me... ed io l'ho capito troppo tardi, soltanto dopo... Grazie Giorgio, mi hai commossa fino alle lacrime!» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Così ti sarò sempre vicino" di Giorgio Lavino |
| «Non si conosce mai abbastanza la storia delle donne, il loro contributo alla cultura, al progresso, all'arte... Dobbiamo continuare a raccontare, a ricordare, a tramandare... Grazie Nadia, per questo tuo fiore prezioso!» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Poesia per Amelia" di Nadia Mazzocco |
| «L'ansia, la nostalgia, i sospiri d'attesa, i sogni di un padre, che vorrebbe farsi oggetto da impacchettare, per poter seguire la figlia... Che incanto! Mi imbarazza, questo tuo coraggio nell'aver condiviso questi tuoi pensieri così intimi, che svelano la fragilità di un uomo, che si arrende disarmato di fronte all'amore per sua figlia. Sono commossa!» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Appari (a mia figlia) " di Aldo Bilato |
| «Spesso si inseguono pensieri che hanno già preso forma, ma sono ancora velati, dai contorni imprecisi, che ancora attendono una lettura attenta, precisa. Noi li spiamo di nascosto, cercando di carpirne il segreto, trovare un indizio che permetta di interpretarli... Rischieremo di sbagliare, ma forse ne vale la pena.» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Trame" di Lina Sirianni |
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