«Eppure le dita non conoscono sosta, in questo loro continuo ricamare, anche quando sappiamo che nessuno apprezzerà quelle trine preziose, rare. E' già costato caro, dir quelle due parole "Ti amo", ma le nostre dita non lo sanno e continuano a ricamare...» |
Inserito il 25/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ti amo "a primavera"" di Angela |
«Il tempo è soltanto un'invenzione umana, costruita ad arte per farci provare rimpianti, rimorsi, delusioni, speranze sogni... Così continuiamo a soffrire, sia voltandoci indietro che guardando avanti. Resta il presente, nel quale rifugiaci, ma è ancora più effimeto degli altri due suoi fratelli, così continuiamo a penare "senza soluzione di continuità". Vorrei rinascere donna di latta.» |
Inserito il 25/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Di Polvere E' il Tempo" di Antonella Bonaffini |
«Il cuore umano è davvero formidabile! Si accontenta perfino di un miraggio, di una briciola di pane, in assenza del respiro di un bacio d'amore. C'è ancora tempo, prima di arrendersi, o forse non basterà tutto il tempo a nostra disposizione, per cedere le armi.» |
Inserito il 25/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mai arrendersi " di Lucia Volpi |
«Nuda come una "bimba che ha paura di respirare" In questa sconvolgente chiusa tutta l'essenza di questo svestirsi dell'anima, che mette a nudo le spine, mette in mostra i vetri taglienti, le ferite, le cicatrici antiche, la fragilità di un fiore trattenuto troppo tempo fra le pagine di un libro... La sento sulla mia stessa pelle, questa paura che mi paralizza il cervello e il cuore... Tra poco sarò morta anch'io, senza aver superato il record dell'apnea.» |
Inserito il 25/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Paura di respirare" di Giorgia Spurio |
«L'amore è come l'alba, il raggio di sole, il calore della primavera che sboccia, la rinascita di un fiore... Al suo bacio ogni nuvola scompare e anche qualche pensiero annebbiato si dissolve, al cospetto del cielo stellare...» |
Inserito il 25/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mi siedo vicino a te " di Moreno il Duca |
«Niente più sogni, né immagini romantiche, in questo cielo del disamore, che vede soltanto un aereo con la sua scia inquinante sorvolare imperterrito due volti che più non si cercano. Ma quell'aquilone impertinente, cosa ci fa ancora lì ad aspettarre?...» |
Inserito il 25/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non ti lacrimo più " di Aldo Bilato |
«Un'esplosione dopo l'altra, echi di passione che si rincorrono, nell'esaltazione dell'amor follia, che sconvolge e tramortisce il cuore... E tutto diventa fremito.» |
Inserito il 25/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fuochi d'artificio emozionali" di Raggioluminoso |
«Lasciarsi prendere per mano da coloro che hanno condiviso le stesse emozioni, le angosce del "male di vivere" riuscirà ad esorcizzare il senso della morte, ad allontanare il suo respiro che ci alita sul collo? Forse, sublime poetessa, forse...» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Poètes maudits " di Rossella Gallucci |
«La menzogna appartiene alla ragione, che riesce ad elaborare pensieri distorti per ingannare il cuore. La verità nasce nel profondo del nostro sentire e non ha bisogno di essere decorata con inutili ricami... Respira il profumo delle zagare, il nostro cuore... respira...» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quando nell'aria l'odore di zagara" di Rita Minniti |
«A volte, quando ci si aspetta il peggio e, fortunatamente, non arriva, ci sorprendiamo a non provare gioia, ma soltanto un sospiro di sollievo incerto e consapevole che la nostra felicità sia sempre sospesa ad un filo molto sottile, pronto a spezzarsi al minimo movimento incauto.» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dopo il verdetto" di Giorgio Lavino |
«E' invidiosa, la notte, della nostra passione. Vuole avere il privilegio di essere l'unica invitata a questo banchetto dei sensi, nella speranza di poterne raccogliere anche solo una briciola, da conservare fino a domani, quando si ripeterà la cena, che ancora una volta sazierà la fame...» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non può fuggire la notte" di Rita Stanzione |
«Che male c'è, dunque, a sognare, se addolcisce questa vita troppo salata, che non fa altro che aumentare la nostra sete... d'amore...» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "A sera, poi" di Mau0358 |
«E la vita è una partita a scacchi... Bisogna ponderare bene le mosse, per arrivare allo scacco matto...» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pesca una carta" di Saldan |
«E intanto continuiamo a chiederci perché non siamo in grado di proteggere l'infanzia, i cuccioli d'uomo, che indifesi affrontano questo mondo di belve pronte a sbranare senza pietà, senza rimorso alcuno... "Nessun spettatore anima il gioco..." Che orrore...» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vite spezzate " di Antonella Avolio |
«E' come fresca rugiada, l'attesa dell'amore che scende lieve, ad addolcire il cuore. Miele d'acacia, dolcissimo e trasparente, che riflette i sogni di una notte serena, densa di magia e d'ardore.» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'attesa" di Claudio Giussani |
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«Mentire a se stessi, per ricominciare, fingendo che nulla sia cambiato, che niente possa aver scalfito la nostra corazza. Quanto esperti siamo, nell'abile gioco della finzione? Quanto riusciamo ad ingannare il nostro cuore mettendo a tacere l'infallibile ragione? Fino a quando potremo continuare in questa logorante, devastante bugia?» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fai finta di niente" di Francesco Fabris Manini |
«Come le ali di un angelo, che sfiorando i comuni mortali rilasciano una fragranza profumata, densa di beatitudine e di speranza... Versi soavi e leggiadri come ali del Paradiso!» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bontà nel cuore " di Dalassa |
«No, no, io non ho quasi mai abbandonato la mia corazza e quando l'ho fatto, mi hanno sbranata, scorticata, arsa viva. Ogni volta è stato più difficile ricucire le ferite e le ultime stanno ancora sanguinando così tanto che temo di morire di emoraggia. Non conosco la pace, non posso abbassare la guardia, non posso rischiare di farmi uccidere ancora, un'altra volta...» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Guerra?" di Silvia Cingolani |
«Meglio il silenzio, quando davvero non c'è più nulla che valga la pena dire. A volte il fascino di una voce inganna e uccide...» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ssshhhhh" di You Don’t Know Me |
«Ed io ascolto ogni fruscio "Frrrrrr..." d'ali, di foglie, di vento... ed il movimento "Sccc..." dell'onda sulla battigia, che accompagna la scia delle comete. Annuso gli aromi, i profumi, assaggiando la dolcezza dello zucchero filato, mentre pennellate di colore intenso dipingono la tela delle mie emozioni. Versi che sanno scuotere tutti i cinque sensi e che provocano un turbinìo di intensi sentimenti!» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ci troveremo nel respiro del vento " di Daniela Pacelli |
«E' incredibile come si possa essere i più spietati carnefici noi noi stessi... Siamo disposti ad assassinare la nostra anima e poi ingannarci davanti allo specchio pur di punirci per aver troppo amato. Eppure è così: amore e follia camminano sempre tenendosi per mano... Io da tempo ho eliminato gli specchi, nella mia prigione- casa.» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nudo di donna" di Kiaraluna |
«Il cristallo, l'algida fontana, una scintillante cometa: paesaggio ibernato dei sentimenti, che faticano a muoversi e non riescono a riscaldarsi e non riescono a trattenere un volto, che delicatamente, lentamente si allontana... e tutto tace.» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una sera" di Silvia De Angelis |
«"Luighi della memoria per chi ce l'ha". E noi spesso vorremmo cancellare la nostra memoria, quando si fa troppo dolorosa, fingere che non sia mai esistito quel passato che vorremmo strapparci dal cuore. Così, quando la stanza della nostra mente è troppo piena di ricordi, che premono per attirare la nostra attenzione, ci affrettiamo ad uscire, staccando la spina... per non ascoltare. Quanto dolore, che sento così mio, particolarmente in questo momento...» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Parigi assente" di Clara Gismondi |
«Solo raramente si tratta di tempeste annunciate, che ci permettono di correre ai ripari per attutirne la violenza. La maggior parte delle volte si abbattono improvvisamente, con violenza inaudita, lasciandoci tramortiti ed increduli... Difficile sgomberare le macerie e ricominciare... Stretta violenta al cuore, questi tuoi versi che sento così vicini alla mia esperienza di vita...» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vuoto solo vuoto" di Berta Biagini |
«Oh sì! Ne so qualcosa. Conosco un riccio che si avvicina ogni notte al mio giardino, ma non appena tento di allungare la mano, si ritrae spaventato e mi si mette a palla. Ho imparato a riconoscere la natura dei ricci: la loro fragillità è direttamente proporzionale al numero degli aculei che hanno sulla schiena. Se riuscissero ad abbassare appena un po' la guardia, forse il dolore potrebbe essere attenuato, o condiviso.» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Aculei pungenti" di Angela |
«I bambini custodiscono i sogni e li nascondono, perché sanno che gli adulti li uccideranno con spine velenose nascoste da vellutate rose. Invano, come cani randagi, annusiamo l'aria e perlustriamo il suolo, alla ricerca di ciò che può volare, ma i bimbi che fanno la conta aspettano l'attimo di distrazione dei cagnacci affamati per aprire le braccia imitando gli aeroplani. Lanceranno al cielo pugni di sogni mimetizzati in foglie... Li nasconderà la nebbia, fino a quando sarà il momento... Scusa, ma ho volato anch'io con la fantasia! Grazie, per le tue visioni!» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lo stormo dei sussurri lontani" di Giorgia Spurio |
«Ecco: passeggio con la mia reflex e scatto fotogrammi in sequenza. Non ho quasi il tempo d'inquadrare, tanto che mi preme immortalare l'attimo... Non so nemmeno se la messa a fuoco sarà perfetta, o si tratterà di un "mosso" artistico... Ho deciso: quando tornerò a casa scaricherò le foto e, senza nemmeno ritoccarle te le manderò, perché tu possa regalarmi una poesia... Grazie Aldo! Ci hai donato un album fotografico in versi!» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sul porto " di Aldo Bilato |
«Questo incalzante "se", come se tu avessi dubbi, caro Principe dell'amore, come se tu avessi dubbi... Ecco che, ancora una volta, un uomo non ha paura di mostrare la propria fragilità. "... prendimi non farmi del male..." Che bello... finalmente un essere umano, non un "macho superuomo"! Questo ti fa onore!» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se tu mi ami " di Moreno il Duca |
«Tra il dovere e il piacere, meglio quest'ultimo, ma se il pancino resta vuoto, non si può granocchiare il divertimento... Perciò, ahimè, stringendosi con le dita il naso, è opportuno scegliere il dovere... ma riservandoci qualche segreto e trasgressivo momento di insano, folle, goliardico PIACERE!» |
Inserito il 24/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bisogni terreni" di Massimo Mangani |
«Ho combattuto tanto, in gioventù, per affermare certi principi d'uguaglianza, per il diritto delle donne di lavorare, fare carriera e quant'altro... La parità di diritti... Oggi mi ritrovo a guardare negli occhi smarriti i miei scolari, depositati qua e là come pacchi postali da genitori troppo impegnati con il lavoro, nonni troppo giovani per essere già in pensione, famiglie allargate che si contendono figli di primo, secondo e terzo letto... Ed io dovrei starmene lì, ad insegnar soltanto la matematica... che in Europa siamo quasi gli ultimi della classe... Oddio! Vuoi vedere che forse ho sbagliato tutto? Intanto ripenso alla solida famiglia patriarcale della mia nonna...» |
Inserito il 23/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Invertiamo tutto " di Massimo Mangani |
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