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Trovati 6538 commenti di Nemesis Marina Perozzi

Commento n° 1648
«Io l'ho gettato, il cuore, al di là del confine dell'indecisione... Me l'hanno ributtato indietro, pesto e sanguinante, preso a calci come una lattina vuota d'alluminio. Ora me ne sto qui, nella mia cella d'isolamento, dopo aver buttato dalla finestra la chiave della porta.
Scherzi a parte, credo che sia più facile per i giovani, osare il superamento dell'incertezza, perché c'è maggior forza di ripresa, se dovesser andare male e più tempo per ritentar la sorte...
»
Inserito il 06/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Perimetri" di Kiaraluna  

Commento n° 1647
«"Tienimi negli occhi..." Questo è l'abbandono totale di ogni ritrosia, di ogni paura. E' semplicemente offrire la nudità della propria anima, che vuole uscire da se stessi per entrare in quella della donna amata. E' desiderio di non nascondere nulla della propria profonda intimità... Amplesso di spiriti che oltrepassa e sublima l'unione dei corpi.»
Inserito il 06/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tienimi nei tuoi occhi" di Moreno il Duca  

Commento n° 1646
«Quante volte si nega l'abbraccio, per paura, per orgoglio, o anche soltanto per pigrizia di sentimento... Spesso si rimanda quel gesto tanto semplice quanto antico, accorgendosi improvvisamente che può essere troppo tardi...»
Inserito il 06/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'importanza " di Silvia De Angelis  

Commento n° 1645
«Immancabilmente fragili, davanti all'amore, che non teme spina di rovo, né invalicabile muro, ma riconosce soltanto la bianca rosa, che, allo sguardo appassionato, diventa rossa.»
Inserito il 06/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sulle note di "innamorarsi troppo " di Lucio Battisti" di Citarei Loretta Margherita  

Commento n° 1644
«Se si potessero spedire tutti gli stupidi su un altro pianera, la Terra rimarrebbe... vuota!
Allora sì che ci sarebbe spazio per tutti coloro che vogliono imparare ad usare il cervello per pensare e non come contanitore di coriandoli...
»
Inserito il 06/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dissertando sulla stupidità" di Angela  

Commento n° 1643
«Anche in apparente clima di pace siamo perennemente in guerra: minoranze contro maggioranze, normali contro diversi, integrati contro emarginati... Forse l'uomo non ha sviluppato il gene della convivenza pacifica nel suo DNA...»
Inserito il 06/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Che tristezza ca me vene" di Ela Gentile  

Commento n° 1642
«L'importante è l'equilibrio educativo, non importa se impartito da "du' babbi". Il vero problema è che oggi la maggior parte delle coppie "regolari" non riesce a gestire il suo ruolo genitoriale. Non parliamo poi di "famiglie allargate"...»
Inserito il 06/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lo scolaro adottato da una coppia gay " di Luciano Tarabella  

Commento n° 1641
«"Esser donna è felicità... è cordoglio..." Esser donna è una condanna ad essere strega che incarna tutti i sortilegi del mondo; è soffrire qui, sulla Terra, l'inferno e il purgatorio; è vita e morte... Esser donna, che fatica... eppure non vorrei esser altro che donna.»
Inserito il 06/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I graffi dell'anima" di Daniela Pacelli  

Commento n° 1640
«Questo silenzio è più assordante dell'urlo di rabbia e di ribellione verso tutte le solite parole, che, come sempre, hanno riempito la bocca di molti, ma se ne sono volate in cielo, come spirali di fumo...»
Inserito il 06/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Macerie nel silenzio" di Rossella Gallucci  

Commento n° 1639
«Mia madre contrasse l'epatite C proprio da una trasfusione infetta. Ha lottato per più di vent'anni, fino alla sua degenerazione in cirrosi, complicata da altri gravi disturbi che nel frattempo l'avevano colpita. Mi ha lasciata giusto due anni fa, dopo un lento, inesorabile disfacimento della sua e della mia mente. Inutile dirti che ho pianto, leggendo le tue parole...»
Inserito il 06/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vergognose Contaminazioni" di Antonella Bonaffini  

Commento n° 1638
«Quelle trecce di pensieri... Io m'immagino le dita, che lentamente dividono in tre parti la ciocca e adagio intrecciano, sapientemente, con pazienza... Istintivamente l'essere umano, quando ha paura, quando è stanco, quando vuole isolarsi dal mondo tende a raggomitolarsi, rannicchiandosi come nel guscio materno, lasciandosi cullare dal "primordiale brodo...". Noi siamo neonati, su questa Terra dalla millenaria età...»
Inserito il 06/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La 25ma ora" di Aldo Bilato  

Commento n° 1637
«Quante volte si leggono parole false, ipocrite, addirittura blasfeme, per la loro carica di menzogna. Sono ammantate di poetiche metafore, che illudono in chi le legge sentimenti che non sono contraccambiati. Quanto può far male, una poesia scritta senza vero cuore...»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sia sincero il parlar d'amore" di Citarei Loretta Margherita  

Commento n° 1636
«I sogni, sono la chiave che apre le porte di quel cancello che sta alle porte dell'infinito, ma se perdiamo la capacità d'immaginare, di desiderare, di fantasticare, non riusciremo ad aprirlo e rimarremo malinconicamente ancorati a questa realtà, che è spesso così triste e malinconica...»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Parlami di te" di Violeta C  

Commento n° 1635
«Quanti sacchetti ho preparato, da buttare anonimi e dimenticati, nell'immondizia del lunedì...
Qualche volta sono stata tentata di riaprirne qualcuno, di quei sacchetti, per riesumare il cadavere ammuffito di un sentimento nel quale avevo creduto fino al masochismo... Ora che molte stagioni sono ormai passate, non ci ricasco: chiudo subito con un bel laccio, di quelli resistenti e mi affretto a scendere all'angolo della strada. Domattina alle 4 ascolterò arrivare il camion della nettezza urbana a raccogliere i rifiuti ricacciando indietro una lacrimuccia che tenterà inutilmente di farmi credere che mi dispiace...
»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ecco sarà di nuovo vita" di Enrico Baiocchi  

Commento n° 1634
«Riflesso di specchio, i sogni e la realtà, il presente e il passato... Dov'è la luce? E' rimasta imprigionata nello specchio, insieme al passato che non ritorna, oppure è qui, nel presente che vi si riflette? Non mi guardo allo specchio da anni, perché non accetto il tempo che passa...»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lo specchio degli anni" di Rossella Gallucci  

Commento n° 1633
«No, cara Berta, io lo so, che non basta... Eppure anch'io apro l'armadio, dove ho conservato le sue cose. La sua gatta vi si infila e si accuccia ai piedi del suo cappotto, poi mi guarda come per implorarmi di lasciarla lì. Allora richiudo piano, mi metto in disparte e le lascio da sole, adialogare ancora, immaginandomi che la sua mano l'accarezzi ancora, mentre la gatta lentamente incomincia a fare le fusa...»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Festività stravolta" di Berta Biagini  

Commento n° 1632
«Pedalare attraversando il silenzio, che si fende come nebbia e che sembra voler avvolgere di umido mantello i pensieri. Invece è soltanto il dialogo interiore, mentre la brezza mattutina punge le gote, che sussurra parole di serenità, appena macchiate qua e là di malinconia...
Lasciamo che i sogni ci parlino ancora, con il sottofondo delle onde del mare, prima che il giorno ci riporti alla realtà e ai suoi tormenti.
»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Primavera di pasquetta" di Claudio Giussani  

Commento n° 1631
«Il percorso di un uomo, che ha camminato da solo fino ad ora, si interrompe per osservare l'orizzonte, chiedendosi se a quel crepuscolo che si sta presentando seguirà un nuovo giorno. Cosa potrà raccontare al suo cucciolo? Ecco che allora rivolge una preghiera al cielo, perché gli dia una risposta... non per sè, ma perché possa darla al suo cucciolo...»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Impressioni di Pasqua" di Giorgio Lavino  

Commento n° 1630
«Accorata e tuttavia soave e leggera come una piuma, la tua preghiera... La stessa Sherazade avrebbe potuto recitare al suo sultano, invitandolo ad ascoltare...
Chissà se il sultano protagonista di questi versi avrà sciolto il suo cuore... Io penso senz'altro di sì!
»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Permettimi ancora" di Rita Minniti  

Commento n° 1629
«Più passa il tempo e più mi ritrovo a vivere immersa nel fiume del passato. Non credo che sia fuga dalla realtà (non potrei permettermelo, piuttosto penso che mi serva come riserva d'aria quando faccio fatica a respirare, in questo presente che a volte è così opprimente e triste. I ricordi dell'infanzia, già filtrati e ripuliti dei loro risvolti amari, sono sempre lì, profumati e colorati, pronti a farsi narrare, come quando i miei scolari, con gli occhi spalancati dall'incanto, mi chiedono: "Dai, racconta" E quando incomincio, ii loro sguardo s'illumina e il mio cuore ritorna a pulsare...»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un jukebox suonava" di Clara Gismondi  

Commento n° 1628
«Zucchero filato tra le mani di un bimbo, soffice panna adagiata su un letto di fragole mature, miele d'acacia ad addolcir bevanda amara... Questo tuo regalo odierno apre i cuori al sole e al tepore. Fnalmente si respira aria di primavera!»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tuo poetar " di Vivì  

Commento n° 1627
«Io l'ho voltata, quella pagina, con coraggio e determinazione, ma a distanza di tempo continuo a risfogliare di nuovo all'indietro quel quaderno che in realtà non ho mai strappato. Ho tentato di rinascere, ma sono rimasta a metà strada tra il presente ed il passato. Non so se per me ci sarà il tempo futuro, ma lo auguro a te, di cuore.»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Volto Pagina" di Antonella Bonaffini  

Commento n° 1626
«E' la passione che si rinnova, ma con quel pizzico di pudore che la rende fresca come quella di un amore giovanile, quando meraviglia ed imbabazzo attenuano la felicità di quel momento di piacere.»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Arsura e freschezza" di Angela  

Commento n° 1625
«Mentre continuiamo a rileggere all'infinito sempre la stessa pagina, che ormai sappiamo a memoria, riscaldiamo per l'ennesima volta il medesimo caffè, che diventa sempre più amaro e denso... E pensare che basterebbe girare la pagina del quaderno, lavare la moka e ricaricarla, mettendola sul fuoco basso e aspettare quel tanto o poco che basta per ritrovare l'antica fragranza... Già, basterebbe così poco...»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Stelle cadenti" di Kiaraluna  

Commento n° 1624
«Vuoi vedere che con un giro di valzer me lo tolgo dalla testa? In fondo la vita è tutto un ballo e non ci vuole molto a trovare un partner che sappia farci volteggiare come piume...»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "'nnamorata" di Silvia De Angelis  

Commento n° 1623
«Da tempo, ormai, non festeggio nemmeno più, proprio per non dover spegnere l'ultima risata forzata nel pianto che se ne sta sempre lì, in agguato, pronto a bagnar le gote appena accese da quel goccio di spumante con le bollicine bevuto per dimenticare... Come sempre sai toccare le mie corde più intime, scavando e scavando e scavando ancora...»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dopo la festa" di Dalassa  

Commento n° 1622
«Nello sguardo di un neonato, si ripete la nascita della Terra, il primo suo respiro, come un divenire, come l'onda del mare che tranquillamente arriva a bagnar la riva.
Stringigli la manina, fa' che non sogni mai il male, che non arrivi a sentir la Terra che muore. Stagli vicina, regalagli meraviglia e fantasia, perché sia per sempre protetto dalla malinconia!
»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ti cullo ancora un po'" di Daniela Pacelli  

Commento n° 1621
«Sì, fasciarsi il cervello, la mente, il cuore. Riempirsi i polmoni di fumo, per soffocare anche l'ultimo respiro... Sempre più stretta, deve essere la benda che impedisce all'anima di urlare, lasciando che la follia ci possieda nell'amplesso terminale...»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gabbia" di Giorgia Spurio  

Commento n° 1620
«Il consiglio non richiesto è come la medicina del medico ciarlatano, che pretende di aver trovato la soluzione per ogni malattia sottoponendo i pazienti a cure "fai da te" con ricette prescritte senza alcuna specializzazione.»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il consiglio" di Antonio Terracciano  

Commento n° 1619
«L'uomo impaurito gira armato di fucile, per paura che qualcuno possa fargli del male. Quell'arma gli serve anche contro se stesso, perché ormai più non si riconosce e guardandosi allo specchio potrebbe vedervi un nemico. In fondo basterebbe soltanto uno sguardo amico, una mano tesa, per fargli abbassarela guardia, ma la paura degli altri è più forte di quella dell'uomo col fucile...»
Inserito il 05/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quello che si lavava i denti col fucile" di Aldo Bilato  

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