«Ed è il regalo migliore che potremmo fare, a quei bambini che saranno gli adulti di domani, i quali passeranno il testimone ai loro figli e ai figli dei figli...
Allora diamoci da fare per mantenerla in buona salute, questa natura tanto preziosa... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Natura mia per loro " di Midesa |
| «Cronaca della morte... quasi in diretta di un'intera tribù... di povere margherite, martirizzate dalla ferocia assassina di un essere umano armato di implacabile tosaerba. Come osa agire indisturbato, quel serial killer prondo a compiere altri simili efferati stragi? E' proprio vero che non c'è giustiizia, a questo mondo... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Genocidio" di Massimo Mangani |
| «... La bacchetta magica dell'amore sa disegnare incantevoli arabeschi, sa piegare le forze della natura, sa intonare canti mai ascoltati... per far vibrare un'anima e far battere con passione un cuore. » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E il cuore ascolterà" di Ela Gentile |
| «Ed io lo percepisco, quel "clangore dei silenzi", che imprigionano come una catena tutti i dolori e le malinconie, perché non possano "scappare" via. Il dolore è solitudine, non lo si può né lo si vuole condividere, perché stringe troppo forte e piega ogni resistenza, anche quella più caparbia. Il dolore fa diventare come bestie feroci, incattivite dall'impotenza, dall'impossibilità di uscirne... E come gli animali feriti a morte, si sbrana e ci si incupisce nel medesimo tempo. Tempo che tuttavia continua a scorrere, senza portare con sè l'oblio... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Danger" di Antonella Scamarda |
| «Ode alla speranza, questi tuoi versi, che ci tranquillizzano al pensiero dell'arrivo, prima o poi, della rinascita dello spirito, insieme a quel prato verdeggiante baciato dai raggi di un tiepido sole. Io ci credo!... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sarà sempre verde l'attesa" di Rita Minniti |
«Sai mescolare, in un equilibrio perfetto, realtà e fantasia, malizia e disarmante candore, disincanto e romantico ardore...
E quella tua capacità di stemperare l'eccessivo romanticismo con quel pizzico di sorriso sornione sotto i baffi (virtuali, s'intende) » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Petali d'amore" di Giuseppe Monteleone |
«"Imponente simbolo storico"... di libertà, di fierezza, di regalità...
E' la natura ad imporre il marchio di "predatore": nobile virtù nell'animale, meschina vigliaccheria nell'uomo... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Aquila " di Silvia De Angelis |
| «Impossibile cancellare... La mancanza di chi abbiamo amato e ci ha lasciati e quella di chi esiste ancora, ma ci ha abbandonati... Ogni mancanza è impossibile da bruciare e ridurre in cenere. Arrendersi a convivere con questo pensiero nella mente, nel cuore, in ogni fibra del nostro corpo... Non è facile, vivere questo purgatorio. » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Desiderio impossibile" di Berta Biagini |
| «In periodi differenti ma dolorosissimi della mia vita, se non ci fosse stata la vicinanza silenziosa, discreta, costante di un "fratello peloso" sarei impazzita, o finita molto male... Devo a loro, ancora oggi, se sono in grado di sopravvivere, se ho ancora voglia di tornare a casa, la sera... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cuore" di Kiaraluna |
| «In effetti credo che la Filosofia sia la madre di tutto il sapere e di tutte le scienze... compresa, ahimè, la Matematica, che sto imparando ad amare in età assai avanzata... Ciò vuol dire che non è mai troppo tardi per innamorarsi! » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Philein Sophia" di Saldan |
| «Bella confessione, quella di essere un pasticcione! Ma sarà poi vero? L'unica cosa certa è che sei un amabile sincero amico, un libro aperto... sui misteri della mente e del cuore! » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Io... poeta" di Moreno il Duca |
| «Io non l'ho potuto accompagnare, perché ero ancora una bambina ed è strato tutto troppo improvviso ed inaspettato... Forse per questo motivo non mi sono ancora rassegnata e ho perso anche la Fede... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Padre " di Vivì |
| «Sa baciare anche in rima, questo cuore originale, che pur di far arrivare in fretta il suo pensiero, non esita a digitar questo dolcissimo messaggio! » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Telegramma del cuore" di Giorgio Lavino |
| «Non basta il semplice desiderar l'amore, perché questo si manifesti. Bisogna aver soltanto la pazienza di aspettare che sia quello giusto, quello vero, per non rischiare di confonderlo con la semplice passione. » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza titolo" di Antonella Avolio |
| «Sfumare, scolorandosi a poco a poco, per non morire all'improvviso, per non sparire di punto in bianco, tranciando di colpo il legame col giorno, con la vita... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sfumature" di Clara Gismondi |
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| «Riuscire ad essere ancora capaci di disegnare con le proprie dita il paesaggio della propria esistenza vuol dire ritrovare la tavolozza dei colori che si era persa nel buio di una notte profonda senza stelle né luna. E' intingere i polpastrelli nei colori a dita, per impregnarsi di indelebili tinte... e non lavarsi più le mani. » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra Le Dita" di Antonella Bonaffini |
| «A volte, purtroppo, sarebbe meglio che quei cerchi concentrici continuassero a dilatarsi, espandersi, allargarsi, allontanarsi... quando il rischio del vento contrario è che riporti nel cuore le urla strazianti del dolore. » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Onde concentriche " di Rossella Gallucci |
| «Che dirti, se non che l'ho già provato anch'io... questo dolore così sordo, che lascia senza fiato, impossibile da spiegare... Era soltanto una bestiola. E allora? Era il nostro fratello o sorella "peloso", ci assomigliava, noi gli/le assomigliavamo... Sono passati quattro anni, da quando è capitato a me, ma il mio Artù, la notte, zampetta ancora sul mio letto... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'abbraccio delle tenebre" di Nutellina Cinzia Pallucchini |
| «Suoni, colori, profumi, sapori, fremito della pelle... tutto, di noi, assorbe come spugna l'essenza dell'uomo amato, perché non una fibra sia lasciata priva di linfa vitale, che soltanto un amore intenso ed appassionato può dare. » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Abissi di cielo" di Raggioluminoso |
| «Quella spiaggia dell'anima... che sa ancora brillare, dopotutto... e vuole farsi ancora lambire dall'onda del mare, carrezzevole, ammaliatrice, seducente... dimenticando quel "manto metallizzato" che assomiglia tanto a quella lama affondata con forza nel mostro cuore... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Respirando la brezza dei pensieri" di Daniela Pacelli |
| «Forse hai ritrovato la tavolozza dei colori. Sì, lo so, è un po' secca e anche intingendo il pennello più e più volte nell'acqua quegli acquerelli stentano a riprendere la loro consistenza liquida. Insisti, con pazienza e vedrai che piano piano la bianca tela che hai di fronte incomincerà a coprirsi di pennellate di rinnovato colore! » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La Sopravvissuta" di Antonella Bonaffini |
| «L'età matura ci porta in dono la saggezza, l'esperienza, il disincanto... però io credo che l'ombra dell'ingenuità stenti a lasciarci, perché purtroppo capita ancora molto spesso qualche "incidente di percorso" che fa inorridire di sdegno e di riprovazione quei tre che ho poc'anzi menzionato! » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Io sono l'ingenuità" di Angela |
«Ho fatto per anni volontariato in una casa di riposo, nel reparto Alzheimer e conosco bene gli occhi di chi ha perso la lucidità della mente. Ogni tentativo di conversazione era un dialogo surreale, ma quando mi toccavano, Ah! Quelle mani, me le ricordo ancora... Si artigliavano al mio braccio, come una muta preghiera... Non te ne andare, aiutami...
Mi ha commosso tanto, la tua lirica di oggi, perché sonotornata indietro di qualche anno e ho rivisto anche la mia mamma, negli ultimi tempi... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una verità che pesa" di Berta Biagini |
| «A volte, invece, la crisalide rimane nel guscio a rinsecchire e l'embrione muore. Mi viene in mente una frase di Lao Tze "Ciò che per la crisalide è la fine del mondo, il mondo chiama farfalla". E' proprio nei momenti di forte disagio esistenziale che la nostra anima si fa sentire. Noi che ne stiamo sulla soglia, indecisi se compiere la metamorfosi oppure no. Ma la sofferenza più grande è quando gli altri non se ne accorgono o non accettano questo nostro bisognodi trasformazione. » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Con l'amore" di Clara Gismondi |
«La tenacia di un cavaliere antico, la sua forza d'animo, la purezza del suo agire... Questo dovremmo essere, sempre, per sentirci degni dei doni che la vita ci regala!
E così si compierà l'investitura e la lama della spada posata sulla nostra spalla brillerà come tutte le stelle del firmamento. » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Principessa" di Moreno il Duca |
| «Delle mie amiche d'infanzia, non ne è rimasta una. Ci ha divise la vita, l'andarmene via dalla mia città, la voglia di esplorare nuovi mondi, non so... Ora mi rimangono soltanto quelle foto scolastiche di fine anno, classe rigorosamente al femminile, impalate su tre o quattro file, con lo sguardo attonito e gli occhioni sgranati verso il fotografo che ti dice di guardare l'uccellino e la maestra, impalata accanto alla prima della classe con il sorriso professionale stampato in viso... Mi hanno suscitato tanta invidia (bonariamente s'intende) e tanta malinconia, questi tuoi versi, che mi hanno fatto capire quanto mi sia persa della mia vita. » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Insieme" di Silvia De Angelis |
«Eppure non possiamo resistere alla tentazione di guardare "oltre", perché è la voglia di esplorare, di conoscere, di approfondire, di correre il rischio... anche di soffrire, perché no?
Ogni volta che si cade fa terribilmente male, ci si ripromette di non alzare più gli occhi al cielo, poi invece... Non credo sia masochismo, è che presto o tardi continueremo sempre a perdere gravità ed allontanarci dal centro della Terra... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Oltre" di Kiaraluna |
«A volte la memoria, nelle sue scorribande attraverso il tunnel della nostra mente, non trova la sua compagna di banco, la fantasia, che di solito l'aiuta a non imboccare sentieri pericolosi. Ecco che allora riaffiorano promesse svanite, sogni infranti... e il bambino che è ancora nascosto in noi ricomincia a piangere.
Colgo una malinconia quasi novembrina... e lasciatelo dire, da me che sono nata il giorno 5... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un giorno qualunque" di Giorgio Lavino |
«Non c'è più certezza né sicurezza per nessuno, anche nell'ambito della scuola... Noi che una volta eravamo considerati lavoratori di lusso, senza rischio di essere licenziati. Sono docente formatore e tutor on line degli insegnanti di ogni ordine e grado che devono superare l'anno di prova dopo l'immissione in ruolo e ogni anno ho a che fare con persone di tutte le età. Due anni fa, nel mio corso c'era una maestra che era appena entrata in ruolo... a 60 anni... E ti assicuro che non era la solita "asina" promossa a calci in c...
Mi sono vergognata come una ladra. » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Eppur era facile" di Massimo Mangani |
| «Distanze di cuori, di pensieri, di sguardi, di idee... Spesso siamo noi stessi distanti da... noi. Ho incontrato uno psicoterapeuta che lavora con i pazienti in coma, che si trovano al di sotto (tanto o poco) del livello zero dello stato di coscienza, pertanto non riusciamo a comunicare con loro. Anche tra persone in "stato di coscienza" avvengono degli intoppi dovuti al fatto di non essere al medesimo livello di percezione. C'è chi deve salire, c'è chi deve scendere, per avvicinarsi e riuscire finalmente a stabilire una connessione... Ho divagato? Ecco, vedi? Forse, interpretandola così, mi sono alllontanata anch'io... » |
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Inserito il 13/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Red & Blu" di Aldo Bilato |
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