«E' così, che ci si sente: sbranati, inchiodati come Prometeo alla roccia, mentre l'aquila impietosa viene ogni notte adivorarci il cuore, il fegato, le membra... Invocare l'oblio, la pazzia o la morte... per non soffrire più.» |
Inserito il 23/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sfiniti passi" di Raggioluminoso |
«E' un vero e proprio rito, quello di "caricare" la pipa. L'atto di prendere il tabacco con le dita, a piccoli pizzichi, per riempire il fornello in strati progressivi, con movimenti delicati per non comprimere troppo il tabacco, che già, mentre lo sfiori con i polpastrelli, diffonde il suo aroma, che tra, poco diverrà più intenso, al calore dell'accensione. Aspiri, per alimentare lentamente la brace, pigiando progressivamente perché mantenga il suo ardore, mentre le tue labbra accarezzano il bocchino e socchiudi gli occhi, aspirando, lasciandoti avvolgere in una nuvola di aromatico piacere, mentre il gatto, accucciato ai tuoi piedi, ti culla con il suo "ron ron". Non è ancora estasi, ma già le si avvicina...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La Pipa" di Francesco Fabris Manini |
«Le distanze del cuore sono come la bruma, pesante, densa... come la nebbia della mia infanzia, che ricordo come muro impenetrabile perfino ai suoni, che filtravano appena. Eri lì, a due passi dall'altro eppure non lo vedevi, non ne udivi la voce... Soltanto la pallida, evansecente sfocata luce dei lampioni, che si confondeva con l'intermittente volo di improbabili lucciole... i fari delle auto che lentamente attraversavano l'incrocio, temendo il contatto...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Distanze" di Clara Gismondi |
«... E non vogliamo rovesciar le tasche, perché ci ostiniamo a tenere nel calore della nostra mano quel sogno ormai sgualcito, sbiadito, forse mai esistito, tanto è lontano... Non importa essere rimaste sole ad aspettare... forse torna, forse... Me lo ripeto sempre anch'io, mentre avvizzisco e appassisco...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sulla riva" di Hachico |
«Non chiedere la verità... Lasciati cullare dalla tremula fiammella sulla bugia, fai finta di non sapere... Non ostinarti a chiedere ciò che forse ti farà del male...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E tu" di Desire |
«Ero ancora in culla, quando sono stata deposta all'entrata di un labirinto che ho incominciato a percorrere "gattonando", poi camminando incerta, poi sempre più speditamente e ora con passo circospetto, allungando il piede a "tastare" il terreno per individuar gli ostacoli e gli inciampi. Non ho ancora trovato l'uscita: più volte mi sono ritrovato al punto di partenza, qualcuno, lungo la strada, mi ha dato l'indicazione sbagliata, altre volte ho voluto fidarmi di un'improbabile scorciatoia... Sono ormai vecchia estanca, non ho più speranza di trovar la porta... Così ho deciso che me ne starò qui, in questo labirinto, che, in fondo, ormai conosco come le mie tasche e non mi fa più paura...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Stato confusionale" di Giorgio Lavino |
«Più che al cerchio, io ho sempre pensato ad una spirale, che nel suo moto perpetuo si avvita fino al centro... nucleo, buco nero, punto di partenza... per poi esplodere, espandersi, dilatarsi, dilagare all'infinito... e ricominciare la sua spinta verso l'interno... In questa eterna oscillazione, la vita di ognuno di noi... che forse, in realtà, non ha inizio né fine, ma è un continuo divenire, di cui non abbiamo la percezione...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Antitesi" di Angela Rainieri |
«Temerari, avventurosi esploratori, alla ricerca del tesoro sepolto nella nostra intima profonda essenza, iniziamo il viaggio spinti da coraggio, imprudenza, spavalderia... Ma il sentiero è tortuoso, la discesa irta di ostacoli... La paura del buio frena il nostro ardore, il passo rallenta, poi si ferma... Forse non era abastanza intenso, quel desiderio, o forse fu la paura del dolore, a farci rinunciare... Ho inseguito sogni per tutta la vita, ma la maggior parte sono ancora là, nel limbo dei desideri perduti...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dubbi" di Kiaraluna |
«Galleggia, la bottiglia, mentre l'onda la porta ora al largo e poi ad intraveder la riva... Come "Foglia tremante", non sa a chi affidare il messaggio, da troppo tempo inascoltato, forse mai esistito... in attesa che mano gentile e pietosa la raccolga, per srotolare la memoria, adagiandola sulla sabbia, a medicar ferita. Emozioni e brividi, questi tuoi versi, avvolgenti come un tenero abbraccio.» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza sogni" di Danielinagranata |
«E poi ci sono coloro che erano convinti di aver vinto, ma ricontrollando i numeri, si accorgono, e soltanto dopo,... di aver letto male e di aver confuso un 3 con un 8... Ho deciso che non comprerò mai più un "gratta e vinci" e nemmeno giocherò al Lotto...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La fortuna e l'amore" di Citarei Loretta Margherita |
«Doni del mare, doni del cuore... Sediamoci sulle sue rive, ad accogliere la meraviglia, per riscaldare, per rinfrescare, per arricchire di sentimento la nostra anima inquieta.» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Etrusca" di Moreno il Duca |
«Tornare indietro non sempre riapre ferite. A volte culla, incanta, rinnova il ricordo di antiche abitudini, che riporta piume alle nostre ali sfilacciate.» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ricordi" di Berta Biagini |
«A scuola, useremo la coccinella come "testimone" di passaggio tra i bambini di quinta e i piccoli che arriveranno in prima l'anno prossimo. L'abbiamo usata anche cinque anni fa. E' stata un augurio di buona fortuna per coloro che si affacciavano al mondo... Lo sarà ancora. Tienila sul palmo della mano, parlale: vedrai che non se ne andrà.» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Piccole ali di un pensiero" di Dalassa |
«Satira "scorpionesca", graffiante, fustigante, martellante... Poveri noi, dovunque si viva... sempre di un colossale "pese dei balocchi" si tratta... Chissà se domani, svegliandomi e guardandomi allo specchio, non mi ritrovi anch'io... con le orecchie d'asino... Fatina dai capelli turchini! Dove sei?» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tutti la stessa caricatura " di Aldo Bilato |
«Mi piaceva, da bambina, sdraiarmi nell'erba, allargare le braccia ad accarezzare gli steli... Velluto tra le mani, pace nel cuore... Ho ritrovato quelle stesse sensazioni leggendo i tuoi versi... Sono tornata leggera come allora.» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quel prato" di Silvia De Angelis |
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«Amore che non è eterosessuale? Non ha alcuna valenza, il sesso, perché la cosa più importante è il sentimento, l'emozione, la meraviglia della scoperta... Chiedo scusa se ho sbagliato ad interpretare.» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Io donna a donne" di Splendido Leotta Michele |
«Metamorfosi di un cuore, che si sta pietrificando senza ritorno... Corsa verso il traguardo della Morte, tentando di rallentare... In cambio, il pegno del sangue, per non piangere, per dire "Ti amo"... nel terrore e speranza che non si tratti di una bugia.» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Solo per te" di Giorgia Spurio |
«E' quel ronzio che incessantemente disturba il nostro desiderio di lasciarci andare. Non c'è contadi pecore che tenga, a volte nemmeno accarezzare il gatto, mollemente adagiato al nostro fianco... Lui sì, che dorme... Allora si scrive, si digita su una tastiera incandescente, mentre una mezza luna ammicca maliziosa dalla finestra...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Semmai... sognare" di Ela Gentile |
«Oh sì! E come sgomitiamo, per emergere! Il fatto è che più ci agitiamo più sprofondiamo nelle sabbie mobili!» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Frustrazione dell'ego esibito " di Luciano Tarabella |
«Saper camminare al fianco di qualcuno a cui si vuole bene è un dono raro, soprattutto in questo luna park che è ormai diventata la nostra società, soltanto interessata all'avere e non all'essere...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mentre il sole illumina il viale" di Claudio Giussani |
«Quanto tempo sfogliato su quella panchina, in attesa di prendere una decisione... Così tanto che a volte dimenticavo il motivo della decisione da prendere. In altre occasioni, alla fine, la scelta cadeva... su quella sbagliata. Infine, a furia di sfogliare il libro, l'occasione è passata e noi non ce ne siamo nemmeno accorti.» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'indecisione" di Angela |
«E la notte, diventa eterna... si dilata, infrange orizzonti e abbatte confini. Via lattea che si espande... e dentro... noi... Affascinata, come sempre, dalle tue parole!» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Attimi d'eternità" di Raggioluminoso |
«Sì, la forza è in noi stessi. L'energia, il motore del nostro continuo cercare qualcosa che ci meravigli e ci stupisca deve nascere in noi, prima di andarlo a cercare negli altri. Basteranno i nostri occhi e le nostre mani, per aprire lo "scrigno impolverato smerigliato dai desii", poi... pochi sinceri amici e Lei, la Poesia, seduti di fronte al caminetto acceso, a raccontare...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non si e' soli" di Daniela Pacelli |
«In quello scrigno che perde sangue sono contenute tutte le nostre illusioni infrante. E della nostra anima che resta? Soltanto gelo avvolto in un paltò che non potrà portare alcun conforto. Anoressico è il silenzio, come l'anoressico sentimento che ha sbranato i nostri sogni...» |
Inserito il 22/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ad Un Passo Da Me" di Antonella Bonaffini |
«E torniamo sempre lì, all'acqua, la madre della vita su questa Terra e anche della nostra... Matafora di fiume, di lago, di mare, siamo attirati da lei come da un'amante che ci trascina fra le sue braccia... naufragando (e cito Leopardi, o purificandoci, per ricominciare...» |
Inserito il 21/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il fiume (e non solo) va" di Massimo Mangani |
«Spetta a noi muovere le pedine sulla scacchiera della vita, scegliendo la verità o la menzogna, la gioia o il dolore... Ma da soli non ce la potremo fare, se non accettiamo l'aiuto di chi ci può guidare.» |
Inserito il 21/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Arjuna combattuto tra la gioia e il dolore" di Barbara Golini |
«A volte siamo addirittura noi stessi, a volerci diversi, per "piacerci" di più e per mimetizzarci meglio nella folla di anonimi manichini, tutti uguali, che ci vivono accanto. Poi, improvvisamente, saltano i freni inibitori e ci presentiamo al mondo per quello che siamo. Entra in gioco una variabile non prevista: che forse ci farà perdere consensi, ma sicuramente ci libererà dal giogo di... piacere a tutti.» |
Inserito il 21/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non è mai troppo tardi" di Giorgio Lavino |
«... Ed è ancora più devastante, quando si sa già che quel bacio sarà l'ultimo... Si vorrebbe prolungarlo all'infinito e, nello stesso tempo, che non fosse mai avvenuto. Intanto il presente si bagna... di sale... Scarno, il tuo linguaggio, eppure così preciso, come una serie di foto scattate a ripetizione, cogliendo il movimento nelle sue sequenze progressive.» |
Inserito il 21/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Saliva nella mente " di Saldan |
«... Ma "essere" come si è, rende fragili, indifesi, prede pronte ad essere sbranate dal primo infame che ci mette gli artigli addosso. Io preferisco essere, ma chi mi vede inorridisce di fronte alla ragnatela di cicatrici che mi tormenta il corpo e l'anima...» |
Inserito il 21/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Essere e avere" di Clara Gismondi |
«Un capo d'abbigliamento, oppure anche soltanto un movimento languido delle gambe che si accavallano, sanno sprigionare una magia che innesca una reazione a catena nella nostra fantasia... Riuscire a trasformarla in realtà...» |
Inserito il 21/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Desideri nascosti" di Moreno il Duca |
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