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Trovati 6538 commenti di Nemesis Marina Perozzi
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| «Siamo esseri comunicanti, ma di una razza speciale, che sa cogliere le emozioni e le trasforma in preziosi gioielli, in bevanda dissetante per la mente e per il cuore. Sono un po' maghi e un po' bambini ingenui, fragili e delicati come piume... Specie in via d'estinzione? Tutt'altro! Nuove generazioni stanno continuando l'opera!» |
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Inserito il 11/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il poeta" di Raggioluminoso |
«A volte il mio lago è plumbeo come il cielo. Nebbia e nuvole confondono l'orizzonte e non sai più dov'è l'acqua. Poi, all'improvviso, un raggio di sole squarcia quella coltre pesante e va ad illuminare un'onda. Nello stesso modo tu immagini la vita.
Ecco: così, attraverso i tuoi versi, io sogno l'amor mio.» |
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Inserito il 11/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quando" di Raggioluminoso |
«Allora, la luce è soltanto una magia che trasforma l'ombra... e soltanto le visioni riescono a svelare i segreti nascosti negli abissi... Allora... non è reale...
Non importa! E' preferibile lasciarsi guidare dalla fantasia... Eviteremo di far nascere bambini con vistose e profonde cicatrici provocate dall'invidiosa vita!» |
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Inserito il 11/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Legge non scritta" di Clara Gismondi |
«Dove risiede l'anima? E, se respira, possiede un cuore?
Io sono convinta che la sua dimora sia proprio il cuore stesso e che i due battiti siano all'unisono. Sopravvivono soltanto di fronte al vero amore, altrimenti inesorabilmente muoiono, come un amplesso che termina con le spalle girate e un silenzio imbarazzante.» |
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Inserito il 11/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Con la passione nel sangue" di Danielinagranata |
| «E' vero, sono due volte genitori e nei loro occhi c'è un doppio amore, perché nello sguardo dei nipoti scorgono lo stesso dei loro figli che li hanno messi al mondo. Oggi la figura dei nonni, così come la ricordiamo noi di "una certa età", non esiste più, perché sono più giovani, spesso lavorano ancora, sono "emancipati". Assomigliano di più ai loro indaffarati figli, così i nipotini hanno perso la figura di riferimento più importante, dopo quella di mamma e papà.» |
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Inserito il 11/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nonni" di Berta Biagini |
| «Chi è baciato da quella signora, non torna indietro, ma sprofonda nel buio, si smarrisce, addentrandosi in un labirinto senza uscita. Colpirà tutti, prima o poi, rendendoci veramente e definitivamente simili l'un con l'altro. Crediamo di conoscerla, perché l'abbiamo vista in azione con gli altri, ma per noi resterà sconosciuta, fino all'attimo in cui si presenterà anche da noi, dicendoci di essersi innamorata...» |
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Inserito il 11/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sconosciuta signora" di Silvia De Angelis |
| «I fantasmi delle paure, dei dubbi... spiritelli dispettosi che fanno cadere nell'angoscia gli innamorati. Si materializzano con poco: basta soltanto un gesto, il tono di una parola, un silenzio nel momento meno opportuno... In men che non si dica, hanno imprigionato la mente, ibernando il cuore. Ma se quest'ultimo è alimentato da autentico tenace sentimento, riuscità a sciogliere il ghiaccio, andando in soccorso della mente per aprire ogni lucchetto che la imprigiona.» |
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Inserito il 11/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La battaglia dei sensi" di Moreno il Duca |
| «Ho conosciuto una giovane donna chene è rimasta vittima. E non era il branco, bensì una persona ben conosciuta, che amava, a cui, dunque, avevadato tutta la sua fiducia... Da allora vive come una morta che cammina, sentendosi sporca e impura. La violenza uccide senza pietà, né via d'uscita per la mente sconvolta per sempre.» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Stupro" di Calogero Pettineo |
| «La primavera ritorna sempre, come ogni stagione, infischiandosene di noi e della nostra solitudine. Sbocciano i fiori, le rondini tornano al nido... Solo noi non abbiamo più nido, né guscio, né stagioni... Il cuore ha stracciato il calendario.» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E' ancora primavera " di Kiaraluna |
| «... Perché forse abbiamo paura di soffrire; perché forse crediamo che per noi non sia più il tempo; perché le pareti del nostro cuore si sono ispessite... Noi crediamo sia pietra e invece è soltanto rigido involucro protettivo di un nucleo ancora vivo, pulsante. Perché continuare a vivere nella paura quando si potrebbe respirare ancora il profumo dell'amore? Non sempre rischiare è un azzardo al massacro.» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La ragione del cuore" di Enrico Baiocchi |
«Incalzante quel "Ricordi?" che costringe a tornare indietro, per vivisezionare un rapporto che, allora, assomigliava molto alla Felicità. Riappropriarsi di quela o tentare la ricerca di una nuova?
Spesso l'ostinato tentativo di ripercorrere il sentiero già tracciato, impedisce l'esplorazione di nuovi territori.» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La prima quiete del mio cuore" di Nero |
| «Ricordi in comune, che scavano negli occhi di entrambe i solchi dell'amore, ma c'è di mezzo quella lacrima, che orgoglio e pudore hanno nascosto alla vista degli altri e soprattutto di colei che ci sta più a cuore. Non abbiamo paura, di manifestare i nostri sentimenti ai genitori, perché quando sarà il momento del distacco, saremo tormentati dai sensi di colpa.» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un sorriso che non s'è spento agli anni" di Rita Minniti |
| «A volte basterebbe soltanto un battito di ciglia per trasformare un malinconico pianto in nuove emozioni, ma accompagnate da mani che sappiano avvolgere in morbide "lenzuola" questo cuore ferito, che più non sa respirare.» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Oltre le ciglia degli occhi" di Ela Gentile |
| «Quest'atmosfera è un invito a nozze, per me che sono un'appassionata di miti e di leggende. In questa insolita veste, poi, questa rivisitazione è più che mai intrigante. Colgo però (e la categoria in cui è stata inserita questa lirica la dice lunga) una sottile ironia e, forse (lo dico sottovoce, di sarcasmo...» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il ratto di Elena" di Moreno il Duca |
| «Scegliere di affrontare il mare, con le sue tempeste e le sue bonacce... E ogni volta la corrente cambia direzione, mandandoci al largo o alla deriva, ma forse, prima o poi spiaggiare. Sarà raggiunta la meta. Se accogliente porto o fine della storia, sta a noi misurare.» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nella marea" di Clara Gismondi |
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| «Fuscello che si piega, rabbrividendo ad ogni soffio di vento, eppure resiste, perfino contro se stesso, che vorrebbe lasciarsi andare... Sentirsi umili fuscelli, invece che solide querce... Eppure il fulmine non colpisce l'erba.» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fuscello" di Barbara Golini |
| «"Io voglio solo amarlo. Sono... la sua mamma" E' tutto qui, il sunto dell'amore materno. L'ho capito tardi anch'io, ripensando a quante cose la mia mamma non ha mai detto, lasciandomi vivere un'infanzia e un'adolescenza memorabili, spensierate, realizzando i miei sogni prima ancora che li formulassi. Quanto tacere, quanti rospi da ingoiare per non far capire l'affanno, il dolore, la solitudine...» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le parole che una mamma non dice" di Angela |
| «Forza, dai! Giochiamo a questa colossale partita di "Mosca cieca"! Facciamo la conta: chi sta sotto per primo? Attenzione: premio speciale a chi, dribblando chi sta cercando coloro che si sono nascosti, riuscirà a "toppolare" gridando "Libero tutti!"» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "C'è crisi" di Aldo Bilato |
| «... Ed è transgenerazionale. Questo tuo pathos, che si percepisce come brivido sulla pelle... La passione non chiede i dati anagrafici. Apparteniamo a generazioni diverse, ma soltanto sulla carta.» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le porte del Re Lucertola " di Saldan |
| «Un'attesa che non ha nome, che non ha l'appiglio di una storia, perché "non serve sia amore per condividere i sensi su altalene sconnesse..." Dibattersi di un uccellino in gabbia, che vorrebbe fuggire dalla sua prigione, ma sa che anche al di là delle sbarre vivrebbe la "galera" della solitudine.» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lo Spigolo Di Una Rosa" di Antonella Bonaffini |
| «Perche siamo incapaci di parlare d'amore con le persone che più amiamo? Orgoglio, pudore, sensazione che non sia ancora il tempo... Spesso quando arriva il coraggio, il tempo è scaduto. Dovremo attendere l'altra vita, per poter ricominciare da capo...» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una rosa che profuma di vita" di Daniela Pacelli |
«Cobalto di cielo, cobalto di lago. La mia luna vi si specchia e diventa due. I miei sogni guizzano come delfini da un cobalto all'altro. Dell'aurora non mi curo.
Affascinante, morbida, soave... Hai stuzzicato la mia fantasia!» |
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Inserito il 10/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La luna ed i sogni" di Daniela Pacelli |
| «Mi sono accorta soltanto dopo, che l'amavo come non mai, anche se non siamo mai riuscite a dircelo e un muro ci divideva, col fantasma di mio padre che si portava via tutto il mio desiderio di appartenenza. Ora è tardi. Le ho preparato una "soul cake" e l'ho lasciata andare sulla barca che conduce al guado del tempo. Da quel momento non ho fatto altro che inseguirla.» |
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Inserito il 09/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E ti cercherò oltre ogni buio" di Giorgia Spurio |
| «Eccitante, sì, togliere uno dopo l'altro i veli di mistero che nascondono un appassionato incontro... anche se, a volte, una volta arrivati al nocciolo, si scopre che sotto a quei veli non c'era nulla...» |
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Inserito il 09/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Confuse note di passione" di Arelys Agostini |
| «Diciamoci la verità: io vorrei la libertà di fare esattamente ciò che voglio, egoisticamente, sadicamente, incurante della buona educazione, infischiandomene di pestare i piedi agli altri, imprigionando la ragione in una cella imbottita da manicomio, "vestita" con una bella camicia di forza e gettando la chiave nel... Altrimenti che libertà è? Mi viene rabbia quando io stessa, per fare la brava persona, dico che la mia libertà finisce dove incomincia quella degli altri. tutte frottole. Siamo tutti potenzialmente degli assatanati che venderebbero l'anima al diavolo, pur di soddisfare le nostre brame... Solo che siamo troppo ben addomesticati, per liberare (appunto) la bestia che è in noi!» |
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Inserito il 09/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Libertà?" di Aldo Bilato |
| «Non ho mai amato la montagna, perché il suo orizzonte circoscritto dal crinale dei monti mi dava un senso d'oppressione. Poi, con l'andar del tempo, ho incominciato a considerarla una sorta di guscio, nel quale rifugiarmi ogni volta che volevo nascondermi dal mondo e da me stessa. E' nel silenzio del suo grembo, che vorrei restare a lungo, per capire se ho ancora voglia di navigare...» |
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Inserito il 09/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Montagna" di Silvia Cingolani |
«Fanno ancora male, gli aculei del passato, si abbattono come un nubifragio che tutto sradica e impietosamente annega. Ma il tempo è ormai andato. Nulla si cambia, nulla si allevia. poi, prima di abbandonarci, ci lasciano il rimpianto, nascosto in un profumo che non se ne vuole andare...
Spesso i miei ricordi sono legati ad una sensazione olfattiva. Basta un niente per innestare il rewind...» |
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Inserito il 09/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Scene del passato" di Giorgio Lavino |
| «A volte è proprio da un banale ed inoffensivo incontro, che possono scaturire incontrollabili passioni. Finirà così o avrà un seguito? Costruire un rapporto serio ed importante richiede tempo, pazienza e soprattutto una grande sincerità. Senza queste fondamenta, resterà per sempre un incotro di corpi e nulla più.» |
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Inserito il 08/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Exstasy" di Enrico Baiocchi |
| «Preghiera, invocazione, supplica, promessa... Ci sono tutti gli ingredienti per convincere, senza possibilità alcuna di sbagliare. Un uomo che si sveste, mettendosi a nudo senza vergogna, non può essere più sinceramente ed appassionamente innamorato di così.» |
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Inserito il 08/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Si disfa il giorno " di Moreno il Duca |
| «La mamma è l'unica persona che ci perdona tutto e sempre, che ci ascolta e ci accoglie, che ci difende anche quando abbiamo torto, che ci apre la porta quando tutte le altre sono chiuse... Lo scopriamo sempre troppo tardi, purtroppo.» |
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Inserito il 08/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "'A mamma " di Shelly Nicole Del Santo |
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6538 commenti trovati. In questa pagina dal n° 2338 al n° 2309.
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