«L'ultimo sguardo con la morte accanto, pronta a ghermire anche chi dovrebbe poter vivere in piena libertà tutto il tempo che la natura concede. Uomini e animali sono accomunati dallo stesso assurdo destino, che impedisce loro una morte naturale, ma li rende vittime di una guerra dove l'unica vincitrice è la bianca signora...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'Uccello" di Calogero Pettineo |
«Non c'è bisogno di parlare, quando si condividono con qualcuno le gioie e, soprattutto, i dolori. L'amicizia vera sa stare in silenzio, percorrendo il medesimo accidentato sentiero dell'amico/a, sorvegliandone i passi, proteggendone le spalle, condividendone fame e sete, accettandone anche la ribellione... Ecco: il vero amico/a sa stirare a caldo la bocca, stampandosi sul viso un bel sorriso, anche quando il coraggio vorrebbe venire meno, per lasciare il posto al pianto.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il pane del coraggio" di Raggioluminoso |
«Ebbene sì, nel domani c'è il tempo futuro, che in grammatica appartiene al modo indicativo, quello della certezza. Non possiamo avere dubbi sul fatto che qualcosa accadrà... Tocca a noi, invece, gettare alle ortiche tutti i dubbi e le paure, per scegliere i due verbi che sicuramente potremo coniugare senza inceertezze: credere, sperare. E' notte, ma attraverso le tue parole ho visto il sole» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Forza vitale" di Ela Gentile |
«Tendere la mano, con spontanea gentilezza, con fermezza, per trasmettere serena, tranquilla sicurezza. Non sentirsi soli è importante, per evitare di continuare a nuotare senza meta nell'oscurità di una notte senza stelle, né luna. Svanirà la paura del domani incerto, se riusciremo a farci accogliere da braccia sicure, che ci stringano forte.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sentimenti... sereni " di Moreno il Duca |
«Appare e scompare, come una fata morgana, questo lampo di sole, che in un guizzo bacia le spighe e accarezza il vento, con il suo polline. Sono soltanto attimi, preziosi come rari gioielli... Verrà il tempo di sostituire questo preludio con un'intera sinfonia.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Attimi da rubare" di Angela |
«Spesso me le sento addosso anch'io, le "assetate dita" della tristezza, rampicanti tenaci lungo la schiena, pronte ad assorbire linfa vitale, che spogliano di ogni energia. Non c'è antiparassitario che riesca a debellare la mala pianta, né antidoto che sciolga il maleficio. Solo un "amorevole e tenero sorriso" che non sia mai stato contagiato, potrà forse ridurre il danno, nella speranza di restituire una dignitosa sopravvivenza.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dietro un tenero sorriso " di Arelys Agostini |
«... E la mia mente vaga, forse andando fuori tema... Ecco: mi sembra di essere in una di quelle riunioni di terapia di gruppo, dove, seduti in cerchio, ci raccontiamo straniti le nostre angosciose contorsioni mentali, sotto l'occhio magnanimo ed accondiscendente dell'unico illuminato... Lui: il medico scienziato! Ma io penso che il diverso sia lui, che vive ancorato coi piedi per terra e non ha mai provato a volare...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nel calvario della mente, ti vengo a trovare" di Aldo Bilato |
«Spesso andiamo alla ricerca di gesti clamorosi, scriviamo fiumi di paroloni, c'inventiamo chissà quali diavolerie per dimostrare filosofici concetti che spieghino il concetto di amicizia, di fratellanza... poi... ecco l'uovo di Colombo: il sorriso, magari sdentato, di un bimbetto, che ci guarda dritto negli occhi... Abbassiamo vergognosamente i nostri, che non avevamo capito niente» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sublime frase" di Massimo Mangani |
«Il ricordo che arriva come folgore... e il fumo ci fa lacrimare gli occhi, non di dolore, ma di dolce nostalgia, che ci assale e ci avvolge con il suo dolce tepore... che aiuta a sopportare il freddo del tempo presente.» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fil di fumo" di Berta Biagini |
«So cosa si prova. E' nella mia natura. E quando morde, diventa terribilmente crudele, flagella senza pietà e non si torna indietro, no! Resta chiusa, la mia bocca, godendo sadicamente di quel silenzio che uccide... anche me stessa. Meglio morire entrambi che sapere, capire...» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lapidi di labbra" di Enrico Baiocchi |
«Io ho pagato, sto pagando, continuerò a pagare, per aver osato sfidare la profezia. Ma tu? Non ero sola... E tu?... Non io sola. Anche tu! Brividi ed intensissima emozione, per quesi versi che sento profondamente miei» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Röslein rot" di Barbara Golini |
«A volte capita, che il passato ci sorprenda disarmati e ne approfitti per morderci sul collo, come un vampiro avido di sangue, che si nutre delle nostre nostalgie. Lasciamo che lentamente la ragione riprenda il controllo, come un subacqueo che deve risalire dolcemente a galla, per evitare una pericolosa embolia...» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sogno devastante" di Moreno il Duca |
«Sì, l'ho scoperto tardi, troppo tardi, che l'amore della mamma è davvero l'unico su cui si può certamente contare. Perchè, a volte, ci ostiniamo a vov voler manifestare i nostri sentimenti? Vergogna? Pudore? Orgoglio? Stupidità? Quante volte questi errori si tramandano di generazione in generazione? Impariamo ad aprire di più il nostro cuore, perché non è segno di debolezza, ma di straordinaria forza.» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Certezze" di Silvia Cingolani |
«Spesso mi chiedo: in cosa abbiamo sbagliato? Perché io ce l'ho messa tutta e ancora sto cercando di fare il mio meglio (sono un'insegnante, eppure forse i miei scolari hanno capito, che non ci credo più nemmeno io, a tante cose che vado loro raccontando. Lo so, dovrei dire la verità, ma non posso; potrei cercare di far passare il messaggio tra le righe, ma cono ancora troppo piccoli... Allora cerco di essere un esempio di correttezza, di sincerità, di coerenza... Ma non se ne accorgono. Allora, dove ho sbagliato anch'io» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ipocrisia " di Asociale |
«Eppure, forse è scesa, ma la ragione non se n'è accorta. Piccoli espedienti dell'anima, che distrae il cervello e gli fa dimenticare ciò che è stato. Negare il pianto... Autodifesa, per non scoprire il fianco al nemico, che, al volo, sarebbe pronto a colpirci a morte.» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lacrima che non sa scendere" di Giorgio Lavino |
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«Gli accordi del cuore... scala maggiore, scala minore che accompagnano la veglia dell'anima che giace su quel letto di spine, che si è costruita da sola, con la sua inquietudine. Megllio non dormire, no! Che cortigiani sogni mutano il percorso dei pensieri, che avrebbero voluto soltanto sognare, nell'illusione di un po' di pace...» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Antico giardino" di Violeta C |
«Il seme della ribellione non sarà mai sopito, finché anche uno soltanto continuerà ad agitarsi per far sentire la sua voce. L'accondiscendenza di massa è ancora lontana, forse, spero, non so...» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Grate parlanti" di Berta Biagini |
«Mi fanno pena, quelle povere piume che svolazzano qua e là senza sapere dove posarsi. Le osservo volteggiare, avvicinarsi, allontanarsi, riavvicinarsi... poi prendo respiro e... soffio! Qualche volta, purtroppo, qualcuna si è posata sulla mia spalla prima che facessi in tempo a farla volare via...» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Piuma" di Silvia De Angelis |
«Il mare è creatura vivente, non oggetto inanimato del mondo minerale. E' il respiro di Madre Terra, che ci parla, ci culla, ci incanta e ci racconta... di ciò che siamo stati, di ciò che siamo e che saremo, se continueremo ad ascoltarne la voce...» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ar mare" di Silvia De Angelis |
«Giochi di luce, giochi di vento... Entrambi rapiscono la mente, per trasportarla lontano, in un improbabile viaggio, eppure così autenticamente percepito che l'anima s'inebria di sapori, di fragranze... Ma è una lenta inesorabile tortura, che tutto trasforma in pianto.» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sospiri e respiri " di Nadia Mazzocco |
«Nudi di sola pelle... e con l'anima svestita, che mostra i sentimenti senza vergogna, né paura, per affrontar quelle "onde anomale" che tuttavia sapranno riportare i due innamorati a riva, per placarsi finalmente nel tranquillo rifugio di una rada.» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fremiti" di Kiaraluna |
«Trasporta essenze, profumi, respiro d'antica culla, la brezza che aiuta l'onda a raggiunger la spiaggia, su cui posare doni per i nostri pensieri, ora salati, ora trasparenti come vetro levigato... Il mare... Respiro anch'io, dalle tue parole e sogno...» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'odore del mare dietro casa" di Dalassa |
«E' una voluttà che si fa strada a poco a poco, come in una sequenza al rallentatore, in un crescendo di passione e di sottile erotismo che provoca brividi sulla pelle. Peccato che chi ne è colpito... muoia, altrimenti verrebbe voglia di far da bersaglio ogni giorno, per veder quelle "particelle disperse al vento".» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mi arco y mi flecha" di Arelys Agostini |
«L'amore insegna a dipingere anche a chi non ha mai provato a stemperare il colore sulla tavolozza dei sentimenti... e tutto si tinge di giallo, di blu e di verde, che dei due è il colore complementare, come quando due persone si completano avicenda mescolando il reciproco sentire...» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Si amo" di Splendido Leotta Michele |
«Usiamo la nostra vita per conservare, coltivare, proteggere il mondo che ci è stato messo a disposizione. Usiamo la nostra intelligenza per far germogliare foreste, non per creare distese di tronchi morti. Siamo soltanto inquilini in transito, ai quali è affidata una casa da lasciare sempre in ordine e a disposizione di coloro che vi abiteranno dopo di noi.» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Udire" di Splendido Leotta Michele |
«L'indifferenza, per me, arriva sempre alla fine di un processo di progressivo svuotamento dalle emozioni, che passa dalla rabbia, all'odio, alla vendetta, al rancore, al dolore, alla disperazione, alla rassegnazione... Poi, finalmente l'ultimo stadio, quell'indifferenza che rende tutto trasparente. Invidio molto coloro che riescono a partire... dalla fine! Risparmiano un bel po' di strada e di tempo perso.» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "No, non risponderò" di Ela Gentile |
«PIoggia che graffia, pioggia che lava, pioggia che scioglie nodi e grumi e lacci... "Rain and tears are the same..." recitava una canzone degli Aphrodite's child. E' vero, ma quando tutte le nostre lacrime saranno terminate, forse arriverà il momento di tornare a sorridere.» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come pioggia battente " di Daniela Pacelli |
«Tutti siamo un po' come i poeti, perché piangiamo, ridiamo, speriamo, soffriamo, moriamo... se l'indifferenza degli altri ci fa diventare trasparenti. La differenza sta nel fatto che la consapevolezza dei poeti permette loro di scriverne, affidando al foglio bianco la testimonianza del loro sentire.» |
Inserito il 22/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra Petali e Rime" di Antonella Bonaffini |
«"Il dolore non ricuce..." Oh sì, come è vero! E' solo capace di sbranare, tigre dalle possenti zanne e dai feroci artigli! E' uno spasmo sordo, che attanaglia lo stomaco, che impedisce di deglutire, che lascia col respiro in attesa di ossigeno che non verrà... Il dolore è come il gas: striscia raso terra, invade i nostri polmoni e ci intossica mortalmente, lasciando di noi soltanto il corpo, perché l'anima non esiste più. Sento particolarmente miei questi tuoi versi» |
Inserito il 21/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza luce" di Maria Grazia Vai |
«... E sotto la pioggia senza fine, che ha tolto di colori il mondo, soltanto un ombrello di pensieri ci ripara. Prima c'era qualcun altro a farci compagnia, ora sembra sia svanito... No, invece è ancora qui, ma si è trasformato. Se non può durar l'amore, che resti almeno l'amicizia, che è sempre meglio di una triste e malinconica indifferenza.» |
Inserito il 21/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E piove senza fine" di Ela Gentile |
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