«Perfino il luogo segreto dei nostri sogni, è stato depredato... con la complicità della notte, che non parla, non sente... e, aggiungerei, non vede... Intanto la nostra anima resta nuda, esposta al freddo, alle intemperie e alla berlina di tutti...» |
Inserito il 24/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Girotondo" di Kiaraluna |
«E' incredibile come nell'anima delle donne si celi l'araba fenice, capace di risorgere ogni volta dalle proprie ceneri. E più sembra non ci siano speranze, più queste anime tormentate si aggrappano anche ad un solo filo sottilissimo di speranza...» |
Inserito il 24/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un giorno migliore" di Ela Gentile |
«E' un'anima che non si rassegna, che non vuole accettare il fato... Uno spirito che continua a ripercorrere il medesimo cammino, alla ricerca di chi non c'è più e nonn potrà materializzarsi di nuovo. Un cuore vuoto non deve essere necessariamente colmato di nuovo... Forse, col tempo... chissà... ma non dovrà essere un ricalcare le medesime orme, che resteranno irripetibili, bensì un'esperienza del tutto diversa.» |
Inserito il 24/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cuore vuoto" di Enrico Baiocchi |
«Ninna nanna innamorata, che il mare aiuta a cullare... "Dormi, amore..." E lentamente gli occhi si chiudono, abbandonandosi al sonno... che ingannando accoglie il pensiero d'amore. Al risveglio l'amara realtà, che ha cancellato l'amore e il suo cullar di mare... Quanta soave malinconia...» |
Inserito il 24/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra le mie braccia" di Asociale |
«Ripercorrere la stessa strada da soli non ha senso, perché non è più lo stesso profumo, che ci accompagna; non è la stessa voce, che ci guida fino in cima; non sono più glistessi colori, che disegnano il paesaggio. Non sono più lo stesso luogo, né la stessa vita... Allora, perché ripercorrere la stessa strada da soli? Quanta malinconia in questi versi che respirano di nostalgia...» |
Inserito il 24/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Profumava di fiore" di Claudio Giussani |
«Già! Ecco perché quasi quasi mi viene voglia di vivere a modo mio... In fondo, alla fine, che differenza c'è tra il vivere da santa o da bastarda» |
Inserito il 24/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ir puttanone secco " di Luciano Tarabella |
«Parto dalla fine, aggiungendo che, a questo punto, io mi muovo... Prendo la rincorsa e... spingo. Finalmente ora avrò più spazio. In fondo al precipizio c'è posto per tutti: che si accòmodino» |
Inserito il 24/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fatemi spazio" di Aldo Bilato |
«Possesso e possessione all'ennesima potenza! Sì, vorrei carpire anche i sogni, scoprire cosa si cela in una fase REM... infiltrarmi tra le sinapsi, per essere sicura di non aver rivali... Quando si è gelosi lo si è del tutto. E basta!» |
Inserito il 24/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gelosa dei sogni" di Angela |
«Non lasciamole andare perse nel vuoto, le stelle cadenti! Afferriamole prima che si spengano e approfittiamone per riaccendere di luce il nostro firmamento! Ora che il fiume dei nostri pensieri ha ritrovato il suo letto, affidiamoci alla corrente che ci porterà alla foce. Il mare accoglierà salmastro i nostri rinnovati sorrisi» |
Inserito il 24/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nuova vita tra luci e colori" di Daniela Pacelli |
«A volte, per vedere, è necessario chiudere gli occhi e lasciarsi guidare dai sensi interiori. Nuvole e spine svaniranno come nebbia al sole... Li ho chiusi anch'io. Vorrei non aprirli più.» |
Inserito il 24/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ad Occhi Chiusi" di Antonella Bonaffini |
«Versi densi di passione, di ardore amoroso, ma colmi anche di tanto pudore, con quel "Quando nessuno mi vede..." che rivela una naturale ritrosia a manifestare i propri sentimenti con spavalderia, preferendo la luce soffusa della luna ai raggi sfacciati del sole di mezzogiorno.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In diretta con te" di Nadia Mazzocco |
«Il nulla dell'assenza, del vuoto, del niente... Agitando le mani non si dovrebbe nemmeno cogliere l'attrito dell'aria, invece... ci coglie un gusto amaro come il fiele, che lo stomaco non riesce più a contenere. Ah!... Se si potessero rigurgitare i pensieri negativi, le delusioni, i tradimenti, le amarezzze... Invece se ne stanno lì, come vergognoli calcoli, sassolini dolorosi che ci devastano fegato e anima.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vuoto" di Asociale |
«"Nel gioco ritaglia visioni..." Li osservo giocare e a volte colgo anche gli incubi, non soltanto i sogni... Mi sento tanto impotente, per non saperli proteggere, per non riuscire ad evitare che anche loro soffrano, come gli adulti...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bambini" di Clara Gismondi |
«Cuore di mamma che attende l'inaspettato ritorno dei suoi figli. I preparativi, l'ansia, le sorprese... Una festa annunciata del cuore, che sta per esplodere come un fuoco d'artificio.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Filastrocca materna " di Berta Biagini |
«Tutto ci sta crollando addosso: sogni, utopie, pensieri, promesse... Abbiamo forse costruito un castello di carte, senza fondamenta, della stessa consistenza delle nuvole, che un semplice sbuffo di vento ha portato via? Temo proprio di sì, ma noi ce l'avevamo messa tutta... Dove abbiamo sbagliato? Ci guardiamo intorno e troviamo soltanto il vuoto.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cadute" di Giorgio Lavino |
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«A volte è proprio quella, la sensazione. Camminiamo faticosamente, sudando ed arrancando, pensando di essere sempre più vicini alla meta e invece... ci ritroviamo su un tapis roulant, che funziona a velocità alternata. Angosciosa, sbigottita incredulità ci coglie, rendendoci conto di essere rimasti fermi, come su una barca in balìa della più completa bonaccia... Proviamo a scendere. Chissà...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inventario xxx o" di Mau0358 |
«Sono nata nella città della nebbia e ricordo molto bene quel muro denso, lattiginoso, ovattato, che sfumava i contorni di cose e persone, fino a farli scomparire. Allora entrava in azione la fantasia, che tutto ricostruiva, collocandolo esattamente al suo posto... così ciò che sembrava non eserci più, invece... c'era!... Così fa il tempo, che alza un muro di nebbia tra noi e i ricordi, ma non cancella...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Agli occhi, l'eco" di Kiaraluna |
«Luna maliziosa, intrigante, curiosa e un po' monella... che va alla ricerca dei sentimenti nascosti, per cullarli e proteggerli dal vento impetuoso di tempesta. Luna misteriosa, che suggerisce parole d'amore ai cuori bisognosi di serenità. Vedo la luna, dalla mia finestra occidentale... Chissà che non decida di ammantarsi di un esotico velo...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Luna d'oriente " di Vivì |
«Forse in fondo lo sa già, il vanesio, che finirà i suoi giorni da solo, ma ritenendosi troppo superiore agli altri, non gliene importa. Una volta ho incontrato un tizio che andava in giro ventandosi di aver letto mille libri in più degli altri... Si ostinava a scrivere e riscrivere sempre le stesse frasi, cambiando semplicemente l'ordine delle parole... finchè, esaurite tutte le combinazioni possibili, finalmente ammutolì.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vanesio" di Silvia De Angelis |
«Abbandonare ogni istinto primordiale, che impulsivamente ricorre all'aggressione, alla parola urlata, all'arroganza del più forte... Violenza che fa commettere errori, dei quali non ci si può scusare... Mutiamo pelle, spogliandoci della corporeità, per indossare gli abiti della spritualità, dell'intima riflessione, pere diventare migliori ed imparare ad ascoltare...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Solo per te cambierò pelle" di Barbara Golini |
«L'amico è come un gatto, che entra silenziosamente, con passo felpato, nella nostra anima leccandone le ferite, conn la sua lingua rugosa, ma che non fa male. Si accoccola ai nostri piedi, avvolgendoci con il suo mantello vellutato, per tenere al caldo quel rimasuglio di cuore che ci è rimasto, accompagnando il nostro respiro al suo ritmico Ron Ron, per calmare il tumulto dei nostri pensieri... Un amico è come un gatto... arriva, ci ascolta in silenzio muovendo appena le vibrisse, poi, quando finalmente tutto intorno tace, si alza e in punta di piedi con discrezione se ne va...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza far rumore " di Rita Stanzione |
«L'amico è proprio questo: colui che sa mantenere quest'equiibrio così delicato, senza accelerare i tempi, come una tranquilla passeggiata in bicicletta, pedalando adagio, senzala fretta di raggiungere la meta... E se quest'amicizia si potrà trasformare, ci sarà il tempo per poterlo verificare...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ed io t'aspetto" di Kiaraluna |
«"Respirandoti il sorriso..." Ecco cosa un amico può donare: quell'alito di vita che aiuta un cuore moribondo a riprendere colore, per ritrovare insieme il sentiero che riporta verso la luce.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Respirandoti il sorriso" di Rita Minniti |
«Oh sì, se ci fosse davvero una vernice capace di cancellare la malinconia... Ruvida lingua di gatto non sempre giova, lo so bene amch'io, che ne ho tre... Così me ne sto appoggiata all'angolo di una strada, guerriera dalla corazza arrugginita, corrosa dalle piogge acide che anche questa natura impietosa si ostina a versare addosso al mio dolore... Eppure, inaspettatamente, una bocca che diventa spicchio di luna... Anche per questa volta sono salva...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La vernice antimalinconia" di Giorgio Lavino |
«Sì, abbracciami, finché ne hai il tempo... Non lasciarlo scorrere via senza averlo fatto, soltanto perché l'orgoglio o il pudore non l'hanno permesso... Abbiamo tutti troppa vergogna di mostrare i nostri sentimenti, come se fossero indice di debolezza... Invece ci priviamo delle poche autentiche gioie della vita...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Seguimi" di Anna Ceka |
«Non sempre si riesce ad essere vicini a chi soffre per amore nel modo giusto. Ci vuole tanta pazienza, saper ascoltare, senza essere tentati dalla legittima voglia di dare consigli... Chi sta soffrendo non vuoe ascoltare parole, ma soltanto sfogarsi, darsi una ragione, cercare spiegazioni... In realtà cerca soltanto uno spettatore per il suo monologo, che è ancora presto per trasformare in dialogo. Bisogna aspettare che le ferite dell'anima siano prese in consegna dalla ragione...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Aspettando un sorriso" di Enrico Baiocchi |
«Il sorriso che accompagna la morte, il grande mistero che ci fa tanta paura... Atto di estremo coraggio, ricacciare in gola le lacrime, per quell'ultimo gesto d'amore prima di lasciarla andare... per sempre? Non saprei... anch'io spero di riverli tutti, un giorno...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Volo di un angelo" di Stefano La Malfa |
«Ci si perde sempre inevitabilmente per strada, coi compagni d'infanzia, quei bambini che ci guardano con il faccino stupefatto dalle foto in bianco e nero (per noi che abbiamo superato il mezzo secolo) di fine anno scolastico. Sono passati molti anni, ma ci ricordiamo ancora i loro nomi, che recitiamo in sequenza, cantilenandoli come i giocatori della squadra di calcio del cuore e ripensiamo a loro con un sorriso... Sì,quello stesso che era sufficiente, allora, a farci sentire appagati...» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Compagni d'infanzia" di Calogero Pettineo |
«Basta poco, per aprire il cuore, non servono lunghi anni di convivenza. E' la predisposizione dell'animo a condividere, a saper ascoltare, tendere la mano, per poi lasciare andare, se il tempo sarà maturo. L'amicizia sboccia anche in una sola ora, pronta ad attendere l'aurora, quando verrà, se chi silenziosamente attende vorrà.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se non basta un sorriso" di Claudio Giussani |
«Vegliare il sonno: atto d'amore che tiene lontani i fantasmi vestiti di nero, gli incubi che scompigliano l'armonia della notte, la melodia dell'anima che sussurrando canta... Questo tempo appartiene a coloro che si amano. Nulla potrà far loro del male.» |
Inserito il 23/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tempo dell'amore " di Violeta C |
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