| «Lasciare un segno del nostro passaggio, perché ci si ricordi che siamo esistiti, che abbiamo riempito uno spazio, che abbiamo fatto parte anche noi dell'immenso puzzle dell'universo. Umile, minuscola, insignificante tesserina, che tuttavia lascerebbe un vuoto, se non fosse collocata al suo posto... Allora "poniamo inchiostro su organze". Non importa se si tratta di un'opera d'arte: in quelle parole ci siamo noi, in tutta la nostra essenza.» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Immortalità" di Massimo Mangani |
| «Lo scorrere degli anni è come l'onda del mare, costante movimento a volte soave a volte tumultuoso, sospinto dal vento. Va a lambire spiagge deserte, il mare, senza lasciare traccia, nel ritirarsi della marea. Anche il cuore, ormai vuoto, non ha più nulla da custodire, nemmeno un granello di sabbia...» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vuoto nel cuore" di Danielinagranata |
| «Scandire il tempo senza "rifargli il trucco"... Questo vorrei poter fare. Lasciarlo andare alla deriva, tranquillamente, senza aspettative... ascoltando il silenzio che mi parla e mi racconta ogni giorno una storia nuova, che soltanto io posso ascoltare. Sorriderò a questo silenzio che finalmente placherà i tumulti dell'anima, smettendo di urlare al mondo la sua rabbia e la sua angoscia.» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Si può vivere" di Francesco Fabris Manini |
| «Esistono anche personeche scelgono di... non esistere. Diventano trasparenti per se stesse e per il mondo. Attraversanolastrada, frequentano luoghi di lavoro e di svago e... nessuno le vede. Sono totalmente trasparenti, trapassabili come fantasmi... Se ne guardano bene dal rischio di essere avvicinate, toccate, anche soltanto osservate, perché questa non esistenza è una scelta, dolorosa, ma inevitabile, per smettere di sanguinare...» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le storie che non esistono " di Anna Elvira Cuomo |
| «Pare che non esista un luogo o una modalità giusta per ascoltare. Non è mai il momento adatto, né la sede... Intanto la voce di chi vuole soltanto comunicare si affievolisce e presto diventerà muta. Più nessuno l'ascolterà. Ancora una volta avranno vinto egoismo ed ipocrisia.» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In cerca di aiuto" di Calogero Pettineo |
| «Ho "pestato" per anni quei tasti, che ora mi mancano, quando durante le notti insonni, vorrei una melodia che accompagni i miei pensieri. Allora chiudo gli occhi e immagino di accarezzare ancora quella tastiera, che, almeno in sogno, mi offre la tranquilla rassegnazione, che tuttavia ancora non mi appartiene.» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Prigioniero" di Calogero Pettineo |
| «Lo stupore, l'incredulità di una scoperta... Eppure è amore, soltanto amore, sublime amore...» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lovely lesbo" di Tiffany 70 |
| «Le stagioni diventano sempre più stanche e affaticate, quando il tempo imprigiona il gomitolo dei nostri ricordi e assottiglia la matassa del nostro futuro...» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senilità" di Tiffany 70 |
| «Ho sempre sostenuto che il dolore non si possa condividere. E' una pelle che aderisce alla nostra, è una morsa che stringe e soffoca, una possessione assoluta che si compiace della nostra esclusiva compagnia, che ci plasma, ci incatena, ci dilania a poco a poco come l'aquila di Prometeo... il dolore...» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lui (il dolore) " di Anna Elvira Cuomo |
| «Torna alle sue radici, finalmente a casa, la giovane donna (mi piace pensare che si tratti di una ragazza lontana per ragioni di studio). Tutto intorno a lei si veste di festa, per riaccoglierla nel suo grembo, per offrirle i suoi tesori più preziosi, nella speranza che se innamori e non parta più. Non potrebbe sopportare un nuovo abbandono, questa terra che ama così tanto i suoi figli...» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Colli di festa " di Francesco Fabris Manini |
| «Pare che sia una professione molto praticata da molta gente, in ogni campo professionale. Peccato che stia contagiando anche la famiglia e, purtroppo, anche i bambini, per i quali noi adulti dovremmo essere un modello educativo...» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Volar Basso" di Massimo Mangani |
| «A volte dobbiamo accendere la luce interiore, in attesa che risplenda quella del nuovo giorno. Dobbiamo farcela bastare, centellinandola con cura... dobbiamo soltanto non avere fretta ed essere pronti a sorridere, quando l'alba verrà.» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Al di la della finestra" di Claudio Giussani |
«Quanti sogni si schiantano all'alba, tra le lamiere contorte sulla carreggiata, o sul ciglio di una strada con una siringa in vena...
Così come il rospo afferra al volo la preda, così la morte s'ingoia la vita dei nostri ragazzi, ai quali non abbiamo saputo né potuto offire un'opportunità per crescere...» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Morire a vent'anni" di Carlo Fracassi |
| «La vita è un sentiero infinito, irto di pericoli, sassi e ortiche. La gente per bene dovrebbe farsi garante di un'esistenza dignitosa, invece la caduta resta sempre in agguato, pronta a riprendersi ciò che incautamente avevamo richiesto, allungando la mano.» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Attento a non cadere" di Lucia Volpi |
| «Non può essere soltanto il frutto di... una sbornia! Una volta rotto il ghiaccio, quel "ti amo" è diventato un tormentone. Non stanchiamoci di ripeterlo, non stanchiamoci di ascoltarlo: chissà mai che a furia di sentirlo dichiarare, aleggiare nell'atmosfera, qualcuno non ci creda davvero...» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fragole e Prosecco " di Aldo Bilato |
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| «L'attesa, che ci confonde le idee, tra la voglia di scrivere la parola "fine" e sospirare il cielo. Intanto, alla stazione un treno arriva. Ci siamo noi, su quel treno? O partiremo al prossimo fischio del capostazione? Io, quando da piccola andavo allastazione con il mio papà, sognavo sempre la partenza... Invece sono ancora qui e in stazione non ci vado nemmeno più.» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Stazioni" di Clara Gismondi |
| «Maestosa, tranquillizzante, rassicurante presenza della quercia, che, come un amorevole padre, sa proteggere e consolare l'animo di chi si è perso. Saprà insegnarci a ritrovare sempre le radici, con le quali rimanere ancorati a madre Terra, ma lasciandoci la libertà di volgere lo sguardo al cielo, nella speranza di ritrovare quanto prima la via d'uscita dal bosco...» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La quercia" di Ela Gentile |
«Il terrore, l'orrore indescrivibile che rende muti, di fronte alla barbarie perpetrata dagli stessi genitori... Dèi dell'Olimpo miseramente franati, caduti dal piedistallo su cui ogni bambino li pone.
Fango che mai potrà essere lavato dall'anima di creature a cui è stato rubato il sogno dell'infanzia. Rabbrividisco di rabbia e di pena.» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un sogno rubato" di Angela |
| «Un incantesimo che difficilmente potrà fallire il suo scopo, quando l'essenza "stregonesca" di una donna decide di ottenere a tutti i costi ciò che vuole. Soltanto una potenza del Male, uguale e contraria, potrebbe sconfiggerla. Solo raramente ci riesce... e allora è devastante.» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Incantesimo d'amor" di Raggioluminoso |
| «Vorremmo liberarci dei rimorsi gettandoli addirittura in una discarica abusiva, perché ce ne vergognamo troppo, ma abbiamo lasciato tracce in tutte quelle menti che sono state contagiate dai dubbi. E' come premeditare accuratamente un delitto e poi dimenticarsene l'arma sul luogo del crimine...» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Scorie" di Giorgio Lavino |
| «E' la libertà del cielo, che primariamente ci attrae, nostalgia di ali che abbiamo perso tanto tempo fa. Eppure è nella greve, polverosa terra, che vogliamo concludere la nostra avventura, non essendo più avvezzi a respirare l'aria rarefatta dell'azzurro cielo.» |
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Inserito il 02/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Voglia di cielo" di Giorgio Lavino |
| «Quante volte l'abbiamo usata, questa parola, per descrivere soltanto il tepore e non l'ardente fuoco? Può esistere un amore di serie A e di serie B? Non basta una goccia di rugiada su un moribondo fiore d'acqua stagnante per dissetarlo e riportarlo all'antico splendore. La vita può esseree soltanto un fiume in piena, anche a costo di rompere gli argini, non un tranquillo, noioso scorrere verso la foce, per mescolarsi anonimamente al mare...» |
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Inserito il 01/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se amo" di Kiaraluna |
| «Forse... ho sbagliato le mie scelte, ho insistito per avere ciò che non era mio, ho desiderato volare anche senza ali... Eppure non voglio scrivere "punto e basta". Non mi arrendo, anche se la ragione continua a darmi torto...» |
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Inserito il 01/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Forse" di Kiaraluna |
| «La notte, con i suoi silenzi, amplifica la voce dell'anima, che riscopre il dialogo segreto degli amanti, cullandone il sonno, sotto la coltre di un complice cielo, che veglia e protegge...» |
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Inserito il 01/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sotto lo stesso cielo" di Danielinagranata |
| «La vita chiama, nonostante tutto, vuole regalarci il cielo e il mare, il sole e le stelle. E noi? Le doneremo la capacità di dipingere con le parole il quadro della nostra esistenza, nel quale troveranno posto le sfumature pastello di nuove albe, piuttosto che gli infuocati tramonti che preludono alla buia notte.» |
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Inserito il 01/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In tutto quello che amo" di Danielinagranata |
| «Alleggerire il passo, spogliandosi del pesante fardello del dolore, dell'angoscia, di tutto ciò che il passato ci ha messo in conto... Ormai il debito è saldato. Ripartiamo da zero.» |
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Inserito il 01/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Accarezza il sole " di Dalassa |
| «Meravigliarsi ancora per la vita, che lentamente e soavemente di nuvo ci attira fra le sue morbide, vellutate spire... Addio al rimpianto, che lentamente si allontana, col tempo passato...» |
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Inserito il 01/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mi vesto di vita" di Dalassa |
| «Ogni goccia di schiuma una perla, da mandare al proprio amore, perché la raccolga nello scrigno prezioso dei sentimenti. Ricchezza che impreziosisce i sentimenti e arricchisce l'animo, come le parole di questa mirabile invocazione, che null'altro brama che di essere ascoltata.» |
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Inserito il 01/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il cuore ti brama" di Moreno il Duca |
| «Un istante soltanto passa tra un sentimento ed il suo opposto, ma, nello stesso modo, un momento soltanto basta per innamorarsi davvero. Basterà tutta la vita per mantenere il calore del nostro amore? Certamente sì e oltre, quando c'è la ferrea volontà di costruire un castello dalle solide fondamenta.» |
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Inserito il 01/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Attimi di vita" di Moreno il Duca |
| «Il pane, fragrante, caldo, buono... che ci ricorda la nostra infanzia, con la sua semplicità di sentimenti... Così i nostri desideri, come una libellula, sorvolano le difficoltà e le paure della vita, che, come tanti sassolini, rendono difficoltoso il nostro cammino. Intanto il cuore continua a pulsare, emanando la stessa forza di volontà che ci ha permesso di crescere...» |
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Inserito il 01/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un cuore pulsante" di Berta Biagini |
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