| «Terra amata, eppure ferita, dilaniata dall'odio, dalla guerra, dal disprezzo per i suoi doni. Guerre combattute per difendere la propria terra, i propri confini... Soltanto un alibi da dare in pasto a chi per quell'ideale muore. Chi perdonerà l'uomo per aver sfregiato ciò che di più sacro la divinità gli aveva affidato?» |
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Inserito il 06/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il risveglio dalla guerra" di Ilguardianodelfaro |
| «La nostalgia: "brutta bestia", che colpisce all'improvviso e graffia, infierendo su ferite già aperte ed impossibili da cicatrizzare. Il dramma degli emigranti, che conosco bene, perché vivo in un luogo di frontiera...» |
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Inserito il 06/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Canto nomade" di Antonio Ciavolino |
| «Purtroppo si tratta soltanto di una leggenda... I poveri pellicani e tutte le altre creature vittime dell'inquinamento dei mari, continuano a pagare per la scelleratezza umana...» |
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Inserito il 06/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pelle d'oca!" di Carlo Fracassi |
«Oddio! Ma anche nella scuola pubblica è così! Ma allora mi chiedo: non sarà, forse, una sorta di imprinting del dipendente pubblico, che, alla prima comparsa del suo primo Capo, grida "Mamma" e incomincia a scodinzolarglisi dietro?...
No, pubblico o privato, lavoro o non lavoro, penso che, purtroppo, il mondo sia diviso in due categorie: chi comanda e chi fa il ruffiano. Eccezioni? poche e quelle saranno severamente censurate!» |
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Inserito il 06/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'osservatore ruffiano" di Luciano Tarabella |
«Quando l'anima ha sete, soltanto l'acqua limpida e fresca di un fiume (di montagna, aggiungerei io, che ho abbandonato la pianura molti anni fa) può accontentarla. E allora la mente intera si mette al lavoro per elaborare lo scenario perfetto per acompagnare questa fantasia nel suo percorso verso il nostro essere più profondo. Chiama a raccolta gli animali, la vegetazione del boscoe i ricordi di un'infanzia spensierata, irrorati da gocce di speranza a completare la ricetta.
Per ora è soltanto un'illusione, ma intanto l'anima s'è dissetata.» |
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Inserito il 06/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Illusioni di onde" di Angela |
«A volte, quando soffia il vento in quota e la giornata è tersa, capita che all'improvviso qualche nuvola solchi il cielo, attraversandolo in velocità. Un'ombra inquietante si sposta sulla Terra, oscurando tutto ciò che incontra sul suo cammino. E' soltanto poco più di un attimo, ma in quel momento tutto diventa nero e un brivido pervade creature e cose.
Così le schegge di buio pesto, che trafiggono i pensieri...
Armiamoci di pinzette e pazienza, per estrarle tutte, facendo ritornar la luce nella nostra mente.» |
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Inserito il 06/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tappeto logoro" di Moreno il Duca |
«La nostra vita è costellata di un'infinità di "credevo"...
E' una lunga collana dai molti fili e per ognuno di quei "credevo" una perla d'esperienza. Però, alla fine, il peso della collana diventa davvero insopportabile e allora abbiamo soltanto due scelte: o stramazzare al suolo sotto il peso delle perle, oppure rompere la collana e rimetterci in piedi. All'inizio sarà faticoso, perché non siamo più abituati alla posizione eretta, ma poi, con un po' d'esercizio, ricominceremo anche a correre.» |
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Inserito il 06/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Perla Nera " di Antonella Bonaffini |
«L'ego in avaria diventa capriccioso: s'abbuffa, ingurgita, si riempie di tutto ciò che il mondo vomita, senza selezionare ciò che è davvero appetitoso e ciò che è veleno pestilenziale.
Non si vergogna nemmeno più di farsi vedere con la bocca piena, dalla quale cadono gli avanzi di ciò che ha appena ingoiato senza nemmeno masticare...
Avrei voluto scrivere un commento più erudito, ma quell'"avaria" mi ha mandato in tilt la ragione, così ho preferito lasciar parlare il cannibale che vive dentro di me!» |
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Inserito il 06/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Difetto" di Aldo Bilato |
«Un mirabile scenario, che ha attraversato indenne secoli di Storia, diventa cruento sfondo, come se improvvisamente rivelasse tutto il male che ha assorbito nel corso degli anni...
Buco nero che inghiotte il passato, lasciando un vuoto nel presente e ipotecando un assai triste futuro.» |
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Inserito il 06/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il 30 aprile 2010 sprofondano 100 metri quadrati giardino colle oppio" di Silvia De Angelis |
| «Il 2 giugno ho "compiuto" 31 anni di matrimonio e ne ho approfittato per riguardare l'album delle foto... Sì, ero bella anch'io... Eravamo tutti belli e giovani e coi volti raggianti e pieni di speranze... Poi la vita ci ha sballottati qua e là tra le onde... Siamo ancora qui, ammaccati, invecchiati e stanchi... Forse il nostro cuore è ancora "di crema" e non lo sappiamo...» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Per te fiori e gioie fino all'infinito" di Giorgio Lavino |
| «Non era quello, il sogno... E' questo, quella che noi crediamo "realtà", territorio alieno, nel quale ci aggiriamo soli e spaesati, in attesa della notte, che, con il sonno, ci riporti nel nostro vero mondo, popolato di tutti coloro che amiamo e che ci amano...» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un singolare sogno" di Berta Biagini |
| «Offrirsi a chi si ama mentre si dorme, nel momento della propria estrema fragilità, quando la corazza giace lì, ai piedi del letto... Ecco: questo è l'amore da cogliere. Prendilo, è tuo, non lasciarlo fuggire via.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ascoltami... luna" di Danielinagranata |
«A volte anche quando non si guida, capitano degli attacchi di follia e allora si racconta la prima bugia che viene in mente, o si distorce la verità, per farla apparire un'altra cosa...
Forse perchè, in fondo, siamo rimasti tutti un po' bambini...
Speriamo soltanto di non incappare in un vigile troppo severo, ma in qualcuno che con pazienza ci aiuti a maturare.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Er viggile " di Silvia De Angelis |
«Ma chi l'ha detto che i "diversi" siano i cosiddetti folli?
Anch'io non ci sarò più quando quel giorno verrà e mi dispiace, perché avrei voluto partecipare alla nascita del nuovo modo di comunicare. Mi sarei spogliata anch'io delle mie logore vesti, stinte e rattoppate, per indossare un abito nuovo fiammante, che sarei stata molto attenta a non sporcare... molto di più di quanto non abbia fatto con quello attuale...» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'alchimia della U: segno= suono!" di luigi88 |
| «Quante volte abbiamo giocato a poker, nella vita, con la vita, contro la vita... Il più delle volte ci siamo ritrovati perdenti, per non aver saputo bluffare... Ma non importa: anche da "sfigati" l'onestà, forse, vale...» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Poker" di Luciano Tarabella |
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«"Nel sospiro delle tue mani... mi accosto... sadico di miele..."
Basterebbero queste poche parole per condensare tutta la passione, il desiderio, la frenesia di consumare un amplesso che non è soltanto sesso... ma viaggio nel più profondo dell'anima, fino a coglierne il midollo...» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Esplorando l'infinito" di Moreno il Duca |
«Se con una lacrima di tristezza si potesse fertilizzare questo mondo arido e divenuto inospitale... Se si potesse ricreare l'armonia senza l'opposizione del male...
Ma la vita è "bastarda": con il suo profumo ci offre anche l'alito velenoso della malvagità, prendere o lasciare.
Allora accettiamo la sfida, affrontiamo la prova... Conserveremo sempre l'ultima goccia di tristezza per ricominciare.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tristesse" di Barbara Golini |
| «La luce del giorno brucia le ali ai sogni troppo fragili, che non ne sopporterebbero il bagliore. Allunghiamo la notte, in attesa che piume più resistenti ci permettano vi volare fino al sole, senza alcun timore.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sussurri dell'anima " di Nadia Mazzocco |
| «Sangue, rabbia e sudore, amalgamati con le lacrime dell'amore di chi ama e basta, senza separare il bene e il male, anzi... forse prediligendone il male, che ha tanto più bisogno d'affetto e di cure, nella speranza di poterne medicare le ferite...» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Qui non c'è deserto" di Giorgia Spurio |
«E' amore viscerale, la propria terra... Bimbo portato in grembo che non vorrà mai nascere...
E' madre, che continua a nutrirci, senza sentir ragioni...
Le radici... Albero che non saprà, non potrà morire, perché ci siamo noi, che l'abbracciamo ancora...» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mille ulivi, mille mari" di Barbara Golini |
| «Quando sarà il momento, dispiegheremo le ali, le nostre piume si gonfieranno al vento, che s'insinuerà dal basso, per aiutarci nella spinta verso l'alto. Sarà in un giorno di sole, con i raggi che, radenti, le renderà trasparenti, in controluce... Ecco: sarà allora, che taglieremo gli ormeggi... e spiccheremo il salto...» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Distanze" di Clara Gismondi |
«A volte il nuovo giorno non porta luce, ma allarga l'ombra dell'addio, come il crinale di una montagna che allunga il suo profilo ad inondar la terra di un buio che si ammanta di silenzio.
Non è ancora quiete, ma singhiozzo rimasto in gola, che ancora non se la sente di uscire ad irrigare il campo... Intanto quella piuma di zucchero si scioglie, piano, cercando di addolcire almeno il cuore.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Prendono forma i pensieri nella solitudine" di Daniela Pacelli |
| «I treni, la ferrovia, quel diretto che passava senza fermarsi... I ricordi, sempre vividi, puntuali, perfino maniacali, nel loro particolareggiarsi... E' la nostra mente, che certosina registra, con il cuore a ricamar quei pizzi che in preziosa filigrana li trasforma... Anche i miei ricordi sono esattamente così: immutabili, intatti come allora. Per questo motivo non torno mai nella mia città natale... E piango.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Passo ogni tanto (aria dall'ora)" di Kiaraluna |
| «Il tempo è un limite, un confine invalicabile tra noi e ciò che vorremmo essere. Spesso ci ribelliamo a questa nostra prigione, ma, cercando di fuggire, restiamo impigliati nel filo spinato dei doveri... Colma di cicatrici, arriverà la nostra anima, quando finalmente il tempo aprirà i suoi cancelli, per lasciarci passare...» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tetto dei pensieri " di Dalassa |
| «Il tempo si respira con calma, per raccoglierne la fragranza ed il suo retrogusto amaro. Se ne ascolta la melodia appena accennata, senza tamburi e grancasse... Il tempo è corde d'arpa, che pizzicate effondono brividi di malinconia... colonna sonora della nostra eistenza.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Di me" di Dalassa |
| «Quando ci si nega al sorriso significa che si è arrivati al capolinea dei sogni infranti. La vita ci ha traditi e, non contenta, si accanisce su di noi schiacciandoci inesorabilmente, eppure... come scintilla di brace che cova sotto la cenere, un barlume di speranza ancora vive, cercando di farsi largo per resipirare. Oltre ad ogni aspettativa, oltre ad ogni sentenza definitiva di un destino avverso.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sperare oltre ogni speranza" di Citarei Loretta Margherita |
«Parole d'amore e d'orgoglio, per questa terra d'Italia, così martoriata, così ancora divisa... coi suoi concittadini a scannarsi per il medesimo osso, con l'amarezza che quell'Unità forse non sarà mai raggiunta... La mia terra è la mia Patria... è il mondo, su cui tutti dovremmo vivere con le stesse speranze, con la stessa voglia di costruire per il bene comune e non coltivando il proprio orticello. Spesso "Patria" non è nemmeno più l'appartamento del proprio condominio...
Eppure è lei, l'Italia, l'amante segreta su cui continueremmo ad adagiarci con la tenerezza e la passione di un amante fedele. Riusciremo a trasmettere ai nostri ragazzi quell'amore che ancora arde, nonostante tutto?...» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Terra terra gridò la vedetta" di Giuseppe Monteleone |
| «Questo approccio amoroso, adolesceniale, quasi, ha tutta la soavità del primo incontro, quando tutto sembra incredibile e impossibile da ottenere. Ma Cupido non può sbagliare: sa molto bene qual è la freccia da scoccare.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Approccio d'amore" di Splendido Leotta Michele |
| «La mia mamma sosteneva che i veri amici fossero quelli dell'infanzia, perché si ha l'opportunità di crescere insieme. Delle mie compagne di scuola non una mi è rimasta amica e addirittura di alcune non ricordo più nemmeno il nome. Ci ha separate la vita. Ora che sono "grande" sto scoprendo nuove forme di amicizia, alle quali però, non dirò mai "per sempre".» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Amico" di Calogero Pettineo |
| «Nessuno piange l'infanzia negata, soprattutto nei paesi in cui lo sfruttamento dei bambini è prassi quotidiana praticata alla... luce del sole, anche quello artificiale di una miniera. Ci sono anche guerre dimenticate, in paesi dove si insegna ai bambini a diventare soldati... Nessuno se ne occupa, perché in quei paesi non ci sono petrolio o altre preziose risorse naturali. Intanto i corpicini si ammucchiano, mentre noi, colpevolmente, ci giriamo per non vedere.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vittime dorate" di Enrico Baiocchi |
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