«Non posso commentare. Posso soltanto chiedere, ma non a te... "Perchè?" Come sempre, da un'intera vita, non avrò risposta.» |
Inserito il 17/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Claudia" di Antonella Bonaffini |
«A volte l'attesa sembra ingannarci: le lancette dell'orologio non si muovono, in apparente fermo immagine. Allo scoccare della mezzanotte, tutto ricomincia a camminare, ma a ritroso, per ritrovar quel punto di partenza che respirava di vita. Resistere alla fretta, all'abbandono della rinuncia... Aspettare, pazientemente, tutto il tempo che ci vuole... per tornar a respirare quel profumo. Ed io ti vedo, seduta, mentre dondoli le gambe, aspettando la nuova aurora!» |
Inserito il 17/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il mosaico del mio tempo" di Daniela Pacelli |
«Non perdere il coraggio, cavaliere senza macchia né paura. La tua dama è lì, ti aspetta, non deluderla, continua a combattere per lei la tua, la vostra battaglia. Sconfiggi lo spazio, sii tu vincitor sul tempo... Continua a scrivere e l'incantesimo non avrà fine!» |
Inserito il 17/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un bacio " di Moreno il Duca |
«Tutto ciò che vorrei donarti... Tutto ciò che potrei prometterti... Tutto ciò che riserverei soltanto a te... Ma di fronte a me soltanto un muro. Allora affido i meii desideri al vento, perché ti possano raggiungere: addormentati, sognami ed io sarò lì con te. Non si può dubitare di un amore così. Io abbatterei quel muro, per non accontentarmi di un sogno.» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cercami in un sogno" di Midesa |
«Basta davvero poco, per "scavalcare il dolore". Una parola gentile, sincera, dona tepore, avvolge l'animo sofferente in una coperta imbottita di soffici piume. Respiro di tregua, tra un tormento e l'altro.» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Per te" di Dalassa |
«Anch'io conservo tutto, prima con meticoloso ordine, finendo poi ad accatastare alla rinfusa. Non riesco proprio a rinunciare nemmeno ad una briciola della mia vita, anche se poi rischio l'indigestione.» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Poi si vedrà" di Giorgio Lavino |
«Malinconia: impalpabile trama, preziosa filigrana... che tuttavia allontana la luce del sole dalle membra stanche, dall'anima assopita, che lentamente... muore.» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Malinconia " di Daniela Ferraro |
«Ed io penso alla mia nonna, che sapeva incantarmi per ore raccontando la sua infanzia. Ho imparato da lei lo stupore e la meraviglia del "Dai... racconta!"» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La saggezza dei nostri vecchi" di Lucia Volpi |
«Quando la nostra mente più non sopporta il peso della vita, si disattiva. Disconnessione automatica per eccesso d'energia, che potrebbe far saltare le valvole. Allora ci si rinchiude in una prigione mentale: quattro muri senza finestre, per non essere tentati di dare un'occhiata al mondo che continua a girare... Intanto, il seme che germoglia lontano dalla gioia, crescerà stentatamente, annegando nella pioggia...» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Briciole in disequilibrio" di Calogero Pettineo |
«Dovremmo davvero superare quel timore che abbiamo, di dirlo. Dovremmo imparare a gridarlo senza vergogna, per allontanare il vento dell'odio, dell'indifferenza, del rancore, dell'egoismo. Possibile che non si riesca a far cambiare rotta a questo mondo che tra poco non conoscerà più il valore dell'amore?» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Kocham cie" di Barbara Golini |
«Ho sempre pansato anch'io che il mare fosse culla, madre, guscio primordiale. Soltanto la vicinanza dell'acqua sa darmi tranquillità e placare le mie paure, anche se vivo specchiandomi su una superficie d'acqua dolce... L'ho proprio scelto, questo luogo, fortemente desiderato. Perciò spero di addormentarmi qui, quando sarà il momento di riposare...» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'ultimo orizzonte " di Mario Bugli |
«... Ed io così l'ho letta! A ritmo dance, mentre palleggiavo, tra uno scroscio e l'altro di un'interminabile perturbazione che è ben più molesta della tua poesia, che invece è fresca e frizzante come una bibita con le bollicine!» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Molestia poetica" di Saldan |
«Quanti ragazzi "morti viventi" frequentano le nostre scuole, mentre noi "educatori" non siamo in grado d'intervenire con un'adeguata prevenzione... Ce li lasciamo sgusciare dalle dita così, impotenti, muti. Educare alla legalità, combattere il disagio sociale, saper ascoltare, vegliare e non solo sorvegliare... Non ci manca la volontà: ci mancano i mezzi.» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il vizio si paga" di Gerardo Novi |
«Perché tenersi un'ispirazione nata monca, imperfetta, incapace di prendere il volo da sola, emozionando, elevando, irritando...? Via: abortire, togliere di mezzo quell'embrione che quasi non ci appartiene! Così, sui due piedi, senza pensarci un attimo, viene espulso come i rifiuti del nostro corpo. Morte dell'ispirazione, dell'aspirazione, inspirando fumo, che anestetizza la nostra mente, prima che si renda conto di ciò che sta facendo... Nessun ripensamento, prima di tirar lo sciacquone?» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un aborto di poesia " di Aldo Bilato |
«E tante volte non gridano, non parlano. Se ne stanno in silenzio. Solo che non giocano più, non ridono più, il loro sguardo non è più di fiordaliso, non profumano più di borotalco... Io li ho visti, i bambini abusati. E non so darmi pace, perché anche la scuola non riesce ad intervenire abbastanza.» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Chi?" di Dany Blasi |
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«Vorrei vedere la stessa sera con medesimi occhi... i miei, i suoi... Non avrei paura, non cercherei di fuggire, mi abbandonerei, fiduciosa, oltrepassando il "guado del tempo" insieme a colui che ha camminato con me lungo lo stesso sentiero per tutta la vita... Lo spero tanto.» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Verrà la sera" di Dany Blasi |
«Soltanto se coltiviamo la vita sotto vetro, potremo sperare di conservare intatti i sogni e le speranze, nonostante quel pendolo che scandisce l'inesorabile passare del tempo. Alla prima crepa tutto potrebbe corrodersi, corrompersi, infrangersi, disperdersi... morire... Amaramente vero.» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La vita sotto vetro" di Berta Biagini |
«C'era, anni fa, una gazza autentica, che scorazzava tra le strade del mio paese, facendo i dispetti ai bambini, rubando i biscotti dalle gabbie dei canarini sui balconi, mitragliando di bacche di ginepro i malcapitati di turno che le capitavano a tiro. Era il divertimento e la disperazione di tutti, con le sue scorribande... Quando morì, la tristezza, più che il sollievo, s'impossessò delle sue "vittime". Da allora, nessuno più ha saputo alleggerire così le mie giornate. E forse la tua non è poi tanto una fiaba...» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La gazza" di Kiaraluna |
«... E leggo la stessa apprensione, lo stesso tormento, lo stesso spasimo d'amore nei volti delle mamme adottive dei miei scolari... E' un abbraccio diverso, il loro, un abbraccio dell'anima, che ha vagato tanto, prima di posarsi su quei visetti impauriti, che, nonostante il tempo che passa, mantengono lo sguardo impaurito di chi teme sia stato soltanto un sogno... di mamma... Mi hai profondamente commossa, perché le tue parole sono semplici e dirette, come soltanto una mamma sa dire!» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mentre tu nascevi" di Lena Orfeo |
«Il predatore tesse la sua tela, si nasconde e aspetta, ma non sempre l'agguato riesce... per fortuna. La "strega" riesce quasi sempre a sfuggire alla sua trama, ma quanta fatica, per togliersi di dosso la sua lurida bava... L'ultima volta che ho beffato il demonio, ne sono comunque uscita marchiata a vita.» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tesse la tela" di Vivì |
«Quando abbiamo questi momenti di stanchezza, sembra che anche la natura partecipi alla nostra apatia nascondendo i colori, ovattando i suoni, abbandonandosi al pianto... Ma gli angeli che vegliano su di noi sanno che ci basta rivolgere gli occhi al cielo, perché una stella brilli soltanto per noi... per farci sapere che non siamo soli...» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nella quiete" di Danielinagranata |
«Beh, a quanto pare la tua amica, prima di prendersi la vacanza abbandonandoti nel deserto, ti ha lasciato questo succoso frutto, maturo al punto giusto, da regalarci con garbo e umorismo! Ho l'imprressione, però, che non starà lontana per molto tempo, perché sentirà senz'altro la tua mancanza!» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Oggi sono molto strana!" di Citarei Loretta Margherita |
«L'estrema agonia, l'ultimo respiro di un sentimento ormai morto, che tuttavia ci lascia un senso d'incompiutezza, un desiderio represso, un angoscioso silenzio, che non trova collocazione alcuna, se non sciogliersi in una carezza, adagiandosi in una conchiglia, dalle pietose, madreperlacee pareti.» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Battito" di Silvia De Angelis |
«E meno male, che da quella scintilla che fu solo carnale, sbocciò anche l'amore, così anche il cuore fu accontentato e non solo il sesso...» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E fu amore" di Splendido Leotta Michele |
«Queste straordinarie sensazioni si rincorrono e s'incastrano una dentro l'altra come matrioske! In realtà sono solo alcuni dei frammenti in cui è scomponibile la nostra mente, il nostro animo. Ragnatele e ragni, predatori di allucinate mosche, che non riusciranno a divorare, così resteranno a farci sanguinare di ricordi... e per ogni lacrima uno smalto colorato, che cola verso la solitudine, stellare come quella degli anziani, che orgogliosamente sognano ancora di navigare tra gli uragani. E noi? Dov'eravamo rimasti? Allo specchio rotto, che rimanda quei frammenti scomposti, che tuttavia sono l'unico ritratto che ci è rimasto... Mi affascini ogni volta e fai viaggiare la mia fantasia!» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Delle ragnatele i petali" di Giorgia Spurio |
«Oddio! La voglio assolutamente raccontare! Peccato che i miei alunni siano ormai proiettati verso la scuola media, ma i primi giorni di settembre li andremo a trovare e allora... "Sommossa popolare!" Quanto al tuo messaggio: è forte e chiaro, peccato che, nella realtà, sia così ben poco compreso, questo gioco di prestigio! Intanto i golosi aumentano...» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sommossa popolare" di Luciano Tarabella |
«A volte, osservandomi riflessa in un vetro, penso di non essere la stessa persona che vedo ogni giorno davanti allo specchio. Addirittura, per un attimo, mi chiedo se l'originale, per caso, non sia quella lì riflessa e non io, che sto pensando... perché troppo ben levigata, con lo sguardo sempre soave e sorridente, appaio agli altri, ma chissà se mi vedessero riflessa nel doppio vetro della finestra... Scusa se sono andata fuori tema, ma quando leggo la parola "riflesso" parto per la tangente...» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Riflesso d'autore" di You Don’t Know Me |
«Seduto, in attesa del peggio, assorto in malinconici pensieri, abbandonato ad un'angosciosa solitudine che sembra non lasciare scampo... Per fortuna la Musa non si fa attendere e, con la clemenza di un regnante, concede la sua carezza ristoratrice. Con essa restituirà al poeta il suo sogno...» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sulle sponde" di Moreno il Duca |
«Ecco perché l'amore mi fa così paura... Ogni volta mi sono lasciata plasmare, bruciare, avvolgere tra le sue spire, come in quelle del serpente... e poi mi sono bruscamente risvegliata spogliata di ogni illusione, derubata dei miei segreti, con l'anima messa a a nudo di fronte a tutti, che mi deridevano... Non voglio incontrarlo mai più. Preferisco lasciarlo sulla strada, viandante perverso in cerca di egoistiche pretese... I tuoi versi, però... sono un incanto!» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'amore é nomade " di Clara Gismondi |
«Io abito in quello che, poco romanticamente, è stato definito "il pisciatoio d'Italia" (scusa le parole un po' volgari, perché la percentuale di giornate piovose supera di gran lunga quelle soleggiate. Abbiamo perciò imparato a convivere con questo cielo che continua a piangere anche quando vorremmo essere sereni e aver voglia di sorridere. Ecco perché la gente di lago non riesce mai ad essere del tutto felice... C'è sempre un'ombra, che ne offusca lo sguardo, velandolo di malinconia.» |
Inserito il 16/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Chiove" di Ela Gentile |
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