| «Da oggi in poi farò in modo che anche le mie tasche abbiano un buco, per lasciar fuggire le stelle... Intensa emozione, dalla lettura di questa lirica, che, pur nella malinconia di quel silenzio che sosta dinnanzi ad una porta chiusa, lascia uno spiraglio alla speranza, che farà di tutto per oltrepassarla.» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bianco Confine" di Antonella Bonaffini |
| «Si percepisce ancora, calda, intensa, l'emozione di un incontro che ha lasciato il segno. Un'esperienza che arricchisce l'anima e fodera il cuore di morbide "piume", perché possa dormire riascoltandone l'eco e sognando di poterne ripetere la magia!» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gocce di luna al crepuscolo" di Rita Minniti |
«Letta dalla parte di "lui" è condivisibile, ma io, che sono una "lei" e pure scorpiona... so di essere la personificazione della Gelosia, quindi, ahimè, destinata a fare una brutta fine...
Però, caspita, che grinta e, soprattutto, che ritmo! Incalzante, senza pause... Una cascata di parole sparate, rovesciate, sbattute in faccia senza mezzi termini, né ripensamenti. Idee chiare, precise, puntuali. E' questo, che mi piace, delle giovani generazioni. Non avete remore nel tagliare rami secchi, cordoni ombelicali, strappare gramigna e chiudere porte. C'è molto da imparare... e devo ammettere che, nella gestione dei sentimenti, siete più maturi di noi... "matusa"!» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gelosia" di Saldan |
«L'aborto.
Decidi tu o decido io? Il corpo è mio. Decido io. Ma verrò qui, davanti a tutti gli ipocriti del tempio, a mostrare il mio tormento. Ho scelto di essere io la strega da bruciare al rogo, l'assassina da condannare... Ma verrò qui, davanti alla vostra casa, a morire...
(Non ho voluto pensare ad un aborto spontaneo, ma al frutto di una scelta consapevole, seppure costretta)» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Madre mai nata" di Giorgia Spurio |
«E' l'indecisione di un'anima ferita, troppe volte mortificata, delusa, depredata...
Un'anima che ha paura di volare di nuovo, che teme di non avere più abbastanza piume per sostenerla, o di non riuscire a sopportare un'altra caduta rovinosa. Ecco che giunge il sogno, che libero da ogni vincolo, della mente e del cuore, può incoraggiare questo viaggio... Su, svegliati, è ora di partire, vai...» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se l’anima è indecisa" di Enrico Baiocchi |
| «Intrecciare versi, come piume, come conchiglie in riva al mare, come ciottoli sul sentiero che attraversa il bosco... Intrecciare emozioni... Dolce crepuscolo in attesa di un nuovo, radioso giorno!» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Crepuscolo coi poeti" di Maria Grazia Vai |
«Terribile descrizione di un futuro che non è "prossimo venturo", ma è già qui, tra noi...
Anzi: forse siamo già stati clonati, perché non ci siamo accorti di quel "passo dell'oca" che già rimbomba nelle nostre strade...» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'orgia del potere" di Carlo Fracassi |
| «Sono rimasti in pochi, lo so, ma ci sono, esistono ancora persone che non si sono vendute. E' difficile vederle, perché si nascondono, come carbonari, ma al momento opportuno ecco... io li vedo arrivare, silenziosi, timorosi di guardare in faccia, per paura di sembrare strafottenti... E sono italiani, stranieri, di ogni colore, di ogni età... Sono coloro che si occupano dei nostri anziani, di chi soffre, di chi non ha voce... Io la conosco, qualcuna di queste persone... La sua dignità non ha prezzo, non si può comprare. Credimi!» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pensieri di sano zelo" di Giorgio Lavino |
| «Io ci sono nata e ci ho vissuto 23 anni, prima di abbandonarla. E' nel mio DNA e la porto tuttora nell'anima e nel cuore. Non vivo molto lontana, ma non ci ritorno mai, se non per qualche sporadica "toccata e fuga", perché mi viene sempre una grande malinconia... di un mondo che non c'è più... Le case di ringhiera dove abitava la mia nonna, i cortili, i giardinetti, la mia scuola e la gente... che, allora, non era chiusa, ostile, silenziosa e triste come quella di oggi. L'ho fotografata dall'alto del 31° piano del grattacielo Pirelli qualche mese fa e non l'ho mai vista così sporca, grigia, tentacolare... L'ho amata quel giorno come non mai.» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Milano" di Doraforino |
| «... E tu ne sei l'esempio, di questa speranza che non potrà morire, finché ci sarà qualcuno che ne parla, che denuncia, che non si arrende, che si ribella... Continuare a tenere desta l'attenzione, per non lasciare assopire le menti!» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Baciamo le mani" di Carmelita Morreale |
«... E ad ogni alba la speranza sorge... per poi, inesorabilmente, tramontare con l'ultimo sole.
Altrettanto uguale la nostra ostinazione nell'aspettarla, ogni giorno con gli occhi puntati verso levante... e meno male!» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Trascorrere" di Asociale |
«Non importa, se è solo "compassione di ricordi"...
Non spettere di chiedere, perché un'anima inquieta ogni tanto ha bisogno almeno di rallentare, se non proprio di fermare l'immagine.
Io vado in giro scattando foto. E' la mia passione da sempre. Mi illudo, così, di riuscire, prima o poi, ad ottenere una minuscola certezza, che non vada persa nel fiume del tempo...» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Slow motion" di Dalassa |
«Ho pregato, implorato, ho addirittura tradito e barato con la vita, pur di sentirmele dire, quelle parole, pur sapendo che non erano sincere...
Le ho ascoltate e poi... le ho buttate... Ora non ascolto più, ma ho imparato a convivere con la sordità.» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le parole che non mi hai detto" di Kiaraluna |
| «Ed è sorprendente come i ricordi intreccino e rendano straordinariamente presenti anche i suoni, i profumi, il contatto con le dita di morbide stoffe... La nostra mente vorrebbe privilegiare la vista, ma in realtà la nostalgia sa usare tutti i canali sensoriali, per restituirci intatte emozioni che non potremo mai cancellare.» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Momenti di vita ormai lontani" di Berta Biagini |
| «Sì, incomincio a crederlo anch'io, che scrivere aiuti a buttare fuori le "tossine" che ci avvelenano l'anima. In questo modo, con il corpo e la mente depurati, potremo continuare a camminare senza più alcuna fatica.» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "'a rima" di Silvia De Angelis |
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| «Filigrana preziosa, ricamo delicato e trasparente, questi tuoi versi... come piume, che accarezzano il nostro volto, solleticandolo per farlo sorridere... Grazie!» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Armonia di pensieri" di Vivì |
| «Il dialetto, poiché nasce dall'istintività dell'anima, che si esprime senza filtri, è, stranamente, una sorta di lingua franca, che permette a tutte le persone sensibili di comprendersi e condividere emozioni! Le tue melodiche e melodiose parole sono chiarissime anche per me, che ti leggo dalla Lombardia!» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza de te, nun vivo" di Citarei Loretta Margherita |
| «La solitudine del potere... E' il "premio" per aver graffiato, dilaniato le legittime aspirazioni di coloro che fiduciosamente avevano affidato i loro sogni a chi li ha poi svenduti sul mercato degli oggetti usati. Pioggia di menzogne, come fango, scende su di noi, che mestamente cerchiamo di volare via...» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Uomini soli" di Daniela Pacelli |
«Dai "persuasoti occulti" al "grande fratello" di orwelliana memoria, viviamo in un mondo che è ormai diventato un enorme palcoscenico, sul quale recitiamo la parte che ci è stata assegnata da un burattinaio di cui non vediamo le mani, ma che ci ha annodati ad invisibili fili, che muove a suo piacimento, compiacendosi delle sue marionette, che si muovono a suo comando...
Doloroso, rendersi conto che la libertà è un'utopia...» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il marketing del potere" di Angela Rainieri |
| «Purtroppo la sete di potere è un virus che contagia fin dall'infanzia coloro che non riescono a far tesoro degli insegnamenti dei loro familiari. Si comincia con le biglie e le figurine, poi...» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sete di potere" di Lucia Volpi |
| «L'ho appena imparato, che al di là del mare Qualcuno è seduto ad attendere che io mi decida ad immergermi per nuotare fino alle sue rive. Quando finalmente avrò il coraggio di farlo, mi spoglierò della solitudine, che lascerò alla moltitudine che mi circonda, perché non ne avrò più bisogno... delle vesti e della gente.» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Di là del mare" di Anna Maria Scamarda |
| «Incubo di piacere, dal quale sperare di non risvegliarsi, lasciandosi affogare in questo mare nel quale non a tutti è dato di poter nuotare.» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pleasant nightmare" di Tiffany 70 |
«Mai fermarsi alla stazione dell'indifferenza, della resa, della pigrizia.
Mai lasciarsi andare sul binario morto della monotonia... anticamera del vuoto, del cervello in disuso... Io cerco di tenermi sempre in allenamento. Se dovessi rallentare, spero di trovare chi mi sappia dare una spinta per ritrovare il giusto passo.» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Luce su pensieri erranti" di Rita Stanzione |
«E' un volare tranquillo, a pelo d'acqua, riposandosi fra le onde quando si è stanchi... la Felicità. Non è accontentarsi delle piccole banalità quotidiane, ma elevare a prezioso gioiello anche l'umile vetro levigato che il mare restituisce sulle sue spiagge.
Le tue parole fanno riscoprire tutte le pagliuzze d'oro che il setaccio ha raccolto insieme al fango nel torrente impetuoso della vita.» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quel gabbiano Jonathan" di Ela Gentile |
| «Sarà il popolo precario, pendolare, lavoratore in nero... ad andare in Paradiso, perché l'Inferno l'ha già vissuto quaggiù, espiando così tutte le sue presunte colpe!» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La classe operaia va in paradiso" di You Don’t Know Me |
«Ci vuole il coraggio della pazzia, o della poesia, per amare...
Fiamma che arde, che brucia, che riduce in cenere chi si avvicina troppo al suo calore...
Ben vengano i pazzi e i poeti, che ci aiutano a non aver paura dell'amore.» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Crepuscolo sul mare" di Rossella Gallucci |
| «Perdere l'orientamento significherebbe brancolare nel buio, ma anche ciechi, non dobbiamo perdere la voglia di continuare la ricerca. Troveremo la guida, la troveremo...» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cercandoti" di Aldo Bilato |
| «Sì, è vero! Osservare gli occhi di chi si ama equivare a vedere il sole. Unica luce che ci può riscaldare, che ci può guidare verso un futuro che non fa paura, vita che scorre nelle vene, vele dispiegate al vento di un navigar tranquillo verso un porto sicuro...» |
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Inserito il 20/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il sole dei tuoi occhi" di Raggioluminoso |
| «Fuga dall'immagine che diamo in pasto al mondo, perché non veda il nostro vero volto. Quando arriva la notte, perciò, ci spogliamo ed indossiamo l'abito dei sogni, che tuttavia ci mostrano la realtà... che ci sfugge. Ma allora... qual è il nostro autentico volto?» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Uomini in fuga" di Claudio Giussani |
| «Amarezza che diventa rabbiosa ribellione nei confronti del teatrino dell'ipocrisia che si prende gioco dei lavoratori, ora come allora... Non è servito a niente, non è cambiato niente...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il compagno FIAT" di Giuseppe Monteleone |
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