«Ritrovare la voglia di dedicarsi un po' a se stessi serve per ricaricare le batterie di un'anima un po' affaticata, che ha perso la capacità di emozionarsi, di commuoversi, di entusiasmarsi...
Un'anima che ha bisogno di ritrovare un po' di fiducia e di speranza, per poter ricominciare ad elargire doni, far sentire lasua voce... e soprattutto i suoi silenzi.» |
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Inserito il 28/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un cielo tutto per me" di Daniela Pacelli |
| «Un'anima ferita non ha più nemmeno la forza di respirare. Il gelo polare che l'avvolge le impedisce di navigare, non può nemmeno fare appello all'ultimo barlume di ragione. Aggrapparsi ad un cuore sanguinante: questo soltanto possiamo fare. Perché il dono di saper percepire ogni più piccolo rumore, fino al silenzio dei pensieri... deve diventare una condanna alla perpetua fragilità dell'anima?» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un'Altalena Sul Tempo " di Antonella Bonaffini |
«Pegaso... il cavallo alato che nacque dal sangue versato da Medusa decapitata...
Addomesticato da Bellerofonte che se ne servì per uccidere Chimera...
Cavalcheremo anche noi sulle sue ali, come il mattino che nasce e va ad inseguire i sogni perduti durante la notte.» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sulle ali di Pegaso" di Clara Gismondi |
| «Quando anche l'anima è vuota, non c'è più alcuna possibilità che si infranga questo silenzio irreale che riporta alla luce antichi respiri. Non udiamo più nemmeno le parole farfugliate dalla mente. Eppure continuiamo a progetttare la barca, una delle tante... Raggiungeremo, alla fine, la meta del nostro viaggio?» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Riflesso del buio" di Rossella Gallucci |
| «L'avarizia dei sentimenti è forse ancora peggio dell'avarizia di chi è morbosamente attaccato al soldo. Grettezza umana che non perdona: soltanto la solitudine accetterebbe di convivere con una simile misera creatura.» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Avaro" di Silvia De Angelis |
| «Novembre... il mese del mio compleanno... un mese di morte, per me... E queste parole, che trafiggono come chiodi, mentre si cancella anche l'ultima goccia di un amore finito, di cui non si conserverà nemmeno il ricordo. Volare via, lontano... è morire. Intanto, una pioggia acida, di catrame, continua a baciarmi, ma non lascerà traccia, su di me che non esisto.» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "A novembre" di Maria Grazia Vai |
«Che ci sta a fare, una persona che ha fatto della negazione il suo stile di vita, in un mondo in cui sopravvive solo che ha elevato la "condiscendenza" al ruolo di vangelo?
Non m'importa della pioggia che tenterà di spegnere il miei "bollori", perché io conservo la mia identità intatta: non sono un'ipocrita, non mi vendo, non m'importa di piacere a tutti, non voglio riempire il mio cuore di falsi idoli. Non è un delirio: è la mia forza, la mia consapevolezza di esistere.» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Delirio nel delirio" di India |
| «"Ho amato, pregato e peccato"... Mai rinnegare le nostre scelte di vita, perché fanno parte della nostra forza interiore, sono la ricchezza della nostra personalità, la corazza forgiata sul dolore... Non importano le vittorie e le sconfitte: io sono un guerriero che non s'arrende!» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un ultimo grido" di India |
| «La necessità di cambiare rotta al proprio percorso, accettando anche la sfida di navigare a braccio, senza nemmeno l'ausilio di una bussola... Non è necessario avere né dare spiegazioni: sono i piedi, ad essere nervosi, a mordere con ansia il terreno. A volte è solo una partenza metaforica, quella della mente, tuttavia la viviamo con la stessa intensità di un viaggio reale. Quanto a noi, sì, proprio al nostro animo più profondo, cambiarlo... Perché? Rischieremmo di ritrovarci a convivere con un estraneo, rimanendo davvero completamente soli sulla faccia di questa arida Terra.» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Scelta non obbligata" di Giorgio Lavino |
| «Frustata in pieno volto, pugno dritto nello stomaco! Non siamo una società solidale, ognuno coltiva unicamente il proprio giardinetto e non si occupa di guardare negli occhi il suo vicino. lavoro nella scuola pubblica, devastata, massacrata... E di precari ne vedo tanti...» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Precari, un giorno qualunque" di Gianny Mirra |
| «Forzare i sentimenti, le decisioni, i comportamenti... Obbligare noi stessi a muoverci a comando è contro natura. È la molla dell'intuizione, dell'emozione improvvisa, dello scatto, quella che ci fa partire... non in quarta, ma in prima, la marcia che mette in moto le ruote e che ci può portare ad una rapida accelerazione in pochi secondi!» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Precisazione" di Berta Biagini |
| «Ogni animo umano è in grado di far germogliare magici talismani, ma è difficile trovare un terreno fertile, semi sani e robusti, la giusta quantità d'acqua per irrigarlo, un sole che sappia riscaldare senza bruciare... Tuttavia non dobbiamo desistere: la pazienza, la tenacia, la voglia di scoprire saranno nostri alleati e poi... Potremo respirare a pieni polmoni su quel campo di anemoni bianchi...» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Talismano magico " di Doraforino |
| «La musica, la danza... Il corpo e la mente non possono farne a meno, perché è l'unico momento in cui l'essere umano ritrova i ritmi ancestrali dell'origine del mondo. Vedo gli effetti della musico- terapia sui miei scolari diversamente abili... Addirittura ci sono persone che riescono a far percepire la musica ai sordi profondi, attraverso vibrazioni della colonna vertebrale; anche chi è in stato di coma ne avverte la presenza. La musica è in grado di guarire anche le profonde ferite dell'anima, anche se noi non ci facciamo caso... La musica è magia allo stato puro: nasce da un'equazione fisico/matematica e muore sciogliendosi nell'animo umano come benefico balsamo, che prelude al trascendentale.» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ritmi travolgenti" di Enrico Baiocchi |
| «Sbuffi di vento si portano via gli ultimi sbiaditi ricordi di un passato doloroso. Ecco: ora la nostra mente è vuota. Potremo riprendere il volo finalmente leggeri, sorvolando il mondo per osservarlo sorridendo. Non saremo più noi, a dover decidere: Oggi vince il nostro sogno.» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il volo" di Danielinagranata |
| «Più che altro, la vita mi sembra sempre di più come una di quelle altalene per bambini, in cui ci si siede alle due estremità di un'asse fissata ad un fulcro, come una leva di primo genere. Quando uno sale l'altro scende e viceversa... E in questa alternanza di alti e bassi, preoccupati di mantenere l'equilibrio, non ci accorgiamo della maschera che il mondo indossa per ingannare i cuori semplici e cristallini come quelli dei bambini...» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vere apparenze controcorrente" di Pino Tota |
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| «Donna come Fata Primavera, emblema della rinascita, del continuo rinnovamento, dell'aurora del nuovo giorno, capace di lasciarsi alle spalle l'amarezza delle sconfitte, il silenzio dell'abbandono, per donare al nascente sole il suo scrigno, colmo di gemme preziose.» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Primavera" di Kiaraluna |
«Quante possibilità ha, l'amore, per manifestarsi? Le combinazioni sono infinite, ma spesso non riusciamo a cogliere le opportunità che ci offre il destino, per paura, per orgoglio, per sfiducia... Quando poi il passato è costellato di esperienze dolorose, ci costruiamo una corazza che
immaginiamo invulnerabile, per difenderci da ulteriori ferite, per impedire che la bugia e la falsità possano ingannarci ancora. Incontreremo, finalmente, un paziente cavaliere con la capacità di aprire nuovamente il lucchetto del nostro cuore?» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Aiutami ad amarti" di Citarei Loretta Margherita |
| «Finalmente il pensiero si alleggerisce, facendosi piuma soave, leggiadra, che riappacifica l'anima e le permette un nuovo volo. Fragili, ma resistenti, le ali della libellula...» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E’ culla quel pensar" di Vivì |
«Finalmente la natura non condiziona più il nostro umore, anzi: diventa il pretesto per differenti introspezion e dolci sensazioni, in attesa di volare via verso la dolcezza del mare.
La nostra anima, benché a brandelli, si adagia in questa "bonaccia del cuore" e si lascia, almeno per questa volta, cullare teneramente.» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Papaveri e miele" di Daniela Pacelli |
«Ci si aggrappa all'ultima speranza, quella che più tenacemente s'è avvinghiata sulle nostre spalle e, pian pianino, s'è aggrovigliata su tutto il corpo, scendendo giù giù, fino in fondo all'anima.
Non importa quanto tempo passerà: un giorno qualunque, al tramonto, lui tornerà... e noi saremo ancora lì ad aspettarre.» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Alta marea" di Tiffany 70 |
| «"Tu sei...", dunque, come la vita, che si dona chiedendo in cambio soltanto un po' d'affetto, rispetto e devozione. Sembrerebbe così poco, invece...» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Per te" di Francesco Fabris Manini |
| «Sì, capita anche a me di fare quelle che si chiamano "le pulizie di Pasqua", anche se Pasqua è passata da un bel pezzo. In quattro e quattr'otto rimetto tutto in ordine: pensieri, emozioni, sentimenti e anche un pizzico del mio carattere, il che non guasta. A lavoro finito, mi guardo allo specchio compiaciuta, ma... mentre l'immagine riflessa è linda, impeccabile... nuova... Improvvisamente mi sento a disagio. Preferivo il caos di prima, a questa razionalità "Svizzera" (mi perdonino gli svizzeri, ma devono ammettere di essere persone molto ordinate) che mi estranea dalla mia personalità...» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lavori in corso " di Giorgio Lavino |
«E tu hai messo non solo il dito, ma tutta la mano, nella piaga! Le favole con le fate e gli gnomi esistono soltanto nei paesi "ricchi".
Chi soffre la fame non può credere in magiche bacchette che risolvono i problemi: è la realtà stessa a smentirne i desideri. Hai saputo trasformare una favola in denuncia sociale! Hai la mia più profonda stima!» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Utopica fata" di Calogero Pettineo |
«Nella solitudine di un bar ancora aperto, dove le luci ancora accese rivelano una cruda realtà di solitudine, si aggirano le anime inquiete, abbandonate, perse, in cerca di una briciola di calore che non arriverà e che tentano invano di sostiuire con il calore artificiale dell'ultimo liquore.
Lì, tra gli ultimi avventori stralunati, si aggira anche la Morte, speranzosa di portarsi via un discreto bottino. Quasi quasi la si potrebbe invitare a farsi l'ultimoo goccio in compagnia, tanto... neanche stasera sarà la sera buona...» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inferno's pianobar" di Miky 71 |
| «La nudità dell'anima non è imperfezione, ma fragilità, rischio di ricommettere gli stessi errori. Infatti i ricordi sono proprio lì, in agguato, pronti a ripresentarsi con tutta la loro valenza negativa. Ma ecco che, improvvisamente uno spiraglio filtra dalla porta della nostra prigione, indicandoci la via di fuga, la strada da seguire per svestirci dell'abito triste del passato e indossare quello verde speranza di un futuro che, se riusciremo a contare i battiti del nostro cuore, sarà luminoso e trasparente come un cielo terso.» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Spiraglio" di Moreno il Duca |
| «L'amore, come zefiro gentile, avvolge la pelle, il corpo, i sensi tutti... Così anche il cuore placa l'uragano dei sentimenti, per diventare brezza, che accompagnerà gli amanti lungo la navigazione. E sarà un veleggiare dolce e appassionato...» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Zefiro d'amore" di Raggioluminoso |
| «Purtroppo ci sarebbe da fare una distinzione, tra chi nasce incapace di provare sentimenti e, in qualche modo, è un predestinato alla "morte vivente" e chi, invece, diventa arido dopo aver sofferto così tanto da volersi scavare una fossa profonda, in cui andare a rifugiardi per difendersi dal dolore. Nessuna pietà per colui che apaticamente e con indifferenza spreca i giorni della sua esistenza, ma infinita pietà per quelle "anime in pena" che camminano verso il baratro e magari stanno solo aspettando qualcuno che prenda loro la mano...» |
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Inserito il 27/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ogni giorno un poco" di Ela Gentile |
«Per una volta, la solitudine dell'assenza non ci porta indietro al passato, ma ci proietta già nel futuro, anche se si tratta di pensieri tormentati, cornice di tortura che ci fa sanguinare il cuore.
E tuttavia è un "domani" che non fa più paura, perché non saremo più sole: Accanto a noi quell'amore che avrà accettato di invecchiare con noi, mescolando le sue rughe con le nostre.» |
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Inserito il 26/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Navsegda (per sempre)" di Barbara Golini |
| «Chiedere un sorriso anche da chi ci ha fatto del male? Perché no, quando si possiede un animo tanto trasparente, pulito, desideroso soltanto di pensieri positivi e sinceri? Basterebbe un semplice gesto, quel sorriso, appunto, per trasformare l'amara realtà in armonia universale!» |
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Inserito il 26/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quello che penso" di Danielinagranata |
«Tessere la trama della propria vita non è come il filare del baco, con la sua morbida seta. Spesso è una stoffa ruvida, che indossiamo come il saio della penitenza... Una tela di ragno realizzata con rabbia e con rancore, con un fuso che ci ha punte ancora prima d'incominciar la tessitura...
Eppure no, non ci arrendiamo...» |
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Inserito il 26/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "All'arcolaio" di Kiaraluna |
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