«L'aquilone è leggero, si lascia guidare dal vento senza opporre resistenza... tuttavia è legato ad un filo, che lo sa riportare a terra per ricordargli che il volo libero è soltanto un'utopia costruita dalla nostra mente, che non smette d'inventarsi sogni...» |
Inserito il 13/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come Aquilone" di Andrea D’Alfonso |
«Amicizia è trovare una cuccia calda nella quale asciugarsi dalla pioggia che ha intirizzito i nostri sentimenti. Ci si può anche assopire, senza timore di essere sbranati all'improvviso...» |
Inserito il 13/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Casa tua" di Antonio D’Auria |
«E' un susseguirsi d'immagini concatenate tra loro, come tante matrioske, una dentro l'altra... e sembra di non arrivare mai al nocciolo, a quel cuore che s'intreccia con la passione, per ascendere all'estasi sublime dell'amore!» |
Inserito il 13/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il gioco, il fuoco" di Rita Stanzione |
«Aprirsi e mettersi a nudo, senza timore... Declinare le variabili dell'amore... spalmare di miracoloso unguento le piaghe dell'anima... Questa è la ricetta per riannodare i fili dell'esistenza!» |
Inserito il 13/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Apro le balaustre del cuore" di Raggioluminoso |
«Potrei averli scritti io, che sono in profonda collera con lui da quando, bambina, si prese mio padre... Mille e poi mille sono stati i miei perché e non ho mai ricevuto risposta, mille e mille le mie lacrime, ma non una è stata asciugata... e sono ancora qui, all'età di una nonna, a negarne, con tutta la rabbia che ho in corpo, l'esistenza... e poi mi accorgo della mia contraddizione, perché non si può litigare con chi non esiste. E penso a quel suo Figlio sulla Croce, il quale ha rivolto la stessa domanda: "Padre, perché mi hai abbandonato?" Padre, perché ci hai abbandonati, se siamo tutti tuoi figli? Non lo so, se credo e in chi o che cosa credo... non lo so...» |
Inserito il 13/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Grazie Dio " di Gianny Mirra |
«E' una nevicata colma d'amore, che non teme il gelo, né il silenzio, ma è solo candore, purezza di sentimenti, emozione che si dilata, dilagando nell'anima intera e nel corpo...» |
Inserito il 13/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fiocca amore " di Ela Gentile |
«Non riusciamo nemmeno più a difendere i bambini, offrendo loro qualche sogno e la favola del Natale... presi come siamo a salvaguardare le apparenze e non la sostanza... E' un misero teatrino nel quale siamo entrati tutti senza pagare il bglietto e che abbandoniamo di corsa, al termine dello spettacolo, per paura che qualcuno se ne sia accorto...» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Teatrino di Natale" di Cinzia Gargiulo |
«Spesso la nostra coscienza diventa come un elastico, che si dilata e si contrae a seconda delle nostre opportunità, così riusciremo a superare quell'esame che ci fa tanta paura. E' l'alibi, che ci assolve sempre...» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Perché non fare un esame di coscienza! " di Berta Biagini |
«Qual è il vero significato del Natale? Me lo sono sempre chiesta, soprattutto pensando a chi non è fortunato come noi... In questi giorni non riesco a camminare per le strade, così inutilmente illuminate di una folle bugia d'allegria...» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Haiti " di Rosy Marchettini |
«Affrontare le burrasche della vita come un indomito nocchiero che non ha paura delle onde rabbiose che ne schiaffeggiano il volto e ne piegano la schiena... Quanto dolore dovremo ancora sopportare? Non importa: presto torneremo a sorridere alla vita, vestendola delle nostre speranze!» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Domani" di Danielinagranata |
«I luoghi hanno sempre un'anima, che si manifesta soltanto a chi la sa respirare, la sa leggere e scoprire tra gli oggetti inanimati, nei quali pulsa il cuore della civiltà passata e nei quali si annida il potere del sogno, che vibra nel cuore di chi ne percorre le strade lasciandosi rapire...» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Castrum Licarcari " di Raggioluminoso |
«Sì, hai fatto centro! Questa è la donna che non ha più paura di manifestare la sua natura!» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Femmina " di astronauta |
«E' il cielo, che si fa arco, per accogliere la tua voglia di vivere, l'esplosione della tua passione per questo navigare respirando amore... Doni energia alla quale tutti vorremmo attingere per respirare con te!» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sotto gli archi del cielo " di Splendido Leotta Michele |
«E' un rigenerarsi del cuore anche per noi donne, quando leggiamo e ascoltiamo parole dettate da grande rispetto, ammirazione e amore! Ci ripaga delle tante ingiustizie e violenze che ancora oggi subiamo da quella parte di mondo che non ci riconosce... Grazie!» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il sentire di donna" di Splendido Leotta Michele |
«Questa tua favola ha molte chiavi di lettura, oltre a quella, immediata, della fiaba, perciò merita di essere segnalata e conservata, per scoprirle una ad una ed assaporarle come un prezioso dolce!» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come nacque la stella di Natale " di Citarei Loretta Margherita |
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«Un amore a volte può avere il gusto di ciliegie rubate, sottratte alla pianta che le ha generate e che le possiede. E' un frutto proibito, che addentato sprigiona la dolcezza del rosolio, poi manifesta un retrogusto amaro, come il miele di castagno.» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ciliegie... rubate " di Franca Donà astrofelia |
«I polpastrelli sono l'organo della "vista" più preciso ed affidabile che esista, immune da difetti di rifrazione (e lo sanno bene i ciechi). Chiudere gli occhi e sfiorare con le dita il volto del proprio amore è come scattare una fotografia, dipingere un quadro, imprimersi nella mente ogni particolare delle sue sembianze. E' leggergli l'anima...» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sfiorano" di Ela Gentile |
«E' senza sosta, questo continuo cercarsi, prendersi, fuggire lontano, ritornare... Non può calzare morbide pantofole, l'amore, ma deve sempre essere alimentato da un briciolo d'inquietudine, per non adagiarsi ad impigrire nella cuccia.» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Zingari " di Danielinagranata |
«L'assenza è un paradosso. Etimologicamente parlando è la non presenza di qualcuno o di qualcosa, eppure, quando si tratta di sentimenti, l'assenza di qualcuno che si ama diventa così "presente" da potersi toccare con mano, tagliare a fette come la nebbia, che ha l'inconsistenza del vapore eppure copre ogni cosa e la nasconde.
...E continua a mordere, questa presente assenza, tra le cui braccia non possiamo andare a rifugiarci...» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In ogni mio battito" di Danielinagranata |
«Oh sì, a me capita anche più volte in un giorno! "Me ne vado a Lampedusa!", che è il luogo più lontano in territorio italiano rispetto a dove abito io.
In realtà quel "Lampedusa" è il luogo della mente, l'altro pianeta, l'altra vita, un mondo parallelo oppure opposto al mio, al quale potrò accedere soltanto io e nessun altro...
Solitudine come pedaggio per accedere alla libertà? Perché no? A patto di non pentirsene...» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Liberta' " di ZulliNicola |
«Non so perché (appunto, ma leggendo questi tuoi versi, ho provato un brivido d'emozione e di commozione, perché mi sono ritrovata davanti agli occhi l'immagine di mia madre... l'immagine di molti vecchi (sì, vecchi e non "anziani") che implorano uno sguardo, un bacio, una carezza... come quando si è bambini, e che noi, vigliaccamente ed egoisticamente, non diamo, lasciandoli a chiedersi inutilmente il perché di tanta solitudine a cui li condanniamo... Scusa se ho sbagliato la chiave di lettura, ma l'ondata emotiva ha prevalso sulla razionalità.» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Perche! " di Berta Biagini |
«Il corpo, che ancora brucia, morde, si contorce nello spasmo dell'assenza e si aggira fiutando la preda, affamato d'amore... perché è soltanto un inganno della ragione, quello di far credere al cuore che si tratti solo di una questione di pelle...» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La pelle " di Pino Tota |
«La durata dell'attimo, la percezione della sua intensità in relazione alla lunghezza di questo momento dilatabile all'infinito come un Big Bang o contraibile fino alla densità di un buco nero... Fino a quanto si può contare per qantificare l'attimo? Impossibile calcolarlo, è già miracoloso rendersi conto di averlo vissuto...» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'Attimo" di Giuseppe Bellanca |
«Più il tempo passa e più assaporo il piacere di restare con me stessa, in egoistico monologo interiore che ripercorre sentieri sassosi. Tendenza masochistica, forse, implosione... ma con il passare del tempo, si diventa più esigenti, verso se stessi, ma anche verso gli altri e allora, per evitare ulteriori delusioni, meglio ripensare al passato, del quale in fondo, poiché è già finito, conosciamo già l'intensità del dolore.» |
Inserito il 12/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sola con me " di Silvia De Angelis |
«Non l'abbiamo chiesto, eppure da quando entriamo in questo mondo siamo sottoposti ad ogni genere di imposizione, veniamo quotidianamente immersi nelle acque della sofferenza, dalle quali non potremmo divincolarci, se non imparando a nuotare vigorosamente, per raggiungere un approdo sicuro...» |
Inserito il 11/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nessuno " di Kiaraluna |
«Mai lasciarsi convincere, condizionare... mai lasciarsi avvolgere dal gelo, che chiude in una morsa di ghiaccio i nostri pensieri e le nostre emozioni! Andremo alla ricerca di quel barlume di luce, dunque, se vorremo salvarci dal buio, che fa tanta paura...» |
Inserito il 11/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inaspettato " di Kiaraluna |
«È inutile, per quanto si cerchi di compiere un reset del nostro cuore, certi "virus" sono impossibili da rimuovere... Restano annidati nell'hard disk della nostra mente e non se ne vogliono andare. Chissà, forse sarà possibile imparare a conviverci e magari potrebbe addirittura compiersi il miracolo di rivivere quella storia d'amore esattamente come abbiamo continuato a sognarla.» |
Inserito il 11/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dentro Me Sei Stato Sempre " di Rosy Marchettini |
«È il tepore dello scirocco, a rivestire di progetti futuri un'anima rassegnata al buio perenne. Volano via tutte le paure, le delusioni, le aspettative fallite... Di un nuovo abito ci vestiamo, in attesa del risveglio.» |
Inserito il 11/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Spiragli di luce " di Daniela Pacelli |
«Querce e castagni, gli alberi dei miei boschi, tra i quali anch'io mi rifugio, per farmi proteggere dalla frenesia del mondo. L'inverno non è la morte della natura, ma soltanto il suo sonno, la pausa di riflessione prima di ricominciare una nuova vita, ricca di germogli e boccioli fragranti.» |
Inserito il 11/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mi riempio d'immenso " di Daniela Pacelli |
«Occhi bendati e sguardi gelidi, che non sanno più rovistare tra i pensieri... Rimanere imprigionati in un sogno può essere un dono inaspettato giunto dal cielo, ma a volte si trasforma in un incubo e allora è meglio una realtà inequivocabile che un'illusione spezzata.» |
Inserito il 11/12/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una favola dal cielo " di Daniela Pacelli |
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