«Sudare è sintomo di disagio, oltre che di caldo. È paura, è emozione... Che motivo avrebbe, un cinico, di sudare? Si trova sempre a proprio agio in ogni situazione, senza perdere mai la calma e il sangue freddo della perfetta macchina senza traccia alcuna di sentimento!» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Credo che fosse cinico" di Giorgio Lavino |
«Trasgredire, lasciarsi sopraffare dai sensi, seguire soltanto l'ancestrale "bestia" che ruggisce ancora in noi, pur essendo soffocata dalle regole della morale, che ci impone il Bon Ton anche tra le lenzuola... Ogni tanto la ribellione è salutare!» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Idillio" di Splendido Leotta Michele |
«Incredibile dono, quello di saper coniugare la metrica classica con una tematica di tragica realtà. Ironica e amara riflessione che non può non colpire a segno la coscienza del lettore!» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Epodi, XV: Ingratitudine" di Francesco Pozzato |
«Cantare fuori dal coro... Sentirsi diversi, non amalgamati, con conformati, non uniformati alle regole del gioco... Percepire la nostra voce come sgraziata, stonata, non adatta a stare nel gruppo... No, non è un'isterica risata, ma soltanto la fiera consapevolezza di un'autonomia che, prima o poi, produrrà il sublime canto del solista, che si eleva con la purezza di una voce bianca.» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fuori Dal Coro " di Antonella Bonaffini |
«Alla parola "amanti" associo sempre l'idea di un rapporto contrastato, tormentato... e allora penso al sole e alla luna, all'acqua e alla terraferma, al bianco e al nero, alla ragione e al cuore... Opposti che si attirano, che vorrebbero stare per sempre insieme, ma ai quali non è concesso, se non per un breve attimo, che prima ancora di essere "presente" è già "passato"...» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tramontar d'astri" di Clara Gismondi |
«Hai descritto il Paradiso Terrestre, nel quale tutti noi vorremmo dormire, lasciando le nostre miserie umane fuori dal cancello, sperando di non ritrovarle, più fameliche del giorno prima, ad aspettarci al sorgere del sole.» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pallida sopra remote dune xxx o " di Mau0358 |
«Il sentiero della vita è impervio, irto di spine e coperto di sassi pungenti che scorticano i nostri piedi. Tuttavia, a passo lento e sempre più affaticato, continuiamo a procedere, perché, nonostante le lacrime che danno sfogo a tutta la nostra fatica, è sempre la speranza, a guidarci e a pungolarci perché il tragitto giunga alla meta.» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pellegrina io" di Vivì |
«Per fortuna il sole non si cura dei mortali affanni, distribuendo equamente i suoi doni agli onesti e ai malandrini. È ben più generoso di quanto sarei stata io, al suo posto, perché avrei approfittato dei suoi raggi per incenerire tutti i prepotenti, gli avari e gli egoisti.» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Risorgere" di Maria Rosy |
«Parole senza abbracci, faro che non ha più chi guidare verso riva... È una natura morta, quella privata d'amore, come l'animo polverizzato è un campo riarso sul quale più nessun germoglio cresce.» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Resto mare" di Nunzio Buono |
«Nel gioco delle parti a volte avviene, questo ribaltamento delle situazioni. In realtà credo che il vero amore consista nel trovare il giusto equilibrio, ma che mantenga anche un po' sulle corde entrambi i protagonisti di quella che, comunque, resta la più affascinante commedia da recitare sul palcoscenico della vita!» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Donne" di Moreno il Duca |
«A lungo si è favoleggiato sulla lingua biforcuta del serpente, che ben si addice a quella di tanta gente che, con parole poco sincere e mostrando una doppia faccia, interessata unicamente a gettare fango sugli altri, uccide la purezza e l'ingenuità delle persone semplici. Poter schiacciare la testa di tutti i "serpenti" in circolazione libererebbe il mondo da pericolosi, mortali avvelenamenti...» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Incredibile fine" di Berta Biagini |
«Saperne ascoltare i suoni, soprattutto quelli lievi, nascosti, come quello del legno che cresce... Ci vuole un udito predisposto ed allenato, come quello dei poeti e degli artisti, per tradurre la magia e l'incanto della natura, che sa portare quiete anche negli animi travolti dalle più intense burrasche.» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il compositore" di Silvia De Angelis |
«Profonda riflessione per questa lirica che scandaglia così bene il mondo animale, così simile al nostro... E mi viene in mente la favola della lepre e della tartaruga, che vide, nello stesso modo, la vittoria dell'intelligenza sulla forza. Perché di questo si tratta, quando la "scaltrezza" è usata non per far del male, ma per ristabilire il giusto equilibrio...» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il re degli uccelli" di Citarei Loretta Margherita |
«Luogo del cuore che unisce dal passato le emozioni, i pensieri, i sentimenti che si sono persi sulla strada della vita... Memoria da conservare per il futuro, quando avremo bisogno di una tregua per far riposare il nostro animo tormentato.» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il muretto " di Champagne Supernova |
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«Visione onirica (ma non del tutto lontana dal vero) di questo nostro mondo occidentale, in cui si mescolando sudiciume e puzza, unico panorama rimasto al di là della finestra.» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La tana dei randagi" di Giorgia Spurio |
«La poesia, come l'arte in genere, non offre nulla di commestibile da mettere sotto ai denti, però è il nutrimemto della nostra anima. Perché dovremmo instillarle il virus dell'inappetenza e lasciarla morire d'inedia?» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In fin dei conti" di Aldo Bilato |
«Entrano in campo i cinque sensi, per descrivere l'amore. Sapientemente l'hanno cullato, vezzeggiato, preparato a donarsi, sempre, alla vita, che di questo sentimento dovrebbe essere la principale destinataria.» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Amore" di Gerardo Novi |
«Nello spazio/tempo dei ricordi, quel momento si è dilatato all'infinito, rinnovando le emozioni con la stessa intensità di allora. È dolce, lasciarsi dondolare sull'onda di quei sentimenti, che non sono mai scomparsi...» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sera di Marzo" di Asociale |
«Più tentiamo di respirare, rivolti a quella brezza leggera che ci accarezza il volto, e più le catene dei tormenti si attorcigliano al nostro cuore, ai nostri pensieri e alle nostre emozioni, imprigionando l'anima nella cella delle disillusioni, dove troveremo sempre meno ossigeno... fino all'apnea totale, che segnerà la parola fine dei nostri inutili tentativi di evasione.» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "A ruvide catene xxx o " di Mau0358 |
«Non ascoltiamo più quel silenzio che copre i fruscii, i bisbigli, i sussurri, le dolci melodie sulle quali l'amore troverà la forza di tornare a far sentire la sua voce. Facciamolo tacere, quel silenzio ostile, che non vuole credere ai miracoli, che si arrende all'assenza, che non conosce più speranza...» |
Inserito il 22/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dormi silenzio" di Shelly Nicole Del Santo |
«Fermo immagine, fotogramma di un attimo cristallizzato, che tuttavia, paradossalmente, vive di emozioni che hanno una scansione temporale parallela a quella della vita che scorre accanto a loro. Conservo nello scrigno dell'anima montagne di fotografie, che vivono tuttora nel mio presente e ne colorano il malinconico grigiore.» |
Inserito il 21/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fermo immagine" di Tiziana Mignosa |
«Le lancette dell'orologio non vanno in senso antiorario, così quella bambina rimane prigioniera del suo passato. Vorrebbe poterci raggiungere, ma è prigioniera di un mondo senza porte né finestre. A noi resta soltanto la nostalgia di quei giochi, che l'anima pura e sognatrice sapeva inventare e che si sono persi lungo il cammino, che può solo avanzare e non può tornare sui propri passi.» |
Inserito il 21/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Paese Dei Balocchi" di Antonella Bonaffini |
«È vero, non esiste crema che le possa sbiadire, né chirurgia plastica che le possa eliminare, quelle rughe dell'anima, che l'invecchiano anche prima del tempo e di fronte alle quali anche lo specchio s'impietosisce...» |
Inserito il 21/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le rughe" di Dany Blasi |
«Una malinconia intensa e struggente, che si scioglie nel rimpianto, nel ricordo che sfuma e tuttavia non si cancella, impresso nel bianco e nero di quella cartolina, che non abbiamo spedito, ma che non riusciamo a buttare via.» |
Inserito il 21/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nel bianco e nero" di Maria Grazia Vai |
«Mamma... La prima e l'ultima parola che pronunceremo, perché non c'è altra carezza al mondo, che possa assomigliare alla soavità del suo nome... Solo ora che non c'è più, capisco quanto mi manchino la sua voce, il suo sguardo, i suoi rimproveri.» |
Inserito il 21/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il quadro più bello del mondo" di Splendido Leotta Michele |
«Sul sentiero della nostra vita capita di incontrare ostacoli, o perdere l'orientamento, o scegliere scorciatoie che si rivelano irte di insidie. Per fortuna possiamo fidarci di chi ci ama, che spesso saprà offrirci aiuto senza giudicare, senza seppellirci mentre ancora respiriamo...» |
Inserito il 21/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le tue mani" di Lena Orfeo |
«Le nostre radici, il cuore della nostra infanzia, il soffio del nostro stesso DNA... La nostra città, il nostro paese, che respirano con noi... Aria di casa, che ci accompagna lungo il sentiero della vita.» |
Inserito il 21/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vacanze al Forte" di Annamaria Barone |
«Il dolore e la sofferenza fanno parte di noi stessi, al punto tale che, come sostiene lo stesso Artaud, non sarebbe possibile scrivere ciò che non si è provato sulla propria pelle. "Tormento dell'anima e del corpo" che diventano motore del pensiero. Tuttavia, solo attraverso il proprio calvario personale, come quello di Cristo, sarà possibile arrivare alla Resurrezione dell'anima, finalmente spogliata del suo tormento. Affrontare questo percorso catartico è difficile e raramente si arriva a questa meta finale, ma se non ci si prova, forse non potremo dire di aver realmente vissuto. » |
Inserito il 21/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Je ne suis né que de ma douleur " di Barbara Golini |
«Come può morire, il cuore? Segue sentieri diversi da quelli della vita, non conosce ostacoli, sabbia su cui arenarsi, sabbie mobili in cui sprofondare... I dettagli tecnici sono dettati dalla mente, che deve per forza razionalizzare ogni passaggio per sentirsi utile. Ma il cuore... non perde la voglia di puntare verso l'alto, anche quando è costretto a scegliere di volare a bassa quota, quasi rasente terra...» |
Inserito il 21/08/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cuore vacante" di Clara Gismondi |
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