«La notte finalmente si spoglia del nero seppia e si addolcisce, stendendosi con il suo manto stellato su un amore che finalmente intona una melodia gradita anche agli angeli, muti nell'ascolto incantato. La soave primavera dei sentimenti ha scacciato il gelido inverno della solitudine e più non avremo paura.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Testimoni d'amore" di Gerardo Novi |
«Farsi isola, sulle cui sponde approdare. Rifugio accogliente per l'onda, che, stanca del suo continuo mutare, deciderà di giungere a riva sciogliendosi, accettando finalmente di riposare.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quando ci sarò" di Nunzio Buono |
«Se la vita fosse un lungo interminabile rettilineo autostradale, non avremmo mai la possibilità di sperimentare il libero arbitrio. Ogni scelta si porta via una parte di noi, che continuerà a urlarci "Te l'avevo detto", mentre la ragione le risponderà " È stato meglio così". Raramente sapremo se, a quel bivio, scegliemmo la direzione giusta.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il bivio" di Moreno il Duca |
«Esiste un'età in cui fantasticare d'amore è proibito? No, per fortuna, perché ai nostri pensieri non serve lo specchio, non interessa il nostro corpo, che inevitabilmente sfiorisce. Siamo perenni adolescenti in preda al batticuore.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Giochi d'ombre" di Silvia De Angelis |
«Per fortuna qualche volta la ragione ci viene in aiuto, chiudendo a chiave i sentimenti, per impedirci di continuare a far sanguinare un cuore che ora ha soltanto bisogno di riposo. Resistere sarà più facile, mentre ripariamo la corazza che ci proteggeva.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La tregua dei sensi" di Tiffany 70 |
«Le parole a volte sono davvero superflue. Meglio parlarsi telepaticamente, come soltanto i veri amici sanno fare.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non servono parole" di Silvia Cingolani |
«Ha l'aria di un cantiere in smobilitazione, questa estate che volge al termine, pronta a traslocare verso un altro emisfero. Intanto, l'ultimo grillo si ubriaca, inciampando in quel nido ormai vuoto. Sarà l'ultima creatura testimone di questa stagione che già non c'è più. Versi velati di malinconia, che mi hanno lasciato l'amato in bocca.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E' settembre stanotte... ma poco importa" di Rita Stanzione |
«Perde colore, il nostro cuore autunnale, ma non la natura, che, invece si prepara all'ultimo fuoco, sfoderando un'apoteosi di colori che ubriaca gli occhi... e l'anima s'inebria, prima del glaciale inverno.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza l'estate " di Giorgio Lavino |
«Ci sono proprio tutti, in quello scrigno: i nostri ricordi, impregnati di nostalgia; i nostri dolori, ancora lancinanti, i nostri sogni irrealizzati... E poi c'è la loro essenza, lo spirito dei nostri cari, che ancora aleggia tra le nostre stanze... Ed un sorriso mesto ci accompagna.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ricordi del cuore" di cristina biga |
«Le ho appena fotografate, le barche a vela... Ne ho ancora gli occhi e il cuore colmi di stupore e meraviglia, come leggendo i versi di questa tua poesia, che mi ha fatto sognare.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Veleggiando di bolina" di Claudio Giussani |
«Sembrava una storia importante, che aveva ricevuto la benedizione di una primavera colma di aromi e di fragranze. Si era dipanata lungo le giornate calde e afose di un'estate eccessiva in tutto ed ora, così senza preavviso, è finita. Semplicemente si era esaurita la carica di coraggio nell'affrontar gli ostacoli. Non aveva dunque più senso trascinarla ad oltranza.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Coraggio di credere" di Enrico Baiocchi |
«Storia di un'amicizia tradita, ma ciò nonostante non abbiamo voltato le spalle alla vita. Ci prepariamo a donare ancora amore senza pretendere nulla in cambio, ma dovremmo usare maggior prudenza, per evitare altri dispiaceri.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'anima gelata alla finestra " di Anna Maria Scamarda |
«Ripetitiva, ossessiva, quasi incombente, quella parola "io continuerò", che come goccia scava nella roccia dell'indifferenza, del disamore, per riaffermare il diritto di continuare ad amare, nonostante tutto...» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Continuerò" di Libera Mastropaolo |
«Questi suggestivi versi mi fanno venire in mente "La storia infinita", di Ende, in cui si racconta di un bambino che viene chiamato nel regno di Fantàsia, che sta per essere interamente divorato dal nulla, che avanza come una marea, cancellando progressivamente tutto ciò che incontra sul suo suo cammino. Qui, il tuo nulla ucciderà la Speranza e non sembra esserci alcuno scampo.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nulla" di Vivì |
«Il treno della vita è uno strano mezzo di trasporto! Corre, rallenta, si ferma; poi innesta la retromarcia e rispolvera tratti già percorsi. Qualche volta cerca anche di decollare, per vincere l'attrito volare verso il cielo, ma la maggiorparte del suo tragitto è ancorata alla zavorra che ci tiene ancorati su questa terra, dove, tra gocce di pioggia e lacrime salate, qualche volta il sole ci ha comunque raggiunti con il suo calore.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il treno della vita" di Ela Gentile |
|
«... E il dolore è imprigionato tra la gioia e l'amore, così può essere tenuto sotto controllo! Intanto, noi continuiamo a scrivere il racconto della nostra vita, prima che il destino conquisti anche quel frammento di libero arbitrio che ci resta.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il libro della vita" di Dany Blasi |
«Profuma di rosolio come i confetti della fata dai capelli turchini, questa preziosissima gemma, dedicata alla tua mamma! E quale migliore regalo di questo acquerello, dipinto con le parole d'amore che soltanto un figlio può pronunciare...» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Settembre" di Daniela Pacelli |
«La rabbia, cupa e stizzosa, deve arrendersi, allontanandosi dall'animo che ha aperto la porta della sua casa al bagliore della speranza. Andrà alla deriva, fino a sciogliersi in un rivolo di pianto.» |
Inserito il 03/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La rabbia va" di Lina Sirianni |
«Scavare così in profondità è un viaggio al buio all'interno della nostra anima inquieta, tuttavia, quando già siamo rassegnate al nulla, una voce ci sussurra, piano: "Sei tu la chiave per rimetterti in gioco... Non aver paura d'amare".» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ricomincio da me" di Lena Orfeo |
«E come potrebbe, il nostro cuore, cancellare i ricordi dei nostri cari, dai quali non si è mai, di fatto, separato... Passiamo le dita su quelle foto sbiadite e, come per incanto, essi sono qui, davanti a noi, allungando la mano in una carezza che non possiamo percepire...» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "2 Settembre" di Lucia Volpi |
«Si spegne, il sole della vita, di fronte a quell'ombra che l'oscura, avanzando senza sosta, per chiuderlo in una prigione di solitudine e di ghiaccio. Tuttavia resiste, la superstite corona che di fuoco si riveste, alimentando la speranza che presto l'astro rifulgente torni a brillare, dimenticandosi del passato.» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il varco" di Kiaraluna |
«Il rimorso è come una sangisuga, che ci salassa, che ci tartassa... Noi, impotenti, ne subiamo la condanna, sperando in un perdono che arriverà, dagli altri, ma difficilmente da noi stessi.» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il rimorso" di mario calzolaro |
«Ogni giorno una tappa, una casella di sosta nel "gioco dell'oca" della vita, che nasconde un'incognita, un premio, una penitenza. Noi lanciamo i dadi e non sappiamo se avanzeremo, indietreggeremo, oppure dovremo stare fermi per un turno...» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inquietudini delle ventiquattro ore" di Berta Biagini |
«Il percorso per giungere alla Fede è lungo e irto di ostacoli. Quante volte si inciampa, si cade, ci si rialza, con il viso sporco di fango, sudore e sangue. Quante volte ho gridato "Io non ti credo!" con tutta la rabbia che avevo in corpo... Ma come ci si può arrabbiare con chi non esiste? Ora me ne sto muta, in attesa di sentire la sua voce, ma forse non è ancora ora che io l'ascolti...» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ateo" di Silvia De Angelis |
«Io che da una vita ho scelto di stare alla finestra, vedo passare sotto ai vetri il mondo intero, che cambia camaleontico colore ad ogni respiro di passaggio. L'ho chiusa, gettandone la chiave nella spazzatura, ma la fanghiglia sale e tra poco temo che invaderà anche la mia isola di solitario egoistico stupore. Sono andata fuori tema, lo so, ma dopo una notte in bianco la nebulosa dei miei neuroni fa a cazzotti con la ragione.» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fanghiglia" di Aldo Bilato |
«È tutta lì, la chiave di lettura, in quell'amore che non conosce ragioni, ma segue soltanto l'onda di infinite emozioni che si accavallano nell'anima e la fanno vibrare come le corde di un violino, che intona la più incantevole delle melodie!» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Palabras cómplices" di Arelys Agostini |
«Fu quel brivido, a far luce sui rispettivi sentimenti, perciò a ben ragione viene indicato come il momento in cui la solitudine fu cacciata dal cuore di entrambi. Resta ora soltanto il timore che ritorni, ad invadere di malinconia l'appena ritrovata serenità affettiva.» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L- o- v- e" di Barbara Golini |
«A volte si desidera il letargo per chiuderci momentaneamente entro il nostro guscio, per interrompere i contatti col mondo e rimanere sintonizzati soltanto con noi stessi. Ci serve per riflettere, per dimenticare il dolore, per prendere delle decisioni. È noto infatti, che il sonno sia un ottimo rimedio per sanare momentanee pause di riflessione,» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tintinnio del letargo" di Daniela Pacelli |
«Ritrovo il sereno, nelle tue parole. Finalmente la mente è sgombra di nuvole, il cuore proteso verso l'infinito e le emozioni tornano a volare.» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nessuna parola d'amore" di Moreno il Duca |
«Non so esattamente da che parte guardino i bugiardi, ma sicuramente non dritti degli occhi, sostenendo in tutta tranquillità il nostro sguardo.» |
Inserito il 02/09/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le persone quando mentono guardano a destra" di You Don’t Know Me |
|