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Trovati 1053 commenti di Giorgia Spurio
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«"ho visto una parola abbracciando l'anima ma arsa come le streghe" mi è piaciuta» |
Inserito il 20/01/2013 da Giorgia Spurio alla poesia "Ho visto" di Desire |
«"dolce la notte tra le tue gambe forti", è questa l'antitesi che racchiude la poesia nella chiusa. l'equilibro è flebile, soprattutto in una sera che ha profumo di primavera, è un equilibrio vacillante e cerca estasi anche solo per un sorriso, e poi per un bacio, e quello sguardo che diventa canto, splendida metafora, è uno sguardo che sa incantare e ammaliare come musica ipnotica. il tutto finisce tra la dolcezza che ha il mistero di ogni persona e la sua infinita forza, quegli aspetti che di più caratterizzano la donna e da sempre catturano. bella» |
Inserito il 29/08/2012 da Giorgia Spurio alla poesia "Seta e champagne" di You Don’t Know Me |
«mi piace moltissimo. la poesia, la sua struttura, le sue allitterazioni ma soprattutto le sue tematiche, purtroppo sempre attuali, attuali in Africa, e in qualche modo "attuali" che ci toccano da vicino, mi piace il richiamo alla Grecia, perché adoro i richiami alle antichità per parlare dell'Oggi, il passato che insegna a un futuro che non vuole imparare. e apprezzo tantissimo il video con il discorso di Thomas Sankara. bella!» |
Inserito il 15/10/2011 da Giorgia Spurio alla poesia "Bank bank bank- attento a schivare il colpo " di Barbara Golini |
«può essere letta in più chiavi.
quel treno è la partenza, significa morire per una nuova vita, significa lasciare ogni cosa cara. quel treno è un addio a persone amate, e quindi a se stessi.
quel treno è anche la Shoah, la tremenda e terrificante deportazione di persone, con l'unica colpa di essere ebrei, verso campi di concentramento, verso il nulla, il freddo, e la morte.
quel treno è la convinzione di poter essere altri, di poter essere indipendenti addirittura dai ricordi, ma fino a quando non si sale in carrozza, non si sa quanto dolore può essere la nostalgia.
bella» |
Inserito il 30/08/2011 da Giorgia Spurio alla poesia "Nostalgia" di vinfra47 |
«a volte nei miei occhi rinosco addirittura l'uomo che era mio nonno.
chissà se è vero che il sangue grida e sa riconoscere i suoi antenati.
chissà se gli avi piangevano già per la sorte malmessa dei loro discendenti?
tuttavia le lacrime ci rendono simili, davanti a uno specchio opaco, persino la rabbia di una figlia per il padre viene messa da parte, davanti alle lacrime di quell'Uomo, ci accorgiamo che le nostre gocce lungo le guance hanno lo stesso sapore.
bella» |
Inserito il 01/07/2011 da Giorgia Spurio alla poesia "Padre" di Silvia Pozzi |
«breve come l'attimo di piccole vite. e quegli angeli, "figli senza sesso", visti come misericordiosi sulle cui ali pesa forse la condanna e la bestemmia di un genitore, che non fa in tempo a sentire il battito del cuore di un figlio... che già è perso. perso, come l'azzurro o il rosa di un fiocco da appiccare alla porta, che diventa già nero... bella» |
Inserito il 01/07/2011 da Giorgia Spurio alla poesia "Ai bambini di un solo giorno" di Federico Montanari |
«la malinconia... una donna malinconica che bussa al vetro della finestra senza chiedere nulla, ma solo un abbraccio a cui aggrapparsi, portandoti via tra lesue morbide curve melanconiche. mi sembra sera... sai quando il crepuscolo fa spazio alla scorza di un sudario di focolai, quando le nostalgie si trovano appollaiate sui rami, e la solitudine ci riveste con seta lunare. "becchini impassibili assorti a spigolar melanconiosi silenzi", stupenda immagine questa dei Becchini, sono civette o gufi, sono solo forse pensieri, vestiti in lutto che stuzzicano e ridono dei silenzi. e l'ombra più cupa è dentro di noi e mentre attendiamo la luce ci accorgiamo solo di un "sorgere spento". questa è la Malinconia. bella.» |
Inserito il 24/03/2011 da Giorgia Spurio alla poesia "Alla cerca delle tue effimere endorfine " di Hermetic Lunacy |
«gente... uomini donne ragazzi o ragazze... amano morire... perdersi per non ricordare di vivere...
si uccidono pian piano... si illudono che quel "bianco veleno" passi come vita tra le vene, è la maschera dell'amore che ha l'odio.
divenire fantasmi per non ricordare il volto del dolore, credere di toccare la follia senza farsi male, credere di esser felici mentre il volto si deforma in sorriso da iena.
e l'infinito si maschera in droga... morendo in un universo, lacrime e fumo, maree bianche e romanzi melodrammatici.
così svenendo senza ricordarsi di Essere o Essere Stati.
bella.» |
Inserito il 23/02/2011 da Giorgia Spurio alla poesia "Eroina " di Michele Tropiano |
«immediata e semplice. il vuoto devasta in un istante, il fulmine ci dilania nel medesimo attimo che incendia ogni cosa. è un ricordo dolce quanto amaro quando viene ripescato dalla mente, quando da solo e prepotentemente si fa vivo, per ucciderci piano, piano. "e di questi venti ora sciolti in un unico alito d'aurora" bellissimi questi versi. era aurora, inizio di primavera, era... quel che ora non è che solo un ricordo, e di esso lascia scia di odore profanato come fiori calpestati.» |
Inserito il 20/02/2011 da Giorgia Spurio alla poesia "Amarcord" di Manuele Battan |
«il silenzio e il buio... anche io li ho sempre visti come gemelli... gemelli dai poteri differenti... come fratelli illegittimi, fratellastri che si divertono a plasmare ombre o rumori... bella.» |
Inserito il 20/02/2011 da Giorgia Spurio alla poesia "I resti del nome " di Omar Arcobaleno |
«l'universo è già immenso per l'uomo, ma è sempre bene che ogni individuo si tenga a caro il bimbo che ha dentro di sè. non c'è miglior visione, più pura, ingenua e saggia del bambino... anche nel semplice non comprendere di lui c'è la conoscenza e la saggezza, perché è una spinta per l'adulto ad andare al di là di ciò che si vede. la poesia è breve, è una foto scattata sul momento, eppure nei pochi versi c'è l'infinito dei firmamenti e delle interpretazioni. bella» |
Inserito il 24/01/2011 da Giorgia Spurio alla poesia "Storia di un ragazzo che stette una notte intera a guardare le stelle" di Michele Tropiano |
«si sa che hai una capacità super per la sintesi e nello stesso tempo "massimo concentrato". qui c'è tutta l'aurora, con il suo dipinto, la sua simbologia, la sua allegoria, e " 'l desiato" che ogni persona, lettore, vuole vedere tra i versi. brevi versi dove sembra che Ieri e Oggi si fondono nello stile, e dove il lettore si perde incantato e estasiato dal sorgere del sole, e dalla luce rosea che colora la pelle a un'amata e desiderata. bella» |
Inserito il 24/01/2011 da Giorgia Spurio alla poesia "Risvegliami d'aurora" di Hermetic Lunacy |
«metamorfosi del giorno nel divenire sera, della notte nel divenire mattino, del bimbo nel divenire anziano. passaggi azzurri come cieli che fingono l'immobilità in questi millenni che hanno cambiato forma dal big bang all'universo in cui l'uomo nuota e si perde. metamorfosi che si attaccano sulle inquietudini dell'adolescenza, e nello modo su chiunque quando termina una cosa e non si sa cosa fare domandandosi "E ora?". disagi, inquietudini, tremori... metamorfosi in"azzurre spirali". bella» |
Inserito il 27/11/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Azzurre spirali " di DarioC 85 |
«è bellissima! ricorda un libro comprato per strada... "Mare Nero".» |
Inserito il 27/11/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Zanzibar è lontana " di Clara Gismondi |
«è la marcia silenziosa, tra il mattino e la sera. a testa bassa calpestando il viale della vita... vogliamo esser spogli come alberi d'autunno... e le foglie portarle via una ad una, ogni foglia come un pensiero... un ricordo. eppure... anche se il quinto piano è vuoto, anche se si cerca di cancellare tracce... la solitudine avvinghia la testa, il corpo e l'anima... per cosa? per ricordare "me e Te" in una canzone stonata. bella» |
Inserito il 11/11/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Al Modena Grand Hotel " di billabìbenedetta delsanto |
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«è bellissima. il ricordo delle sue mani, il suo tocco sulla propria pelle fino al muscolo- cuore. un attimo intenso infinito etereo ed eterno senza parole... e ogni volta che passa un aereo... si guarda la sua traccia, la scia da esso lasciata, la cicatrice bianca, celata e regalata al cielo... quella stessa cicatrice che le sue dita toccando il cuore hanno lasciato, le sue scie... passa un aereo e si pensa a lei.» |
Inserito il 03/11/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Nella scia di un aereo " di DarioC 85 |
«mi piace tantissimo! nel gioco di parole e paradossi... e in versi!» |
Inserito il 02/11/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "L'iconoclasta" di omissam |
«"ecco la gioia!" ripetuta 3 volte... sembra l'esultazione di un bambino... un bimbo che scopre il nascondiglio dei dolciumi. ma quel "no!" finale... quell'autoritaria negazione che troviamo appena ci accorgiamo che tutto è illusione. bella» |
Inserito il 02/11/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "La gatta sui tetti " di Luca Torri |
«nasce in inglese, ne si sente il ritmo, la rima alternata, la musicalità... comunque ripresa nella riflessione tradotta in italiano. è poesia in qualunque lingua quando c'è poesia. siamo animali di questo mondo, in cattività verso una lotta continua con la nostra città, figlia del buio. dove il silenzio non ha confine e trionfa anche dove trema la terra. c'è metafora d'angoscia, l'odore è in ogni angolo come un cane che marca il territorio. noi figli di tecnologie e di benesseri fasulli, noi i figli della solitudine che acceca. un'angoscia di cui a volte non se ne sa la forma, la natura, se virtuale... eppure è realmente celata dentro di noi. bella» |
Inserito il 02/11/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "I took myself for granted/ Senza ragione " di luigi88 |
«leggo il titolo della raccolta... la sentiamo come alita sul nostro collo: sembra un'"apocalisse". che sia il Molise... una fra tante regioni... metonimia di questo mondo... specchio metaforico di una realtà che va al rovescio camminando sulle mani e al contrario... come la pena che era inflitta agli indovini nell'inferno dantesco, dove dovevano camminare con la testa posta sulla schiena. stile e contenuto sono da lodare.» |
Inserito il 30/10/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Il Paleontologo" di Michaelsanther S |
«il pathos c'è e le immagini crude ci colpiscono gli occhi del cuore. però non scrivendola in versi sembra perdere il suo potere... il verso ha il potere di scandire il dolore... così ha una forma prosastica... mentre riscrivendola in versi riacquisterebbe respiro e donerebbe al lettore molta più attenzione alle immagini... mentre scritta così il lettore si perde. la poesia ci sarebbe... te l'ho già detto che scritta così sembra un agglomerato di pensieri senza fili logici. invece il filo logico ci sarebbe, ma deve riprendere la forma originaria dei versi. il dolore per Sara ci unisce nell'orrore... e noi poeti urliamo.» |
Inserito il 09/10/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Sarah piange" di omissam |
«potrai cercarmi ma nel silenzio il mio viso non è stampato. potrai desiderare ogni mia goccia, sarai assetato, ma non sarò più lì, oltre le tue preghiere d'uomo che ti convinci di avermi amata. già, l'uomo la cercherà la donna che sarà ombra di luce e pioggia sui tramonti. la donna che aveva disegnato, intagliato, il proprio nome sulla bocca di lui come un sussurro che solo il buio ne era custode. quel nome di poche sillabe che ora sembra stracciato fra i denti, di cui rimane solo stropicciate sillabe per l'amore pianto tra le lenzuola di lacrime. bellissima» |
Inserito il 06/10/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Di me " di Maria Grazia Vai |
«enigmatica... un rebus in versi dove le ali di farfalla sono metafora di preghiere per quel dio del nessun volto e del nessun luogo. bella» |
Inserito il 06/10/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "No god " di bube |
«bella. musica immagine e versi si fondono. ci porti per mano dove il sole brucia, dove le lacrime senza acqua accarezzano gli anziani baobab. vedo l'uomo dalla caccia, il fuoco e le donne dal loro morbido corpo d'ebano. sento il leone e lo stregone con le sue ossa strette in mano. è l'odore di quel dolore che non conosciamo, non possiamo in realtà conoscere, che respiro nella poesia tra le parole rosse di sangue e la dignità che fa fatica a rimanere eretta, e le bugie dei figli bianchi. Hakuna Matata Mama Kubwa (grazie per questa poesia)» |
Inserito il 06/10/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Hakuna matata " di Gianny Mirra |
«un silenzio... ma non c'è la sua assenza... la sua essenza è ovunque a ricamare sul volto, a regalare silenziose parole sulle labbra, tra gli abbracci di odori, nicotina e caffè... ogni profumo è impregnato del suo... e accompagna fino al mattino... molto bella... (grandiosi video e musica)» |
Inserito il 30/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "M... assaggi gratis " di billabìbenedetta delsanto |
«io giro sempre la ruota... non so mai se la lettera che voglio comprare c'è... è un punto a croce di anime... tra cucine e tavoli, freezer e microonde... le vedo volteggiare tra l'aria, spostarsi nell'insulina di voci parole braccia e respiri... bella» |
Inserito il 30/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Punto a giorno" di billabìbenedetta delsanto |
«tutte quelle notti a capire i suoi codici... a slegare dal suo nastro di raso le parole che potessero svelare il segreto dei suoi movimenti... tutte quelle notti a poter sorreggere con un dito il suo corpo credendo finalmente di essere il suo amante capace di leggere il muto pensiero e di custodirlo... credendo di essere l'unico capace di poter avere protezione del suo essere donna che lentamente si svelava... tutte quelle notti all'improvviso si manifestano come un attimo... un attimo di un eterno che non dura più di una notte. molto bella» |
Inserito il 27/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "La legge del "Per sempre"" di DarioC 85 |
«la Solitudine prende carne, donna dalla carnagione pallida. è vestita dal solo bikini prendendo il sole o meglio la sua agonia e attraendo il cuore o meglio la sua schizzofrenia. una foto al mare dalla quale gli elementi prendono vita per antitesi. l'estate e il mare, la spiaggia e il bikini sono di solito sinonimi del divertimento in compagnia... qui il contrasto usandoli invece come metonimie e metafore per descrivere la solitudine. lei come donna che ruba il sole e il cuore, così la solitudine dona agonia e schizzofrenia di cui si nutre. lei che ha ali ingessate e mani sfiorite. lei... che odiamo e amiamo come l'ossessione che ci droga tanto che la sua assenza è "rovente". molto bella» |
Inserito il 27/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Solitudine in bikini " di Marco Canonico Baca8175 |
«"sapevo che il sapore in bocca era sangue eppure il bacio non aveva fatto male" bella... un bacio che strangola nella dannazione... un bacio che è preghiera prima della redenzione.» |
Inserito il 27/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Baciami ancora " di You Don’t Know Me |
«associamo l'amore all'illusione. qui il tuo gelo è un amico che riesce a svegliare da quel torpore, un amico da tenere stretto per non essere ingoiati completamente dalle fiamme che già risucchiano il cuore. la persona che si ha davanti delude,è il rischio dell'amore: sofferenza, rabbia, abbandono. colui di cui ci innamoriamo diventa colui che sa solo distruggere sogni. il finale è bello il tutto finisce in frantumi: in frantumi l'amore singhiozzato, in frantumi le lacrime, le speranze e anche le grida d'odio. però ha qualche nota stonata, cioè poeticamente le immagini ci stanno e sono belle, ma manca musicalità,avrei rivisto le parole, magari messe altre, magari usando delle anastrofi. è da rivedere la musicalità che perfezionerà lo stile. però bella» |
Inserito il 15/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Lingue di fiamma" di lunamagika |
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1053 commenti trovati. In questa pagina dal n° 963 al n° 934.
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