«eh già... i cuori dei poeti sono stati presi di mira dal dolore di Haiti. Haiti è uno spettro in cerca di pace che si aggira tra le menti poetiche. ogni immagine, ogni pensiero va a Haiti... ai suoi corpi martoriati, alle loro urla, ai loro volti... i bimbi... "come una donna ubriaca la terra ha vomitato strappandosi l'anima dal ventre" molto bella questa similitudine, descrive tutto con molto pathos in pochi versi. bella molto» |
Inserito il 21/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Haiti" di Franciscofp |
«inquietante immagine, il paradiso visto come il meraviglioso luogo della pace qui è l'inferno. metafora fantastica che fra spirituale e tetra immagine s'imprime in noi con il significato della sofferenza in questo mondo... anche qui scorgo lo spettro di Haiti, che si aggira fra i cuori inquieti dei poeti. Haiti, posto da sogno, da paradiso, ora caduto all'inferno. Ogni verso è meraviglioso, mi sembra di vagare come Dante, sento il nome delle anime, sento le loro maledizioni... bei paradossi come "giocano a bocce con il sorriso ed urlano di pianto bevendo inquietudine" siamo noi? nel nostro finto paradiso? piangiamo chiusi al nostro intimo e segreto inferno. è una poesia profonda che sfreccia tra la sfera sociale e quella introspettiva. stupenda» |
Inserito il 21/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Si sentono le voci" di Rasimaco |
«è stupenda. in questo periodo lo spettro di Haiti si aggira fra le poesie del sito, ma qui si parla in generale di quella natura che a volte si ostina e risponde con tremori. sono molto belle le immagini... di natura, e di vita... di soldati e di neonati, di angeli e di fiori, pioggia e deserti. è disegnato il mondo come "isola della filibusta". bellissima» |
Inserito il 21/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "La neonata dell'isola della filibusta" di Mavec |
«"delirio 999"rovesciando"delirio 666"il numero demoniaco. demoniaco è il delirio, eppure artistico come tutti i deliranti artisti. il diavolo dice di fare una cosa, Dio te ne dice altre. le cose"scodinzolano"come cani nella mente,"nessuna delle parolacce"ma solo bene e nessun male,"avere sete d'amore","strappare le palle Caino","stare al proprio posto nel recinto"sapendo belare insieme agli altri, metrica e non zoppicanti versi, il Dio di Nicea e la frode di massa (ribellione che penetra le costole è poesia).
storcere la bocca all'ombra della massa come prigione in illusione di libertà,un'altra follia in manicomio, metter lì chi è sano.
l'ultima strofa,è la persona ad esser poesia con il cuore spento ma con sorpresa sincera della propria ignoranza.» |
Inserito il 21/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Delirio 999 " di Luca Torri |
«storia vera che nasconde le uova dell'amicizia, con i suoi difetti e pregi, cioè invidia e complicità. ma poi le uova si schiudono e i merli volano... così anche le ali di un'amicizia. bella allegoria» |
Inserito il 21/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Il nido" di Giuseppe Monteleone |
«al confine non prima, quando potrò toccare il cielo allora sognerò di volare con ali.
"la preghiera del vento"
è la ricerca dell'anima alla fede, anima che cerca di trascendere a verità,di ascendere all'eternità.
si parla di rinascita, di alba... proprio lì dove "muore il vuoto d'un respiro", lì dove il vuoto va colmato.
in quel momento ci sarà il canto... il canto che fa aprire ali... che fa volare, che riempie il vuoto... eppure chiuso..."nella solitudine amica del silenzio".
bella catena di paradossi finali, volare in un canto, c'è libertà ma è chiusa, imprigionata... e poi il canto nel silenzio in quella solitudine che è amicizia.
bella» |
Inserito il 21/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Al confine del cielo" di Rita Minniti |
«sogni sgocciolano è un'immagine sublime: lacrime di sogno da nubi dispettose, quelle nubi false che avvinghiano e strozzano vestendosi di luci."parole troppo leggere, per ancorarle ai sogni":i sospiri, le parole nascoste nel cuore, sono troppo leggere per ancorarle a quei sogni che perdono gocce dal cielo. sublime. è l'amore questo sogno che perde pezzi gocciolanti,è l'amore quest'illusione che si traveste di luce, questo amore fatto di sospiri e parole che non riescono a tenersi strette ferme stabili.è un"miraggio di luce",metafora che riprende i versi della prima strofa, metafora di quel mattino che sembra un'allucinazione, perché dietro a quell'alba si nasconde il tormento. belli gli ultimi versi che racchiudono l'intero sentimento e illusione.» |
Inserito il 21/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Miraggio di luce" di Rossella Gallucci |
«stupende metafore sui passi dell'anima. si calpestano silenzi... si calpestano singhiozzi... "come un volto senza labbra"è un'immagine che si imprime nella mente e fa capire quanto sia orrido il vuoto. continua questo silenzio sacrificato, continuano questi passi sulla strada, inchiodando nomi "ammutoliti","con sillabe scoscese sgranate al ciel pagano":stupenda. l'anima reagisce, affoga, combatte... il fuoco del coraggio brucia... si corrode... "sgretolato nel cristallo dei silenzi". bellissime metafore e richiami a quel silenzio che racchiude la pena di chi si arrampica sul coraggio mentre sotto i piedi c'è il vuoto che calpesta l'anima. meravigliosa» |
Inserito il 20/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Ho calpestato i silenzi" di Carla M Casula |
«bella immagine da brivido apre la poesia. "una crisalide mai mutata in farfalla" e la mano che viola "la polvere sul mio tempio". le metafore parlano dell'anima e dei suoi dolori, dei suoi timori... la paura è spesso frutto altrui... abbiamo paura degli altri. di quei volti che sorridono e tentano, volti che sembrano ombre, diventano orrore. si scava nella coscienza, si scava tra lacrime non mute e la dignità che stride... ed è senz'anima. belle personificazioni, bei paradossi,è una poesia d'anima che parla di dignità"senz'anima". "sussurri deformi e tentacoli" li sento che avvinghiano e i lamenti, li sento, mentre gli argini del cuore sono colmi d'acqua. ma gli ultimi versi,è speranza, si risale in superficie per raccogliere i rubini del giorno. bella» |
Inserito il 20/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "L'affanno di un lamento" di Gianpiero De Tomi |
«introspezione, quando si è soli e si scrive una poesia, c'è una lotta interiore... è una malattia... mia o sua,è comunque una malattia che logora l'anima e che fa partorire i perché. belle immagini... è un inganno ormai senza più trucchi, si svela e fa male. è una spada di carta, caramelle d'arsenico, flacone di paure. è illusione che fa sentir freddo... è freddo che non ha sapore di medicinali. si spera, nel sogno che salvi tutti, in quelle luci che attendono di far rivivere un ricordo. invece, vergogne sparse sul tavolo e cera sciolta. è tutto solo "un piccolo angolo di vita che puoi racchiudere nel tuo fazzoletto". è introspezione,è sensazione, emozione e riflessione. siamo piccoli angoli di vita chiusi in fazzoletti. bellissime metafore» |
Inserito il 20/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Perché" di Andriuslan |
«bello... mi piace lo stile. moriamo se siamo senza sogni... moriamo portati via dal vento, arriva come gazza pronta a rubare. il vento diviene metafora di quel pozzo che divora sogni... a cui consegniamo le chiavi della nostra casa... a cui non diamo odio... ma rassegnato il pensiero pensa a quel sogno annientato. bello il gioco di parole del "volo". all'inizio c'è il vento che vola, prende e porta via, è un volo che ruba e annienta. alla fine c'è il pensieo a quel sogno che poteva "volare",poteva vivere. belle metafore» |
Inserito il 20/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Non si muore" di Dalassa |
«indipendentemente da tutto ciò che c'è dietro, io stimo molto come creatrici di poesia sia Antonella che Gabriella. Hanno stili diversi, hanno mondi diversi a cui far riferimento, sono due entità di poesia diverse, e così ognuna con una propria filosofia. Penso che per crescer siano utili le critiche, come penso sia utile il confronto, ma che lo sia fatto in modo diplomatico e con rispetto. Quando due persone si trovano in disaccordo è sempre perché tutti hanno torto e ragione contemporaneamente. riguardo alla poesia esclamativi abbracciano virgole, sicuramente sono versi di reazione che però nascondono l'essenza dell'amore: anche se diversi, tu esclamativo ed io virgola, possiamo prenderci per mano e camminare insieme. (belle metafore ad ogni verso)» |
Inserito il 20/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Un Adesso Che Si Perde" di Antonella Bonaffini |
«immagini prendono vita in fotogrammi. respira il bimbo appena nato, primo respiro di un vagito gridato, bimbo nudo indifeso, che ancora ignora cosa sia il mondo, purtroppo fuori non è come il caldo grembo della madre. cibo, caldo latte dal tenero capezzolo materno, amore. la terza strofa diventa con il suo ultimo verso simpatica ma è invece molto profonda parlando della"sete del volto materno",noi figli la cerchiamo, affamati e assetati. e il sorriso? deriva da baci e carezze. e le riflessioni si perdono su questi ricordi che in realtà non abbiamo, sono costruiti su storie d'altri. e desideriamo, desiderio affamato, di voler tornare indietro, fino al caldo grembo. l'ultima strofa stupenda "spento alla luce dal grido" è anche un'immagine ambigua, ma bella» |
Inserito il 20/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "La prima volta" di Michele Prenna |
«meravigliosa poesia di dolce desiderio... "voglio te, e nessun'altra, voglio te e non voglio che tu sia rapita da te stesssa o altra sembianza reale o astratta" "dì dolo al destino che voglio averti" questi due versi sono potenti... mi piace tanto» |
Inserito il 20/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Non dire" di DarioC 85 |
«"animi amari e bocche cucite, per evitare sfasci di famiglie"
bellissimo verso, iniziale, stupendo.
quante bocche cuciono le madri per scandali...
tutto ciò mi ricorda un libro che si fa una domanda "chi non ha un Minotauro da nascondere?". ed è vero, ognuno di noi ha scheletri nascosti in armadi che non devono esser aperti.
e continuano le riflessioni in un vortice di metafore e "spenti perché",fino all'urlo di una ribellione che cerca di svegliar anime dal loro torpore: consigli maestri che si slacciano all'ultima strofa.
bella» |
Inserito il 19/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Usa l'amore" di Mara Reggio |
|
«penso che anche le anime che dicono di non avere cuore, cercano la spiritualità...capaci di trasformarsi come "L'Innominato" manzoniano. e nella poesia ciò è possibile attraverso l'autentica spiritualità che sa viaggiare come un viaggio di ritorno, come un'eco, sembra vuoto,è mantello che cattura, sembra dissolversi ma risorge poi. volare come gabbiani sul vento per divenire poi vento:è un'immagine sublime,è il canto della "fede". noi diveniamo, anzi noi siamo quella spiritualità,quella forza, siamo l'eco e l'infinito... bellissima» |
Inserito il 19/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "L'invisibile celato" di Clara Gismondi |
«notte di pietra, pietra di cui è fatta la propria "presenza",e calò il sipario sull'esistenza. belle metafore... quando si spengono le luci e l'attore si trova solo sul palco del teatro, e ormai è calato il sipario, metafora che accompagna lo sguardo perso, disorientanto che guarda la morte e il sogno, che si vuol liberare dall'ossessione e dal rancore. continua il campo semantico delle pietre, e l'alito con forza prende sassi, come formica nell'aria, sasso che è la passione da salvare, quell'amore che fa barcollare tra vita e morte. e poi partono degli ossimori che parlano di quell'anima spenta e senza amore, che eppure è faro nella notte, che cammina in eterno nelle sua notte compagna... un amore spento... come un sole infiammato ma dimenticato.» |
Inserito il 19/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Spento" di Giorgio Lavino |
«una spiritualità che canta attraverso le metafore egizie. ed è un vero dolce e illuminante "Alleluja". belle immagini che cullano su note di pianoforte, su raggi di sole e su baci della dea- madre. culla sulle onde del mare, "sugli occhi nelle ali delle farfalle", su mimose, su sorrisi, arcobaleni, sulle specchio dell'anima. magica, e spirituale...» |
Inserito il 19/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Horus e Iside" di RaggiodiSole |
«S'aprono gli occhi ed è magia, tra sere spente e ombre che sudano freddo. "Lo sguardo mente al sole" "Il mare, di sale, piange lacrime amare". Il paesaggio diviene specchio degli occhi dell'anima, bellissime figure retoriche. I sogni diventano come unici amici che possono ascoltar l'anima nel silenzio... ancora troviamo le emozioni della persona rispecchiate sulle cose: "quante volte, s'udirà il sospiro dei giorni". Belle personificazioni. vita: "Cometa di fuoco persa nel buio", bellissima metafora. ed infine la forza di quell'anima che non molla, che non lascia se stessa: "oltre i confini del male, mi vestirò di me, mentre l'alba, saluterà il mio tornare". stupenda.» |
Inserito il 19/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Riflesso di luce" di Rita Minniti |
«donne, dèe capaci di plasmare l'uomo come ceramica? di immortalare il mondo nell'arte... nell'arte dei propri occhi, della propria luce. qui, c'è una donna speciale, Michela da Castelfidardo. sembra che la scena prenda vita, vedo le sue mani, vedo l'argilla, il lupo e San Francesco, gli angeli, e via sopra lo smalto. è una Madonna? Angelica sembianza di dèa,è questa la donna. E ciò vien richiamato nell'uso del termine "acquasantiera bianca". E alla conclusione... c'è la scena più dolce, un grande tributo all'Artista e a tutte le donne: "Lei massaggia il ventre, è in dolce attesa". bella» |
Inserito il 19/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "La Majolicara" di Fabrizio Diotallevi |
«"chiedetelo alle rane" le rane del nostro inconscio, quelle che vivono nello stagno dell'anima... bellissime immagini, di rabbia e furore... e di rassegnazione... dalle pozze dove annega l'orgoglio, all'altare dove l'anima sacrifica il proprio fuoco fino alle manguste e alle mandibole bavose per poi il sapore di un cadavere... "sul talamo delle tue precauzioni sono un forziere vuoto" sembra amore, sul tuo letto nuziale dove si sdraiano precauzioni "divengo" anima vuota... sul letto nuziale la società dona "false" precauzioni dove ognuno vien svuotato di se stesso, della propria essenza. bella molto» |
Inserito il 19/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Chiedetelo alle rane" di Francesca Difonzo neve |
«mi piace. i versi fanno eco uno dell'altro... gridano e s'incarnano... carnale... poesia che dipinge e il dipinto prende vita, fra pudori e denudati difetti... quelli che più piacciono nell'eccitazione del momento. "docile padrona" è un ossimoro bellissimo. "io m'inchino tu ti pieghi" "ti spogli..." uno è specchio dell'altra. "il senno che disegna il labirinto di te progetto vero oltre l'inganno che s'imbroglia fra trine che scagionano la tua più spudorata convinzione" tra ragione e istinto, tra ragnatele d'inganno e pudore, eccola "la spudorata sembianza" o meglio "convinzione" che chiude un'autentica poesia che si schiude nei meandri delle percezioni e delle psicologie. bellissima» |
Inserito il 19/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Le dédale de Midons" di Presnaghe |
«"mi sono riempito di polvere"
"Dalle sue vene non potrò evaporare"
già solo da questi versi si capisce quanta forza viene espressa... la polvere del dolore, della delusione riempie vuoti e soffoca, ma l'anima è pronta a vivere... "attraverso le vene di colei che la potrà amare".
belle metafore» |
Inserito il 19/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Goccia" di DarioC 85 |
«se segui le orme dei perseguitati anche tu lo divieni... eppure accetti le fruste, accetti pietre sulla schiena da chi ha peccato... Saranno torture del cuore per desiderare l'inferno invece che il paradiso... Messaggio biblico tra i versi in poesia, tortuosa è la strada del bene e piccola è la sua porta stretta..."devi riuscire a far passare un cammello nella cruna di un ago". belle metafore... "l'anima sa dove andare"» |
Inserito il 16/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Da una parte sola" di Giorgio Lavino |
«"Piccola ragazza tu sei come la città amata di notte e odiata di giorno" metafora... amo e odio la mia città, amo e odio la mia stanza, amo e odio "la mia donna",amo e odio la mia famiglia, amo e odio l'amore, amo e odio "me". c'è speranza però poi... quella gioia che si manifesta come miracolo fra "celesti pastello" di cieli e pensieri, respiri e fiumi... anche se le cascate muoiono. bella» |
Inserito il 15/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Celeste pastello" di Domi |
«non sono lacrime di coccodrillo... sono lacrime di una madre... che ama il suo bimbo, anche se ora uomo... succede di fare errori, succede di specchiarsi nel silenzio... e con una nuova saggezza si capisce che magari si poteva far una cosa in modo diverso... ma io come figlia, te lo dico, anche se sbagliate, voi madri... noi non possiamo non amarvi... bellissima poesia» |
Inserito il 15/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Lacrime di coccodrillo" di Rossella Gallucci |
«è stupenda... i versi mi hanno ighiottito e ho sentito dei brividi... (il film in sè stupendo, bella storia, che accompagna la mia infanzia e tutto ciò che mi lega "al magico") ma questi versi vanno oltre il film... ne traggono ispirazione... ma le immagini, le metafore, le parole, sono ben incastonate come brillanti in una collana... e mi hanno abbagliata.» |
Inserito il 15/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Ladyhawke" di Anna Maria Scamarda |
«"maledicendomi porta il tuo nome" l'intera poesia ci porta nella gola dell'amore... fino a che l'ultimo verso ci manifesta la sua natura... l'amore è la maledizione del cuore. oltre le magie, oltre la logica, oltre le verità... alla fine ci ingoia... bellissime le immagini "dubbi famelici di verità","stella sottratta al cielo che adultera senza aver peccato"...l'amore è la maledizione che vola piano sugli opposti dando colpe a chi non ha commesso peccato... e dando un "nome" che si ripecuote sui muri infranti del cuore... come l'urlo muto di una maledizione. stupenda» |
Inserito il 15/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Il Tuo Nome" di Antonella Bonaffini |
«"occhi de sonno, impastati de rabbia e tenerezza" mentre l'uomo che è davanti a noi "rovista nella monnezza". i versi suono fluidi e ci accompagnano al risveglio della città, alba del chiarore e l'alba dei "pover'uomini" che cercano calore... anche finto... mentre noi, gli indifferenti che hanno un cuore, quelli che ha volte si svegliano e si accorgono di ciò che si ha attorno... si stringe qul cuore e vorremmo "trascinarlo al bancone, si, ti offro un cornetto il cappuccino" eppure ci manca il coraggio... i loro occhi hanno così superba dignità...anche mentre rovistano fra cartoni e buste vuote... bellissimi versi... che svegliano le menti» |
Inserito il 15/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Er pover'omo" di Felice Di Giandomenico |
«metriche distorte che incatenano, disorientano e prendono... "dal fango della vita, sono morto" "inchiostro nelle vene è lava che fluisce" "poeta maledetto che geme tra le feste, rime e disprezzo" è difficile commentare delle metafore così belle che straziano e amano... incantano. "mordo d'acciaio" suono stridulo di denti e acciaio e poi profumo di gin, caldo in gola mischiato ai pensieri... alcool che distoglie dal passato. "fuori, risa e cimitero" "intreccio assurdo di luci strade chiaroscuro e incenso che cela attimi impuri" l'incenso, profumo intenso associato a sacralità,usato come arma per celare l'impurità. bellissima poi la chiusa, ultima strofa, epilogo che riprende e confonde fino a far riemergere l'anima e il sogno dal sangue. bellissima» |
Inserito il 14/01/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Metriche distorte" di Fuori |
|