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Trovati 1055 commenti di Giorgia Spurio
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«sembra che chi non provoca "non fa parte del club"... è strana sta cosa...
sembra che oggi se non sei sexy e aggressivo sei solo uno "sfigato"...
sembra oggi che se non sei un menefreghista e egoista non puoi far parte del "privè"...
non hai abiti firmati? allora sarai solo un escluso... il mondo dove se non sei "griffato glamour trendy trash"" sembri un portatore di lebbra...
eppure il mondo è anche pieno di esclusi...
ora io l'ultima strofa la prendo come una vendetta che prende atto: "gli esclusi che indossano vecchie divise dagli armadi delle guerre".
il mondo è in delirio.
bella» |
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Inserito il 14/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Provocazioni" di Giorgio Lavino |
«mi viene in mente un poeta Rinascimentale, o ancor prima un poeta dello Stilnovo, che ama l'Egitto e le antiche leggende!
e così nasce magari una scena da teatro...
non ci sono geroglifici ma bell'esperimento!» |
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Inserito il 14/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Preghiera d'un antico Egizio ad Ammon- Ra" di Massimiliano Zaino |
«la luce ci penetra... ci taglia... ci congela dalla sua algida superiorità...
mi viene in mente un'alba ai poli...
quel mattino che tu descrivi sepolto dagli acquerelli della rugiada...
sepolto sotto le emozioni scadute che ci fanno sbagliare, sbandare, barcollare... e perdere quell'illuso senso d'equilibrio.
bellissima» |
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Inserito il 11/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Sense of balance" di Hermetic Lunacy |
«personificazioni di oggetti che hanno gli occhi forse più sensibili di noi umani.
bella la reincarnazione del balcone che dal suo silenzio ci racconta il mondo e i suoi angoli.» |
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Inserito il 08/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Il balcone sul mondo" di Sincity |
«la nostra anima è una chiesa vuota e fredda dove l'unico calore è l'incenso bruciato. le navate spente e i chiodi ci guardano dal loro crocifisso con le loro ferite: sembra di soffocare tra i vetri degli specchi.
cadere nel buio degli occhi chiusi ci fa desiderare la"finzione dei pazzi",capaci almeno con le maschere di poter dire la loro, sembrare attori deliranti ma avere la licenza di dire tutto ciò che vogliono.
ci dissetiamo di acqua colma di nuvole, acqua di pozzanghere dove si specchia il cielo grigio dei giorni, tutti i silenzi dei minuti.
se cercassimo amore? o solo una corda per arrampicarci e fuggire dalla solitudine? cercare un altro folle senza nome, nuovi sogni non suicidi, nuovo ossigeno per poter volare... pur sapendo di cadere.
bella» |
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Inserito il 05/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Siamo pazzi e siamo soli" di Elisa Cordovani |
«grazie del tuo urlo e dei tuoi brividi!
grazie...
purtroppo dobbiamo ricordarci che i mostri esistono per poter gridar contro di loro... i mostri "ariani" ...
grazie di ricordarci del grembo materno che ha l'Africa...» |
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Inserito il 04/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Al 3in" di billabìbenedetta delsanto |
«"che il muto è l'acrobata del silenzio
certo non di un circo per rapir stupide risate
ma di occhi alla corda o su pertiche di insonni parole
sotto una volta frontale di grinze clorate e di sodio
che si sciolgano gli applausi perché io più non vi sento"
l'uomo che tace...
e quei versi..."che io non più so" dell'uomo che invece non più riesce a sopportare e nello stesso tempo non più riesce a resistere.
sei meraviglioso» |
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Inserito il 02/09/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "L'uomo che tace sulla terra" di Sincity |
«la notte di un pescatore?
a parlare con l'amico vento, con l'amante brezza...
la notte di ogni anima?
che su questa barca fatta di carta e di vita... cerca di esser amante dei venti... almeno fossero loro favorevoli a baciarci senza fruste.
la notte di un abbandonato?
la chiglia lì tra alghe del vecchio porto, e la nenia senza più parole.
la notte di un pensiero?
umidi pensieri, pesanti di foschia, affogano lentamente nel petrolio di mare della mente.
la notte di un "notturno squilibrato"?
l'attesa che si fondi il corpo all'ombra, "alla boa dell'equinozio" per ancorare poi le vele.
stupenda...
dipinto, quadro, foto, poesia... il mondo di ogni notte, e la notte di ogni mondo.» |
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Inserito il 31/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Notturno squilibrato" di Nemesis Marina Perozzi |
«ribellione...
evadere dalla falsa normalità...
per congiungersi all'inebriante follia di cui dissetarai... correre, cavalcando il respiro nell'immenso... correre... tra inesistenti confini e iperboli verso l'orizzonte assoluto contro cui si lanciano le iridi, verso il quale i nostri occhi guardano, lo fissano al suo raggiungimento... e così ci sentiamo, ci sentiamo vivi, vibranti, "nell'assolo d'evasione vibro sconfinato".
molto bella» |
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Inserito il 26/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Escape" di Hermetic Lunacy |
«bella...
anche se l'immagine è un sogno d'amore...
e negli ultimi versi l'accusa dolce di lui cerca di far capire a lei le illusioni di cui si nutre lui mentre si disseta dai "suoi frutti inconsapevoli".» |
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Inserito il 23/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Il ciliegio dei tramonti " di mfm Luigi Mancini |
«mi viene...
non so...
ma l'inverno e il mare...
quando a volte mi metto su una pietra...
quando a tante volte mi son seduta lì con il mio quaderno...
a guardare la spiaggia vuota e a sentire il vento del mare prepotente fra i capelli.
ho sentito questo:
"una carezza fredda
ultima carezza di una febbre
che morde l'anima di un ragazzo
che scrive sulla piazza
guardando tempeste di mare."
...il fuoco dei desideri... sogni che bussano ogni sera...
bellissima» |
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Inserito il 23/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Una carezza fredda" di Rasimaco |
«bella perché originale...
si, parli della paura di volare... tutti ne hanno soprattutto quando si parla di amore...
ma qui parli dell'uomo in questo mondo che soffoca, in questo fango fatto di freddi gesti, fredde consuetudini dove ogni cosa deve essere calcolata, parli dell'alienazione che ci fa diventare robot.
grazie, daniela... ci hai ricordato che siamo Umani capaci di volare.» |
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Inserito il 22/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Notti d'estate " di daniela di mattia |
«bisogna soffermarsi su ogni verso, su ogni immagine.
cos'è l'amore se non ossessione vestita da fantasma, un fantasma incantatore di destini e di luci, giocoliere di lune.
"non c'è buio che non abbia i suoi occhi."
"mi ritrovano sempre i suoi cani
e annusano e leccano
i cadaveri dei miei giorni."
queste sono delle immagini veramente stupende e toste.
"ma il solo pensiero di lei
mi masturba l'anima"
solo il suo pensiero, solo l'immagine effimera di lei, sublima e fa impazzire, fa godere fino all'orgasmo, fa svuotare fino a sentire le colpe del vuoto.
"prepara il caffè ai miei incubi
e prepara il veleno ai miei sogni"
curatrice e vendicatrice, protettrice- ribelle, incantatrice e vergine.
parole, poesie pur di attraversare l'invisibile per abbracciarla.» |
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Inserito il 22/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "L'amore nello stomaco " di mfm Luigi Mancini |
«è vero amore...
in quei primi quattro versi ho seguito la scia di un pensiero... i miei versi, mentre di mia madre parlano i gesti che mi rivestono di cure... c'è tanto amore in questa poesia...
e la tua Lei è vita, riuscirà a curare la "ferita infetta dura da rimarginare" che si fa leggere tra i versi quando "stride la vita"...
Lei è la cura... ed è per questo che pur di trovarla ovunque canti di Lei perdendoti in Lei.
bella» |
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Inserito il 21/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Di te" di Aldo Bilato |
«la metafora della libellula, mi piace.
amo la libellula, lei insieme alla falena.
sono così delicate...
sono così mal viste...
sono così vittime...
la natura geme sotto lo scempio dell'uomo...
e chi è diverso... chi ha ancora l'anima soffre con lei.
bella» |
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Inserito il 21/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Il massacro delle libellule" di DarioC 85 |
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«"hai ancora
il sangue del mio
capo mozzato
sui tuoi seni"
tosti gli ultimi versi!
bella...
un amore che si spegne come un lampione, la luce che lei non riflette più nei suoi occhi... e quel suo bacio sputato, rigettatto, rinnegato, un bacio tradito.
e quegli ultimi versi, che hanno in sè l'ambiguità dei sensi e delle immagini...
una metafora dentro altre metafore...
il cadere stanco dopo un orgasmo, del quale rimane un ricordo, un flashback che trafigge la mente mentre si cade verso l'abbandono senza più lei, e come nella legge del contrappasso tramortito l'uomo cade mozzato.
stupendi versi
(perdona la mia caricatura)» |
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Inserito il 20/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Giuditta" di Saldan |
«è stupenda.
guardarsi indietro, confermare le tracce lasciate di noi stessi. mentre cerchiamo di distrarre gli spazi e l'inerzia, come fossimo"vento in una gelosia" pronto a cambiare il tempo, a trascinare via le foglie per riempire quei vuoti. la nostra"casa"è fatta di scale, gradini che sono come"numeri primi da non condividere",casa dove dimorano"incubo e soffio".e quel tempo d'oro, sembra che nasca mentre siamo giocolieri dell'impressione e depressione, mentre dorme il mondo. e nell'atrio ci sono i soliti ricordi a sanguinare lacrime. la dimora ci incastra, questa struttura di architravi e leggi ci soffoca, incerti tra fughe e pavimenti guardiamo quanta banalità sibila, e la visione della sibilla il cui profumo già preannuncia la morte.» |
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Inserito il 19/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Profumo ed epifanìa" di luigi88 |
«(le poesie vanno un pochino sentite... prima di interpretarle)
è una poesia d'amore dove dentro c'è introspezione.
ovviamente le maledizioni non vanno prese sul serio...
o forse vanno prese come benedizioni.
è una chiave dark dove ogni cosa prende il suo posto in un dipinto formato da metafore.
è così forte l'amore, così viscerale...
che lei se morirà, lui la seguirà...
che se lei finirà in pasto all'inferno, lui la seguirà...
che se lei finirà tra grinfie degli inferi, lui la seuirà...
la seguirà ovunque cercando anche di rubarle ogni strazio...
si sacrificherà pur di toglierle dolore... o cercherà almeno di alleviarlo condividendolo.
è poesia, ed è amore!
tanto da ricordarmi Paolo e Francesca in Inferno di Dante.» |
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Inserito il 16/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Ballata paranoica del più crudele strazio" di mfm Luigi Mancini |
«"è sempre il cielo
che fa incontrare le nuvole:
se il temporale insiste, la madre risponde
al tormento delle onde"
è natura... metafora di un dipinto...
quasi sembra così sensuale...
il corteggiamento del temporale alle onde...
matrimonio già deciso dal cielo e dal mare.
e quelle ore del destino... recuperate come vongole dal retino...
senza sapere che siamo noi ad esser inseguiti dal giorno "pescato", il tempo ci sembra amico mentre ci rincorre.
bella» |
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Inserito il 15/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Non avendo più spazi" di Aldo Bilato |
«che bella!
mi hai fatto venire in mente mio nonno...
l'uomo che per sempre rimarrà tra i miei "Idoli".
bastava così poco...
nessuna finzione...
nessun muscolo pompato...
nessuna bocca rifatta...
bastava solo un petalo, un trifoglio, la compagnia del vento...
bastava la campagna per essere felici...
mia nonna va ogni giorno su quei terreni a cercare di nuovo quella serenità e l'anima del suo amato...
bella» |
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Inserito il 15/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Trifoglio" di DarioC 85 |
«...poesia dei paradossi del tempo e del cuore.
sono così reali...
già...se venisse a mancare il veleno tinto d'oro... quali gioielli di maledette bellezze il poeta potrebbe mai creare?
bella» |
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Inserito il 13/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Il sangue dei miei versi " di mfm Luigi Mancini |
«le mani e i piedi nudi... la sua impronta sulla tomba della propria anima, le sue tracce sulla propria sepoltura.
lei ha il colore del rosso, si miscela e invade il nero... lei è lingua e bocca affamate, è il seno e il veleno che diventano irresistibili al gusto del poeta.
lei è la mente da desiderare, da succhiare.
e le sue ciglia sono locande estive per i demoni che riposano nel male infetto e vivono i loro giorni solitari, immaginari. questi versi dei demoni pendenti"alle sue ciglia",pendenti alle sue labbra per trovare ristoro, sono bellissimi.
e lo stato d'allucinazione continua tra evanescenze e reminiscenze, immagini del suo corpo... mentre lui non desidera che leccarla, leccare le sue ferite, gustare il suo sapore che nel buio invade.» |
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Inserito il 13/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Improvvisa e immaginaria" di mfm Luigi Mancini |
«è bellissima.
"ma ti sto dentro a volte
così dentro a volte
da sentirti ansimare."
"invio i miei demoni
per raggiungerti altrove
vanno nel vento e stuprano l'aria...
Demoni che tradiscono il male
e si innamorano dell'amore
che io provo per te."
è...è...
tocca senza toccare...
fa ansimare incastonandosi dentro, fra i respiri dei sensi e delle menti...
quasi sembra di ascoltare quei demoni perdersi non nel male ma sciogliersi all'amore.» |
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Inserito il 13/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Immaginaria" di mfm Luigi Mancini |
«"il tocco leggero sotto i vestiti
delle mie mani che scavano l'aria"
bella...» |
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Inserito il 12/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Amore folle " di mfm Luigi Mancini |
«chissà,la gente vuole sempre avere il cuore strappato quando legge una poesia? perché non può bastare il colore? la poesia può essere anche semplice descrizione usando quei colori che l'anima decide. poi dipende dal lettore, da colui che guarda il quadro se vuole capire il poeta oppure se vuole semplicemente interpretare, guardare leggere ascoltare secondo la propria mente e sensazione.
la sindone?è lì come una radiografia ingiallita, sembra nutrimento celeste per pellegrini che ad essa si inginocchiano se riescono all'interno della fila.è strano come tanta gente possa avere devozione per un cencio di sangue, una testimonianza di ferite e strappi che inquieta per la scarsa luce.
lo crocifiggono ogni giorno, dal muro non vengono mai le parole.
bella» |
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Inserito il 12/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Linee in un corpo morto" di dragonero |
«i tanti "me" che sono dentro di noi...
"uno nessuno e centomila" spettri...
maschere per sopravvivere... fantasmi, i fantasmi di "noi stessi" che si cibano di noi...
tutto tra le tombe del nostro cuore.
...lapidi senza identità, anime senza pace, silenzi urlanti...
lì sepolti pronti a uscire come zombie... e senza aldilà di speranze.
bella» |
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Inserito il 11/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Lo strazio di una candela" di mfm Luigi Mancini |
«questa poesia stavo per perdermela.
è riflessione d'amore...
quando si alza la mano, guardandola vuota, quando un tempo era fusa al suo volto, la sua pelle...
e si chiede al tempo cosa possa rimanere, se rimane un ricordo senza voce, senza la sua voce, mentre le grida ancora rimbombano, le urla dell'anima che è in eterna ricerca.
cosa rimane? un cristallo di sale, una lacrima, che sulle gote scivola cancellando risa, "impalcature di risa in architravi di speranze".
è bellissima» |
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Inserito il 11/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Cosa rimane" di Stefano Sivo |
«il muro dei ricordi tinto dalla pasta- pece dell'anima.
cadere, anche se in piedi, cadere davanti al destino indossando il proprio sudario.
i pensieri intreccati come il giunco al fiume...
e dal fiume si ha ciò che poi sembrerebbe riprender vita come i ricordi, ceste per la legna, pranzo per la cena... consuetudini d'oro di una vita da raccontare nel mentre ai figli.
belle immagini» |
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Inserito il 10/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Storia - Memoria" di Aldo Bilato |
«sembra la fatale ironia della sorte.
la brevità di un attimo dove inermi non ci si riesce nemmeno a capire cosa sia la devastazione.
che un piccolo ragazzo potesse portare l'unico avvertimento di un fischio prima dell'ultimo ... il dolore e la distruzione prima di un istante.
geniale, una breve che racchiude tanti significati su quel filo dove fanno le funamboli sia la vita che la morte.» |
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Inserito il 10/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "Dall'Enola Gay" di Saldan |
«innamorati di quel Narciso... il nostro viso... poter affogare nell'egoismo... nell'egocentrismo... semplicemente nell'io.
cosa porta?è come masturbazione mentale dove intorno non c'è che vuoto...è un eremo fatale che fa da specchio alle illusioni.
...e nel dolore? per abbracciare quell'io si scivolerà sul fragile ghiaccio del lago.
molto bella» |
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Inserito il 10/08/2010 da Giorgia Spurio alla poesia "L'Ego in un lago" di Saldan |
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