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Trovati 1032 commenti di Antonio Terracciano
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| «Hermosa como el "Art nouveau", cuando la gente sabia gustar la belleza!» |
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Inserito il 15/02/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "Noches De Art Nouveau" di Arelys Agostini |
| «La bella poesia mi fa con sapienza espositiva ricordare una vecchia, struggente e forse dimenticata canzone di Gino Paoli, "Dormi", in cui il cantautore si sente impotente nel cercare di indovinare e di rincorrere i pensieri ed i sogni notturni della compagna che dorme al suo fianco.» |
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Inserito il 13/02/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "La scossa" di Alida Kirschner |
| «E' una bella poesia, che fa il paio con la mia "Il cruccio di Cesare Pavese", per alimentare il ricordo del nostro grande narratore e poeta.» |
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Inserito il 05/02/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "La grappa color dell’acqua" di Mario Bugli |
| «Forse il modo più sicuro che ha una persona per farsi ricordare per sempre (da chi l'amava) è quello di scomparire all'improvviso, senza più dare notizie di sé.» |
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Inserito il 28/01/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "Occhi cileni" di Sergio Melchiorre |
| «A volte, quando abbiamo tutto il materiale ed il tempo a disposizione, non viene fuori nulla, mentre altre volte i versi sgorgano belli e limpidi, ma non abbiamo la possibilità di fissarli su carta!» |
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Inserito il 28/01/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "Cosa scrivo oggi?" di Citarei Loretta Margherita |
| «Proviamo effettivamente una grande emozione quando per caso scorgiamo una ragazza della stessa età e con gli stessi tratti somatici di qualcuna che amammo un tempo!» |
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Inserito il 26/01/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "Somiglianze" di Paolo Ursaia |
| «L'autore ha ben messo in evidenza che per poter vivere (sopravvivere) a Napoli è necessario ogni tanto staccarsi dalla grigia realtà e immaginare di vivere magari in una città più "normale", prendendo così un po' di forza per potersi poi di nuovo immergere nella poco piacevole realtà di ogni giorno.» |
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Inserito il 25/01/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "Napoli" di Claudio Giussani |
| «La poesia mi è molto piaciuta per l'accattivante struttura e per la suggestiva descrizione della città di Trieste che, per quel pochissimo che ne conosco, condivido pienamente.» |
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Inserito il 18/01/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "A Trieste" di Andrea Corba |
| «Credo che una voce di dissenso, soprattutto dopo mille altre favorevoli, non faccia male. Anche se il fatto non mi riguarda, penso che questo "difetto" sia connaturato all'uomo, se già nella Bibbia Dio in persona raccomandava a non ricordo ora quale personaggio centenario di procurarsi una moglie giovanissima. Vorrei aggiungere poi che, in certi casi, può darsi che l'uomo di età si soffermi sulla giovinetta perché gli ricorda qualche ragazza amata in gioventù, una figlia che non vede più, una moglie scomparsa, ecc. La poesia è comunque architettata benissimo.» |
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Inserito il 17/01/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "Vojo Parla' Co l'Ommini" di Rosy Marchettini |
| «Ho notato anch'io che i nomi propri sono spesso arbitrari ed addirittura a volte opposti al nostro vero carattere. Semmai, è nei cognomi che talvolta riesco a rintracciare una parte delle origini e degli atteggiamenti delle persone.» |
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Inserito il 17/01/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "Ho calpestato i silenzi" di Carla M Casula |
| «E' descritto molto bene il sogno, vecchio forse quanto la fotografia, di potere trasformare la persona ritratta di nuovo nell'essere in carne e ossa che avevamo conosciuto. Un tempo, forse, questo succedeva con i ritratti dei dipinti...» |
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Inserito il 06/01/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "Fotografia" di Enrico Baiocchi |
| «Forse, più che forti, per amare i gatti bisogna essere maturi, schivi, lontani dalle compagnie e dalle compiacenze obbligate, un po' come loro.» |
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Inserito il 04/01/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "Gli occhi dei gatti" di Sergio Melchiorre |
| «E' proprio vero: lo sforzo che facciamo per trovare le rime ci aiuta a rendere più sopportabili gli sforzi che quotidianamente facciamo per vivere, e ciò anche quando si affrontano argomenti poco gradevoli (chiodo scaccia chiodo).» |
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Inserito il 02/01/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "Sonetto allegro" di Rossella Gallucci |
| «Non è la prima volta che apprezzo la straordinaria capacità dell'autrice nel descrivere le solo apparentemente calme e piatte atmosfere lacustri, con le quali essa sembra vivere in profonda simbiosi.» |
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Inserito il 02/01/2010 da Antonio Terracciano alla poesia "Anelli di risonanza" di L Falchero |
| «Forse la Musica non è messaggera di altre verità, ma è la Verità stessa.» |
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Inserito il 31/12/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Ascoltare Mozart il 24 dicembre" di Giuseppe Monteleone |
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| «Sarebbe comunque già qualcosa se, non potendo noi più ricordare, altri ci ricordassero.» |
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Inserito il 26/12/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Su una lapide" di Rasimaco |
| «Numerosi esempi ci dimostrano che il valore delle persone, e soprattutto dei letterati, se c'è, viene quasi sempre scoperto solo dopo la morte.» |
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Inserito il 15/12/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Hanno ucciso un poeta" di Antonella Modaffari Bartoli |
«Questo bell'insistere sugli occhi perduti dell'amata mi ricorda piacevolmente la poesia "Poema dos olhos da amada", di Vinicius de Moraes, divenuta poi canzone, con la musica di Paulo Soledade:
"O minha amada de olhos ateus
Quem dera um dia quisesse Deus
Eu visse um dia o olhar mendigo
Da poesia nos olhos teus".» |
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Inserito il 14/12/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Perduto per i tuoi occhi perduti" di Giorgio Lavino |
| «Non dimentichiamoci che tutte le città del Mediterraneo si assomigliano un po', ma ricordiamo altresì che Barcelona è il nord della Spagna e la città più ricca di quel Paese, abitata da Catalani orgogliosi di esserlo, anche nell'autonomia linguistica, e capaci di organizzarsi da soli per risolvere insieme i vari problemi.» |
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Inserito il 07/12/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "L'ombra di Barcellona" di Sergio Melchiorre |
| «Mais, s'il est un homme sensible, il comprendra...» |
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Inserito il 04/12/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Jamais" di Anna L |
| «Tutto ciò che si ripete, e a scadenze fisse, per giunta, si logora inesorabilmente. Come può ancora emozionarci una festa che si ripete ormai, se faccio bene i conti, per la millenovecentosettantacinquesima volta?» |
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Inserito il 02/12/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Odio il Natale" di Maria Grazia Vai |
| «Hai fatto bene a ricordare questa brutta avventura. Mio padre, che se fosse vivo ora avrebbe 94 anni, fu costretto a farla, ritornò a casa a 30 anni dopo essere stato lungamente laggiù prigioniero degli Inglesi, e non aveva proprio voglia di parlarne...» |
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Inserito il 01/12/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Africa Orientale Italiana" di Giuseppe Monteleone |
| «Hai descritto molto bene uno dei principali piaceri di noi che amiamo la letteratura: entrare in una libreria, e lì confondersi, perdersi, immaginare di vivere altre vite, e rimandare il più possibile il momento dell'uscita...» |
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Inserito il 29/11/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Migliaia di parole" di Malinah |
| «Quelquefois un simple bon mot nous aide à combattre contre les malheurs de la vie...» |
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Inserito il 22/11/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Je t'en prie" di Silvana Poccioni |
| «A volte anche le case brutte, i cattivi odori ed altri esseri umani sconosciuti possono dare un momentaneo sollievo alla nostra solitudine.» |
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Inserito il 21/11/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Urbs" di Presnaghe |
| «Debbo dire che le poesie di questo poeta, anche se per me di difficile comprensione (a causa soltanto dei miei limiti, sono senz'altro originalissime e possiedono un indubbio fascino.» |
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Inserito il 15/11/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Differire" di Presnaghe |
| «Se i giudizi sull'arte poetica sono già alquanto arbitrari, figuriamoci quelli sull'arte pittorica!» |
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Inserito il 11/11/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Punti di vista" di Silvana Poccioni |
«Ma sappiamo che il gatto (con la luna) è sempre stato il migliore amico dei poeti. Valgano questi pochi versi che prendo da "Le chat" di Baudelaire:
Non, il n'est pas d'archet qui morde
Sur mon coeur, parfait instrument,
Et fasse plus royalement
Chanter sa plus vibrante corde,
Que ta voix, chat mystérieux,
Chat séraphique, chat étrange,
En qui tout est, comme en un ange,
Aussi subtil qu'harmonieux!» |
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Inserito il 06/11/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Il gatto" di Grazia Bianco |
| «L'autore ci ha fatto rivivere l'epopea dei "pazzi" viaggi in Vespa degli anni Cinquanta e Sessanta, e ha fatto rivivere un poco anche mio zio, il fratello di mia madre, che affrontava, con la moglie, il viaggio Pisa- Napoli e ritorno (ed altri non meno impegnativi) in Vespa come una semplice passeggiata.» |
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Inserito il 04/11/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Andiamo con la Vespa!" di Luciano Tarabella |
«Questa meravigliosa poesia e il commento di Carla Casula mi hanno fatto riprendere in mano un libro di poesie sarde comprato quasi vent'anni fa a Sassari:
Est una notte e luna
De cuddas lunas de atonzu giaras,
Chi cando tue t'acciaras
A la ider'andare,
Isperas novamente in sa fortuna...» |
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Inserito il 28/10/2009 da Antonio Terracciano alla poesia "Cosa è la poesia?" di Ozan |
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